dal sito www.gazzetta.it
RICARDO RODRIGUEZ DECIDE SU PUNIZIONE
In Romania una punizione dello svizzero decide l'andata del terzo turno preliminare: Cutrone colpisce un palo e Donnarumma salva con una grande parata sullo 0-0
Il Milan nuovo è un Milan sorprendente: niente fuochi d’artificio come col Bayern, tanta solidità da squadra italiana. Fuori confine, meglio farci riconoscere. Montella ha vinto 1-0 l’andata del preliminare di Europa League contro il Csu Craiova: gol di Ricardo Rodriguez su punizione, che nel Milan degli ultimi anni non era un’abitudine. La partita è stata più complicata del previsto ma il risultato qui contava e quello basta per mettere un piede al playoff. Donnarumma, al rientro dopo un’estate di prime pagine, ha salvato lo 0-0 su un tiro di Mitrita. Kessie, forse il più atteso, è stato tra i migliori assieme a Musacchio: fisico e faccia cattiva. Cutrone, il centravanti Under 20, ha colpito un palo.
ATMOSFERA — Tutto è sembrato da scoprire, curioso, inedito. La squadra, ma anche il contesto. Un po’ calcio di provincia, un po’ festa popolare. Qualche casa a Drobeta Turnu Severin affaccia sullo stadio e più di un signore si è messo alla finestra per guardare il traffico: 18mila persone qui si vedono raramente e il Milan è come la cometa di Halley, passa una volta nella vita. Il Csu ha distribuito bandierine biancoblù e scelto la musica da discoteca, poi sono arrivate le squadre, è partito l’inno e la gente ha festeggiato. Nel settore ospiti tanti rossoneri, uno striscione della Curva Sud e un tifoso arrivato da Cuba. Questa è strana, quasi più dell’atterraggio di un club da sette Champions in uno stadiolo sul Danubio, quasi disabitato dopo il fallimento del club locale.
BRIVIDI E GOL — La partita, per coerenza, è stata diversa da quella attesa. Mangia ha provato a sorprendere togliendo un attaccante centrale, Roman, per passare a un 4-1-4-1 con Baluta attaccante e l’ex Pescara Mitrita a metà campo. Buona idea. Il Csu fino al gol di Rodriguez ha messo in difficoltà il Milan giocando con grande intensità e attenzione: si è difeso con due linee – cinque difensori più quattro centrocampisti – e ha evitato che Kessie, Montolivo e Bonaventura costruissero. Il Milan così ha spesso girato palla lentamente, arrivando raramente da Borini, Cutrone e Niang. Classico per una squadra a inizio preparazione. Il Csu ha avuto addirittura la prima occasione con Mitrita e anche questo probabilmente faceva parte del piano: Baluta unica punta rapida, con i due esterni pronti a inserirsi. Dopo 22 minuti, è successo: Mitrita è scappato a mezzo Milan e ha calciato, ma Donnarumma ha detto no in allungo come nei giorni buoni. Parata non banale, l’ideale per tirare una riga sull’Europeo Under 21, le polemiche sul rinnovo, la rottura coi tifosi. Cinque minuti dopo, Patrick Cutrone ha preso il palo col destro e lì Montella ha sperato che il Milan crescesse. Un po’ è successo e a 44’, quando tutto sembrava pronto per l’intervallo, Rodriguez ha messo in porta col mancino una punizione da destra: grande traffico in area, nessuno devia e Calancea non arriva.
LA DIFESA A TRE — Montella dopo 20 minuti del secondo tempo è passato al 3-4-1-2, con André Silva in campo al posto di Borini, e anche questo è stato interessante: Bonaventura da 10 più due punte. Certo, la partita è stata comunque complicata. Il Csu ha continuato a dare fastidio con i suoi attaccanti rapidi e Mitrita quasi ha pareggiato dopo un’ora di partita: punizione da destra, respinta in uscita di Bonaventura e tiro a giro con Gigio ancora lontano dai pali. Fuori, non di molto. Montella ha capito che la serata sarebbe stata scivolosa fino alla fine e in effetti Donnarumma ha dovuto usare i guanti anche a cinque minuti dalla fine. Prima, Cutrone era andato a una spanna dal raddoppio con un colpo di testa. Abbastanza per dargli fiducia, non per togliere senso al ritorno. I tifosi, che continuano a comprare biglietti, avrebbero evitato: a San Siro 47mila seggiolini sono già occupati.
Luca Bianchin
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - RODRIGUEZ, MANCINO VELENOSO. FRANCK THE TANK DOMINANTE. BENE ANCHE CUTRONE
G. Donnarumma 6,5: quando si vede arrivare Mitrita davanti, sceglie subito bene cosa fare. L’attaccante dei romeni incrocia, ma lui legge prima la traiettoria e fa una grande parata. Bella anche l’esultanza in occasione del gol di Rodriguez.
Abate 6: all’inizio dovrebbe essere lui il terzino delegato alla spinta con Rodriguez più portato a formare la difesa a tre. Arriva un paio di volte sul fondo, poi Montella inverte le consegne. Nella ripresa regge bene la maggior gamba dei romeni (dal 28’ st Conti 6: entra con grinta e determinazione e, nel finale, viene fermato da un fischio arbitrale senza senso).
Zapata 6,5: sarà la vicinanza di Musacchio, ma i due si trovano molto bene insieme e non sbagliano un pallone che sia uno.
Musacchio 6,5: Mitrita gli scappa via, lui è furbissimo nel tirargli la maglia nel momento giusto, rallentandogli così il tempo della coordinazione e della battuta a rete. Poi è un muro invalicabile e, anche in fase d’impostazione, fa molto bene.
R. Rodriguez 6,5: da Ricardo Kakà a Ricardo Rodriguez, l’esito è decisamente diverso. La sua punizione al veleno regala la vittoria al Milan. Quando spinge, si fa sentire. Nella ripresa, a parte un paio di galere con nell’uso del destro, si occupa della fase difensiva.
Kessie 6,5: Franck The Tank domina la sua zona di campo e regge, anche quando gli subentra la riserva della benzina. Nel complesso fa un partitone, perché quando ha il pallone tra i piedi, difficilmente sbaglia.
Montolivo 5,5: un rimpallo su di lui manda in porta Mitrita. Non regala mai cambi di ritmo, gioca spesso con la faccia rivolta verso la propria porta e questo non gli consente di dare velocità alla manovra.
Bonaventura 6: sta cercando la condizione migliore e quando le gambe supportano la mente, regala sempre cose interessanti. Arriva al 90’ sfinito, ma contento.
Niang 5,5: è vero che ha cambiato tanti ruoli nell’arco della partita, ma è altrettanto vero che ha sbagliato tantissimo, spesso in molti fondamentali. Vuole il gol da posizione defilata e non serve Cutrone che era tutto solo sul secondo palo.
Cutrone 6,5: Calanca gli nega la gioia del gol all’esordio in Europa con una grandissima deviazione. Lui aveva scelto bene la soluzione sul primo palo. Copre la palla e fa salire la squadra sempre. (dal 36’ st Antonelli sv)
Borini 6: all’inizio non convince, tanto è vero che Montella lo inverte con Niang. Da esterno di destra, mette in porta Cutrone e poi si prende, d’esperienza, la punizione da cui scaturisce il gol dell’1-0 di Rodriguez. (21’ st André Silva 6: quando entra, non perde mai palloni. Si prende un paio di scarpate gratuite che l’arbitro non valuta come tali).
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