Ritorno ai tabellini delle partite



15 gennaio 2014, Milan vs Spezia 3-1




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-SPEZIA
Difficile ripartire dopo una serata, per certi versi storica, ma in negativo, come quella di Sassuolo. Uno dei punti più bassi degli ultimi anni rossoneri, se non dell’intera era Berlusconi. Una botta da ko dalla quale è dura riprendersi, che ha fatto già le sue vittime e che lascerà strascichi. Allegri, giustamente per come si sono messe le cose, paga per tutti. Giocatori e società, che hanno la totale corresponsabilità della situazione attuale, devono provare a girare pagina. Loro pagheranno in altra sede.
Ripartire, dunque. Per l’ennesima volta in stagione. A partire dalla Coppa Italia, unico vero obiettivo rimasto in ballo e che prende il via domani, con gli ottavi di scena a San Siro.
Per il Milan è il salva-stagione. Una via per l’Europa League, un trofeo da vincere che porterebbe in estate a giocarsene un altro.
Allegri, nei suoi 3 anni al Milan è riuscito sempre ad onorarla, arrivando due volte in semifinale ed una volta ai quarti, venendo eliminato due volte solo ai supplementari a Torino contro la Juventus. La strada verso la semifinale contro la Fiorentina sembra spianata. Ma ormai anche un avversario come lo Spezia, per il Milan attuale, è uno scoglio ostico da superare. Quindi, guai in casa Milan a pensare già alla possibile sfida dei quarti di finale contro l’Udinese da giocarsi a San Siro.
La squadra del neo tecnico Mangia arriva a Milano con l’entusiasmo e la spensieratezza che la sfida, per loro, richiede. Saranno oltre 6.000, carichissimi, i tifosi liguri che arriveranno a San Siro per supportare gli spezini. Niente da perdere, partita da giocare in serenità.
Il contrario del Milan. Che si troverà di fatto a giocare in trasferta una gara prevista in casa, giapponesi permettendo, e che è di fatto in mezzo ad una centrifuga nel quale è dura trovare certezze. Tecnica, tattica e soprattutto psicologica. Il clima è funereo e serve una scossa.
L’unica certezza è che non sono possibili altre figuracce. Non piu’. Il capro espiatorio è stato allontanato. Ora i giocatori non hanno parafulmini né scusanti per le loro prestazioni e i loro atteggiamenti.
Tra le due squadre non vi è nessun precedente ufficiale. Sarà una prima assoluta in quel di San Siro. Dal 1930 ad oggi, nel campionato a girone unico, i due team non si sono mai incrociati, in compenso c’ è un precedente in amichevole a favore dei liguri, che si disputò allo stadio Picco di La Spezia nel maggio del 2000.
L’unico ex è Sammarco, ex giocatore delle giovanili rossonere. Storie di sliding doors per gli allenatori dello Spezia in questa gara. Innanzitutto Mangia. L’attuale tecnico spezino era piu’ volte stato vicino a diventare l’allenatore del Milan. Consigliato da Sacchi è stata piu’ volte un idea balenata alla dirigenza del Milan. Forse, se avesse aspettato un po’ ad accettare l’attuale incarico, sarebbe entrato nella lista dei traghettatori per questa delicata fase milanista.
Giovanni Stroppa si è seduto invece sulla panchina della Primavera del Milan dal 2007 al 2011, conquistando nel 2010 una Coppa Italia. Nell’attuale stagione ha iniziato ad allenare lo Spezia prima di essere esonerato nello scorso mese di dicembre in favore dell’ex allenatore di Palermo e Under 21 azzurra.
Gli aquilotti, come vengono chiamati i giocatori e i tifosi dello Spezia, hanno preparato per bene la gara, grazie anche allo stop del campionato cadetto.
Doppie sedute, sempre a porte chiuse e ritiro a Roma per la squadra di Mangia. Il tecnico dovrebbe affidarsi ad un 4-4-2 piuttosto camaleontico. Innanzitutto non ci sarà Ebagua, il bomber della squadra, per infortunio, mentre Sansovini, altro attaccante di buon livello, è stato venduto al Novara.
Arriva dal Livorno, invece, Schiattarella. E Mangia pare intenzionato a mandarlo subito in campo. In difesa ci saranno sicuramente Ceccarelli, Migliore e Baldanzeddu. Dubbio poi tra Lisuzzo e Borghese a completare il reparto.
In mezzo al campo Bovo e Sammarco agiranno davanti alla difesa, con Seymour e Schiattarella che agiranno sulle corsie. Dubbio in avanti, con Catellani favorito come punta centrale e Carrozza che dovrebbe agire in appoggio. Possibilità per una maglia da titolare anche per Orsic, Rivas e Ferrari, giocatori piu’ offensivi che si sono messi in buon mostra nelle amichevoli disputate ultimamente dai liguri. Certamente dall'inizio o a gara in corso, per loro ci sarà spazio. Per lo Spezia è una gara storica, la partita della stagione e qualcuno la definisce anche la trasferta della storia. Forse è esagerato, ma da la misura di quanto ci tengano e di quanto sono carichi per questa sfida.
Mister Tassotti, nell'insolito ruolo da primo allenatore, continuerà invece sul canovaccio inizialmente previsto da e con Allegri. Quindi esordio dall’inizio per Rami, Honda e, per questa stagione, Pazzini dal primo minuto. Gli altri sono da decidere. Molto dipenderà dagli stati di forma, dalle necessità di minutaggio e dalla volontà di vedere all’opera qualcuno.
In porta dovrebbe esserci uno tra Coppola e Gabriel. A destra potrebbe agire Zaccardo, con Mexes e Silvestre che si giocano il posto accanto a Rami. Sulla sinistra favorito Emanuelson su DeSciglio. Centrocampo con lo squalificato in campionato Muntari, assieme a Poli e Cristante. In avanti, assieme ad Honda e Pazzini, ballottaggio Robinho-Saponara. Balotelli sarà squalificato. Abate, Constant, El Shaarawy e Birsa ancora out. Matri e Amelia sono invece alle prese con questioni di mercato. Il primo vicino alla Fiorentina, il secondo indeciso se restare o meno.
Lo stadio sarà ahinoi deserto. Come da prassi nella triste coppa Italia, ancor di più in casa rossonera. Giapponesi e aquilotti proveranno a ravvivarlo. L’orario e il clima non aiutano. Ma i prezzi sono molto piu’ che popolari ed i 24mila abbonati avranno la possibilità di entrare gratuitamente.
Ma molti saranno alle prese con festeggiamenti, trenini e bottiglie, ubriacandosi per l’esonero di Allegri a lungo bramato.
La speranza è che non lo facciano anche i tifosi dello Spezia a fine gara.
Milan : non cadere più in basso di così.





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(foto Avanguardia Rossonera)
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(foto Avanguardia Rossonera)



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(foto Avanguardia Rossonera)
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(foto Avanguardia Rossonera)



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(per gentile concessione del M.C. Inossidabili)






Giampaolo Pazzini sigla il gol del 2-0
(dal sito www.gazzetta.it)





Keisuke Honda mette a segno il suo primo gol con la maglia del Milan
(dal sito www.gazzetta.it)



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Pazzini festeggia Honda dopo il suo gol
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(dal sito www.gazzetta.it)





Robinho porta in vantaggio il Milan


Pazzini raddoppia per il Milan





Honda porta a tre le reti del Milan: è il suo primo gol in rossonero






La "Gazzetta dello Sport" del 16 gennaio 2014


Il "Corriere dello Sport" del 16 gennaio 2014




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 16 gennaio 2014
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dal sito www.gazzetta.it

COPPA ITALIA: MILAN-SPEZIA 3-1, ROBINHO GOL, POI SI SBLOCCANO PAZZINI E HONDA
Rossoneri avanti: ai quarti affronteranno l'Udinese. Prima rete stagionale per l'attaccante al debutto da titolare, prima rete in rossonero per il giapponese. Ferrari accorcia le distanze al 91' per i liguri
MILANO, 15 gennaio 2014 - La via più corta per l’Europa, per un Milan malinconicamente undicesimo in campionato, viene imboccata senza esitazioni né entusiasmo: 3-1 allo Spezia davanti a 15.000 spettatori, la metà dei quali venivano dal porto ligure, ben più carichi e allegri di quelli che hanno visto la squadra vincere e passare ai quarti (contro l'Udinese). C’era Seedorf, arrivato in tempo per vedere il momento peggiore della sua squadra, niente striscioni, dopo lo sciopero del tifo contro l’Atalanta, e vista l’aria sarà stato anche un bene. La gara unica degli ottavi di Coppa Italia, gara unica anche per Mauro Tassotti in panchina – e per molti anche ultima, dopo più di trent’anni, con un contratto in scadenza a giugno – offre quello che doveva offrire, due esordi da titolare in maglia rossonera, Rami e Honda, la prima da titolare di Pazzini dopo l’infortunio, e due dei tre vanno anche in gol, il giapponese e il toscano. Il primo lo aveva firmato Robinho, che ha sbagliato più di qualcosa, meglio Rami. Cristante non ha sfigurato, Mexes svagato come troppo spesso gli accade.
SPEZIA CON ONORE - Lo Spezia ha retto molto bene i primi venti minuti, si è sgonfiato nella parte centrale tornando prepotentemente in partita quando era tardi, tranne che per un meritatissimo gol della bandiera firmato da Ferrari. Mangia, in tribuna nello stadio che poteva essere suo se Berlusconi avesse dato retta ai consigli del santone Sacchi, dovrà lavorare parecchio sui meccanismi difensivi. Ma la squadra per ben figurare in serie B c’è, e il presidente Volpi ha risorse da categoria superiore: avrà di che divertirsi, l’ex c.t. dell’Under 21.
EQUILIBRIO IN AVVIO - L’avvio di gara dei rossoneri è all’insegna delle buone intenzioni vanificate da imprecisione al momento decisivo: se i tiri più pericolosi arrivano da Zaccardo (parato) e Mexes (alto di poco) qualcosa non funziona. Pazzini spreca quello che era difficile sprecare al 23’ (girata da due metri), su sponda di Zaccardo dopo una punizione di Honda, poi lascia partire il cross che permette a Robinho di sbloccare con un tuffo di testa. In occasione del raddoppio la manovra comincia a fluire sul serio: Robinho e Honda fanno girare la palla poco fuori area, fino a recapitarla a Poli, che pesca Pazzini a centro area.
GIAPPONESI IN FESTA - Al 2’ della ripresa c’è gloria anche per ventina di giornalisti giapponesi presenti in tribuna, che dopo aver visto Honda ammonito per trattenuta su Rivas (!), lo vedono segnare il primo gol da rossonero: angolo battuto corto, botta carica di effetto di Montolivo da fuori, Leali ci mette una pezza, si rialza subito per prendere anche la ribattuta ma il giapponese non gliene dà il tempo, è lesto e ben piazzato, quello che serve per firmare il 3-0. Honda potrebbe far vedere anche un assist vincente, il suo pallone filtra per Pazzini, che però, solo davanti al portiere, impatta malissimo con il sinistro. Ci riproverà col destro, su cross di Zaccardo, a metà ripresa: calciando sul piede di Leali, dopo che Honda aveva lasciato il campo, e Seedorf aveva fatto il suo ingresso allo stadio. Poi esce anche lui, dentro Petagna, tanto per chiudere definitivamente i conti con il flop Alessandro Matri, che nel frattempo stava già sostenendo il primo allenamento con la Fiorentina. Birsa ci prova da fuori, alto di poco. Il finale dello Spezia non basta per rimettere in dubbio la qualificazione, ma la prestazione della difesa sì: Ferrari ci prova in tutti i modi, ci riesce al 46’, dopo una respinta di Abbiati, che la retroguardia rossonera, schierata in forze, non era riuscita ad allontanare. Per quelli dello Spezia va benissimo così: l’ultima volta che erano venuti in questo stadio, era il campionato di guerra, quello in cui i Vigili del Fuoco vinsero quello che da allora rivendicano come uno scudetto.
Francesco Oddi


dal sito www.milannews.it

UN BUON MILAN SI REGALA I QUARTI DI FINALE. BENTORNATO PAZZO, PRIMA GIOIA PER HONDA
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Abbiati 6: si scalda le mani a fine partita stoppando la conclusione di Ferrari.
Zaccardo 6: forse una delle ultime apparizioni con la maglia del Milan. Colpisce un palo nel primo tempo ma i cross non sono precisi.
Rami 6: sufficiente la prova dell'ex Valencia anche perché l'attacco spezzino non è molto in vena di pungere.
Mexes 6: come Rami, non soffre molto ma quando Schiattarella lo salta in velocità deve spendere il giallo.
De Sciglio 6.5: la solita calma olimpica da veterano. Ha spazio per spingere e calcia in porta in un paio di occasioni. In una di queste costringe Leali alla gran parata.
Poli 6.5: dinamismo da vendere e un assist al bacio che manda in porta Pazzini per il gol del 2-0. Ci chiediamo come mai Allegri lo abbia mandato in panchina contro il Sassuolo.
Montolivo 7: Tassotti lo piazza davanti alla difesa e lui si erige a direttore d'orchestra. Non sbaglia un pallone, il tutto facilitato anche da un pressing non asfissiante dei liguri.
Cristante 6.5: terza da titolare per lui e rispetto alla gara di Reggio Emilia rende maggiormente dal punto di vista della corsa. Preciso e prezioso anche in fase di recupero.
Robinho 7: secondo gol consecutivo per lui che sblocca il match di testa. Trova una buona intesa con De Sciglio e, in generale, è sempre pericoloso. (Dal 77' Nocerino: sv )
Honda 7: alla prima da titolare si comporta più che bene. Non è un fulmine di guerra ma la palla la tratta con dolcezza. Sigla, a inizio ripresa, il gol del 3-0. (dal 64' Birsa 6: torna dopo l'infortunio, sostanzialmente non gioca male)
Pazzini 7: bentornato Pazzo. A Reggio Emilia non aveva trovato il gol, stasera si è anche un gran gol. Sarà un'arma in più per il girone di ritorno. (dal 70' Petagna: sv)
Tassotti 6.5: conferma il suo essere talismano in panchina. Porta il Milan ai quarti di finale azzeccando tutte le mosse.