dal sito www.gazzetta.it
PARMA-MILAN 4-5, MENEZ FA DUE GOL E LA DIFFERENZA
Gara spettacolare e ricca di emozioni al Tardini. Apre Bonaventura, pareggia Cassano; allungano Honda e il francese su rigore. Bonera espulso, ma De Jong va a segno. Accorcia Lucarelli, Rosso a Felipe, l'ex Psg dilaga, ma una clamorosa autorete di De Sciglio rischia di rovinare tutto
PARMA, 14 settembre 2014 - Emozioni infinite, ma alla fine dopo atroci sofferenze il Milan vince a Parma 5-4. Non poteva essere la notte di Fernando Torres, fermato da una distorsione alla caviglia. Magari non lo sarebbe stata comunque, se il candidato a esordire sotto i riflettori era già Bonaventura: parte lui, con Honda sull’altra corsia e Menez, falso nove chiamato a compiti da centravanti vero. Anche il Parma risponde con il suo tridente: Ghezzal, l’ex interista Belfodil e l’ex "interossonero" Cassano, altro uomo di fantasia messo a centro area (a prendersi anche parecchi insulti dalla massa di tifosi ospiti).
GLORIA DIVISA - Ma i tifosi del Milan inneggiano soprattutto a Inzaghi, oggi alla guida in panchina e qualche anno fa centravanti che in questo stadio piazzò i suoi primi gol in A e in Europa. Pippo smania dai primi minuti, dopo un paio De Sciglio ci prova da fuori area e lui è già in piedi davanti alla panchina. Nei primi 20’ senza emozioni, e non di grandissima qualità, si può ricordare il giallo che Fantantonio, inizio in palla, fa prendere a Bonera. Nel frattempo l’altra punta della partita, Menez, si nota più in ripiegamento in appoggio ai compagni, che non a creare pericoli a Mirante. L’altro paradosso iniziale è che è Alex, difensore centrale, il più pericoloso del Milan: arriva male in spaccata sulla punizione di Honda. Aperto il varco è poi Bonaventura a sbagliare la deviazione di testa. Poi aggiusta la mira e fa sua la notte di gloria: servito da Honda, finta, incrocio, gol e corsa a prendersi l’abbraccio di tutta la panchina milanista. Solo che la gloria dura pochino: due minuti dopo (siamo al 27’) gli onori vanni già divisi con Cassano, che pareggia i conti schiacciando di testa il cross di Jorquera. E va poi divisa per tre quando Honda si conferma bomber: in gol contro la Lazio all’esordio, fa il bis in trasferta, stavolta di testa, a concludere la bella azione avviata da Menez e rifinita dal traversone di Abate. A fine primo tempo inizia a prendersi la sua parte pure Menez, che si conquista e infila il rigore dell’1-3: così le punte dell’ex attaccante Inzaghi vanno tutte a segno.
SUBITO FELIPE - Per mettere subito le cose in chiaro, cioè che la partita non è finita e il Parma non arretra, ecco subito Felipe-gol (tocco ravvicinato dopo azione confusa in area) e partita che si riapre cinque minuti dopo lo stop. E per un altro momento chiave basta sommarne altri sette: Bonera, da terra, tocca di manco sul calcio a giro di Cassano. Doppia conseguenza: Milan in dieci e punizione dal limite per il Parma, questa senza sviluppi decisivi. Subito un altro intoppo rossonero: Alex esce infortunato, entra Zapata che al suo fianco trova anche Rami, con cui Inzaghi si era coperto tirando fuori Honda. Ma nella notte dei gol milanisti ecco che lo spirito del cannoniere Inzaghi si manifesta anche in De Jong, incontrista di grinta e sostanza: stavolta, sradicata palla in mezzo a Cassano, si invola e tocca a fil di palo. Finita? Macché…tocca a Lucarelli, altro stacco volante, aggiungersi ai marcatori. Lista dei goleador prima risfiorata da Menez, che in corsa sbatte sulla traversa, e poi di nuovo aggiornata con un colpo di tacco sulla linea, gentile concessione della difesa avversaria. Fatti pari i conti negli uomini (doppio giallo a Felipe) la notte può chiudersi per davvero, ma De Sciglio la combina grossa con un retropassaggio che Diego Lopez goffamente non riesce a bloccare procurandosi anche un infortunio. Alla fine Inzaghi sofferente può finalmente esultare.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
MENEZ, UN GENIO DEL CALCIO. JACK, ESORDIO DA URLO. DE JONG DA BLINDARE A VITA MA DIETRO TROPPI ERRORI
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Diego Lopez 5: partita da dimenticare del portiere spagnolo. Sul colpo di testa di Cassano non è impeccabile nonostante la conclusione del barese sia ravvicinata. Sull’incornata di Lucarelli del 3-4 prende gol sul suo palo e riapre la partita non controllando il retropassaggio di De Sciglio che finisce in rete. Da valutare le sue condizioni in vista della Juventus.
Abate 6.5: continua con le buone prestazioni. Dopo quella con la Lazio anche contro il Parma gioca bene, confeziona l’assist per il gol di Honda e per poco, nella ripresa, non segna in proiezione personale. Sta molto bene a livello fisico e si vede.
Alex 6: tiene bene la difesa, nella sua zona Cassano e Belfodil non trovano terreno fertile. Esce a causa di una botta sull’adduttore che verrà valutata nelle prossime ore. (dal 61’ Zapata 6: entra praticamente a freddo e si cala subito bene nel match)
Bonera 5: passo indietro per l’esperto centrale rossonero. Dubbia la prima ammonizione che sembra più cercata da Cassano rispetto al reale impatto. Perde Felipe in occasione del 2-3 e poi rimedia il secondo giallo per un braccio ritenuto troppo largo. La sua espulsione mette in difficoltà la squadra.
De Sciglio 5: parte bene, finisce non benissimo. Perde Cassano in occasione del gol del pareggio e forse subisce il colpo. Ha la “colpa” del retropassaggio che finisce in rete e che riapre, al 90’, il match. Sfiora il gol in avvio ma non basta. Con la Juve servirà il Mattia della Nazionale.
Poli 6: pressa come un dannato in fase di contenimento e limita le scorribande offensive. Chiude gli spazi, raddoppia e triplica le marcature quando è necessario e si scopre sempre più importante per questa squadra.
De Jong 7.5: ad oggi è il mediano difensivo più forte in circolazione. È un semaforo rosso costante. Da goduria pura il suo gol con il pallone rubato a Cassano e fuga con conclusione vincente sotto la Sud che saluta come un generale fa con i suoi soldati. Leader vero di una squadra che si basa su di lui.
Muntari 6: vale il discorso fatto per Poli. È lui ad alzare per primo il pressing e a non dare respiro a Lodi in mezzo al campo.
Honda 6.5: zitto zitto, Keisuke piazza il secondo gol in due partite e si prende il suo spazio. Viene sacrificato dopo il rosso a Bonera ma ne aveva ancora. (dal 61’ Rami 6: entra come Zapata a freddo e deve reggere la pressione di un momento difficile. Ci riesce bene).
Menez 8.5: un genio. Dove sono quelli che facevano i fotomontaggi con la sciarpa “we are parametri zero”? Qualcuno a Parigi deve aver sbagliato i conti su di lui che contro il Parma si scatena: rigore procurato e trasformato, lancio millimetrico per Abate in occasione del gol di Honda e la rete del 3-5 che è un gioiello da premio Puskas. La Juve è avvisata…
Bonaventura 7: esordio perfetto di Jack. Parte esterno d’attacco, finisce da laterale di centrocampo. In mezzo il suo primo gol in rossonero con un sinistro sporco che batte Mirante.
Inzaghi 6.5: due vittorie su due come non accadeva dal 2006. Il suo è un Milan che gioca bene e che si mette in difficoltà a causa di errori dei singoli. Ora la settimana nella quale tutti i rossoneri saranno ancor di più al suo fianco. Sabato c’è la Juve del nemico Allegri. |