dal sito www.gazzetta.it
RISOLVE LAPADULA DOPO I GOL DI FALCINELLI E PASALIC
Il centravanti risolve nel finale dopo i gol di Falcinelli e Pasalic e il rigore sbagliato da Niang: Montella sempre a -4 dalla Juve
Il 1999 è l’altro ieri. Il Milan vince un’altra di quelle partite da scudetto di Zaccheroni: in equilibrio, a tratti brutte, anche a rischio. Anche questa volta, come a Palermo, risolve Lapadula. Mancano quattro minuti al 90’, San Siro ha già fischiato Niang – peggiore in campo per distacco – e scalda i fischietti per il finale. Pensiero comune dei tifosi: “Ma come, battiamo la Juve, abbiamo l’occasione per andare secondi da soli e perdiamo due punti col Crotone?”. Niente pareggino: Honda crossa una punizione dal centro-sinistra, Trotta devia male e Lapadula fa quello che sa fare meglio. Si coordina in mezzo metro e calcia: non è un tiro potente, non è un tiro angolatissimo ma, come per Inzaghi, conta prendere il mondo in controtempo. Gol, 2-1 Milan e San Siro di nuovo felice: la partita di pranzo lo ha portato a -4 dalla Juve. Unica delusione, il giallo di Kucka. Lo slovacco è rimasto in panchina per non prendere l’ammonizione che gli avrebbe fatto saltare lo scontro diretto con la Roma, è entrato nel finale e ha fatto un fallo da evitare. All’Olimpico, guarderà dalla tribuna.
IL RIGORE E I GOL — Il resto della partita aveva detto che insomma, non tutto è felice. I limiti del Milan sono apparsi chiari, sottolineati dalle maglie verde evidenziatore del Crotone. Gioco a tratti lento, difficoltà costante a fare la differenza sulla trequarti. Con Bacca e Bonaventura infortunati, Montella ha pagato la giornata nera di Niang, al rientro da titolare. M’Baye ha giocato male e sbagliato un rigore sull’1-1: ha incrociato col destro, Cordaz è stato molto bravo a deviare in allungo. I primi due gol, appunto. Vantaggio del Crotone al 26’: il Milan si fa trovare scoperto su un contropiede e De Sciglio si preoccupa di non fare fallo da rigore su Rohden, che però trova Falcinelli. Romagnoli è tagliato fuori, Paletta in ritardo, Donnarumma logicamente lontano: 0-1. Il pareggio di Pasalic al 41’: angolo da destra, Paletta prolunga, il croato mette in porta in mischia.
POSSESSO SÌ, PERICOLI MENO — L’andamento della partita è stato più o meno costante: Milan col possesso, Crotone ordinato nel suo nuovo 4-4-2. Nei primi 26 minuti Montella ha avuto un paio di occasioni, nate dall’abilità proletaria di Lapadula: sforzi, più che giocate di stile. Lapa dopo 5 minuti ha fatto scivolare una palla diretta verso la porta del Crotone – male Ceccherini, lasciato sul posto - ma non ha sfruttato il vantaggio e al 21’ ha recuperato un pallone diventato un tiro a giro di Niang. Forte sì, preciso no. Il Crotone, ordinato con Stoian a metà campo, ha fatto la sua onesta partita e ha subito soprattutto nel finale di primo tempo. De Sciglio è andato vicino al pareggio al 27', Niang a cinque minuti dall’intervallo è stato lentissimo a controllare un lancio di Paletta: aveva una grande occasione, ha portato a casa solo un angolo. Per sua fortuna, dall’angolo è nato il pareggio. Insomma, un Milan un po' così: ordinario. Poco è cambiato con Luiz Adriano al posto di Sosa (e Suso spostato a centrocampo), ancora meno quando il cronometro scorreva verso il 90'. Poi quella punizione, quel tiro di Lapadula, la solita sensazione di scampato pericolo. Il Milan quest’anno ha decisamente qualcosa di speciale.
Luca Bianchin
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - LAPADULA, E' URLO MILAN! PASALIC PRIMA GIOIA E QUALITA'. NIANG E SOSA MOLTO MALE
Donnarumma 6,5: attiva i motori come un boeing 747 per andare a togliere, da sotto la traversa, il siluro di Capezzi. Impotente in occasione della rete di Falcinelli, nella ripresa è decisivo nelle uscite alte.
Abate 6: spinge e copre, si batte e si sbatte da capitano che capisce quanto siano importanti i tre punti in palio. Non molla mai.
Paletta 6,5: è sua la spizzata decisiva che spiana la strada a Pasalic per il gol del pareggio. Falcinelli e Trotta fanno lo stesso movimento e lui, dopo averci preso le misure, non da segnali di sofferenza.
Romagnoli 6: l’attacco crotonese prova spesso a ripartire e agisce spesso sulla parte destra della difesa. Montella gli chiede di essere più propositivo in fase d’impostazione e lui, dopo aver recepito il comando, lo fa.
De Sciglio 5,5: la ripartenza dalla quale nasce il gol del Crotone arriva nella sua fascia di competenza. Vero è che Sosa lo lascia da solo, ma il contatto con Rodhen poteva costare rigore e rosso. Più propositivo nella ripresa.
Pasalic 6,5: pian piano si sta imponendo. Fino al gol non aveva fatto grandi cose, ma trova la zuccata che rimette in carreggiata il Milan. Serve a Luiz Adriano un cioccolatino che il brasiliano non sfrutta. In crescita.
Locatelli 6: sta migliorando in alcuni aspetti, a volte però perde ancora palloni sanguinosi. In fase d’interdizione è un osso duro e ha anche la giusta personalità nell’arrabbiarsi con i compagni quando questi non gli forniscono opzioni di passaggio.
Sosa 4.5: male, a tratti malissimo. Il peggiore in campo della squadra di Montella. L’argentino non trova le coordinate di una prestazione accettabile, sbagliando anche alcuni calci di punizione che si schiantano sull’unico uomo in barriera. (dal 73’ Luiz Adriano 5,5: Pasalic lo mette in porta, lui controlla male. Per il resto fa poco).
Suso 6: è in fiducia e prova spesso giocate belle ed efficaci. Non trova la via della porta, è vero, ma è sempre lucido nell’operare la scelta migliore in funzione della squadra.
Lapadula 7: sgomita in mezzo ai due centrali difensivi del Crotone come sempre. Scalda le mani a Cordaz con un buon sinistro a giro. Nella ripresa si guadagna il rigore che Niang fallisce, ma poi trova la rete che fa esplodere San Siro e regala i tre punti al Milan. (dall’89’ Kucka sv: giallo stupido, salterà la Roma).
Niang 5: prova negativa del francese, che prima di recepire le comande di Montella, che gli chiede di tagliare maggiormente verso il centro del campo, ci mette quasi un tempo. Sciupa una grande occasione, dalla quale nasce l’angolo del gol dell’1-1, ma la macchia è il rigore fallito che poteva pesare tantissimo sull’economia della partita. (dall’80’ Honda sv).
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