dal sito www.gazzetta.it
MORATA-GOL: COPPA ITALIA AD ALLEGRI, TRIONFO AI SUPPLEMENTARI
I bianconeri centrano per la seconda volta consecutivo l'accoppiata scudetto-coppa: non ci era mai riuscito nessuno. Decide una rete dello spagnolo appena entrato, rossoneri sconfitti a testa alta ma fuori dall'Europa
Se per Beppe Marotta era difficile trattenere alla Juventus Alvaro Morata e Juan Cuadrado, ora ci vorrà un capolavoro. Sono proprio lo spagnolo e il colombiano, entrati a gara in corso (Morata da meno di 2’) a firmare la giocata che nel secondo supplementare regala lo storico secondo double consecutivo ai bianconeri e l'undicesima Coppa Italia.
Si arrende un Milan che proprio non poteva fare di più. C’è molto della squadra di Brocchi nella cattiva prestazione della Juve, salvata dal gol di un giocatore che forse non è ancora un fuoriclasse, ma ha proprio tutto per diventarlo. Stavolta il gol dell’ex Real in finale è pesante come la ghisa. E spegne un Milan a cui è mancata solo qualità negli interpreti: sul piano del gioco meritavano i rossoneri. La Juventus chiude un quinquennio pazzesco che da solo ha regalato 10 trofei.
PERCHÉ HA PERSO IL MILAN — I rossoneri dovevano capitalizzare l’evidente supremazia del primo tempo, in cui Brocchi incarta alla perfezione la partita. La Juve, oltre a Marchisio, è priva di Bonucci, regista arretrato unico per come sa scegliere la soluzione giusta. Poli marca Hernanes quasi a uomo: il brasiliano, più che profeta, sembra un curatello di campagna con dieci parrocchiani in 20 chilometri quadrati. La fisicità di Kucka contiene Pogba. Risultato: la Juve non costruisce nulla e i suoi attaccanti non si trovano mai contro uno, situazione in cui farebbero molto male. Ai rossoneri manca la qualità complessiva, nonostante un Bonaventura eccellente e un Honda ben dentro la partita. Così, quando ci sono le occasioni con o stesso Bonaventura e Poli, Neto non deve nemmeno intervenire perché la palla va fuori. Due gol nella sostanza mangiati nel contesto di un primo tempo dominato. In cui la Juve non sembra neppure in campo e il Milan si esprime a livelli mai visti quest’anno, con una pressione e un atteggiamento sulle linee di passaggio bianconere semplicemente impeccabili.
CHE BRUTTA JUVE — La peggiore vista dalla fine di ottobre. Al pari con quella travolta dall’Inter nella semifinale di ritorno di questa Coppa a San Siro. Troppi giocatori deludono: Rugani è molto insicuro quando imposta, Lemina, fino alla progressione del gol, è arruffone con la palla tra i piedi. Evra è una delle chiavi per spiegare la supremazia del Milan. Il francese è troppo schiacciato su Honda, così la Juve nemmeno riparte. Gli ingressi nella ripresa di Alex Sandro e Cuadrado alzano un po’ il baricentro di Allegri. Arriva la palla gol più evidente, sugli sviluppi di un’azione Alex-Sandro Pogba. Ma è una Juve che può togliersi litri di sudore dalla fronte quella che arriva al 90’ sullo 0-0. Non che Neto debba fare chissà cosa: ai rossoneri manca sempre l’ultima giocata, con Calabria sbaglia almeno due cross che gridano vendetta.
SUPPLEMENTARI — C’è molta stanchezza e la qualità della partita non decolla. E’ sempre il Milan ad avere l’atteggiamento migliore. Ma Allegri lo aveva detto: “In finali così la può decidere un singolo”. Detto fatto, col cioccolatino di Cuadrado per Morata. Che se proprio dovrà lasciare la Juve, ha scelto il più bel regalo di addio.
Jacopo Gerna
dal sito www.milannews.it
PAGELLE - IL MILAN GIOCA, LA JUVE VINCE: PERDERE COSÌ FA MALISSIMO
Donnarumma 7: ennesima prova da campione. Para tutto quello che può, regala preziosismi con i piedi. Morata lo trafigge mettendo il pallone in buca d’angolo.
Calabria 6,5: è protagonista di una grandissima prova. Vince spesso e volentieri il duello con Evra e tiene bene anche Alex Sandro. Purtroppo, però, è in ritardo nell’occasione del contropiede decisivo della Juventus, arrivando tardi su Morata che segna.
Zapata 6: marca bene Mandzukic, preso in mezzo nell’azione del gol vittoria della Juve.
Romagnoli 6: buona prova anche per Alessio, anche se Dybala quando lo punta gli crea più di un grattacapo.
De Sciglio 6,5: in una serata importante ritrova smalto, grinta e corsa. Sfiora anche il gol con un bel destro che sorvola di poco la traversa. Prestazione di spessore.
Poli 6,5: corsa, pressione e grande dinamismo. Se c’era una partita che avrebbe voluto giocare era proprio questa. Esce stremato dopo aver dato tutto. (dall’84’ Niang 5,5: doveva spaccare il mondo dopo aver fatto un grande recupero, non incide).
Montolivo 7: aveva detto che sarebbe stata una partita importante, e così è stata. Regia importante, buon catalizzatore di palloni. Prova di grande sostanza dopo settimane a collezionare fischi. (dal 3’ sts José Mauri 6: prova a dare dinamismo. Sfiora il gol del pari con un mezzo collo esterno che esce di poco).
Kucka 6,5: lotta tantissimo in mezzo al campo. Non riesce a spendere il fallo nell’azione del gol vittoria della Juve. (dal 6’ sts Balotelli sv)
Honda 6: prima attaccante esterno nel 4-3-3 e anche quinto di centrocampo. Chiude da trequartista esterno. Ci prova anche lui, ma non trova la porta di Neto.
Bacca 5,5: come troppo spesso gli accade, non viene servito con continuità e precisione. Sfiora il gol in rovesciata e ci prova fino all’ultimo.
Bonaventura 5,5: parte forte, fortissimo, ma sbaglia il gol del possibile 1-0 su assist al bacio di Calabria. Poi, con l’andare della partita, si spegne e nemmeno il ricollocamento nella posizione di trequartista dietro alla punta gli da la giusta verve. Peccato.
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