dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-UDINESE
In ritiro, per deliberare. Deliberare su questo Milan. Se può o meno essere competitivo con le altre grandi del campionato.
La rosa direbbe di si. L'andamento fin qui avuto, nettamente no.
Ora è giunto il momento per la squadra di Allegri di svoltare davvero. E allora ecco l'idea che ritorna un anno dopo. Lo scorso anno dopo le sconfitte di Roma e Malaga, fu la società ad imporlo. E portò i suoi frutti. Quest'anno è precisa richiesta dello staff tecnico. Alla squadra serve stare assieme, condividere responsabilità e obiettivi.
Mister Allegri spera che la storia si ripeta. Non solo per quanto riguarda la questione ritiro.
Le sue squadre, infatti, storicamente tra fine Ottobre e inizi di Novembre partono per la tangente, con rari stop. Riescono a recuperare il gap accumulato e arrivano agli obiettivi.
È questo che vuole anche quest'anno il Milan.
I punti di distacco, i gol presi, gli infortuni, le prestazioni, le polemiche e le squalifiche. Tutto preoccupa.
Ma alternative all'invertire la tendenza, non ce ne sono.
Senza dubbio l'emorragia di gol presi e la ricerca di un gioco degno, sono le cose che occupano i primi posti nei pensieri del Milan. L'emergenza di uomini piano piano sembrava star rientrando, e con i giocatori chiave ai loro posti, sembrava poter tornare la luce. Tuttavia la doppia squalifica De Jong-Mexes, il mancato recupero di De Sciglio ed il mezzo infortunio subito nelle ultime ore da Balotelli, riporta il Milan quasi all'esatta situazione pre-sosta.
Il cammino che aspetta il Milan non è dei piu' facili. Udinese, Barcellona, Parma, Lazio e Fiorentina, per ripartire sono uno scoglio duro. Ma non c'è alternativa.
Dunque, un'altra bianconera dopo la Juve. L'udinese quest'anno ha cambiato qualche giocatore, ma non l'idea di calcio ne la filosofia societaria che negli ultimi anni l'ha contraddistinta. Sempre calcio veloce e tecnico, con giocatori giovani, scoperti negli anfratti di ogni continente. Poca spesa, tanta resa.
L'avvio di stagione della squadra di Guidolin è stato in chiaro-scuro. L'eliminazione dalla Europa League ad opera del modesto Slovan Liberec è stato un duro colpo tanto per i friulani, tanto per l'intero movimento, che si vede retrocedere sempre di più.
In campionato, l'Udinese ha messo assieme 10 punti, frutto di 3 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte. Il dato comune che salta all'occhio è che Di Natale e compagni, hanno fatto punti solo tra le mura amiche, battendo Genoa, Parma e Cagliari e pareggiando con il Bologna. In trasferta, 0 punti e sempre due gol subiti. 1-2 a Roma con la Lazio, 1-2 a Verona con il Chievo e 0-2 a Bergamo.
In totale sono 8 i gol subiti e 9 quelli realizzati.
Come sempre Guidolin è partito con il suo 3-5-1-1 di fiducia. Tuttavia il talento che ha davanti, con Muriel, Di Natale, Maicosuel e Nico Lopez, lo sta spingendo a variare qualcosa. Si parla a Udine sempre più insistentemente di passaggio al 4-2-3-1. Nelle amichevoli durante la pausa delle nazionali lo ha provato, ma domani non dovrebbe riproporlo, salvo sorprese.
Milan-Udinese negli ultimi anni è anche chiaro sinonimo di tanti gol.
Negli ultimi 9 confronti, infatti, sono stati segnati ben 42 gol. Solo due delle nove gare è terminata con meno di 4 gol. Ed in particolare, gli ultimi due confronti diretti. Nella stagione 2011-2012 la partita è terminata col risultato di 1-1, con le reti di Di Natale ed El Shaarawy. Lo scorso anno, nella gara di esordio di Mario Balotelli, la partita fini' 2-1, con doppietta proprio del 45 rossonero.
Lo score esatto parla di 2 pareggio (da ricordare anche il 4-4 dell'anno dello scudetto), una vittoria bianconera (il 2-3 con il Milan zeppo di riserve prima di partire per Atene; la gara si ricorda come l'addio al calcio di Billy Costacurta) e ben 6 vittorie : oltre al 2-1 della stagione scorsa, già ricordato, 3-2 del 2009-2010 con doppietta di Huntelaar, il 5-1 del 2008-2009 con doppiette di Pato e Kaka, nella serata dell'arrivo di David Beckham, il 4-1 del 2008-2009, la gara che vide l'addio di Cafu e Serginho che sanci' l'esclusione del Milan dalla Champions dell'anno successivo, e infine vanno ricordati il 5-1 del 2005-2006 con Gilardino mattatore e il 3-1 del 2004-2005 con il celebre autogol di Marek Jankulovsky che da li a poco sarebbe diventato rossonero.
Quindi per gli amanti delle scommesse, la storia parla chiaro: partita da over.
Vediamo ora le scelte dei due allenatori.
Partiamo da Guidolin. Come detto il tecnico ex Palermo e Bologna, dovrebbe confermare il 3-5-1-1 classico. L'unico assente sarà il portiere Brkic, sostituito da Kelava, apparso un po' incerto in qualche ultima uscita e per questo il leggero ballottaggio con il piu' esperto Benussi.
La difesa a 3 sarà formata da Herteaux, Danilo e Domizzi, che ha recuperato e dovrebbe partire titolare al posto di Naldo.
I due esterni alti, saranno Basta a destra e Gabriel Silva a sinistra. Per quanto riguarda i 3 giocatori che agiranno a centrocampo, resta qualche dubbio. Badu sta facendo bene, ma è rientrato tardi dalle nazionali e per questo è in dubbio.
Allan appare al centro del posto in mezzo al campo. Per gli altri due posti, possibilità per Pereyra, Pinzi, Lazzari e proprio Badu.
Alle spalle di Di Natale, invece, dovrebbe averla vinta Maicosuel ai danni di Muriel. "O Mago" scelto per la sua grande velocità, che con gli spazi che lascia il Milan può essere letale.
Allegri non può star tranquillo. Sembrava avere ritrovato parte della rosa, ed ecco il problema a Balotelli. Con lui, che è in forte dubbio, out per la gara di domani anche i soliti De Sciglio, Bonera, Pazzini, El Shaarawy, oltre agli squalificati deJong e Mexes. Praticamente il rischio è avere ancora 7, tra titolari o prime riserve, in infermeria.
Il tecnico rossonero, davanti ad Abbiati ha le scelte pressoché obbligate. A destra ci sarà Abate. In mezzo, Zapata e Silvestre, al rientro e all'esordio, sono favoriti sull'incerto Zaccardo. A sinistra Constant favorito su Emanuelson.
Anche in mezzo al campo, poche opzioni. Montolivo agirà davanti alla difesa, con Poli e Muntari favoriti su Nocerino per giocare nei ruoli di mezze ali. A trequarti, agirà con tutta probabilità Birsa, assieme e Robinho, che si sdoppierà nel ruolo di trequartista e seconda punta al fianco di Alessandro Matri, alla ricerca febbrile del suo primo gol rossonero, pronto a partire dall'inizio qualora Balotelli darà definitivo forfait.
Kaka e Saponara, assieme a Niang, saranno i tre cambi offensivi qualora ce ne fosse bisogno.
La gara sarà arbitrata da Marco Guida. Il 32enne, della sezione di Torre Annunziata, sarà al settimo arbitraggio in un match dei bianconeri ed al quarto per i rossoneri. Nei 6 precedenti con l'Udinese, il bilancio è di tre vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta.
Bilancio positivo anche per il Milan che nelle precedenti tre sfide ha vinto due volte, entrambe in casa, contro Chievo e Atalanta, e pareggiato una volta, nell'ultimo precedente, a Genova contro la Sampdoria.
La partita, dopo molti travagli, sarà a porte regolarmente aperte. Con l'indignazione e la presa di petto del tifo milanista dopo la squalifica ingiusta di San Siro, era lecito aspettarsi che lo stadio venisse poi riempito a sanzione sospesa. Anche perché la gara è importante, quasi fondamentale. In più ci sarà il ritorno ufficiale di Kaka a San Siro. Ed invece si annuncia un San Siro classicamente desolato. Ormai ci siamo fatti il callo a questa situazione e non aggiungiamo altro.
Aggiungiamo invece un altro aspetto che va a rafforzare lo status di importanza massima a questa gara. Contemporaneamente in questa giornata ci saranno Fiorentina-Juventus, Roma-Napoli e l'Inter impegnata sull'ostico campo di Torino. Vincere vorrebbe dire sicuramente recuperare punti sulle contendenti.
Perché la rimonta deve partire domani. Serve un altro Milan. Serve uno scatto. |