dal sito www.gazzetta.it
BACCA-BOATENG, MIHAJLOVIC SESTO, SOUSA PERDE ANCORA
Lampo del colombiano al 4', chiude il ghanese nel finale: i rossoneri scavalcano Sassuolo ed Empoli. I viola, mai pericolosi, subiscono la seconda sconfitta consecutiva dopo quella con la Lazio e per la prima volta non segnano in campionato. Balotelli rientra e colpisce un palo
Non è il caso di organizzare baccanali per festeggiare, ma il Milan grazie a Carlos Bacca e una prestazione diligente batte la Fiorentina 2-0 e sale al sesto posto. Meno di quanto ci si aspettasse ad agosto, più di quanto sia stato raccolto a maggio. Ed è col passato recente che tocca fare i confronti: i tempi della "grandeur" sono andati, per ora. E nei tempi recenti, una colonna è stata Boateng. Kevin Prince, a fine partita, chiude i conti e riapre la sua storia personale. Un minuto prima era entrato Balotelli (mentre Conte se ne andava). Mario prende anche un palo (ma era in fuorigioco e l'ha colpito da un metro, ma vabbé): buoni segni, in fondo. E ripartenza incoraggiante: nel girone d'andata il Milan aveva raccolto un punto contro le prime 5 in classifica, subito dopo il giro di boa ha già superato se stesso.
MIHA SU, VIOLA GIÙ — Così Mihajlovic, oltre a dare un’altra sistematina alla panchina un po’ meno traballante, si gode il sorpasso su Sassuolo e Empoli. Può sembrare poca cosa, ma i rivali per il sesto posto sono loro, e la Roma è lontana 3 punti. La Fiorentina, che qui aveva “asfaltato” l’Inter, per la prima volta non segna in campionato e col secondo k.o. di fila dà probabilmente l’addio alla corsa di testa. Si può rientrare in quella Champions, a patto di tornare quelli dell’autunno 2015. La versione attuale crea davvero troppo poco (una sola palla buona per Kalinic, sballata) e si basa su fondamenta (la retroguardia) che senza Rodriguez paiono un po’ fragili.
BACCA E BOA — Partita firmata da Bacca, comunque. Le statistiche diranno che ha toccato pochi palloni, probabilmente non ha la "forza" di trascinarsi dietro tutta la squadra, però Carlos è attaccante che sa far male. E forse l’unico potenziale top-player della rosa. Nono centro in campionato: certo, Higuain ne ha fatti 20, ma il contesto aiuta. Il gol vittoria letteralmente lo inventa il colombiano, da solo. Sono passati 4 minuti, Bonaventura gli lancia una palla oltre la difesa, lui la va a raccogliere defilato, si accentra, si beve Tomovic e infila sul palo lontano. Tanto basta, il Milan non crea molto altro ma nemmeno concede: nella ripresa Honda ci prova da fuori, Tatarusanu anticipa Niang, poco altro. Fino al lancio di Kucka, all’88’, che permette al Boa di anticipare il portiere, depositare in rete e lanciarsi in una capriola.
PRESSING — L’idea iniziale di Mihajlovic è aggredire “alti” la Viola, per non permettere il solito palleggio dei centrocampisti. Il rischio è che, superato il primo argine, la Fiorentina possa tracimare negli spazi, invece funziona. Un po’ perché i tre dietro di Paulo Sousa soffrono sia in fase difensiva che di costruzione. Un po’ perché i rossoneri si spremono nel pressing, con Niang che scala sulla linea dei centrocampisti, e Honda persino da terzino. Un po’ perché gli uomini di talento viola non paiono ispiratissimi, a partire da un Bernardeschi ben controllato da un puntuale Antonelli. Bonaventura e Bertolacci danno quantità, Romagnoli sicurezza, Donnarumma qualche brivido. Paulo Sousa prova a inserire Rossi, ma con Ilicic spento (e senza Badelj), Borja non riesce a trovare le sponde e nessuno accende la luce. Alla fine la curva rossonera, dopo 90’ coi soliti cori anti-Galliani, esulta. Di questi tempi, è quasi una notizia.
Valerio Clari
dal sito www.milannews.it
PAGELLE - BACCA APRE, BOATENG CHIUDE. ROMAGNOLI PRATICAMENTE PERFETTO. MONTO, GARA DI SOSTANZA
Donnarumma 6,5: sempre molto attento nelle uscite, viene impegnato poco a livello di parate, ma gioca molto bene con i piedi tutti i palloni che i compagni gli affidano, sia che ci sia da rinviare con il destro che con il sinistro.
Abate 6: contiene molto bene Marcos Alonso, in fase offensiva invece pecca in fase di rifinitura.
Alex 6,5: contiene bene Kalinic nel corpo a corpo, Ilicic non lo salta mai e anche quando entra Babacar sa come tenerlo a bada e mura Rossi nel finale.
Romagnoli 7: partita perfetta di Romagnoli, inaugurata da una chiusura miracolosa su Bernardeschi e poi non sbaglia praticamente niente.
Antonelli 7: l’asse con Bonaventura funziona, cercando sempre di infilarsi nello spazio, anche sfruttando la poca propensione difensiva di Bernardeschi.
Honda 6: ordinato, spesso al centro delle azioni potenzialmente più pericolose soprattutto nel primo tempo.
Montolivo 6,5: gioca da incontrista puro e li in mezzo, nel duello con Borja Valerio e Suarez, ha spesso e volentieri la meglio. Dopo essere uscito dal campo tra i fischi di San Siro con il Bologna, si prende una bella rivincita nella partita che lui sente di più con un’ottima prestazione. (dal 70’ Kucka 6: fa legna e mette in porta Boateng con un cambio di campo di 50 metri).
Bertolacci 6: molta sostanza anche per lui che, in coppia con Montolivo, vince il duello sulla coppia Borja-Suarez.
Bonaventura 6,5: i soliti numeri mai banali e una grandissima fase di copertura, con un paio di recuperi di un certo livello. È sempre l’uomo più temuto quando c’è da impostare l’azione.
Niang 6: quando può puntare Astori, lo mette in seria difficoltà. Pecca di leziosità in più circostanze. (dal 79’ Boateng 6,5: mette in ghiaccio la partita con un grande gol. Non segnava a San Siro dal 28 agosto 2013, in Milan-Psv Eindhoven 3-0).
Bacca 7: il gol dell’1-0 è una magia tutta frutto del suo repertorio. Tomovic va in difficoltà e lui capisce che può colpire per indirizzare la partita sui binari rossoneri. È una mina vagante tra i tre difensori viola e non concede mai un giro palla tranquillo alla retroguardia toscana. (dall’86’ Balotelli sv: bentornato). |