dal sito www.gazzetta.it
MIHAJLOVIC VA IN FINALE
Doppietta di Menez, a segno anche Romagnoli e Balotelli: i rossoneri si qualificano come da pronostico e aspettano la vincente di Juventus-Inter tornando in finale dopo 13 anni
Tredici anni fa Jeremy Menez chiudeva il suo percorso nelle giovanili del Sochaux e si apprestava a fare il salto tra i "grandi" in prima squadra. Tredici anni fa Alessio Romagnoli andava in terza elementare e giocava a pallone tra lezioni e compiti, proprio mentre Alessandro Nesta segnava il secondo gol del Milan al Perugia nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, quella che avrebbe dato il pass ai rossoneri per la finale; tredici anni fa Mario Balotelli bruciava già le tappe nelle giovanili del Lumezzane e gli addetti ai lavori scommettevano su un futuro da star. Tredici anni dopo l'ultima volta, è toccato a Jeremy, Alessio e Mario fare festa: il Milan batte 5-0 l'Alessandria a San Siro e vola in finale di Coppa Italia, come nel 2002-03, quando i rossoneri dettavano legge in Italia e in Europa. Oggi le cose sono cambiate parecchio e solo qualche mese fa sarebbe stato quasi impensabile immaginarsi un Diavolo in corsa per qualche trofeo, ma la metamorfosi rossonera del 2016 ha riscritto la storia della stagione. E Sinisa Mihajlovic può sorridere: perché, parole sue, centra il primo obiettivo stagionale, ovvero quello di giocarsi la possibilità di alzare una coppa. E perché il Milan coglie l'obiettivo "alla Sinisa": affamato, concentrato e cattivo fino al 90'.
ABISSO - Vero, di fronte c'era l'Alessandria, squadra di Lega Pro peraltro non al top in questo momento, e si ripartiva dall'1-0 rossonero dell'andata. Tra le due semifinaliste c'era un'inevitabile ed enorme differenza tecnica. Ma è proprio questa la chiave della serata di San Siro: tra il Milan di oggi e quello di cinque settimane fa c'è un abisso. Nell'approccio e nell'atteggiamento, nella sicurezza di certe giocate e nella distanza tra reparti, nella corsa e nella cattiveria sotto porta, quella che ha strapazzato i piemontesi è una squadra sicura di sé e in salute, che si è divertita e ha fatto divertire il pubblico del Meazza. La resistenza dell'Alessandria è durata una decina di minuti, con tanto di incursione pericolosissima di Fischnaller (bravo Abbiati in uscita), poi è stato un dominio milanista: 3-0 dopo il primo tempo, con i sigilli finali nella ripresa. La doppietta di Menez - 332 giorni dopo l'ultima rete in una gara ufficiale - restituisce a Sinisa un attaccante che potrà tornare utilissimo per accelerare in campionato, la rete di Romagnoli - la prima in maglia rossonera, con doppietta sfiorata ma "negata" dall'autogol di Sabato - certificano il momento di maturità raggiunto dal ragazzo scuola Roma voluto da Mihajlovic.
BALO, SOLO IL GOL... - Da Honda, splendido assistman per l'1-0 di Menez e ispiratissimo nell'avviare l'azione del 3-0 rifinita da Poli e dal francese, a Kucka, che ha comandato i ritmi in mediana con il pallone incollato ai piedi e scardinato la difesa grigia con un colpo di testa che ha aperto la porta a Romagnoli per il 2-0, è stato un Milan quasi impeccabile. Miha ha avuto le risposte che cercava da tutti, tranne uno. Mario Balotelli, già, sempre lui. Il milanista più atteso ha segnato il gol del 5-0, ma si è beccato più fischi che applausi: rimasto in campo per tutti i 90 minuti, non ha mostrato il cambio di marcia che in tanti si auguravano di vedere. Sì, è entrato nell'azione del primo gol, scaricando un ottimo pallone su Honda, e ha sfiorato il colpo su punizione. Pochino, con la solita mancata esultanza al momento del gol. Basterà a convincere Mihajlovic a puntare su di lui, con un Menez così affamato e motivato?
Marco Fallisi
dal sito www.milannews.it
PAGELLE - MENEZ E ROMAGNOLI GOLEADOR NELLA SERE DELLE PRIME VOLTE. BALO, UNA RETE CHE NON GIUSTIFICA LA PRESTAZIONE
Abbiati 6: un solo intervento importante, poi qualche brivido di troppo quando deve gestire il pallone con i piedi.
De Sciglio 6: Partita onesta, salva la porta di Abbiati nel finale di gara impedendo il gol agli avversari.
Zapata 6,5: giocatore completamente ritrovato. Anche contro i grigi piemontesi domina la sua zona di competenza con autorevolezza e personalità.
Romagnoli 7,5: difensivamente parlando non sbaglia nulla concedendosi anche delle licenze poetiche che solo chi ha una determinata tecnica può prendersi. Realizza i suoi primi due gol con la maglia del Milan.
Antonelli 7: ha una gamba invidiabile, l'asse con Bonaventura funziona che è una meraviglia e, ad oggi, è il miglior terzino sinistro italiano.
Honda 6,5: si divora il gol dell'1-0 su assist al bacio di Kucka. Poi, però, mette in porta Menez per la rete del vantaggio con una palla al bacio unendo anche un'ottima prestazione.
Poli 6,5: buonissima prova dopo tanta inattività. È suo l'assist per il secondo gol di Menez. In mezzo al campo può essere un cambio importante in questo rush finale di stagione.
Kucka 7: lo slovacco è in una condizione straripante e lo si vede. Mette Honda in porta e domina assolutamente il centrocampo. (dal 46' Mauri 6: tocca pochi palloni, ma non fa nemmeno danni).
Bonaventura 6,5: cenni di ripresa sotto il punto di vista fisico. Spinge quando c'è da spingere, poi a risultato acquisito abbassa i giri del motore e lascia spazio a Boateng (dal 58' Boateng 5,5: sarà che giocare largo non gli piace, però nei minuti che gioca non si vede quasi mai).
Menez 7,5: la condizione fisica è quella che è, ma certamente è in fase di crescita. Ritrova il gol dopo 332 giorni e chiude la sua partita con una doppietta. Rispetto a Balotelli è decisamente più in partita. (dal 75' Bacca sv)
Balotelli 5,5: non avesse segnato il gol del 5-0, il voto sarebbe stato più basso. Mihajlovic si aspettava tanto da lui, la sua prestazione non è stata certamente esaltante.
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