dal sito www.gazzetta.it
BONUCCI ESPULSO CON LA VAR, MONTELLA RESTA IN BILICO
Quarta partita di fila senza successi in A per i rossoneri: il capitano fuori dopo 25' per una gomitata a Rosi, il tecnico è sempre più a rischio
Quando Lapadula è andato in contropiede a 8 minuti dalla fine, uno contro zero, San Siro ha visto un fantasma col 10: l’ex non rimpianto che segna l’1-0 nell’ennesima giornata maledetta della stagione. “Lapa” è stato troppo lento, Zapata lo ha rimontato come sa e questo strano Milan-Genoa è finito 0-0. Montella è tornato a -12 dal Napoli e forse uscendo ha ripensato, più che al suo futuro, all’espulsione di Bonucci. L’episodio centrale in fondo è stato quello, al di là di un rigore che il Milan reclama per un fallo di Rigoni su Bonaventura. Minuto 22 del primo tempo, c’è una punizione laterale da sinistra per il Milan. Calhanoglu batte a giro, Bonucci e Rosi sono vicini a centro area. Il gomito di Rosi parte alto ma non colpisce l’avversario, Bonucci invece per liberarsi sbraccia e colpisce proprio con il gomito il numero 20 del Genoa. Giacomelli va a vedere il replay e con la Var espelle il capitano del Milan. Leo è uscito dal campo mentre la curva Sud cantava “Leonardo Bonucci”. Non veniva espulso in campionato da marzo 2012, Bologna-Juventus 1-1.
BILANCIO — Indicazioni dal pomeriggio. Il Milan è rimasto in 10 per circa 70 minuti e ha giocato una partita di cuore, da squadra tutto tranne che slegata, esito non scontato dopo una settimana così difficile. Certo, non ha mai costretto Perin a parate più che normali e si è confermato lontano dalla svolta contro un Genoa mediocre. Alla fine ha preso qualche fischio, forse un po' ingeneroso dopo 90 minuti di tifo caldo. Le occasioni migliori sono capitate nell’ultimo quarto d’ora a Kalinic e Borini, gentilmente confezionate da Suso. Kalinic non ha controllato un assist col giro a centro area, Borini ha calciato da pochi metri trovando un difensore invece della porta. Conferme: Suso, riportato a destra, si è confermato l’unico giocatore capace di far succedere qualcosa con una certa continuità. Amarcord: la difesa a quattro, messa in cantina dopo la sconfitta con la Lazio, è tornata con buoni risultati. Problemi: Kessie, al di là di qualche strappo, ha perso la capacità di essere decisivo vista a Bergamo, Biglia è stato sotto la sufficienza e Bonucci ha confermato di vivere settimane non serene. Tra i migliori, invece, Suso e Borini, ormai a suo agio nel ruolo di esterno con compiti difensivi.
GENOA DELUDENTE — La tattica in partite così passa in secondo piano. Il Milan ha cominciato bene: 3-4-2-1 con Suso e Calhanoglu a qualche metro da Kalinic. Tutti gli uomini di qualità in campo, come contro l’Aek Atene, e centrocampo a quattro con Bonaventura esterno. Le risposte, nei primi 20 minuti, sono state buone. Il Milan non è stato stellare ma ha messo in fila un tiro di Biglia, una percussione di Kessie chiusa da un tiro di Borini e un contropiede Kalinic-Calhanoglu. Per il Genoa, un contropiede di Galabinov con brivido. L’espulsione di Bonucci ovviamente ha cambiato tutto. Montella ha mandato in campo Romagnoli per Calhanoglu ed è passato a un 4-2-3 con Borini terzino destro. Il Genoa si è accontentato di salire di qualche metro e ha dato il meglio nel finale di primo tempo. Minuto 42: cross di Rosi nell’area piccola, Galabinov non arriva per poco. Minuto 46: cross di Taarabt, classico inserimento di Luca Rigoni e colpo di testa parato da Donnarumma. Juric da lì in poi ha deluso. Il Genoa nel secondo tempo non ha fatto valere la superiorità, è andato vicino al gol con Bertolacci ma ha dovuto ringraziare Izzo per una diagonale salva-risultato su Kalinic. Niente, 0-0 doveva essere e 0-0 è stato. Il Milan aveva segnato al Genoa in 35 partite di A su 36: prima o poi doveva smettere. I rossoblù invece restano in coda: peggior partenza in A nell'era dei tre punti.
Luca Bianchin
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