dal sito www.gazzetta.it
BACCA SU RIGORE TRA LE PROTESTE, BERARDI SBAGLIA IL PENALTY
Il colombiano decide ma scivola sul dischetto e tocca due volte: irregolare. Gli emiliani furiosi per l'arbitraggio di Calvarese
Tabù sfatato. L’ultima recita del Milan targato Berlusconi si chiude violando un campo dove i rossoneri avevano sempre perso. La prima volta ci aveva rimesso le penne Allegri, l’ultima era stato l’addio ai sogni europei, che stavolta invece continuano. Il Sassuolo, va detto, non avrebbe meritato la sconfitta se analizziamo la partita ai punti; la questione è diversa se invece si considerano le chiare occasioni da gol. Gli emiliani, peraltro, hanno da recriminare non poco su alcune decisioni arbitrali. Su tutte il gol della vittoria, segnato da Bacca con un rigore non valido (doppio tocco).
SCELTE — Montella rispetto alla partita con la Fiorentina ha cambiato due uomini: in difesa accanto a Paletta spazio a Zapata, in mediana dentro Bertolacci al posto di Pasalic. Confermato il tridente con Suso, Bacca – fresco di rifiuto alle ennesime sirene cinesi e prodigo di affetto per i coloro rossoneri - e Deulofeu. Tridente anche sul versante opposto, con Defrel che è rientrato dal primo minuto (Matri in panchina), supportato da Berardi e Politano. In difesa Di Francesco ha sopperito all’assenza di Antei effettuando le stesse scelte di Udine: Peluso centrale con Acerbi e Dell’Orco a sinistra.
DA MOVIOLA — Il primo tempo è stato divertente da vedere per chi ha pagato il biglietto - d’altra parte con due tridenti del genere impossibile annoiarsi -, un po’ meno per arbitro e collaboratori. Tre gli episodi al microscopio. Il primo: all’8’ Vangioni si fa rubare il tempo da Berardi, su cui poi entra deciso in area. Calvarese ci pensa un attimo, il pubblico neroverde si attende il rigore e invece arriva il giallo a Berardi, a metà fra l’incredulo e il disperato. Secondo episodio: Bacca calcia il rigore, ma lo fa in stile Paperissima perché al momento dell’impatto gli cede la gamba d’appoggio e succede che il pallone calciato col piede destro va a colpire anche il sinistro. Quindi, doppio tocco e rigore non valido. Tutto il Sassuolo circonda Calvarese, che dopo essersi consultato con l’assistente convalida. Per il terzo episodio bisogna riavvolgere il nastro al terzo minuto, quando Berardi entra duro su Deulofeu lanciato verso l’area: andava ammonito, e con il giallo ricevuto per la simulazione successiva sarebbe stato rosso. Questi gli spunti principali per la moviola all’interno di una frazione abbastanza nervosetta (ben sette ammoniti, quattro neroverdi e tre rossoneri) ma, come detto, anche divertente. Il Milan è partito subito forte, come da copione delle ultime partite, pressando altissimo e costringendo i padroni di casa a una lunga serie di errori in appoggio nella propria metà campo. E, tornando in tema rigori, comunque gli emiliani uno a disposizione l’hanno avuto in seguito a un intervento di Kucka su Duncan. Il problema è che Berardi ha calciato abbondantemente fuori, allietando ulteriormente i 18 anni appena compiuti da Donnarumma. Tra le file rossonere in bella evidenza Deulofeu, onnipresente, che ha impegnato severamente due volte Consigli.
RABBIA E OCCASIONI — La ripresa ha seguito la falsa riga del primo tempo, perché sono bastati tredici minuti per vedere Calvarese nuovamente contestato dal Sassuolo. Prima per un tocco di mano in area di Sosa e poi per un intervento di Paletta su Politano, che l’arbitro ha ritenuto sul pallone. Il Sassuolo ha quindi riversato la rabbia arbitrale sulla gara, recitando un monologo quasi assoluto fino alla mezzora abbondante. Angoli a ripetizione, Milan schiacciato, ma in realtà Donnarumma ha effettuato un solo intervento davvero difficile, su un sinistro maligno di Berardi sporcato da una deviazione. E così il Sassuolo ha tenuto fra i piedi il pallone, ma le occasioni alla fine le hanno avute i rossoneri. Prima con Suso, che non è riuscito a dare sufficiente potenza al sinistro a giro e ha permesso a Consigli di arrivarci, e poi con un colpo di testa di Zapata: molto bravo il portiere emiliano. Anche nei minuti finali il copione non è cambiato: Sassuolo avanti tutta, Milan di rimessa e più nulla da segnalare. I rossoneri restano agganciati al treno per l’Europa.
Marco Pasotto
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - E' UN MILAN FORMATO DIE HARD: ZAPATA UN MURO, PALETTA SUO SCUDIERO. KUCO, 30° COL BRIVIDO
Donnarumma 6: mette in soggezione Berardi sul rigore, che intuisce. Poi pochi interventi. Festeggia senza troppi patemi tra i pali i suoi 18 anni.
Abate 6: Politano è una brutta gatta da pelare, lui lo tiene abbastanza bene.
Zapata 7: oggi il livello della concentrazione era molto alto e lo si è visto. Mai un fronzolo o un preziosismo. Manda a largo Defrel e chiude tutto quello che c’è da chiudere, anche con uno stile poco ortodosso in termini di estetica, quando il Sassuolo alza il livello della produzione offensiva. Sfiora il 2-0 con una capocciata che Consigli alza sopra la traversa.
Paletta 6,5: mezzo voto in meno rispetto a Zapata per il rischio, tremendo, che si prende nella ripresa su Politano quando rischia di commettere fallo da rigore. Poi anche lui lascia poco agli esteti.
Vangioni 5,5: Berardi è un satanasso e lo salta spesso e volentieri. Se il Sassuolo sceglie una fascia dalla quale provare a sfondare, sceglie la sua.
Kucka 5,5: un po’ ingenuo in occasione del fallo da rigore, quando tira giù Duncan. Ammonito, va a giri ridotti. (dal 65’ Pasalic 6: mette ordine e fisicità in mezzo al campo nel momento in cui il Sassuolo spinge).
Sosa 6: buona gestione dei palloni che gli passano tra i piedi. Aiuta anche in fase difensiva, andando a raddoppiare su Politano in un paio di circostanze. (dall’86’ Poli sv)
Bertolacci 6: voltaggio ad intermittenza per lui, che ha il merito di trovare l’inserimento e la giocata giusta per procurarsi il calcio di rigore che decide la partita.
Suso 6: pian piano sta ritrovando smalto. Consigli decide di negargli il gol volando sul mancino a giro. Sulla bandiera a scacchi non trova la rete dello 0-2, ma ha aiutato tanto anche in copertura.
Bacca 6: rispetto alle ultime partite riesce a tenere qualche pallone in più. Trasforma il rigore (scivolando) che sblocca la partita e aveva trovato anche il gol su azione, ma era in off-side. Nella ripresa, quando c’è da far la lotta, si eclissa. (dal 75’ Ocampos 6: si mette il coltello tra i denti e lotta duro).
Deulofeu 6: va ad intermittenza, ma quando si accende fa paura. Gazzola lo soffre tremendamente ed orchestra i due contropiedi che Suso non concretizza.
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