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14 dicembre 2014, Milan vs Napoli 2-0




dal sito www.milannews.it

IL MILAN ARRIVA "AFFAMATO" ALLA PROVA DELLA VERITÀ, MA OCCHIO AL FUOCO AMICO...
Il dicembre delle cosidette "prove del nove" è iniziato col piede sbagliato, complice la dolorosa sconfitta di Marassi contro il Genoa. Il Milan ha perso una grande occasione per accorciare le classifica e proiettarsi verso il (troppo) chiaccherato obiettivo del terzo posto. Ora a San Siro arriva il Napoli, rivale ben più attrezzata dei padroni di casa, in un match che potrebbe offrire già parziali verdetti su questa stagione. Uno scivolone casalingo contro i partenopei rischierebbe di mollare anzitempo le ambizioni Champions, proiettando il Milan ad un'altra stagione avvolta da apatia e mediocrità.
NUOVA FAME - Inzaghi, conscio dell'importanza dell'incontro, ha giocato la carta della "cattiveria", esplicitando tutta la sua insoddisfazione per quanto (non) accaduto a Genova. "Il Genoa non ha creato molto e ci ha battuto, hanno avuto più fame di noi, non era mai successo. Una gara del genere si deve pareggiare. I ragazzi sanno che ero molto arrabbiato". ha dichiarato il tecnico piacentino in conferenza stampa, sottolineando come al Ferraris la tanto ricercata "fame" rossonera abbia sostanzialmente latitato. Il gruppo, almeno secondo SuperPippo, sembrerebbe aver risposto alle sopracitate puntualizzazioni, nonostante non sia comunque il momento di fare proclami: "Sono felice dell'atteggiamento avuto in allenamento. Ora c'è la prova del campo, lasciamo da parte i proclami e le parole. Sono sempre volato basso, la crescita di una squadra passa da alti e bassi. Speriamo di cogliere la possibilità di raggiungere il terzo posto".
IL FUOCO AMICO - Una conferenza, quella a Milanello, utile anche per chiarire quanto accaduto nel corso dell'allenamento di ieri, ovvero il brutto infortunio di van Ginkel causato da un deciso intervento di Muntari. Inzaghi ha escluso si trattasse di un'entrata killer, ma non ha nascosto la "durezza" dell'entrata del ghanese: "E' stato un intervento duro, non è stato un intervento killer altrimenti Muntari sarebbe già fuori rosa. Spiace per Van Ginkel, non c'era intenzione di far male. Il caso per me è chiuso". Nessun caso, com'è giusto che sia, ma una considerazione va effettuata: è giusto che gli allenamenti siano tosti, a patto che non lo diventino troppo... Non è la prima volta che il Milan perde uno dei suoi uomini a causa del "fuoco amico", dovendo poi rinunciarci in partita quando conta davvero. Meglio ottenere un surplus di agonismo o rinunciare a questo o quel giocatore, caduti non per un fallo di un avversario ma per quello di un compagno di squadra? Forse sarebbe il caso di modificare alcune cose oppure di calmare qualche giocatore, evitando di cadere in un poco remumerativo autolesionismo.





Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Napoli 2-0
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Honda in azione
(dal sito www.gazzetta.it)
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Bonaventura e Albiol
(dal sito www.gazzetta.it)


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Intervento di Diego Lopez
(dal sito www.gazzetta.it)
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Gonzalo Higuain. Sullo sfondo, Rami
(dal sito www.gazzetta.it)



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La progressione di Menez che porta al vantaggio rossonero
(dal sito www.gazzetta.it)
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Menez esulta dopo il gol
(dal sito www.gazzetta.it)



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Un'azione di Menez
(dal sito www.gazzetta.it)
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Il colpo di testa vincente di Bonaventura
(dal sito www.gazzetta.it)



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Bonaventura raddoppia e il Milan fissa il risultato sul 2-0
(dal sito www.gazzetta.it)
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L'esultanza di Jack Bonaventura
(dal sito www.gazzetta.it)




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
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Foto istantanee da Sky, in cui si vede la pezza di Maglia Rossonera
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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 15 dicembre 2014
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN-NAPOLI 2-0: GRAN GOL DI MENEZ, POI RADDOPPIO DI BONAVENTURA
Con una rete per tempo, i rossoneri tornano alla vittoria. Cade Benitez, Inzaghi festeggia e lo raggiunge in classifica: ora il terzo posto è solo a due punti
MILANO, 14 dicembre 2014 - Un déjà-vu, un film già visto. Perché al fischio finale di Damato, Filippo Inzaghi si getta in campo ad abbracciare i rossoneri, proprio come fece ad Atene poco più di sette anni fa, quando conquistò la Champions contro il Liverpool di Rafa Benitez grazie alla sua storica doppietta. Nel 2-0 del Milan che permette ai rossoneri di agganciare il Napoli c’è cinismo e voglia di vincere a tutti i costi. Due tiri nello specchio della porta di Rafael: due gol. Una vittoria alla Inzaghi, insomma, contro un Napoli deludente.
INZAGHI AZZECCA LA MOSSA - Chi si sforza di cercare Fernando Torres perde tempo. L’influenza toglie dall’imbarazzo il Milan e Inzaghi che nel tridente preferisce Bonaventura (e non se ne pentirà) a El Shaarawy. Contro l'imprevedibile Napoli il tecnico rilancia Montolivo e affianca al capitano, De Jong e Poli. Poi l’identica difesa di Genova a cui spetta il compito di sbarrare la strada a Higuain e Callejon. Benitez rinuncia ad Hamsik e Gargano e si affida a David Lopez e De Guzman senza scalfire il 4-2-3-1. Così come Inzaghi conferma il 4-3-3, con Menez punto di riferimento. Ed è proprio il francese, dopo soli sei minuti di gioco, a trovare l’ultimo straccio di angolo e battere Rafael. Magnifica l’azione del Milan, con Montolivo che spiana la strada a Bonaventura, abile a servire un pallone filtrante a Menez; il francese brucia Albiol e Koulibaly e infila con un rasoterra geometrico.
DIEGO LOPEZ SALVA - Il Napoli subisce il colpo ma rientra in gara alzando il ritmo e pressando i rossoneri sui portatori di palla. I primi scricchiolii della difesa del Milan si avvertono sulla fascia di Armero che infila un errore dopo l’altro regalando spazi agli azzurri che al 21’ vanno in gol con Higuain, rete però annullata per una carica su Diego Lopez. Ed è proprio il portiere rossonero a negare tre volte la rete al Napoli. Prima respingendo nella stessa azione i bolidi di De Guzman e Callejon, poi negando il gol al connazionale spagnolo al 25’. La furia del Napoli convince il Milan a rischiare di più. Lo fa al 34’ con Poli, servito da Honda: palla che sfiora il palo lontano di Rafael. Ma i ragazzi di Benitez con possesso palla, tecnica e una maggiore lucidità mettono alle corde i rossoneri che rischiano l’autorete al 42’ con Mexes: azione sulla destra di Higuain che mette in mezzo, ma trova la scivolata da brividi del francese.
IL SALTO DI JACK - Nella ripresa gli azzurri spingono sull’acceleratore e tirano da tutte le posizioni scaldando i muscoli di Diego Lopez. Regge però la difesa del Milan, anche perché gli avversari non aggrediscono con sufficiente cattiveria. Roba da vecchi tempi: chiusura degli spazi e ripartenze. Come al 7’, quando Armero riceve sulla sinistra e mette davanti a Rafael una palla che Bonaventura devia in rete di testa, beneficiando del via libera di Koulibaly. Potrebbe addirittura arrivare anche il 3-0 se Poli, servito da Menez, non sbagliasse il controllo della palla solo davanti a Rafael. Al 16’, dopo il fendente di Montolivo che lambisce il palo, Benitez getta nella mischia Hamsik per l’evanescente Jorginho. Ma l’ingresso dello slovacco coincide con il calo del Napoli che potrebbe soccombere definitivamente sulla magia di Menez, il cui tiro viene deviato in angolo da Koulibaly. Arriva poi il momento dei due Zapata, quello rossonero per Rami, quello azzurro per Mertens, altro anello mancante della gara. Tocca anche a Muntari (fuori Poli), Gargano (out De Guzman) ed Essien per Montolivo, quest’ultimo cambio poco prima dello splendido destro dalla distanza di Higuain deviato in angolo da Diego Lopez, con un volo acrobatico, che si ripete al 94’ su Zapata; quello azzurro. Il sigillo finale del migliore in campo con Menez.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

BONAVENTURA SPACCA LA PARTITA. MENEZ, QUANDO VUOLE, E' MAGICO. BENE ARMERO
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Diego Lopez 7: sempre attento, preciso nelle uscite e reattivo sulle conclusioni dei napoletani. Compie un bell’intervento nel finale per cementificare una prestazione importante.
Bonera 6: netto passo avanti rispetto alla gara di settimana scorsa a Genova. Mertens lo salta una volta e lui si prende un giallo che, forse, è apparso esagerato. Rinfrancato.
Mexes 7: da quando è rientrato, non ha quasi mai sbagliato una partita. Regista della difesa, guida Rami nella fase d’annullamento di Higuain. Deve lavorare di più quando entra Duvan Zapata ma la porta a casa.
Rami 6.5: bene anche oggi. Rispetto a Mexes si concede qualche licenza offensiva in più. Peccato per quel problema muscolare che lo fa uscire anzitempo. (dal 65’ Zapata 6: entra quasi a freddo ma non sfigura).
Armero 6.5: delle partite che ha giocato fin qui, quella contro la sua ex squadra fornisce una buonissima prestazione condia con l’assist per il gol del 2-0 di Bonaventura.
Poli 6: parte a 1000 e, alla fine, paga dazio soprattutto quando Menez gli apparecchia il gol del 3-0. Ringhia, lotta e non molla finché la benzina finisce. (dal 76’ Muntari sv)
De Jong 6: gioca con la spada di Damocle della diffida e non commette nemmeno un fallo. Questo un po’ lo limita ma porta a casa una buona prova contro un avversario che non prometteva nulla di buono.
Montolivo 6.5: gioca da mezz’ala sinistra e si trova a suo agio. Gode di molta libertà in fase d’impostazione e lui, in questa situazione, ci sguazza alla grande. Sfiora il gol del 3-0 e sta tornando in ritmo partita. (dall’85 Essien sv).
Bonaventura 7.5: partita pazzesca di Jack che dopo 5 minuti manda in porta Menez con una “veloce” fantastica. È praticamente ovunque, compie recuperi difensivi degni di un terzino e poi, nel secondo tempo, salta indisturbato su un cross splendido di Armero per inchiodare il risultato sul 2-0 finale.
Menez 7: il suo gol è un mix di velocità, tecnica e precisione. La palla nel varco di Bonaventura è geniale e lui, davanti a Rafael, è glaciale. Ottavo gol in campionato e nuovo record personale stabilito. Nel secondo tempo rischia, in un paio di occasioni, di trovare di nuovo il gol e manda al manicomio Koulibaly.
Honda 6: si sbatte tantissimo. Preferito ad El Shaarawy, Inzaghi fa bene a puntare su di lui. Impegna Rafael con un bel sinistro a giro ma è molto importante nel lavoro oscuro.
Inzaghi 7: la prepara molto bene. Martedì ha alzato la voce nello spogliatoio e, la squadra, ha capito che non poteva essere quella vista a Genova. Studia bene i movimenti difensivi da censura del Napoli (ottimo il lavoro di Fiorin in tal senso) e riesce a sfruttarli. Ora con la Roma ci sarà una prova importante.


dal sito www.attualita.it

di Franco Bovaio
TROPPO MILAN PER IL NAPOLI. I ROSSONERI VINCONO CON I GOL DI MENEZ E BONAVENTURA E AGGUANTANO GLI AZZURRI. VINCE ANCHE LA FIORENTINA A CESENA
Roma, 14 dicembre – Il peggior Napoli della stagione si scontra con uno dei Milan migliori visti finora e finisce sconfitto per 2-0 dalle reti di Menez e Bonaventura. Il giovane Inzaghi dà una lezione di gioca al più esperto Benitez e porta la sua squadra ad affiancare in classifica proprio gli azzurri. Ora sono entrambe a due punti dal terzo posto, occupato dalla triade Genoa, Sampdoria e Lazio. Nel pomeriggio la Fiorentina ha vinto 4-1 a Cesena con i gol di Borja Valero, Savic, Gonzalo Rodriguez ed El Hamdaoui, che ha anche segnato un’autorete su papera del suo portiere Neto.

LE PAGELLE DEL MILAN
DIEGO LOPEZ 6,5
Quando è chiamato in causa risponde sempre bene. Ma dovrebbe bloccare di più il pallone.
BONERA 6
Controllore della fascia destra, strappa la sufficienza.
RAMI 6,5
Gioca una partita di tutto rispetto su Higuain.
MEXES 6
Ci mette fisico ed esperienza e alla fine il suo lo fa.
ARMERO 6
Attento e corridore. Presidia la fascia sinistra con carattere.
POLI 6,5
Canta e porta la croce nel centrocampo rossonero che sovrasta quello azzurro. E lì Inzaghi vince la partita. Si mangia un gol, ma il voto resta buono lo stesso.
DE JONG 6
E’ il solito “medianaccio” ruba-palloni davanti alla difesa. Tatticamente utile.
MONTOLIVO 6,5
Una buona prestazione. Con lui in campo è un altro Milan.
HONDA 6
Meglio nella ripresa che nel primo tempo, in cui era stato opaco.
MENEZ 7,5
Il migliore. Segna, serve assist ai compagni e fa giocate strappa-applausi per la platea e, soprattutto, la squadra.
BONAVENTURA 7
Un gran gol di testa (indisturbato) e tanta qualità e quantitù al servizio della squadra.
ZAPATA 6
Si piazza al centro della difesa e le prende quasi tutte.
MUNTARI ed ESSIEN sv
INZAGHI 6,5
Imbriglia il Napoli con un gioco avvolgente che parte da Menez e si sviluppa sulle fasce, per poi concretizzarsi con le incursioni centrali del suo finto nove francese, di Bonaventura e dello stesso Montolivo, che ci prova anche da fuori.

LE PAGELLE DEL NAPOLI
RAFAEL 5
Quando la squadra non gira anche il portiere finisce con il pagare più delle sue colpe.
MESTO 5
Senza infami e senza lode, ma dovrebbe fare molto di più.
ALBIOL 4,5
Erroraccio di piazzamento sul gol di Bonaventura, che va di testa indisturbato proprio nella sua zona.
KOULIBALY 5
Leggermente meglio di Albiol, ma solo per il fisico, che qualche volta usa a dovere.
GHOULAM 5,5
Va un pochino meglio dei compagni. Ma non di molto.
LOPEZ 4,5
Naufraga nel centrocampo azzurro, sovrastato dai colleghi di reparto rossoneri.
JORGINHO 4,5
Lento, impacciato, sempre preso in mezzo e superato dai milanisti.
CALLEJON 5,5
Ci prova con il tiro da fuori e con qualche buona incursione sulla fascia di sua competenza.
DE GUZMAN 4,5
Preferito allo spento Hamsik degli ultimi tempi, lo fa quasi rimpiangere.
MERTENS 5
Ci mette tanto impegno e alcuni buoni cross, ma dovrebbe incidere di più.
HIGUAIN 5
Troppo nervoso per essere il leader della squadra. Va meglio con Zapata davanti e lui un po’ dietro che prima, quando era solo in attacco.
HAMSIK 6
Ha voglia di spaccare il mondo e alla fine gioca meglio di De Guzman.
ZAPATA 6
Dà al Napoli quella profondità che gli era mancata prima.
GARGANO sv
BENITEZ 4
Si presenta a Milano con una squadra senza idee, che naufraga a centrocampo e non mostra carattere. In difesa, poi, si notano evidenti errori in marcatura sia nella fasi di gioco che in quelle da palla inattiva. Nella brutta prestazione del Napoli ha molte colpe, come quella, ad esempio, di lasciare troppo solo Higuain in attacco, tanto che quando mette Zapata le cose vanno meglio. E poi De Guzman per Hamsik è una scelta che non convince.