dal sito www.gazzetta.it
MILAN-UDINESE 2-0, MENEZ SU RIGORE E SU AZIONE
Dopo un primo tempo dominato e un gol-fantasma di Rami, i rossoneri si sbloccano nella ripresa grazie a una doppietta del francese. Espulsi Domizzi ed Essien. Montolivo in campo nel finale
MILANO, 30 novembre 2014 - Il Milan batte l'Udinese 2-0. La vittoria in questo stadio mancava a Pippo da quasi due mesi, se bisogna risalire al 2-0 con il Chievo di inizio ottobre. E alla vigilia l'allenatore era stato chiaro: "La vittoria è l'unico risultato possibile". Questo il sistema scelto da Inzaghi per provare a rendere operativo il proposito: 4-3-3, con Honda riproposto dall'inizio a destra e El Shaarawy sull'altra corsia. E la maglia da titolare offertagli da Inzaghi era un modo per tentare di cancellare l'erroraccio del derby. Tra i due suggeritori c'è Menez e non Torres: ieri Pippo ha rimarcato il dettaglio, il francese non è un falso nove ma un centravanti verissimo. Per Fernando ora c'è una gerarchia da scalare: è chiaro come il tecnico preferisca un sistema in cui lui non fa la parte dell'uomo chiave. Dall'altra parte c'è il fischiatissimo (dal pubblico milanista di San Siro) Stramaccioni che poggia il suo impianto sul bicentenario Di Natale: lo sostiene con Kone e Thereau.
GOL FANTASMA - Il primo tempo è tutto milanista, e sono bravi gli attaccanti; Menez arriva un paio di volte alla conclusione (una, in diagonale, va vicinissima al gol), El Shaarawy corre ancora di più: si sbatte, copre e riavanza, se ne va pure in slalom, manca solo il colpo del k.o. E anche Honda partecipa all'avanzata: dei tre è però il più bloccato in area, impreciso e macchinoso in più di una circostanza. Il gol così arriverebbe con la testata di un difensore, Rami, su angolo di Bonaventura, al 17': il francese stacca e angola, Karnezis ribatte quando il pallone sembra aver interamente varcato la linea di porta. Sembra, appunto: le immagini tv mostrano tanto ma non tutto. Si vede che la palla è dentro almeno per il 90 per cento, resta però un minimo dubbio legato a una porzione di sfera, nelle inquadrature coperta dal palo. Valeri, arbitro della sfida, non può vedere e l'assistente di porta Massa non ne richiama l'attenzione. L'effetto resta quello del gol fantasma, fatto e non riconosciuto, anche se non si arriva agli estremi di Muntari contro un'altra bianconera, la Juve. Le prime analisi al computer, diranno che la palla non è entrata completamente. Ma prima Galliani in tribuna solleva lo sguardo ai monitor e si infuria, Pippo fa lo stesso in campo, anche con ampi gesti al quarto uomo. L'Udinese aveva concesso tutto questo, lasciando campo al Milan e la quasi totale libertà di attaccare: troppo schiacciata la squadra di Strama, per nulla aperta alla fase d'attacco.
RIGORE - Altro caso da moviola in apertura di ripresa, qui in favore ospite: Armero aggancia il piede di Badu in area, il contatto c'è e il rigore di conseguenza (anche se nessuno dell'Udinese protesta). Altra bufera: traversone di Armero, torre di Bonaventura, la palla arriva a Honda (leggero controllo con il braccio) che è marcato e steso da Domizzi (rosso diretto). Anche qui il contatto c'è ma non sembra così deciso (Honda cade appena si sente toccare): gli altri protestano (Danilo viene ammonito) ma Valeri non cambia idea (qui sostenuto dall'assistente di porta Pairetto). Dal dischetto segna il centravanti Menez, sesto gol in campionato. La reazione di Strama? Di Natale fuori, dentro Pasquale. Poi è ancora Valeri protagonista: fa pari negli uomini in campo con il rosso (doppio giallo) a Essien, per una manata ad Allan (altro gesto non proprio evidentissimo). E mentre lo stadio invoca il gol di El Sha, alla mezz'ora è ancora Menez che chiude la partita, azione personale conclusa con lo stadio che esulta. Più tardi anche per il ritorno in campo nei minuti finali di Riccardo Montolivo a sei mesi dal grave infortunio.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
MENEZ INCANTA LA SCALA DEL CALCIO. PIPPO RITROVA LA VITTORIA ED IL SUO MILAN
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Diego Lopez sv: per larghissima parte della partita è uno spettatore non pagante, segno che la squadra ha giocato come voleva il suo allenatore. Due tiri deboli dei friulani giustificano la sua presenza in campo nel secondo tempo.
Bonera 6.5: spinge molto bene in fase offensiva e chiude con ordine in quella difensiva. Buonissima prova al rientro dopo un paio di uscite non proprio esaltanti.
Mexes 6.5: conferma il trend positivo delle ultime giornate guidando bene la difesa. Annulla Di Natale.
Rami 6.5: si coordina perfettamente con Mexes e i due conducono in porto una buonissima partita a livello difensivo.
Armero 5.5: all’esordio da titolare, gioca un buon primo tempo per poi calare nella ripresa. Rischia di mandare in porta Thereau a pochi secondi dalla bandiera a scacchi.
Van Ginkel 6: probabilmente ci si sarebbe aspettato qualcosa di più dall’olandese che, in mezzo al campo, gioca molto semplice. Non riesce ad alzare il ritmo come ci si sarebbe aspettati ma, tutto sommato, va bene così. (dal 43'st Montolivo sv: bentornato capitano)
Essien 6: fino all’espulsione gioca una buonissima partita. Poi Valeri, in una giornata non positiva, lo caccia per una presunta manata ad un giocatore friulano. Al momento del rosso, la sua faccia è uno spettacolo.
Bonaventura 6.5: è praticamente ovunque. Lo trovi davanti, laterale, nella posizione di regista e non sbaglia un pallone. Sfiora, in due occasioni, la rete che avrebbe meritato.
Honda 6: parte molto bene, con tocchi e giocate di livello. Spreca un paio di occasioni abbastanza importanti ma ha il merito di creare la situazione del rigore che sblocca la partita. (dal 36'st: Poli sv)
Menez 7.5: gioca con la febbre ma sale in cattedra nel momento in cui c’è bisogno del colpo del primo violino. Freddo dagli undici metri (4 rigori realizzati su 4 tirati) e poi realizza un gol meraviglioso che chiude la partita. (dal 34'st Pazzini 6: sfiora il gol, lotta con Danilo quando entra in campo e l’abbraccio di San Siro lo fa quasi commuovere)
El Shaarawy 7: prendetelo se ci riuscite. Sulla fascia sinistra fa una partita bellissima, salta l’uomo con puntualità e va vicinissimo al gol che avrebbe meritato. Bravo a reagire bene dopo l’errore nel derby.
Inzaghi 6.5: il Milan torna alla vittoria dopo due mesi a San Siro e lo fa convincendo. Nel primo tempo, soprattutto, la sua squadra meriterebbe un vantaggio molto ampio. Si torna a vedere quello che è la sua idea di calcio. |