dal sito www.gazzetta.it
DECIDE UN TIRO DI NAINGGOLAN NELLA RIPRESA
Il rossonero sbaglia un rigore nel primo tempo, il belga decide la partita con un bellissimo sinistro nella ripresa. Giallorossi a -4 dalla Juve, sabato supersfida allo Stadium
Un eurogol di Nainggolan tiene la Roma nella scia della Juve e le permette di issarsi solitaria al secondo posto, lasciandosi alle spalle il Milan di tre lunghezze. In una partita dominata più dai duelli e dalla frenesia, a spezzare l'equilibrio ci ha pensato proprio il gol del Ninja al 17' della ripresa, un colpo balistico di rara bellezza, dove la costruzione è stata forse anche più bella dell'esecuzione.
POCHE EMOZIONI — Spalletti alla fine preferisce Bruno Peres ad El Shaarawy, Montella si gioca invece la carta Niang e tiene Honda in panchina. Alla fine, per motivi diversi, le due mosse si rivelano quantomeno sfortunate, visto che il brasiliano al 42' è costretto a lasciare il campo per infortunio (la prima diagnosi dello staff medico giallorosso parla di trauma distorsivo alla caviglia sinistra, da valutare con esattezza domani) e il francese al 26' spreca la grande occasione per portare in vantaggio il Milan, facendosi parare il rigore da Szczesny (per lui è il secondo errore consecutivo, dopo quello con il Crotone). Per tutto il primo tempo, però, è stata una partita che ha vissuto di fiammate, pronta sempre ad accendersi ma senza decollare mai davvero. La Roma inizia con una pressione alta che sembra poter dare i suoi frutti e contemporaneamente lavora molto a destra proprio con Bruno Peres, riuscendo a rendersi anche pericolosa in un paio di occasioni con Dzeko, prima al 2' (destro dal limite ben parato da Donnarumma) e poi al 36', quando su lancio di Rüdiger va via bene tra Romagnoli e Paletta non trovando però la porta di un soffio. Dall'altra parte, invece, Montella la disegna bene la partita, con Bertolacci e Pasalic a togliere fiato e gioco ai centrocampisti giallorossi e Lapadula sempre pronto ad essere velenoso sul filo del fuorigioco. Così il centravanti prima non arriva per un soffio su un bel pallone tagliato da Suso, poi su verticalizzazione di Bertolacci si procura il rigore anticipando Szczesny in uscita (che poi si rifa su Niang).
RADJA-NIGHT — Pronti via e la ripresa riparte subito sull'onda dei duelli. Da una parte Rüdiger-Niang, dall'altra Romagnoli-Dzeko. A tratti sono anche scintille, man mano che passano i minuti, con un paio di conclusioni fuori misura di Perotti ad interrompere i primi 15' fatti soprattutto di fisicità e corsa. Poi al 17' ci pensa Nainggolan a spezzare l'equilibrio con un eurogol per preparazione (stop a seguire di rara eleganza) ed esecuzione, con il sinistro (non il suo piede) a girare che beffa Donnarumma dai venti metri. Subito il gol il Milan non riesce più a riorganizzarsi. Montella manda dentro Mati Fernandez per dare un pizzico di imprevedibilità al centrocampo e Luiz Adriano per dare forze fresche all'attacco. La sostanza però cambia poco, con Dzeko che al 36' approfitta di una dormita di Paletta e impegna dalla distanza Donnarumma. L'ultimo brivido però è rossonero, in pieno recupero, con Mati Fernandez che in area da terra mette paura a Szczesny. Poi finisce così, con la Roma che resta nella scia della Juventus e il Milan costretto a fermarsi sul più bello
Andrea Pugliese
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - NIANG, 11 METRI E UN ERRORE DECISIVO. E' UN MILAN CHE NON MERITAVA LA SCONFITTA
Donnarumma 6: pronti, via e mette i guantoni sulla rasoiata di Dzeko dopo 90 secondi. Il mancino velenoso di Nainggolan non gli dà scampo.
Abate 6: lo spauracchio di Perotti viene limitato molto bene dal capitano rossonero, che come De Sciglio, adempie bene ai compiti difensivi.
Paletta 6: della coppia di fatto con Romagnoli, lui è quello con le deleghe al gioco duro e si fa sentire spesso e volentieri.
Romagnoli 6: Dzeko è un rapace e cerca spesso lo spazio tra lui e Paletta. Davanti ai suoi ex tifosi mette in mostra una prestazione di buon livello.
De Sciglio 6: Bruno Peres è un brutto cliente da tenere in velocità e lui lo tiene bene. Anche con Perotti tiene botta.
Pasalic 5,5: parte un po’ contratto, poi si anima fino al 60’ per poi ricalare. Prestazione incostante. (dall’83’ Honda sv).
Locatelli 5,5: davanti a mostri sacri del ruolo, gioca una partita tatticamente di livello. Peccato, però, che sul suo unico errore nasca il gol di Nainggolan.
Bertolacci 6: rientra come titolare dopo mesi di assenza e disputa una buona prova, giocando semplice e aiutando tanto in fase di non possesso. (dal 66’ Mati Fernandez 5,5: impalpabile).
Suso 6,5: il suo mancino è sempre velenoso. Salta l’uomo con facilità e trova un paio di corridoi per Lapadula da applausi. È il faro tecnico del Milan.
Lapadula 6: lotta come al solito con Manolas e Fazio che non sono proprio due prodotti di Oxford. Arriva con una frazione di ritardo su un cioccolatino di Suso e poi si procura il rigore che Niang sbaglia. (dal 70’ Luiz Adriano 5,5: entra per dare verve, ma non ci riesce).
Niang 5: voleva rimediare l’errore dal dischetto contro il Crotone, ma perde l’heads up con Szczesny calciando male e permettendo al polacco di intercettargli la conclusione. Rudiger gli chiude spesso e volentieri la porta in faccia.
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