dal sito www.gazzetta.it
GOL DI BACCA E NIANG. MIHAJLOVIC IN SEMIFINALE DI COPPA ITALIA
I rossoneri superano il turno grazie al contributo decisivo del colombiano che sblocca il risultato con una rabona e regala al francese l'assist del raddoppio. Mancosu riapre la gara, il Diavolo cala: Sinisa allontana l'ombra di Lippi
Le ombre restano, la paura va via. Almeno per qualche giorno. Il Milan batte 2-1 il Carpi e guadagna le semifinali di Coppa Italia da affrontare contro la vincente di Spezia-Alessandria; Sinisa Mihajlovic allontana il fantasma di Lippi che sembrava aleggiare sulla sua testa e si regala qualche giorno di serenità. Non basterà, naturalmente, per spegnere definitivamente le voci: domenica arriva la Fiorentina e basterà un altro k.o. per ridare vita al tormentone, anche perché il successo di San Siro arriva dopo un secondo tempo deludente. E a spianare la strada a Miha, ironia della sorte, è stata la rabona della discordia trasformatasi in toccasana: così è arrivato il gol del vantaggio di Carlos Bacca, che il serbo avrebbe appeso al muro quattro mesi fa quando col Palermo provò lo stesso gesto.
AVVIO SPRINT — Luiz Adriano è partito sorridente per la Cina, dove andrà a guadagnare, a quanto pare, circa 8 milioni di euro a stagione: così lascia orfano Miha di un attaccante, ma avendo in panchina Boateng e il redivivo Balotelli dopo 3 mesi e mezzo, Sinisa non rinuncia al 4-4-2 con Bacca e Niang e conferma Honda a destra. Sono loro gli uomini chiave di un Milan in cui per una volta Bonaventura quasi si limita al compitino. Le prime occasioni arrivano da calcio piazzato (Zapata fuori di testa, punizione di Honda respinta da Brkic), poi proprio Honda innesca la rabona di Bacca che salta il portiere e insacca nel modo che non t'aspetti. Ed è sempre Carlos, sfuggendo sulla sinistra a Romagnoli (naturalmente Simone, quello del Carpi) a regalare a Niang la palla del raddoppio al 29'.
LA DIFFERENZA — Le urla di Castori rivitalizzano un po' gli emiliani dopo il 2-0, ma è chiaro che la differenza, rispetto al match finito 0-0 a Modena poco più di un mese fa, la fa anche l'atteggiamento delle due squadre: il Milan è motivato dalla possibilità di vincere un titolo in stagione, o almeno di andarsi a giocare la finale, e per 30 minuti, senza strafare, con un Montolivo impreciso e la spinta ancora assente dei terzini, ci mette più grinta pressando sempre alto; la matricola, seppur in campo con quasi tutti i titolari, sembra quasi voler risparmiare energie per il campionato pagando inevitabilmente il divario tecnico, ma non appena mette un po' fuori la testa dimostra di poter far male. I segnali di ripresa avvertiti prima dell'intervallo vengono confermati a inizio secondo tempo quando il Carpi se la gioca con Bianco e soprattutto Mancosu in più: il nuovo acquisto trova il primo gol con la nuova maglia dopo 5 minuti, anche se il merito è soprattutto di Lasagna, bravo a bruciare De Sciglio nello sprint e a regalare all'attaccante l'assist vincente. Mihajlovic, così, toglie Niang e inserisce Boateng, che torna a San Siro dopo due anni e mezzo, ma non ripete l'impatto avuto a Roma. È tutto il Milan, però, a calare pericolosamente anche se di fatto Abbiati non corre più rischi ed è Honda, anzi, a sfiorare il tris. Non arriva, ma Sinisa tira comunque un sospiro di sollievo. Senza cancellare tutte le ombre.
Ivan Palumbo
dal sito www.milannews.it
PAGELLE - BACCA TRASCINA, NIANG METTE IN GHIACCIO: MILAN IN SEMIFINALE DI TIM CUP
Abbiati 6: controlla abbastanza bene i tiri da lontano degli emiliani. Non può nulla sul tocco vincente di Mancosu. Qualche brivido quando deve gestire il pallone con i piedi.
De Sciglio 5.5: Lasagna gli parte via in velocità e non riesce a stargli dietro in occasione del gol del Carpi. Una pecca, però decisiva, dentro una prestazione nella norma.
Zapata 5.5: divide le colpe del gol di Mancosu con De Sciglio perché al posto di chiudere sull’ex Bologna, decide di “coprire” le spalle al compagno, sbagliando.
Romagnoli 6: è un diesel anche in questa partita e si vede. Poi, però, controlla bene la sua zona di competenza.
Antonelli 6,5: dei quattro di dietro è quello che mostra le cose migliori, soprattutto in fase di spinta. Cresce molto nel secondo tempo dove sfonda spesso e volentieri.
Honda 6: partita da dividere in due tra il 6,5 del primo tempo e il 5.5 della seconda frazione di gioco. Tuttavia le cose positive sono superiori agli errori.
Kucka 6: che il trattore slovacco sia in forma fisica più che buona lo si vede finché rimane in campo. Sfiora due volte il gol personale e viene mandato al diavolo da Bacca che, in un’occasione, reclamava il pallone a metri zero dalla linea di porta. (dal 72’ Bertolacci 5.5:non brilla nei minuti nei quali entra in campo anche se fiora il gol del 3-1).
Montolivo 6: più che regista d’impostazione, è ormai un catalizzatore di palloni. Gioca buoni palloni e ne recupera tanti.
Bonaventura 6: gioca a folate, ma quando si accende è letteralmente imprendibile.
Bacca 7: col Palermo ci era andato vicino, col Carpi segna con la rabona un grande gol dopo aver circumnavigato Brkic. Mette in porta Niang per il gol del 2-0 e si era anche procurato un rigore che Calvarese, invece, non gli ha concesso.
Niang 6: il gol del 2-0 è il momento più alto di una prestazione che non passerà alla storia (dal 58’ Boateng 6: scariche di adrenalina e fisicità. Per ora viene visto come una seconda punta).
|