dal sito www.gazzetta.it
COPPA ITALIA, MILAN-LAZIO 0-1: DECIDE UN RIGORE DI BIGLIA
Biancocelesti in semifinale grazie a un penalty dell'argentino. Rossoneri in superiorità numerica per un tempo (espulso Cana), ma la reazione non porta al pareggio
MILANO, 27 gennaio 2015 - Passa la Lazio e per il Milan è notte fonda. Male in campionato (a dieci punti dal terzo posto) la squadra rossonera ora è fuori pure dalla Coppa Italia che sarebbe potuta diventare la competizione salva-stagione. Ma la formazione di Inzaghi si deve inchinare per la seconda volta in tre giorni ad una Lazio in grande salute. Anche con protagonisti diversi (quattro i cambi operati da Pioli rispetto a sabato) la squadra biancoceleste si mostra superiore a quella rossonera. Che non riesce neppure a sfruttare la superiorità numerica di cui gode per l'intero secondo tempo. Un paio di gol annullati (entrambi giustamente) sono le uniche recriminazioni per la squadra di Inzaghi. Che ha molto di cui preoccuparsi. A differenza di Pioli che continua la sua marcia pure in Coppa.
BIGLIA DAL DISCHETTO - La prima mezzora scivola via senza troppi sussulti. In apertura un retropassaggio di Abate mette Klose nelle condizioni di andare tutto solo verso la porta avversaria. Il tedesco supera Abbiati, ma poi conclude sopra la traversa. Al 33' è invece Menez ad avere la palla giusta, ma sulla conclusione ravvicinata Berisha si fa trovare pronto. La Lazio sblocca il risultato poco prima dell'intervallo. E' il 38' quando su un cross di Radu Albertazzi intercetta la palla con il braccio. Rigore inevitabile che Biglia trasforma spiazzando Abbiati.
ROSSO A CANA - Dopo un primo tempo senza troppi acuti e con una Lazio che è messa meglio in campo il vantaggio degli ospiti sembra l'episodio che indirizza la gara in un senso ben preciso. A rimettere tutto in discussione provvede invece Cana che, nel giro di quattro minuti (tra il 40' e il 44') becca due cartellini gialli che lasciano la Lazio in dieci uomini. Ineccepibile il primo, un po' fiscale (ma ci può stare) il secondo. E così la partita si riapre. Con la superiorità numerica Inzaghi dà una connotazione più offensiva alla sua squadra, inserendo Honda al posto di Muntari per un 4-2-3-1 a trazione anteriore. Pioli invece si cautela col difensore Novaretti al posto del trequartista Cataldi, ridisegnando l'assetto con un 4-4-1. Poi è costretto anche a sostituire l'infortunato Mauricio con Basta.
PALO DI KEITA - La Lazio si chiude e il Milan fatica a trovare spazi. Al 23' i rossoneri vanno in gol con Pazzini, ma l'arbitro giustamente annulla perché l'attaccante si aggiusta la palla col braccio prima di tirare. La Lazio controlla e riparte in contropiede. Al 33' ha l'occasione più grossa per raddoppiare, Onazi serve Keita che supera Alex e tira a colpo sicuro, ma la palla si stampa sul palo. Le ultime emozioni nei minuti di recupero. Prima Onazi si divora in maniera incredibile la palla del 2-0, poi a Cerci viene annullato il gol del pareggio per un fuorigioco millimetrico (la chiamata dell'assistente Meli pare giusta).
Stefano Cieri
dal sito www.milannews.it
UN MILAN SENZA CONTINUITA'. ABATE IL MIGLIORE, MA NON SI VEDE LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL
Abbiati 6: l’uscita alla disperata su Keita legittima la sua presenza in campo. Biglia lo spiazza dagli undici metri. Non compie grandi interventi e viene graziato da Keita sul sinistro che colpisce il palo.
Abate 6: è, senza ombra di dubbio, il migliore in campo del Milan. Corre, spinge, cerca di creare superiorità numerica in fase offensiva. È anche uno degli ultimi ad arrendersi. Effettua un retropassaggio-killer che manda in porta Klose ma, il tedesco, si divora la rete.
Alex 5: Klose, quando ha il pallone tra i piedi, non gliela fa mai vedere. Da punta centrale crea più confusione che utilità.
Rami 5.5: anche lui, come Alex, non incide sui palloni alti e, più in generale, non ha fornito una prova sufficiente.
Albertazzi 5: ingenuo e letale il fallo di mano con il quale manda al duello Biglia contro Abbiati. Rispetto ad Armero, però, da la sensazione di essere più calato nel ruolo. (80'Suso 5.5: entra come mossa della disperazione: parte terzino e finisce in mezzo al campo)
Poli 6: corre come un disperato, lotta su ogni pallone ed esce stremato dopo il passaggio al 4-2-3-1. (79' Van Ginkel 5: è vero che entra nel momento di maggior difficoltà ma la sua qualità non si vede)
Montolivo 5: altra prestazione negativa del capitano milanista che non riesce a dare continuità ai tempi di manovra della squadra. Parte bene ma, poi, si affloscia
Muntari 5: ritorna titolare, vince due contrasti e poi sparisce. (50' Honda 6: almeno ci prova a fare qualcosa di utile).
Cerci 5.5: parte fortissimo, finisce con la spia della riserva accesa. In mezzo solo due occasioni potenziali create e poco altro.
Pazzini 5.5: gravita in mezzo all’area di rigore in attesa di un pallone che non arriva quasi mai. Quando gli arriva, ha la sfortuna di un rimpallo sulla mano che vanifica un gol pazzesco.
Menez 5: inserire il gettone. Attenzione, pronti.. via! Ecco, lui va sugli autoscontri andando a sbattere sempre contro gli avversari. Non trova mai lo scarico giusto sul compagno libero e non becca mai la porta.
Inzaghi 5: ci sono troppe cose che non vanno. L’inizio sembrava incoraggiante poi, dopo il gol della Lazio, non c’è stata una reazione organizzata della squadra. Vuole portare il Milan in Europa, ma questa strada è veramente tortuosa. E lui deve cercare di trovare una soluzione. |