dal sito www.gazzetta.it
SUSO FA DOPPIETTA, PERISIC SALVA PIOLI NEL RECUPERO
Il croato regala il pari ai nerazzurri al 92', dopo che Montella era stato avanti due volte grazie alla doppietta dello spagnolo. Anche Candreva in gol
Il pareggio nel recupero, la rimessa laterale contestata, lo spagnolo che fa gridare a tutti "Jesus", tre grandi gol. I rossoneri che vedono il secondo posto, l'allenatore esordiente che porta a casa un pareggio all'ultimo respiro. Il primo derby della stagione butta ingredienti nel pentolone a manciate: a volte non sembrano stare bene insieme, a volte sembra un pastrocchio, ma alla fine Milan-Inter è un 2-2 che lascia entrambe le tifoserie con qualcosa da ricordare, e da apprezzare.
SUPERSUSO - L'Inter sembra dominare per 40', poi si scolla e si allunga sotto i colpi rossoneri. La squadra di Montella sembra avere più birra, più voglia, più convinzione e forse anche più favori divini. E invece nel finale, sull'ultimo corner, incassa un gol da due passi da Perisic, con il giovane Locatelli che lo tiene in gioco. Un recupero che cancella il secondo posto solitario del Milan. Non cancella però la seratona di Suso, primo spagnolo a segnare in un derby da Luis Suarez, a lungo vero mattatore. Dopo i suoi gol lo speaker continua a urlare "Jesus!". Il pubblico a rispondere "Suso". E non sai più se è un'esultanza, un'espressione di stupore o un'estasi mistica collettiva. Lo spagnolo folgora San Siro nel derby della Madunina. Aggiungeteci l'incauta promessa (o il voto?) della vigilia ("Se segno due gol vado a casa a piedi") e avrete anche il pellegrinaggio. I due gol non bastano per i tre punti, ma garantiscono un po' di immortalità nella storia della partita.
I GOL - Anche perché sono parecchio belli: il primo arriva in contropiede, come da spartito rossonero, dopo un doppio capovolgimento di fronte. Donnarumma, balbettante fin lì nei rinvii coi piedi, trova il corridoio giusto con le mani, Bonaventura gode di una certa libertà e se la prende tutta, portando palla fino alla trequarti. Poi scarica per Suso, che dalla sua mattonella inventa un gran sinistro a giro sul secondo palo. Il secondo personale è anche meglio, dopo uno scambio con Bacca e un dribbling nello stretto che fa fuori Miranda (non l'ultimo venuto). In mezzo, c'era stato il pareggio di Candreva. Brutto? Non proprio, una bomba nel sette. Anche se, mentre gli interisti guardano i replay ammirati, i rossoneri si lamentano per una rimessa-assist che forse spettava a loro. Insomma, episodi da moviola, grandi gol, protagonisti, c'è tutto.
MILAN LEICESTER - A livello di tattica il Milan dell'Aeroplanino ormai si muove con un certo agio nei panni di un Leicester nostrano (quello dello scorso anno, eh): squadra raccolta, baricentro basso, iniziativa all'avversario (faccia pure) e poi ripartenze in verticale, possibilmente esplosive. Nel ruolo di Mahrez, quella qualità che aiuta, ecco Jesus Suso. Probabilmente non vincerà la "Premier", questo Milan, però intanto, zitto zitto, sale. Mostra un Bonaventura tuttocampista, una difesa che tiene anche con i metodi spicci di Gustavo Gomez, una costante compattezza fra i reparti e un'idea molto interiorizzata di verticalità.
PIOLI NON MALE - Sull'altro fronte Pioli rischia una punizione oltremodo severa: lo svantaggio del primo tempo è una beffa, l'ex Lazio è tradito da due-tre chiare occasioni mancate da Perisic e nella ripresa la controfigura di Icardi completa l'opera fallendo il pareggio. Il tecnico azzecca le scelte: da quel Medel centrale che esce a ringhiare sui contropiede di Niang, all'assetto 4-2-3-1, che si compatta in fase difensiva e trova sfogo sulla sinistra con Perisic. Persino Kondogbia sembra più attivo del solito. L'infortunio del Pitbull cileno complica i piani, la forma fisica rischia di fare il patatrac, ma la voglia di pareggiare non manca.
Valerio Clari
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - SUSO, DUE GOL DA INCORNICIARE. JACK È IMPRENDIBILE. LOCA A CORRENTE ALTERNATA
Donnarumma 6: Candreva gliela mette laddove non può arrivare nemmeno con la prolunga, Perisic gli segna da 0 metri. Non commette errori in uscita.
Abate 6: Perisic è un brutto cliente, compie un paio di diagonali importanti. Peccato che su una di queste nasca l'angolo che porta al 2-2 interista.
Gustavo Gomez 6: non è certamente bello da vedere, ma cresce alla distanza all'interno di una partita che non era facile per lui. Grezzo in fase d'impostazione, ma non è il suo mestiere.
Paletta 6: deve registrare i movimenti con Gomez, che non è Romagnoli. Altra prova di buon livello.
De Sciglio 6: nel primo tempo è impreciso e poco lucido, sbagliando anche tocchi elementari, ma è vero che spesso Bonaventura e Niang lo lasciano solo contro Candreva e D'Ambrosio. Nella ripresa cresce e aiuta tanto nel corso del forcing interista.
Kucka 5,5: non una prova memorabile dello slovacco che non riesce ad essere il solito recupera palloni.
Locatelli 5,5: copre le linee di passaggio centrali, quando può cambia gioco con velocità e regala anche qualche giocata tecnica di classe. Tuttavia è lui a perdere Perisic in occasione del 2-2 finale. Un errore che costa caro.
Bonaventura 7: se non ci fosse stato Suso, avrebbe vinto la palma di migliore in campo. È il giocatore che orchestra le transizioni offensive con qualità e pericolosità. Libera Suso in occasione dell'1-0 e quando prende velocità palla al piede, o salta l'uomo o viene abbattuto. (dall'88' Pasalic sv).
Suso 7,5: storia di una doppietta da favola, vanificata da un gol al subito al 92'. Ma i suoi due gol sono stati due schiaffi violenti e bellissimi. Il primo è un suo classico, ovvero il sinistro a giro sul secondo palo. Il gol del 2-1, invece, è un mix di furbizia e tecnica e segna col piede debole.
Bacca 5: fa solo una cosa degna di nota, ovvero l'assist per Suso in occasione del 2-1. Ma non può bastare per giustificare un'altra prova incolore sotto tutti i punti di vista. (dal 79' Mati Fernandez 5,5: non regala grande apporto alla mediana).
Niang 6: quando punta D'Ambrosio, sono dolori per la retroguardia interista. Aiuta a sprazzi in fase difensiva e finisce da centravanti. (dal 79' Lapadula sv).
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