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9 gennaio 2013, Juventus vs Milan 1-1  (2-1 d.t.s.)




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE JUVENTUS-MILAN
Partita vera. Per la prima volta da anni, la Coppa Italia è presa seriamente dalle big italiane. La gara di domani ne sarà dimostrazione : stadio pieno, formazioni praticamente titolari e obiettivo dichiarato di entrambe le formazioni.
E poi Juventus-Milan basta da sola per richiamare attenzioni ed entusiasmi.
Se per la squadra di Conte, che andrà a prendersi lo scudetto ed è competitiva in Champions, tuttavia, la Coppa Italia può rappresentare un obiettivo indubbiamente minore, per il Milan riveste un ruolo quasi primario. L'obiettivo rimane il difficile terzo posto Champions, ma senza dubbio vincere un trofeo in una annata come questa, avendo poi l'assoluta certezza di fare l'Europa League senza preliminari, sarebbe di importanza capitale.
E dalla gara dello scorso anno, in quel di Milanello, Milan-Juventus non è più vista come un big match normale. Allegri e chi c'era lo scorso anno non dimenticano e non smettono di avere il dente più che avvelenato per il campionato scorso.
L'ultima giornata è stata controcorrente per le due squadre. Il Milan ha vinto ed ha accorciato sulle squadre che la precedono, approfittando delle contemporanee sconfitte di Inter, Roma e Fiorentina. Ha allontanato per un po' le questioni razzismo e mercato e guarda con un po' più di fiducia al prosieguo del campionato.
La Juve ha inaspettatamente perso in casa ed ha perso qualche uomo della sua formazione titolare. Niente di grave e nessun animo incrinato. Ma certamente la terza sconfitta stagionale, per una squadra che si sentiva invincibile, è un segnale da interpretare. Segno è che anche loro, con le fatiche della Champions e qualche rilassatezza di troppo, rischiano di staccare la spina. La nota stonata della giornata sono state le polemiche e i sospetti sollevati da Conte, ancora una volta alla vigilia di un importante Juve-Milan. Ieri Conte ha iniziato la sua personale preparazione della gara con il Milan, avvertendo e mettendo in guardia tutti. I vertici arbitrali rispondono mandando a dirigere Mazzoleni, proprio quel Mazzoleni di Juventus-Napoli in SuperCoppa Italiana che scatenò le ire della squadra di De Laurentiis, che disertò addirittura la premiazione. Con lui la Juve vanta 5 vittorie e 4 pareggi su 10 gare disputate.
La speranza è che Mazzoleni non si renda protagonista e che arbitri in maniera serena e indipendente.
Si tratta della nova edizione di Tim Cup in cui si ritrovano di fronte l'una contro l'altra le due squadre più prestigiose d'Italia : nelle 7 precedenti occasioni in cui ci si giocava la qualificazione al turno successivo, o la Coppa vera e propria, soltanto 2 volte il Milan è uscito vincitore. La prima doppia sfida in Coppa Italia risale all'ultimo conflitto mondiale, giugno 1942, quando vinse la Juventus (1-1 e 4-1), che si portò a casa la sua seconda Coppa Italia.
Bisogna aspettare altri 31 anni per rivedere le regine d'Italia fronteggiarsi nella coppa nazionale, ancora una volta in finale, ma questa volta con esito diverso. Nel luglio del 1973, quando la finalissima si disputava a Roma in partita secca , il Milan batté ai rigori i bianconeri di Capello e Bettega, dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sull'1-1, con le reti proprio di Bettega e Benetti per il Milan.
Meno nobile la collisione nella stagione 1974-75, quando Milan e Juventus si incontrarono due volte nel girone: 1-0 per il Milan a San Siro, 2-1 per la Juve a Torino, ma i rossoneri si erano già qualificati per la finale, poi persa contro la Fiorentina.
Un salto di un decennio e si arriva ai quarti di finale dell'edizione 1984-85. Nell'andata di San Siro finisce 0-0, ma al ritorno una zuccata di Virdis regala ai rossoneri il passaggio del turno. Nell'era Berlusconi, Milan e Juventus si sono affrontate in Coppa Italia in altre quattro occasioni. Non è andata molto bene per gli uomini del Cavaliere, dato che in tutte e 4 le occasioni a ridere sono stati i bianconeri.
Molto dolorosa la sconfitta dell'aprile 1990: il formidabile Milan di Sacchi, ancora in corsa per il Grande Slam, dopo lo 0-0 di Torino , si fece ipnotizzare da una Juventus minore, che espugnò San Siro per 1-0.
Le cose non andarono meglio un paio di anni più tardi. Altro 0-0 a San Siro nella semifinale di andata, altro 1-0 per i bianconeri al ritorno, con rete decisiva di Schillaci e rigore altrettanto decisivo fallito da capitan Baresi. Nella doppia sfida di semifinale del 2001-02 fu Javi Moreno a portare in vantaggio il Milan di Ancelotti. Ma Birindelli e Del Piero riportarono partita e qualificazione sulla rotta di Torino. Al ritorno, infatti, il Milan non andò oltre l'1-1, con rete di un'altra meteora spagnola, l'andaluso José Mari.
Lo scorso anno a San Siro, ancora in semifinale, terminò per 1-2 con la doppietta di Caceres per la Juve e il gol di Stephan El Shaarawy. Al ritorno fu una gara quasi eroica per il Milan. Con tanti problemi di formazione e con qualche acciacco di troppo anche nei giocatori in campo, il Milan, sotto di 1-0 per il gol di Del Piero, inverte il risultato con i gol di Maxi Lopez e Mesbah e porta la gara fino ai supplementari. Li sarà Vucinic a segnare il definitivo 2-2.
Conte per allestire la formazione per la gara di domani sera dovrà far conto per la prima volta da quando allena la Juve con qualche assenza di troppo. Asamoah, Chiellini, Pepe, Bentndner e Marchisio saranno infatti certamente out. Vucinic e Bonucci non risultano, inoltre, al top. Tuttavia Conte non snobba l'impegno, e l'idea è comunque di proporre una formazione sicuramente competitiva per l'evento.
In porta dovrebbe esserci spazio per Storari, titolare della competizione. Davanti a lui, nella difesa a 3, dovrebbero essere confermati Barzagli e Bonucci, seppur non al top. Affianco a loro, ballottaggio Caceres-Peluso, con l'uruguayano nettamente favorito. I due esterni saranno probabilmente Lichsteiner e De Ceglie, favorito su Giaccherini. Il trio di centrocampo sarà invece formato da Pogba, Pirlo e Vidal. Dubbio davanti, con QUagliarella che potrebbe partire titolare, con al suo fianco uno tra Giovinco e Vucinic. Ad oggi il favorito sembra essere il piccolo fantasista.
Allegri ha i suoi soliti problemi di formazione. Zapata, Yepes e Bonera non recuperano. Constant si è fermato, cosi' come l'ormai noto De Jong. Robinho dovrebbe essere abile ed arruolato. Rientra anche Mexes, fuori per squalifica nell'ultima di campionato. Con lui in difesa, davanti ad Amelia, ci sarà ancora Acerbi centrale, mentre sulle fasce agiranno Abate a destra e De Sciglio a sinistra.
Centrocampo a tre con Montolivo, Nocerino ed Ambrosini, in vantaggio su Muntari anche per il fatto che non potrà esserci per la prossima trasferta di Genova domenica sera. Parecchie incertezze invece davanti. El Shaarawy appare sicuro di giocare. Con lui, però, in tanti si giocano le due maglie rimaste. Boateng, Robinho, Pazzini, Bojan e, più indietro nelle gerarchie, anche Emanuelson sono in predicato di giocare. Ognuno ha motivi per cui giocare. Bojan e Boateng sono apparsi in forma nel secondo tempo con il Siena, e proprio loro hanno aperto le marcature. Pazzini sarà squalificato domenica e quindi si candida a giocare. Robinho ha una classe superiore, ma va valutata la condizione fisica.
La sensazione è che Allegri sceglierà solo domani pomeriggio chi scenderà in campo in avanti. Ad oggi diamo favoriti Boateng e Bojan, ma tutto può davvero cambiare. Anche perché non si vuole dare a Conte alcun vantaggio su come giocherà la squadra.
L'idea in casa Milan è ripercorrere la gara di campionato a San Siro. Squadra chiusa, pressing alto e ripartenze con tecnica e velocità in fase offensiva l'idea base è allargare la difesa Juventina per fare inserire ora Nocerino, ora un esterno che taglia verso il centro. A livello difensivo verrà riproposta quella sorta di gabbia che ha messo in difficoltà Pirlo nell'ultima gara a Milano.
La gara è molto importante. A questo Milan serve una gara perfetta, quasi un impresa. Ma i tifosi del Milan hanno voglia di divertirsi, hanno voglia di riscossa. Di gioire in un anno sul nero andante. Una partita di orgoglio e sacrificio. E questo chiedono alla squadra : regalare una serata da Milan. Da vero Milan.
Forza Ragazzi!





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El Shaarawy apre le marcature
(dal sito www.gazzetta.it)
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L'esultanza di El Shaarawy
(dal sito www.gazzetta.it)



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La punizione vincente di Giovinco, per il provvisorio pareggio
(dal sito www.gazzetta.it)
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Niang fallisce un'occasione di testa
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Stephan El Shaarawy in azione
(dal sito www.gazzetta.it)
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Emanuelson in azione
(dal sito www.gazzetta.it)




Maglia Rossonera a Torino per Juventus vs Milan 2-1
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La "Gazzetta dello Sport" del 10 gennaio 2013


Il "Corriere dello Sport" del 10 gennaio 2013



Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 10 gennaio 2013
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dal sito www.gazzetta.it

COPPA ITALIA, JUVENTUS-MILAN 2-1. VUCINIC DECIDE AI SUPPLEMENTARI
Una rete del montenegrino al 95' condanna i rossoneri, avanti in avvio di partita con El Shaarawy ma subito ripresi dalla punizione di Giovinco. Storari decisivo al 120'
TORINO, 9 gennaio 2013 - La Juventus si rialza subito. Reagisce alla sconfitta in campionato con la Samp battendo il Milan 2-1 dopo i tempi supplementari, e conquistando così la semifinale di Coppa Italia, contro la Lazio. Come nella scorsa stagione contro il Diavolo, nella stessa competizione, ma allora era la semifinale (di ritorno), decide un gol di Vucinic, come allora dopo il novantesimo. I 14 punti di differenza in classifica non si sono visti, comunque. La squadra di Allegri è in crescita. Si è aggrappata all'orgoglio e alle magie di El Shaarawy. Ma la Juve ha saputo reagire allo svantaggio targato Faraone, e ha trasformato la gara in una maratona per fondisti. Puntualmente vinta, anche se poi la rete decisiva, che ha bissato quella di Giovinco, porta la firma di uno scattista, di un artista del pallone. Ma la mentalità da faticatrice, da operaia di lusso, la Juve l'ha ritrovata. E di conseguenza, subito, la vittoria.
PARTENZA MILAN - I rossoneri, molto spavaldi, con tre punte più due centrocampisti propositivi come Montolivo e Boateng, partono a mille all'ora. Ci provano col sinistro di Ambrosini, che Storari alza sopra la traversa. E al 6' segnano, col solito super El Shaarawy, al 17° centro di una stagione già da sogno. Bello il suo destro incrociato dal limite dell'area, ancor più bella l'azione: spunto prepotente di Boateng dalla sinistra e velo furbo di Pazzini.
REAZIONE JUVE - La Juve si scuote. Dopo il capitombolo con la Samp non può continuare a prenderle senza reagire. Matri colpisce a lato di testa, ben trovato da un cross di Giovinco. Che pareggia al 12', con una bella punizione tagliata. Amelia immobile, eppure la conclusione non era angolatissima. Decimo gol stagionale della Formica Atomica, il secondo in Coppa Italia: era già stato decisivo contro il Cagliari. Giovinco prova il bis ancora su punizione, stavolta Amelia è reattivo, e si rifugia in angolo. Poi però Giovinco fa tutto lui, dilapida in contropiede un assist di Matri e non sfrutta l'ennesima incertezza di Acerbi, concludendo di sinistro sui cartelloni pubblicitari. La Juve ora gioca bene, Mexes rischia ancora il rosso, dopo un fallo duro su Giovinco, che Mazzoleni ha valutato solo da cartellino giallo, carica infatti Storari in uscita. Graziato. A fine primo tempo è 1-1. Gara divertente.
GIOVINCO SPRECA - A inizio ripresa. Ancora. Un carambola fortunata su Vidal gli spalanca la porta, lui ciabatta il destro su Amelia. La Juve continua a fare la partita, il Milan dà quel che può e si affida alle ripartenze, a qualche invenzione del Faraone.
SOSTITUZIONI - Conte cambia: fuori Giovinco, dentro Vucinic, non al meglio. Allegri si accoda: via Emanuelson e Pazzini, poco incisivi, dentro Bojan e Niang, pericoloso di testa. Fuori pure un diligente Marrone per l'ex Pirlo, tenuto inizialmente a riposo. Ma il ritmo cala, e le punte non brillano. Supplementari.
SEGNA VUCINIC - In contropiede. Palla in profondità di Giaccherini, sfiora De Ceglie, e quel tocco si trasforma in assist per il montenegrino, che sottoporta tocca morbido di destro superando Amelia. Il Milan reagisce, ci prova con Traoré e Niang all'ultimo minuto, ma non passa. Decisivo Storari. La Curva Sud prima becca Boateng, poi al 120' festeggia. La Juve continua a primeggiare su tutti i fronti: davanti in campionato, agli ottavi in Champions e ora pure in semifinale in Coppa Italia.
Riccardo Pratesi


dal sito www.milannews.it

ANCORA I SINGOLI AFFOSSANO IL MILAN. AMBRO UN LEONE VERO. BENE BOA DA MEZZ'ALA. MALE ACERBI
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Amelia 6: forse potrebbe fare qualcosa in più sulla punizione di Giovinco. Poi copre tutto bene e nega il gol del 3-1 a Isla.
Abate 5,5: poco brillante in fase di spinta, impreciso in fase d’appoggio. Ha il solito problema del cross da fermo.
Mexes 5: doveva guidare la difesa, finisce per essere tra i più imprecisi. E’ colpevole sul gol del 2-1 di Vucinic e rischia più volte l’espulsione.
Acerbi 4,5: sbaglia completamente partita. Nel primo tempo gli scappano tutti e da un suo fallo, la cui situazione si poteva gestire meglio, nasce la punizione gol di Giovinco. Quando ha la palla tra i piedi è insicuro.
De Sciglio 6,5: puntuale, preciso, ordinato. Corre, chiude, crossa e fa tutto con calma e serenità. Giocatore vero ma non è una sorpresa.
Montolivo 6: cresce nell’arco della partita. Nel primo tempo è troppo basso poi, piano piano, riprende in mano la squadra. E’ in ripresa.
Ambrosini 7: capitano immenso. Una prestazione sontuosa. Capisce che la coppia centrale è in bambola e si mette a schermo dei due a limitare i danni. Deve abbandonare solo perché i crampi lo mettono KO.
Boateng 6,5: trova, finalmente, la sua posizione in campo. Sua la progressione e il passaggio dal quale nasce il gol di El Shaarawy. Molto attento in fase di copertura. Tiene bene la sua zona.
Emanuelson 4: assolutamente impalpabile. Non becca mezzo pallone e viene sostituito inevitabilmente.
Pazzini 5: non ha rifornimenti dentro l’area di rigore. Fa lavoro sporco ma non basta.
El Shaarawy 7: un campione. Segna il suo gol numero 17 in stagione con un bel destro secco che impalla Storari. Copre in difesa come terzino e salva un gol fatto di Lichtsteiner. Fondamentale.
Sostituti:
Niang 6,5: impatto giusto sul match. Crea apprensione alla difesa della Juventus e ha sulla testa il gol del possibile 2-1 alla fine del secondo tempo. Ha i prodromi del giocatore vero. A 18 anni se ne frega di giocare contro la Juve e fa la sua partita.
Bojan 5: doveva dare maggior rapidità e imprevedibilità all’attacco. Si perde nei meandri delle maglie bianconere.
Traoré 6: partita onesta. Ha sul destro la palla del pari che Storari para senza sapere come.
Allegri 6: il Milan fa la sua partita. Non avrebbe demeritato la sconfitta e se la squadra perde per colpa di errori singoli, lui non può fare nulla.