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14 febbraio 2014, Milan vs Bologna 1-0




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-BOLOGNA
Lo scomodo intermezzo. Questo, potrebbe rappresentare Milan-Bologna di domani sera. Diciamocelo, la testa di tutti è a Milan-Atletico Madrid di mercoledì sera.
Il Bologna, si frappone tra Seedorf e l'ultimo obiettivo sensibile rimasto. Tuttavia, arrivare alla gara degli ottavi di finale ancora senza una vittoria, dopo la strapazzata di Napoli ed il pareggio con il Torino, potrebbe essere deleterio.
C'è poi una classifica da rimettere a posto, dato che arrivati ormai a metà febbraio, non sono ancora arrivati i 30 punti. Il quinto e sesto posto utili per arrivare in Europa sono si, alla portata, ma la corda non va tirata troppo. I sette punti attuali di distacco da Inter e Verona vanno diminuiti, se possibile, e non aumentati. E con Fiorentina-Inter di domenica, la possibilità è concreta, dato il favorevole turno casalingo.
Il Bologna, tuttavia, è squadra da non sottovalutare. Annata difficile quella dei rossoblu. Pioli ha fallito ed è stato allontanato, Diamanti è andato in Cina, la società è in subbuglio e la classifica preoccupa. In tutto questo, Ballardini, cerca di operare da normalizzatore. Dal suo arrivo, 3 pareggi, una sconfitta e una, importantissima, vittoria. Quella di una settimana fa all'Olimpico di Torino, con il quale il Bologna si è, almeno per una settimana, tirata fuori dalla zona caldissima. 21 punti ed un +4 sono dati al momento rassicuranti.
Ciò che però ha stupito e rallegrato i tifosi bolognesi, è lo spirito che ha saputo metterci la squadra a Torino. Un gruppo sembrato compatto, combattivo, unito. Una squadra decisamente compatta, senza guizzi incredibili a livello tecnico ed individuale, ma un collettivo che, nelle ultime giornate, è sembrato colloso, difficile da scrollarsi di dosso. Ne sa qualcosa anche il Napoli, che una settimana fa ha inflitto proprio al Milan un 3-1 che poteva essere anche piu' largo, ma che appena due settimane prima aveva pareggiato 2-2 con affanno proprio con il Bologna.
Ballardini ha cercato da subito di dare una quadratura alla squadra che con Pioli subiva caterve di gol. Il cammino è ancora lungo, ma il 3-5-2 visto all'Olimpico una settimana fa. Sembra dare i primi frutti. Bianchi e Cristaldo stanno rispondendo bene la davanti. Kone e Christodoulopulos sono diventati, con l'addio di Diamanti, i punti di riferimento in mezzo, assieme all'esperienza che porta Perez, neo-capitano. Dietro, è certamente la statura, non solo fisica, di Natali a farla da padrona.
I precedenti a San Siro tra le due formazioni sono complessivamente 67 in serie A, di cui 37 vittorie dei padroni di casa e 12 degli ospiti. Completano il conteggio 18 pareggi.
L'ultimo precedente risale alla stagione scorsa, con il 2-1 finale targato Pazzini. La stagione precedente i felsinei bloccarono sull'1-1 il Milan. I gol quel pomeriggio furono segnati da Ramirez ed Ibrahimovic. Fu forse la pietra tombale sui residui sogni scudetto della squadra di Allegri. Un anno prima, altra vittoria del Diavolo, grazie all'1-0 siglato da Flamini in apertura. Risultato, questo, che invece diede via allo sprint finale per andare a vincere lo scudetto numero 18. Nella stagione 2009-2010, altro 1-0, stavolta segnato da Seedorf nel finale di gara. L'ultimo successo a San Siro della compagine bolognese, risale alla prima giornata della stagione 2008/09, quando la squadra capitanata da Di Vaio si impose per 2-1, rovinando così l'esordio rossonero di Ronaldinho ed il ritorno di Shevchenko. Quel pomeriggio gli uomini di Ancelotti dominarono in lungo in largo, avendo numerose occasioni. Ma le occasioni sparute e realizzate, da Di Vaio e Valiani, resero vano il gol di Ambrosini.
Dal 2000 ad oggi si sono registrati 5 successi rossoneri, 2 rossoblù e 3 pareggi, in una sfida più equilibrata di quello che si possa pensare.
Ballardini si porta pochi dubbi alla vigilia di questa gara. In settimana ha recuperato diversi giocatori. Restano out per la gara solo Pazienza ed Acquafresca. Bianchi, in dubbio tutta settimana assieme a Natali, dovrebbe invece essere della gara, cosi' come il potente centrale difensivo.
In porta ci sarà Curci. La linea a tre vedrà, come detto, Natali al centro. Assieme a lui, spazio ad Antonsson e Mantovani, in vantaggio su Cherubin e Sorensen. I due esterni saranno Morleo a sinistra e Garics a destra. In mezzo capitan Perez, sarà assistito dal duo greco Kone-Christodoulopulos. In avanti, Bianchi e Cristaldo dovrebbero essere confermati. Un'altra possibilità è quella dell'inserimento di Khrin a centrocampo, con Kone avanzato al posto di una punta, a formare un 3-5-1-1 ancora piu' accorto.
Seedorf invece si porta fino alla fine dubbi di ogni tipo. Soprattutto legati a quanti e quali giocatori risparmiare questa gara in vista dell'Atletico Madrid. Andiamo con ordine. In porta ci sarà Abbiati, senza dubbio.
In difesa, si registra qualche problemino per Emanuelson. Quindi, Abate, De Sciglio e Constant si giocano due maglie. Abate e Constant sembrano essere in leggero vantaggio. Tanti dubbi anche sui due mediani. La saggezza indicherebbe e suggerirebbe di far giocare dal primo minuto Muntari e Montolivo, che in Champions League saranno squalificati entrambi. Tuttavia, la necessità di mettere minuti nelle gambe di Essien e la volontà di farlo giocare ancora con DeJong prima della grande gara con gli spagnoli, spingono Seedorf ad una profonda riflessione. Meno dubbi davanti, dove Honda, Taarabt e Balotelli sono pressoché certi del posto. L'ultima maglia se la giocano Pazzini, ed in tal caso si assisterebbe all'arretramento di Balotelli sulla linea dei trequartisti, Saponara, mai al top fisicamente purtroppo, e Kaka, che tuttavia ha bisogno di rifiatare un po'. La staffetta tra due di questi tre, sarà, alla fine la soluzione da adottare.
In ogni caso, qualsiasi saranno le scelte, questa squadra può battere il Bologna. Deve farlo, se vuole arrivare bene alla sfida di Champions.
Negli ultimi due anni, prima delle gare a scontro diretto in Champions ha sempre vinto. 2-1 a Udine prima di affrontare l'Arsenal a San Siro nel 2011. 2-1 alla Roma a San Siro prima di affrontare il Barcellona nella stessa stagione. 2-1 infine al Parma lo scorso anno, nell'immediata vigilia di un'altra partita con i blaugrana. Le cose, almeno nella gara casalinga, sono sempre andate bene. 4-0 ai Gunners, 0-0 e 2-0 con il Barça. Segno lampante che è fondamentale arrivare alla partita da dentro o fuori, con le certezze di una vittoria alle spalle. Lo è ancor di piu' in una stagione tribolata a dir poco, per una squadra alla perenne ricerca di fiducia e certezze.
Milan-Bologna: la spinta necessaria.







La Curva Sud e gli spalti di San Siro




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Bologna 1-0
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Giampaolo Pazzini in azione
(dal sito www.gazzetta.it)
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Mario Balotelli scaglia il tiro da 39 metri che regala la vittoria
(dal sito www.gazzetta.it)



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Il tiro vincente di Mario Balotelli
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Un'altra immagine del gol di Balotelli





Il tiro scagliato da Mario Balotelli da 39 metri, che decide la partita




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)






La "Gazzetta dello Sport" del 15 febbraio 2014


Il "Corriere dello Sport" del 15 febbraio 2014




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 15 febbraio 2014
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN-BOLOGNA 1-0. GOL DECISIVO DI BALOTELLI
L'anticipo della 24a giornata: i rossoneri soffrono le ripartenze rossoblù con Khrin e Cristaldo, ma vedono premiata la supremazia territoriale con la rete del centravanti, che si inventa nel finale un destro violento dalla grande distanza
MILANO, 14 febbraio 2014 - La Luna piena e San Valentino regalano al Milan una notte inaspettata. Dopo una sofferenza inaudita di 86', quando il Bologna sembrava avviato verso uno 0-0 in cui aveva sfiorato il gol in tre occasioni, Balotelli che diventerà campione, inventa un missile dalla grande distanza che si insacca sotto la traversa. L'apoteosi del bomber (10 gol in campionato) è vitamina per i rossoneri che all'insegna del sacrificio a ogni costo battono il bel Bologna di Ballardini
ECCO KAKA' - Ma l'evoluzione calcistica dell'olandese brilla per imprevedibilità. Su Kakà cambia idea; niente riposo. Il brasiliano viene schierato con Honda e Taarabt. Zapata invece rimanda il rientro; qualcosa non va nel riscaldamento e tocca a Zaccardo sostituirlo. Tornano anche Montolivo e Constant; il primo al fianco di De Jong, il secondo esterno sinistro in difesa. Spalmati nel 4-2-3-1, i rossoneri devono confrontarsi con il massiccio 3-5-2 di Ballardini. Dieci undicesimi dietro la linea della palla, ma con Bianchi e Cristaldo pronti a lanciare la manovra offensiva. MEGLIO KRHIN CHE BALO - A dispetto della rivoluzione tattica tanto decantata, non c'è nulla di nuovo nel gioco del Milan. A ritmo molto contenuto, la squadra di Seedorf ragiona per monotone vie orizzontali, per poi scontrarsi con le muraglie bolognesi che non concedono nulla. Gran possesso palla, ma di verticalizzare neanche a parlarne. Taarabt regala numeri interessanti, ma è un solista isolato. Al 13' c'è la fiammata di Montolivo che scocca un violento destro dal limite; la palla rimbalza davanti a Curci bravo a respingere; Balotelli ci arriva, ma sbaglia il facile tap in. La replica rossoblù è di Perez che impegna Abbiati dalla distanza. Ma l'occasione più nitida, tanto per amplificare i vuoti di memoria del reparto difensivo rossonero, arriva al 22' quando Krhin con uno stacco di testa poderoso esalta il portiere del Milan, abile con un volo a deviare oltre la traversa. E così che il Bologna si concede il lusso di sciogliere le briglie e distendersi più volte nella metà campo rossonera con un pressing alto. Cristaldo al 38' scuote San Siro con un tiro sul primo palo che Abbiati para, ma forse a vivacizzare di più l'anemica gara è l'arbitro Bergonzi che riceve una pallonata in faccia e deve ricorrere alle cure del medico rossonero Tavana. Al 42' Montolivo cerca l'angolino, ma Curci si oppone ancora una volta. A conti fatti, il primo tempo mette impietosamente in mostra tutti i limiti del gioco di Seedorf. Di allegro c'è poco, di guerrieri nemmeno l'ombra, e a renderlo ancora più anemico sono i tempi sbagliati di Kakà e Balotelli che non incidono, mentre Honda è sempre defilato e quasi estraneo alla manovra.
SUPER ABBIATI - Ma all'inizio della ripresa Seedorf conferma la sua fiducia ai titolari. Qualcosa in realtà è cambiato. Più pressing e velocità mettono in apprensione il Bologna, che non perde però lucidità. Anzi, al primo contropiede, al 15', Cristaldo ha sul piede la palla del vantaggio, ma solo davanti ad Abbiati sbaglia mira. Ed ecco la seconda occasione nitida dei rossoblù. Non è finita: al 16' il numero 32 del Milan compie l'ennesimo miracolo deviando in corner il tiro di precisione di Christodoulopolous. E sono tre. Scricchiolano così le presunte certezze dei rossoneri che rischiano l'impossibile nelle furiose ripartenze dei ragazzi di Ballardini.
ED ECCO MARIO - A Seedorf sale la febbre e con una doppia mossa cambia due elementi: Muntari per De Jong e il fischiatissimo Honda per Pazzini. Ma è il Bologna a tenere bene il campo, sfruttando le sue risorse fisiche e una manovra ragionata, in contrapposizione a quella confusa del Milan. Proprio come l'occasione del 34' quando, da un'idea di Pazzini, si scatena un batti e ribatti che la difesa avversaria risolve in angolo. Kakà malconcio a una caviglia cede il passo a Poli e Zaccardo alza di testa oltre la traversa. Quando Ballardini al 39' toglie Cristaldo per Laxalt, sale la convinzione che voglia vincerla. E invece ecco al 41' la saetta di Mario . Divina e imprendibile. Le lacrime questa volta saranno di gioia.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

ABBIATI DUE VOLTE STREPITOSO. MARIO, UN GOL DA CAMPIONE MA LA PRESTAZIONE... TAARABT SEMPRE PIÙ IMPORTANTE
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Abbiati 7: letteralmente decisivo con due super interventi su Krhin e Christodoulopoulos. Sempre vigile anche sulle palle alte. Alla fine, i suoi miracoli incidono sul match.
De Sciglio 6: meglio rispetto a Napoli. Spinge tanto, Honda lo serve poco. Rispetto a Constant arriva più spesso sul fondo per il cross.
Zaccardo 5.5: entra a freddo e gioca una discreta partita. Una sua disattenzione permette a Cristaldo di arrivare a tu per tu con Abbiati.
Rami 6: conferma le sue buone prestazioni e anche oggi Bianchi, quando gira dalla sua parte, non trova spazio per girarsi. Si sta prendendo la leadership della difesa.
Constant 5.5: riesumato da Seedorf sulla fascia sinistra crea poco in fase offensiva e, quando riesce ad arrivare sul fondo, non becca quasi mai la traiettoria giusta del cross.
De Jong 6: compitino eseguito alla lettera. Senza infamia e senza lode (dal 63’ Muntari 5: pasticcione e impreciso)
Montolivo 6: nei due mediani riesce a giocare più palloni. E’ l’unico, per lunghi tratti della partita, a calciare in porta e ad avere un minimo di idee su come far girare la squadra.
Honda 5: lento, mono piede e fuori dal gioco. Rallenta la manovra offensiva in troppe occasioni e si becca i fischi al momento della sostituzione (66’ Pazzini 6: entra e come a Napoli fa abbassare la linea difensiva del Bologna e crea lo spazio tra le linee che è vitale per i trequartisti. Per questo modulo, lo ribadiamo, è fondamentale)
Kakà 5.5: ci piange il cuore a vedere un giocatore della sua classe non riuscire ad avere quei lampi che gli servono per fare la differenza. Doveva riposare, ha giocato ed ha finito in difficoltà (80’ Poli 6: 15’ di corsa e determinazione. Con l’Atletico può essere utile nei tre dietro alla punta)
Taarabt 6.5: ha lo spunto in velocità che serve per spaccare le catene difensive avversarie. Numeri mai fini a loro stessi, tanta corsa e buone idee.
Balotelli 6: la prestazione fino all’86’ è quasi da censura. Poi però tira fuori dal cappello un gol fantascientifico che fa secco Curci e regala tre punti vitali al Milan. Con l’Atletico serve la versione ispirata di Super Mario.
Seedorf 6: meglio pensare a vincere che a convincere. Pazzini quando entra cambia il volto alla squadra e deve giocare insieme a Balotelli. Con l’Atletico servirà altro.