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20 febbraio 2013, Milan vs Barcellona 2-0




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-BARCELLONA
Le dimissioni del Papa, i meteoriti sulla Terra. Se c'è un momento per tentare un miracolo, è questo. Seppur Milan-Barcellona è una grande classica, una gara ricca di fascino e storia, seppur il Milan nella storia abbia vinto molto più a livello europeo dei blaugrana, il momento storico delle due squadre induce a pensare che sarà una doppia sfida all'insegna della certezza del pronostico. Il Milan è accreditato al 10-15% di passare il turno, forse nemmeno. Ma in casa Milan l'orgoglio viene fuori. E quel 10% verrà fatto valere fino alla morte.
Questo perché alcuni indicatori vanno vedere una parvenza di luce in fondo al tunnel delle difficoltà rappresentate da questa sfida.
Innanzitutto perché la squadra di Allegri è molto migliorata rispetto ai tempi del sorteggio. Da quel momento in poi, la squadra è stata quasi rivoltata come un calzino. 17 giornate in cui in Serie A nessuno ha fatto gli stessi punti dei rossoneri, con punti recuperati su chiunque li precedesse fino a due-tre mesi fa.
Nel frattempo, Allegri ha trovato nuovi giocatori importanti sui quali contare. La crescita dei vari Niang, Montolivo, Abate, Constant, E Shaarawy e Flamini in questi mesi è stata importante, sostanziale. Ora il Milan è una squadra. Giovane, in fase di costruzione, ma una squadra. Lo stesso tecnico, i tifosi e la società sono curiosi di vedere fino a quanto la squadra è cresciuta. E non c'è test migliore che il Barça dei record.
In secondo luogo, alcuni numeri del Barcellona fanno pensare ad un tenue ottimismo. Se quelli di possesso palla, gol fatti, passaggi riusciti e tiri verso la porta avversaria fanno venire a dir poco il mal di testa, gli score a livello difensivo fanno riflettere. Conosciamo tutti la perfezione del gioco del Barcellona. La forza dei campioni che ha. L'incredibile fase realizzativa.
Ma con l'arrivo di Vilanova sulla panchina dei blaugrana qualcosa è cambiato nello scacchiere dei catalani. In prima battuta, entrambi i terzini, Alba e Alves, spingono costantemente, mentre prima Guardiola preferiva averne uno abbastanza bloccato, come Abidal. E poi le punte. Il neo-allenatore predilige sempre avere tre punte pure, Messi, Sanchez e Pedro. Questo ha portato benefici in zona gol, dato che nelle varie competizioni ufficiali, sono già oltre 100 le reti realizzate. Ma inevitabilmente ha portato a scompensi in fase difensiva. Il Barcellona, infatti, è la peggiore difesa delle prime 4 squadre di Liga, con dati inferiori anche ad Atletico Madrid e Malaga, che rispettivamente hanno incassato 23 e 21 gol. I gol subiti dal Barcellona sono invece ben 28, che andandosi a sommare a quelli subiti in Champions (5) e nelle altre competizioni ufficiali (10, tra Super Coppa e Coppa del Re) portano il dato sino a 43. Giusto per renderci conto, la bistrattata difesa rossonera, tra Campionato, Champions e Coppa Italia, ne ha subiti 39.
E per una squadra che mediamente ha minimo il 65-70% di possesso palla in ogni gara, subire tutti questi gol è indice di una attenzione difensiva quantomeno deficitaria.
Su questi due punti dovrà basarsi la valorizzazione di quel 10% di cui parlavamo inizialmente. Il Milan dovrà ripetere la gara d'andata della scorsa stagione, nei quarti di finale. Attenzione spasmodica dietro, continui raddoppi e ripartenze veloci per cogliere di sorpresa la non perfetta linea difensiva blaugrana. Questo indipendentemente da schemi e uomini che andranno in campo.
I bilanci dei precedenti tra le due squadre a San Siro segnalano una certa parità, e recitano : 2 vittorie rossonere, 2 pareggi e 3 vittorie esterne.
Le ultime due gare, sono quelle dello scorso anno. Il 2-3 del girone eliminatorio, quando in palio c'era il primo posto nel girone, e lo 0-0 già citato, nell'andata dei quarti di finale. Nella gara del girone, in gol per il Milan andarono Ibrahimovic e Boateng, con un gol splendido che valeva il 2-2 momentaneo. Per gli spagnoli, reti di Messi su rigore, Xavi e l'autorete di Mark Van Bommel, ad aprire le marcature.
La contesa precedente risaliva all'Aprile 2006, nelle semifinali. Quella sera fu Ludovic Giuly, su assist strepitoso di Ronaldinho, a sancire lo 0-1 definitivo, che risultò di fatto decisivo nell'ottica della doppia sfida.
L'ultimo successo rossonero risale invece al girone eliminatorio della stagione 2004-2005. quella sera finì 1-0 con gol decisivo di Shevchenko di testa. Nel 2000 ci fu invece la gara più spettacolare. Fu 3-3 con reti rossonere di Josè Mari e la doppietta di Albertini, e la tripletta di Rivaldo. Entrambi questi ultimi due, sono ex di entrambe le squadre. L'altra vittoria rossonera risale alla stagione '89. nel ritorno di SuperCoppa Europea, il Milan di Sacchi si impone per 1-0 e vince il trofeo, dopo l'1-1 dell'andata. Il gol, in quella gara, fu di Chicco Evani.
Roura, secondo di Vilanova, purtroppo impegnato negli Usa per i problemi legati al tumore che gli è stato diagnosticato qualche mese fa, arriva alla gara con praticamente tutta la rosa a disposizione. L'unico assente rimane David Villa, alle prese con problemi fisici. Xavi e Pujol, assenti nelle ultime sfide, sono pienamente recuperati e regolarmente convocati.
Il Barça si presenterà a San Siro con la classica formazione. Davanti a Victor Valdes, in porta, ci sarà la linea a 4 formata da Dani Alves a destra, la coppia Pujol-Piquè in mezzo e l'ottimo Jordi Alba a sinistra. In mezzo, spazio al trio catalano formato da Xavi, Busquets ed Iniesta. Davanti, con l'assenza di Villa, spazio a Pedro e Sanchez in appoggio di Leo Messi. L'alternativa, che gira in queste ore, sarebbe quella di rinunciare ad un attaccante, probabilmente Pedro, per avanzare Iniesta sulla linea degli attaccanti, inserendo un altro mediano come Song per proteggere meglio la difesa. Ipotesi possibile, e già testata da Vilanova.
Allegri aveva le idee chiare sulla squadra da proporre domani sera. E nonostante qualche problemino di troppo, riuscirà a metterla in campo. Infatti, Boateng ed El Shaarawy appaiono recuperati e pronti a scendere in campo. I dubbi, infatti, erano tutti incentrati sulla linea offensiva. Negli altri reparti, infatti, le cose erano ben delineate. In difesa, davanti ad Abbiati, tornano Abate e Mexes rispetto al Parma. Completano il reparto, Zapata e Constant.
A metà campo, Ambrosini agirà davanti alla difesa, con Montolivo e Flamini ai suoi lati. Anche i due mediani di domani sera, hanno riposato nella gara di campionato di Venerdi' sera. E come loro, anche Pazzini ed El Shaarawy, che andranno a comporre il tridente offensivo assieme probabilmente a Boateng, in vantaggio sul giovane Niang, che assieme a Bojan rappresenterà le frecce offensive a gara in corso per Max Allegri. Come detto, 6 su 11 sono nuovi rispetto alla formazione di venerdi' sera. Altro aspetto positvo, vista la gara ad altissima intensità che andrà fatta domani sera.
Per arbitrare la sfida, è stato designato da Collina lo scozzese Craig Thomson. L'arbitro scelto aveva già arbitrato i blaugrana in Bayer Leverkusen-Barcellona 1-3 della stagione 2011-2012 e in Barcellona-Shaktar 5-1 dell'anno prima. Non ci sono invece precedenti con il Milan.
San Siro sarà tutto esaurito, con circa 80mila persone, pronte a spingere il Milan verso l'impresa. Per la sfida sarà incasso record, con oltre 5 milioni di euro, quasi 500mila euro in più rispetto alla gara dei quarti di finale della scorsa stagione.
Nei momenti difficili, i tifosi rossoneri vengono fuori e fanno sentire tutto il loro calore. Ci sarà una grande coreografia e una ottima ospitalità per gli ospiti, che non creano mai alcun problema di ordine pubblico.
La partita è di quelle durissime. La sfida, improba.
Ma il Milan non ha nulla da perdere. Nessuna pretesa, nessuna aspettativa. Ogni pressione sarà sui blaugrana, e questo forse permetterà agli uomini di Allegri di giocare più liberi. Siamo tutti curiosi di vedere cosa può fare questa squadra. Quanto è cresciuta e dove può arrivare. Anche perché fra 4 giorni saremo ancora qui a fremere in attesa del Derby.
La stagione entra nel momento decisivo : Forza Ragazzi!





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La coreografia della Curva Sud
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La coreografia della Curva Sud



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Un'altra immagine della coreografia "1899 - La Storia siamo noi. Onoriamola"



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(grazie al Milan Club Seregno)
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(grazie al Milan Club Seregno)



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(grazie al Milan Club Seregno)
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(grazie al Milan Club Seregno)




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Barcellona 2-0
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Il pulman dei catalani fuori dall'albergo che li ospitava
(grazie ad Aldebaran Visigalli)
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(grazie ad Aldebaran Visigalli)


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(grazie ad Aldebaran Visigalli)
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(grazie ad Aldebaran Visigalli)




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Il campo di gioco prima dell'inizio della gara
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La formazione rossonera al centro del campo



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La formazione rossonera
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La formazione rossonera



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Un'altra immagine della formazione rossonera
(Archivio Magliarossonera.it)



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Due immagini del gol di Boateng





Il gol di Sulley Muntari





Festeggiamenti Muntari - Boateng
(dal sito www.gazzetta.it)



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Festeggiamenti a fine gara



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I giocatori festeggiano verso la Curva a fine gara
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La gioia dei rossoneri condivisa con il pubblico




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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)






La "Gazzetta dello Sport" del 21 febbraio 2013


Il "Corriere dello Sport" del 21 febbraio 2013



Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 21 febbraio 2013
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dal sito www.gazzetta.it

CHAMPIONS, MILAN-BARCELLONA 2-0: CAPOLAVORO ALLEGRI. GOL DI BOATENG E MUNTARI
Partita strepitosa dei rossoneri, che vincono la gara d'andata e accarezzano il sogno della qualificazione ai quarti
MILAN, 20 febbraio 2013 - In un San Siro d'altri tempi il Milan fa l'impresa. Batte 2-0 il Barcellona spezzando tradizioni antiche, annullando Messi e i suoi magnifici compagni, contro tutto e tutti. In un San Siro d'altri tempi un Milan d'altri tempi - undici anzi, dodici eroi - costruisce un capolavoro. Che lezione! Il 12 marzo al Camp Nou dovrà completare l'opera. Metà o forse di più, ma il segnale lanciato al mondo è così forte da udirsi anche sul pianeta dei blaugrana.
SPECULARI - Con le formazioni annunciate 24 ore prima, Milan e Barcellona si guardano allo specchio: doppio 4-3-3, ma diverse tipologie di gioco. Quello iper razionale dei blaugrana; il più elementare, per ovvi motivi, dei rossoneri. La sfida inizia con 18 passaggi del Barcellona; trama strappata da Boateng dopo un minuto e 10 secondi circa. Esempio di magistrale e noioso possesso palla atto a innervosire chiunque capiti sotto.
BOA VICINO AL GOL - Una scodellata al 5' dal limite di Muntari alta di poco, certifica però che il Barça se la dovrà sudare. Il Milan interpreta bene la gara. E la gabbia? Il leone attende al varco; lo circondano in 4 o 5, pronti a stringerlo e murarlo. Al 10', però, Messi trova un varco e dalla lunetta mira il primo palo, ma rimpalla su Zapata. L'affanno in fase difensiva talvolta è evidente, ma appena possono i rossoneri scatenano il contropiede, unica arma per ferire i catalani. Un po' come al 16', quando El Shaarawy trova la palla giusta ma se l'allunga in area favorendo l'intervento di Puyol che mette in angolo. Da cui il cross dalla bandierina che mette a referto la nitida occasione capitata a Boateng, colpo al volo che sfiora il palo alla sinistra di Valdes. Il Milan gioca corto ed esalta spirito di sacrificio, esaltata dalla fase difensiva di El Shaarawy e Montolivo.
POSSESSO INUTILE - Il Barça dal canto suo trotterella in attesa della fiammata. L'estenuante scambio di palloni dei marziani ha sempre un fine preciso, ma appena può il Milan scappa. Al 36' Boateng da destra cera il Faraone che in scivolata arriva in ritardo. Irriverente, il Barcellona esalta serenità, in contrapposizione alla trance agonistica dei rossoneri. Conti alla mano, il 69 per cento di possesso palla dei marziani alla fine della prima frazione è solo scena. Onore al Milan che limita la qualità degli avversari e regge bene grazie alla compattezza dei reparti.
LA SUBLIMAZIONE - La filosofia del far girare la palla, fa girare le scatole al Milan, che dopo dieci minuti di tocchetti estenuanti ruba palla e affonda. Al secondo conquista una punizione. Palla a Montolivo che scarica; Zapata blocca a braccia alzate proprio sui piedi Boateng che non perdona. Incredibile ma vero, il Barça va in crisi e subisce il gioco del Milan. Inizia a questo punto la prova sacrificale dei rossoneri che difendono l'oro con le unghie. Pazzini al 29' cede il posto a Niang dopo essersi immolato per la causa (uno scontro aereo fortuito con Puyol). Ma non è tutto: al 36' Niang scatena El Shaarawy che scatena Muntari che batte Valdes con un tiro angolato micidiale. E'il delirio, la sublimazione. Il Milan vince chiudendo con passione e rabbia. Un delitto se non fosse stato così. Per una notte i tifosi hanno avuto ragione: "La storia siamo noi".
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

IL DUO GHANESE STENDE IL BARÇA. MANOVRA DIFENSIVA MONUMENTALE, ALLEGRI DIRIGE UN CAPOLAVORO DA OSCAR
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Abbiati 6.5: non viene mai impegnato da Messi e compagni, ma all'ultimo rintocco compie un'uscita che vale oro.
Abate 7.5: nella versione deluxe, Ignazio non si fa mai superare da Jordi Alba, riuscendo a compiere interventi efficaci e provvidenziali. Intelligente e costante, dà un gran contributo anche nelle fasi di possesso.
Zapata 7: ottima prestazione del centrale colombiano. Non si distingue per spettacolarità, ma non si fa mai superare dagli avanti blaugrana.
Mexes 8: la migliore gara in rossonero coincide con una serata storica per il Milan. Monumentale in alcuni salvataggi, amministra il pallone con arguzia, senza farselo portare via. Un autentico gladiatore a San Siro.
Constant 7: davanti non spinge in maniera continuativa, ma dietro non fa passare nessuno, Messi compreso.
Montolivo 8: devastante apporto del Caravaggio che, da mezz'ala o da vertice basso, è sempre più leader della mediana milanista. Per descriverlo bisognerebbe snocciolare il vocabolario, il Milan ha in casa una gemma.
Ambrosini 8: il capitano prende per mano la squadra, disputando una prova sontuosa contro i più forti del mondo. Mai domo in mezzo al campo, riesce a rubare alcuni palloni di importanza sesquipedale. Come nei giorni migliori.
Muntari 8: anche lui gioca nella sua versione top, sigillando una prestazione super con un sigillo di rara bellezza. A distanza di quasi un anno è ancora protagonista, nonostante il grave infortunio subito. Allegri ha recuperato un altro tassello fondamentale.
Boateng 8.5: probabilmente il migliore della mediana e dell'attacco rossonero. Unisce i reparti, pressa, difende e si butta negli spazi. L'1-0 è solo la ciliegina (bella consistente) di una delle più splendenti gare di Prince in rossonero. Un giocatore ritrovato, una vittoria nella vittoria.
Pazzini 7: gioca pochi palloni, ma riesce a procurarsi dei falli e tenere lontano il pallone dalla metà campo milanista. Nella ripresa è lui a suonare la carica con una serie di azioni caparbie. (Dal 75' Niang 7: entra per sostituire un esausto Pazzini. Sfodera le sue qualità offensive e le pone al servizio della squadra. Dà il la all'azione del gol di Sulley, servendo El Shaarawy con una magia)
El Shaarawy 7.5: non era al meglio della condizione, ma non si è mai risparmiato. Diagonali difensive e scorribande offensive: nel primo tempo avrebbe anche la chance per la rete, ma si allunga la palla sul più bello. Intelligentissimo sul 2-0 di Muntari quando, invece di tirare, serve un assist di platino al compagno ghanese. (Dall'87' Traoré 6: entra a dare una mano nel finale, c'è tempo per un paio di progressioni)
Allegri 8.5: prepara la gara con cura maniacale, avendo studiato i precedenti della scorsa stagione. Il Barcellona non riesce mai a tirare in porta, segno che i meccanismi di squadra sono funzionati alla grande. Una vittoria che porta la firma in calce del tecnico livornese, fin troppo criticato e mai del tutto lodato per il suo lavoro in rossonero.


dal sito www.corriere.it

IL MILAN C'È, SHOW ROSSONERO ANTI-MESSI
Dopo una serata così si vorrebbe fermare il tempo. E non andare mai a dormire, per paura di scoprire al risveglio che è stato tutto un sogno. Difficilmente si rivedrà un Barça tanto fiacco e impotente. Ma anche il Milan ha i suoi meriti: adesso ha il diritto (anzi il dovere) di credere alla qualificazione.
Quando ho scritto che nel calcio i miracoli a volte accadono, prima della sfida con i blaugrana, le mie speranze non andavano oltre un pareggio con diversi gol. Impensabile che la misera difesa rossonera potesse uscire incolume dalla sfida col supercannoniere Messi. Invece Mexes e Zapata hanno retto bene, grazie soprattutto al muro invalicabile eretto davanti a loro da Ambrosini e Montolivo.
Così il Barça ha pestato l'acqua nel mortaio, consentendo al Milan di colpirlo. El Shaarawy non era in giornata di grazia, ma ha lottato a tutto campo e ha messo lo zampino in entrambi i gol. Pazzini è stato encomiabile, ma forse un ingresso anticipato di Niang avrebbe accentuato gli scompensi catalani.
La partita è stata simile a quella con la Juve come impostazione tattica, con lo stesso revival del catenaccio alla Nereo Rocco. Ma il Milan ha giocato meglio rispetto alla gara con i bianconeri, mentre il Barca era l'ombra di se stesso. Non credo che l'Inter domenica sarà altrettanto remissiva. Ma dovrà vedersela con un certo SuperMario...!