dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-BARCELLONA
Le dimissioni del Papa, i meteoriti sulla Terra. Se c'è un momento per tentare un miracolo, è questo.
Seppur Milan-Barcellona è una grande classica, una gara ricca di fascino e storia, seppur il Milan nella storia abbia vinto molto più a livello europeo dei blaugrana, il momento storico delle due squadre induce a pensare che sarà una doppia sfida all'insegna della certezza del pronostico.
Il Milan è accreditato al 10-15% di passare il turno, forse nemmeno. Ma in casa Milan l'orgoglio viene fuori. E quel 10% verrà fatto valere fino alla morte.
Questo perché alcuni indicatori vanno vedere una parvenza di luce in fondo al tunnel delle difficoltà rappresentate da questa sfida.
Innanzitutto perché la squadra di Allegri è molto migliorata rispetto ai tempi del sorteggio. Da quel momento in poi, la squadra è stata quasi rivoltata come un calzino. 17 giornate in cui in Serie A nessuno ha fatto gli stessi punti dei rossoneri, con punti recuperati su chiunque li precedesse fino a due-tre mesi fa.
Nel frattempo, Allegri ha trovato nuovi giocatori importanti sui quali contare. La crescita dei vari Niang, Montolivo, Abate, Constant, E Shaarawy e Flamini in questi mesi è stata importante, sostanziale.
Ora il Milan è una squadra. Giovane, in fase di costruzione, ma una squadra. Lo stesso tecnico, i tifosi e la società sono curiosi di vedere fino a quanto la squadra è cresciuta. E non c'è test migliore che il Barça dei record.
In secondo luogo, alcuni numeri del Barcellona fanno pensare ad un tenue ottimismo. Se quelli di possesso palla, gol fatti, passaggi riusciti e tiri verso la porta avversaria fanno venire a dir poco il mal di testa, gli score a livello difensivo fanno riflettere.
Conosciamo tutti la perfezione del gioco del Barcellona. La forza dei campioni che ha. L'incredibile fase realizzativa.
Ma con l'arrivo di Vilanova sulla panchina dei blaugrana qualcosa è cambiato nello scacchiere dei catalani. In prima battuta, entrambi i terzini, Alba e Alves, spingono costantemente, mentre prima Guardiola preferiva averne uno abbastanza bloccato, come Abidal. E poi le punte. Il neo-allenatore predilige sempre avere tre punte pure, Messi, Sanchez e Pedro. Questo ha portato benefici in zona gol, dato che nelle varie competizioni ufficiali, sono già oltre 100 le reti realizzate. Ma inevitabilmente ha portato a scompensi in fase difensiva. Il Barcellona, infatti, è la peggiore difesa delle prime 4 squadre di Liga, con dati inferiori anche ad Atletico Madrid e Malaga, che rispettivamente hanno incassato 23 e 21 gol. I gol subiti dal Barcellona sono invece ben 28, che andandosi a sommare a quelli subiti in Champions (5) e nelle altre competizioni ufficiali (10, tra Super Coppa e Coppa del Re) portano il dato sino a 43. Giusto per renderci conto, la bistrattata difesa rossonera, tra Campionato, Champions e Coppa Italia, ne ha subiti 39.
E per una squadra che mediamente ha minimo il 65-70% di possesso palla in ogni gara, subire tutti questi gol è indice di una attenzione difensiva quantomeno deficitaria.
Su questi due punti dovrà basarsi la valorizzazione di quel 10% di cui parlavamo inizialmente.
Il Milan dovrà ripetere la gara d'andata della scorsa stagione, nei quarti di finale.
Attenzione spasmodica dietro, continui raddoppi e ripartenze veloci per cogliere di sorpresa la non perfetta linea difensiva blaugrana. Questo indipendentemente da schemi e uomini che andranno in campo.
I bilanci dei precedenti tra le due squadre a San Siro segnalano una certa parità, e recitano : 2 vittorie rossonere, 2 pareggi e 3 vittorie esterne.
Le ultime due gare, sono quelle dello scorso anno. Il 2-3 del girone eliminatorio, quando in palio c'era il primo posto nel girone, e lo 0-0 già citato, nell'andata dei quarti di finale.
Nella gara del girone, in gol per il Milan andarono Ibrahimovic e Boateng, con un gol splendido che valeva il 2-2 momentaneo. Per gli spagnoli, reti di Messi su rigore, Xavi e l'autorete di Mark Van Bommel, ad aprire le marcature.
La contesa precedente risaliva all'Aprile 2006, nelle semifinali. Quella sera fu Ludovic Giuly, su assist strepitoso di Ronaldinho, a sancire lo 0-1 definitivo, che risultò di fatto decisivo nell'ottica della doppia sfida.
L'ultimo successo rossonero risale invece al girone eliminatorio della stagione 2004-2005. quella sera finì 1-0 con gol decisivo di Shevchenko di testa.
Nel 2000 ci fu invece la gara più spettacolare. Fu 3-3 con reti rossonere di Josè Mari e la doppietta di Albertini, e la tripletta di Rivaldo. Entrambi questi ultimi due, sono ex di entrambe le squadre.
L'altra vittoria rossonera risale alla stagione '89. nel ritorno di SuperCoppa Europea, il Milan di Sacchi si impone per 1-0 e vince il trofeo, dopo l'1-1 dell'andata. Il gol, in quella gara, fu di Chicco Evani.
Roura, secondo di Vilanova, purtroppo impegnato negli Usa per i problemi legati al tumore che gli è stato diagnosticato qualche mese fa, arriva alla gara con praticamente tutta la rosa a disposizione. L'unico assente rimane David Villa, alle prese con problemi fisici. Xavi e Pujol, assenti nelle ultime sfide, sono pienamente recuperati e regolarmente convocati.
Il Barça si presenterà a San Siro con la classica formazione. Davanti a Victor Valdes, in porta, ci sarà la linea a 4 formata da Dani Alves a destra, la coppia Pujol-Piquè in mezzo e l'ottimo Jordi Alba a sinistra.
In mezzo, spazio al trio catalano formato da Xavi, Busquets ed Iniesta.
Davanti, con l'assenza di Villa, spazio a Pedro e Sanchez in appoggio di Leo Messi.
L'alternativa, che gira in queste ore, sarebbe quella di rinunciare ad un attaccante, probabilmente Pedro, per avanzare Iniesta sulla linea degli attaccanti, inserendo un altro mediano come Song per proteggere meglio la difesa. Ipotesi possibile, e già testata da Vilanova.
Allegri aveva le idee chiare sulla squadra da proporre domani sera. E nonostante qualche problemino di troppo, riuscirà a metterla in campo. Infatti, Boateng ed El Shaarawy appaiono recuperati e pronti a scendere in campo. I dubbi, infatti, erano tutti incentrati sulla linea offensiva.
Negli altri reparti, infatti, le cose erano ben delineate.
In difesa, davanti ad Abbiati, tornano Abate e Mexes rispetto al Parma. Completano il reparto, Zapata e Constant.
A metà campo, Ambrosini agirà davanti alla difesa, con Montolivo e Flamini ai suoi lati. Anche i due mediani di domani sera, hanno riposato nella gara di campionato di Venerdi' sera. E come loro, anche Pazzini ed El Shaarawy, che andranno a comporre il tridente offensivo assieme probabilmente a Boateng, in vantaggio sul giovane Niang, che assieme a Bojan rappresenterà le frecce offensive a gara in corso per Max Allegri.
Come detto, 6 su 11 sono nuovi rispetto alla formazione di venerdi' sera. Altro aspetto positvo, vista la gara ad altissima intensità che andrà fatta domani sera.
Per arbitrare la sfida, è stato designato da Collina lo scozzese Craig Thomson.
L'arbitro scelto aveva già arbitrato i blaugrana in Bayer Leverkusen-Barcellona 1-3 della stagione 2011-2012 e in Barcellona-Shaktar 5-1 dell'anno prima. Non ci sono invece precedenti con il Milan.
San Siro sarà tutto esaurito, con circa 80mila persone, pronte a spingere il Milan verso l'impresa. Per la sfida sarà incasso record, con oltre 5 milioni di euro, quasi 500mila euro in più rispetto alla gara dei quarti di finale della scorsa stagione.
Nei momenti difficili, i tifosi rossoneri vengono fuori e fanno sentire tutto il loro calore. Ci sarà una grande coreografia e una ottima ospitalità per gli ospiti, che non creano mai alcun problema di ordine pubblico.
La partita è di quelle durissime. La sfida, improba.
Ma il Milan non ha nulla da perdere. Nessuna pretesa, nessuna aspettativa. Ogni pressione sarà sui blaugrana, e questo forse permetterà agli uomini di Allegri di giocare più liberi. Siamo tutti curiosi di vedere cosa può fare questa squadra. Quanto è cresciuta e dove può arrivare. Anche perché fra 4 giorni saremo ancora qui a fremere in attesa del Derby.
La stagione entra nel momento decisivo : Forza Ragazzi! |