dal sito www.gazzetta.it
DE SILVESTRI RISPONDE A BONAVENTURA, BELOTTI SBAGLIA UN RIGORE
Non basta la perla di Jack a Gattuso, che pareggia la quarta di fila e scivola a -10 dal quarto posto ma rimane in zona Europa League, anche se Atalanta e Samp si avvicinano
Belotti e Donnarumma sono due fenomeni, ci mancherebbe. Bonaventura è di sicuro un gran bel giocatore e Edera ha già qualcosa, se il Grande Torino diventa matto per lui. Torino-Milan, partita chiave per la corsa all’Europa minore, però è stata decisa da un duello tra terzini. Minuto 25 del secondo tempo, il Milan è avanti 1-0 e Ljajic batte un angolo. Lollo De Silvestri in area si mangia Abate e sale per colpire di testa: troppo vicino, troppo forte per chiedere una parata a Donnarumma. Il Milan, fin lì ordinatissimo e quasi mai in difficoltà dopo il vantaggio di Bonaventura, patisce l’1-1 e addirittura soffre fino alla fine. Gattuso chiude la partita con le due punte entrate dalla panchina – Cutrone e André Silva – ma non trova il modo per ribaltare la partita. Anzi, deve ringraziare il solito Gigio, che al minuto 89 devia con la prolunga, alla Donnarumma, un tiro da terra di Ljajic. Morale: l’1-1 fa parecchio comodo alle avversarie per la lotta al sesto posto e all’Europa League. L’Atalanta accorcia a -2 dal Milan e anche la Sampdoria si avvicina.
MILAN A METÀ — Eppure per Gattuso non si era messa male. Bonaventura, forse il suo uomo-simbolo, aveva fatto gol dopo 9 minuti. Un gol strano, senza rincorsa, arrivato con un tiro da fermo dopo una serie di passetti all’indietro. L’azione nasce da Suso, che accelera e trova Kessie in area, e finisce con un destro al volo di Jack su assist (di testa!) di Biglia, arrivato dopo una parata di Sirigu e un rinvio di Ansaldi. Bravo Bonaventura a coordinarsi da fermo, meno Baselli che a non capire da dove arriva il pericolo. Fanno sei gol in quattro mesi e mezzo di campionato, dopo i tre in un anno abbondante con Montella. Non è un caso. Gattuso ha scelto Borini largo a sinistra in attacco al posto di Calhanoglu e in cambio ha ottenuto il solito aiuto in fase difensiva e un angolo battuto alla Calha. L’altra scelta, Kalinic preferito a Cutrone e André Silva, ha dato esiti meno buono. Nikola ha giocato una partita normale, aprendo ad altri giorni di riflessione sull’attacco. Il pericolo principale del finale per Sirigu infatti è arrivato da un tiro del solito Cutrone, non appariscente ma sempre velenoso.
TORO, CHE EDERA — Il Toro invece resta decimo ma va a casa più contento che triste. Edera, entrato nel secondo tempo, ha cambiato la partita: l’angolo dell’1-1 è arrivato da una sua azione. Poi ci sono i rimpianti, contenuti ma pur sempre rimpianti. Ljajic ha rischiato di fare 2-1 in coda, Belotti di cambiare la partita all’inizio, dopo meno di 4 minuti. Azione strana anche quella. Kessie perde un contrasto a partita e un contrasto spalla a spalla ogni sei mesi… e quel giorno è oggi. Ansaldi gli ruba un pallone all’altezza della metà campo e va in fuga verso la porta. Franck lo insegue e, quando lo riprende, le loro gambe si incrociano all’interno dell’area. Maresca, con aiuto dal camioncino, fischia un rigore che il Gallo calcia forte, vicino all’incrocio di sinistra. Donnarumma si tuffa dall’altra parte ma, quando la palla sbatte sulla traversa, tutti pensano a lui e alla stessa scena – Belotti calcia, Donnarumma in porta – della prima giornata del campionato 2016-17: Belo sbagliò e un po’ quella scena deve essergli rimasta nella testa. Gigio e Belo alla fine si abbracciano mentre tutti escono un po' perplessi. Il Milan sa che dovrà ancora faticare per arrivare sesto, il Toro resta a -7 da Gattuso. Per il Grande Torino, il momento più emozionante, gol a parte, è arrivato alle 22.10. Il tabellone elettronico ha fatto rumore per annunciare un gol e poi ha illuminato una riga di giallo. Il Crotone aveva appena pareggiato con la Juve.
Luca Bianchin
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - SUSO UN FANTASMA, ABATE ERRORE GRAVE. GIGIO VOLA ANCORA. BIGLIA E JACK I MIGLIORI MENTRE RINO...
G. Donnarumma 6,5: sporca il colpo di testa parabolico di Belotti mandandolo in angolo. In qualche modo lo ipnotizza facendogli sparare sulla traversa il rigore ad inizio partita. Sul gol del Torino, il pallone è nell’area piccola, ma è Abate che si perde De Silvestri. Poi però salva tutto con una parata strepitosa, con la mano sinistra ancora in iperestensione su Ljajic.
Abate 5,5: spinge poco, frenato più dal pensiero di marcare Ljajic e Ansaldi e perché Suso non è che sia tutto questo aiuto in fase di non possesso. Si perde De Silvestri, che gli prende il tempo e mette dentro il gol del pareggio. Per poco non ribalta pagella e risultato, ma il suo destro prende il palo.
Bonucci 6: prende in consegna Belotti e gli rende la vita difficile. Bello l’intervento a metà del secondo tempo quando non entra sul Gallo, ma lo anestetizza senza danni. Fa tremare tutti quando si tocca, per 6-7 minuti, la coscia sinistra.
Zapata 6: determinante nel salvare la porta nell’azione che precede il pareggio del Torino. Partita attenta la sua, dopo quella con il Napoli.
Rodriguez 6: altra partita ordinata, senza sbavature e con buona personalità. Nell’uno contro uno tiene bene De Silvestri.
Kessie 5,5: in un minuto commette due errori che sono l’uno la diretta conseguenza dell’altro: perde il contrasto fisico con Ansaldi e poi lo stende in area di rigore. Si riabilita parzialmente entrando nell’azione che porterà al gol di Bonaventura.
Biglia 6,5: lucido nell’occasione del gol, quando sceglie bene di appoggiare il pallone a Bonaventura che poi spara in porta la rete del vantaggio. Fa una grande gara in entrambe le fasi, rubando palloni e impostando con precisione. (dal 67’ Locatelli 6:
Bonaventura 6,5: con il Napoli aveva fatto le prove generali, contro il Toro trova un gol bellissimo. Un lob di collo potente e preciso che si insacca all’incrocio dei pali alla destra di Sirigu.
Suso 5: altro giro, altra partita senza un’anima dello spagnolo. Non alza un pallone, non crea quasi mai superiorità sulla sua fascia di competenza e spreca malamente un contropiede ben orchestrato da Biglia. (dal 78’ André Silva 5,5: dovrebbe dare vivacità e brio all’attacco rossonero, non si vede quasi mai).
Kalinic 6: finalmente una partita da prima punta vera. Fino a quando la squadra sta con il baricentro alto, lui riesce a dare il suo contributo fatto di palloni giocati bene, sponde e movimenti ad aprire la difesa del Torino. (dal 74’ Cutrone 6: gli arriva una palla degna di tale nome, da parte di Kessie, e spara a colpo sicuro verso la porta ma Sirigu gli nega il gol. Lotta sempre).
Borini 6: schierato a causa del forfait di Calhanoglu, fa il soldato. Lotta e spinge, copre e rompe a tutta fascia, sia con il 4-3-3 sia quando il Milan passa al 3-5-2.
Gattuso 5,5: onestamente, questa volta, non merita la sufficienza. Non legge una fase cruciale della partita, continuando col 4-3-3 al posto di passare al 4-4-2 ovvero quando il suo Milan cala. Tardivi i cambi di Cutrone e André Silva.
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