Ritorno ai tabellini delle partite
< Partita precedente



1° dicembre 2013, Catania vs Milan 1-3




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE CATANIA-MILAN
Non è facile. Pensare solo al campo, concentrarsi. Il Milan ci deve provare. Estraniarsi, pensare a schemi, moduli, posizioni. Al Catania.
Senza dubbio l'avvicinamento a questa gara è stato dei più burrascosi. Per una volta non per "colpe" attribuibili ai risultati. Anzi, il Milan arriva dalla piu' che convincente vittoria di Glasgow, che può e deve essere la svolta della stagione, almeno in campo.
Ma certamente tutto quello che sta avvenendo in società ha dell'eclatante. Un passaggio storico per il Milan. Un passaggio, però, per restare in termini calcistici, coi tempi sbagliati. Ci sarà modo per parlarne. Domani la cosa che conta è la vittoria al Massimino.
I tre punti in campionato, infatti, mancano ormai da troppo tempo. Oltre un mese e mezzo, 5 gare, con 2 sconfitte e 3 pareggi. Un cammino da retrocessione, che si rispecchia perfettamente nell'attuale classifica.
Ma la squadra vuole venirne fuori. Lo ha dimostrato a Glasgow, trainata da un Kaka sempre piu' leader e da un ritrovato Balotelli. Frutto, questo, del chiarimento avvenuto dopo la burrasca post genoana. Due ore di parole, anche forti, e sguardi, anche duri. Ma che pare abbiano portato i primi frutti. E domani sarà la prima prova. Il Milan va verso la strada giusta ? Catania può dircelo.
Di fronte ci sarà una squadra in difficoltà. Ultima in classifica, in ritiro punitivo da una settimana, con un allenatore già esonerato e 5 giocatori importanti out per infortunio. Sembra la preda perfetta. Ma da preda perfetta, può diventare il carnefice inaspettato. Quindi Allegri e i suoi devono tenere gli occhi aperti.
De Canio giocherà infatti su questo. Sul mettere pressione psicologica al Milan. Metterlo in difficoltà, togliergli quelle poche certezze che ha ritrovato in Champions. Ma anche per lui la situazione non è facile. Catania e il Catania negli ultimi anni erano abituati ad altro. A risultati continui e convincenti, ad un bel gioco, a buoni giocatori. Il tutto sembra svanito in meno di 5 mesi.
De Canio ci sta provando. Prima con un 4-3-3 piu' ragionato e pragmatico, ora, forse, con un 3-5-1-1 piu' accorto e sparagnino. D'altronde le contingenze lo impongono. Ma il tecnico ex Genoa e Reggina sa di avere un arma dalla sua. Il Massimino. Da sempre il Catania ha rendimenti diversi tra casa e trasferta, proprio per la carica che l'ambiente sa dare alla squadra, soprattutto nei match con le grandi. Non a caso, tutti e 9 i punti racimolati fin qui, sono arrivati in gare casalinghe.
Nove punti frutto di due vittorie e tre pareggi su 6 gare giocate. Solo l'Inter di Mazzarri, per ora, è passata a Catania.
Catania buona squadra in casa, si diceva. Negli anni, da quando i siciliani sono tornati in serie A nella stagione 2006-2007, è sempre stata una costante importante sulla quale costruire le salvezze tranquille alla quale è andata incontro. Nonostante questo, il Milan vanta una striscia di imbattibilità al Cibali pressoché totale dal ritorno in serie A di 6 anni fa dei padroni di casa, e se anche si va indietro negli anni, l'ultima vittoria interna risale al lontano 1963.
Lo scorso anno la gara terminò 3-1 per i rossoneri. In gol quella sera El Shaarawy, con una doppietta, e Boateng, a rispondere al gol in apertura di Legrottaglie, ex di turno. Nella stagione 2011-2012 la partità fini' 1-1 ma con moltissime polemiche. Dopo il vantaggio di Robinho, e il pareggio di Spolli su calcio d'angolo, gli errori arbitrali si sono concentrati tutti sui rossoneri. Un gol-non gol di Robinho molto discusso, a poche settimane da quello ben più celebre di Muntari, un rigore dubbio e due volte i giocatori milanisti fermati in maniera errata dal guardalinee. Prima di questa gara il Milan aveva fatto filotto con tre 0-2 consecutivi. Nella stagione 2010-2011 con i gol di Ibrahimovic e Robinho, l'anno precedente con la sorprendente doppietta di Huntelaar a tempo scaduto, mentre nel 2008-2009 con i gol di Kaka e Inzaghi.
Prima di questi tre precedenti, due 1-1 consecutivi. Il primo, nel 2006-2007, giocato nel neutro di Bologna, e con i gol di Seedorf e Spinesi, a pochi giorni dalla finale di Atene. Il secondo, l'anno successivo, con i gol di Pato e ancora Spinesi.
De Canio ha pressoché già scelto i suoi 11. Resta un uomo da decidere, e tutto dipende dal modulo di gioco. La nostra impressione è che possa passare alla difesa a 3. In questo caso sarebbero Legrottaglie, Spolli e Gyomber a formare la linea arretrata, con quest'ultimo in ballottaggio con Rolin. I due esterni alti saranno Capuano a sinistra ed Alvarez a destra.
Trio di centrocampo formato da Plasil, Tachtsidis e Guarente. In avanti, spazio a Barrientos ed un altro ex della gara, Maxi Lopez. Qualora De Canio scegliesse il 4-3-3, uno dei tre centrali farebbe spazio a Castro, che andrebbe a formare il tridente offensivo assieme a Barrientos e Maxi. Restano assenti : Izco, Almiron, King Boateng, Bellusci, Bergessio.
Allegri, infortuni e squalifiche a parte, sembra intenzionato a riproporre la stessa squadra di Glasgow.
Ma come sempre, partiamo dagli assenti. Lunga lista, ancora. Out per la gara : Amelia, De Sciglio (vicino al rientro), Zaccardo, Zapata (squalificato), Mexes (in forse per la questione dell' infiammazione agli occhi), Muntari, Pazzini, Robinho. Le buone notizie, però, arrivano da El Shaarawy e Silvestre, che saranno della gara. La difesa sarà tutta da inventare per Allegri. Davanti ad Abbiati, giocheranno infatti Poli nel ruolo di terzino destro, Silvestre, Bonera ed Emanuelson. A centrocampo, assieme a DeJong e Montolivo ci sarà Nocerino.
In avanti, spazio a Kaka e Balotelli. Assieme a loro, Birsa favorito su Matri per completare il tridente offensivo.
L'arbitro della gara sarà Nicola Rizzoli. Per una volta non facciamo commenti. Li lasciamo a voi. Nella speranza che si possa avere una partita finalmente ben arbitrata.
Poche righe per l'arbitro, nessuna per la situazione ambientale. Conta solo il campo, lo abbiamo detto all'inizio.
Concentrazione e volontà le parole d'ordine per domani.
Fuoco di paglia o inizio della risalita ? A Catania l'ardua sentenza.





cliccare sull'immagine per ingrandire

Il Milan Club Castrovillari
(per gentile concessione di Giuseppe Donato)
cliccare sull'immagine per ingrandire

Il Milan Club Castrovillari
(per gentile concessione di Giuseppe Donato)



cliccare sull'immagine per ingrandire

I Commandos Tigre
(per gentile concessione di Alessandro Colombo)
cliccare sull'immagine per ingrandire

Il settore del tifo rossonero




cliccare sull'immagine per ingrandire

L'esultanza di Montolivo dopo il suo gol





Kakà riceve i complimenti da De Jong per il gol
(dal sito www.gazzetta.it)





Esultanza rossonera
(dal sito www.gazzetta.it)





Il gol di Castro


Il pareggio di Montolivo





Balotelli porta in vantaggio il Milan


Kakà fissa il risultato sul 3-1 per il Milan




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire




Clicca per vedere il video!

VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)






La "Gazzetta dello Sport" del 2 dicembre 2013


Il "Corriere dello Sport" del 2 dicembre 2013




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 2 dicembre 2013
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire


Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire




dal sito www.gazzetta.it

CATANIA-MILAN 1-3: MONTOLIVO, BALOTELLI E KAKÀ RILANCIANO I ROSSONERI
Prima vittoria esterna dei rossoneri che rimontano il gol di Castro. Al 19' della ripresa espulso Tachtsidis
CATANIA, 1° dicembre 2013 - Nella settimana più difficile di tutta la gestione societaria Berlusconi, il Milan si libera dei tabù in trasferta che affliggevano la stagione. Prima in Europa, con la vittoria di Glasgow, e ora anche in campionato. I rossoneri fanno cadere il Catania che, è vero, occupa l'ultimo gradino in classifica, ma fin qui ha ottenuto tutti i punti in casa. Il Milan torna così al successo dopo un mese e mezzo di astinenza, costellato di polemiche, punti buttati al vento e una contestazione diventata negli ultimi tempi piuttosto feroce. Le polemiche questa volta vengono lasciate in eredità agli avversari, dal momento che il pubblico rossoazzurro dopo il terzo gol rossonero ha iniziato a contestare e fischiare. La svolta della partita è stata poco dopo il quarto d'ora della ripresa: al 18' è arrivato il due a uno firmato su punizione da Balotelli, e un minuto dopo Rizzoli ha espulso Tachtsidis dopo un'entrataccia a centrocampo proprio su Mario.
CASTRO E MONTOLIVO - Il Milan, fra squalificati (Zapata) e infortunati, era arrivato a Catania senza dieci giocatori. La difesa, così, è stata una novità assoluta, mentre in avanti Allegri ha confermato l'albero di Natale scozzese, con Birsa e Kakà dietro Balotelli. Di fronte, un Catania copertissimo (De Canio ha timbrato la panchina numero 600 in carriera): il 4-3-3 ipotizzato alla vigilia è diventato immediatamente un prudentissimo 4-5-1, con Barrientos e Castro a fare gli straordinari sugli esterni. Il primo tempo è filato via senza grandi sussulti. In pratica, ci sono stati soltanto i gol. Siciliani in vantaggio dopo un pasticcio difensivo rossonero in area (decisiva la deviazione di Bonera), e pareggio milanista sei minuti più tardi con un bel tiro al volo di Montolivo. Per il resto, grande ma sterile possesso palla del Milan.
PACE FATTA - La ripresa è stata molto più vivace, anche perché Balotelli è diventato quasi subito protagonista. Due conclusioni fallite, il gol, l'espulsione dopo aver subìto un fallo, un gol divorato, un litigio prolungato con Spolli, le provocazioni al pubblico di casa (applausi e tre dita mostrate alla tribuna del Massimino dopo il terzo gol). Alla fine Allegri l'ha sostituito per evitare guai. La gara è stata chiusa da una rete di Kakà, che ora è a quota 99 in maglia rossonera. Al fischio finale i rossoneri hanno lanciato le maglie ai tifosi: pace fatta, ora si può davvero ripartire.
Marco Pasotto


dal sito www.milannews.it

IL MILAN GIRA LA PARTITA CON LA LUCE DI KAKÀ, DE JONG TORNA MARTELLO E BALO LAVORA BENE
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Gabriel 6: nel primo tempo, gol a parte, gestisce bene i tiri che arrivano dai giocatori del Catania. Nel secondo tempo gli etnei si affacciano solo due volte in area rossonera senza patemi.
Poli 6: riadattato terzino per necessità dettata dalle assenze di Abate e De Sciglio, fa il suo con attenzione e abnegazione.
Bonera 6: concorso di colpe con Silvestre in occasione del gol di Castro, poi però, complice anche un riassestamento generale della squadra, riesce a gestire bene i corpo a corpo con Maxi Lopez.
Silvestre 6: torna da titolare a Catania e nel gol catanese balla troppo. Così come Bonera però cambia registro nella ripresa e cresce il suo rendimento.
Emanuelson 6: suo l’assist per il gol dell’1-1 di Montolivo. In precedenza soffre Castro ed è assente in occasione del gol dell’argentino. Nella ripresa spinge e copre.
Montolivo 6,5: trova il suo primo gol stagionale e riporta in parità una partita iniziata non benissimo. Poi tanta sostanza in mezzo. Così come a Celtic Park innesco il terzo gol con il tocco che innesca la sgroppata di Kakà.
De Jong 6,5: se a Celtic Park si era concesso una piccola pausa, senza sfigurare, al Massimino tira fuori di nuovo il randello e la calamita. Se a fine partita qualcuno del Catania voleva alzare i livelli della tensione, ci pensa lui a sedarlo.
Nocerino 5,5: titolare per necessità, corre tanto ma è troppo spesso impreciso. Finisce, come prevedibile, in bombola.
Kakà 7: dategli la palla e sicuramente succederà qualcosa. Marcato a uomo old style, è sempre pericoloso. Le sua accelerate nella ripresa spezzano in due il Catania che va in difficoltà. Sigla il gol della sicurezza, il suo sesto agli etnei in sei gare e quello numero 99 con la maglia del Milan.
Birsa 6: è la seconda mezza punta nell’albero di Natale disegnato da Allegri è meno incisivo rispetto a Kakà. Si sacrifica di più dietro ma questo lo paga in termini di lucidità. Ha il merito di prendersi la punizione che porta al 2-1 di Balotelli. (dal 73’ El Shaarawy sv)
Balotelli 6,5: nel primo tempo fatica a trovare ritmo e posizione. Nella ripresa invece è più vicino al Mario visto a Celtic Park. Sghiaccia la partita con il gol del 2-1 su punizione, il suo secondo consecutivo, e interrompe il digiuno in campionato che durava da due mesi. Insultato da Spolli, viene sostituito per evitare danni.
Allegri 6,5: le questioni societarie avrebbero potuto investire la squadra, lui riesce a tenere fuori dallo spogliatoio dubbi e incertezze. Ha il merito di girare la partita nella ripresa. Dopo Glasgow altri tre punti importanti per la stagione.