dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
POTREBBE ANDARE PEGGIO, POTREBBE PIOVERE
E allora prepariamoci a spalancare ombrelli su ombrelli. Perché la crisi di questo Milan sembra non volersi arrestare più. Crisi in ogni ambito, in ogni settore. Dovuta a tutti i fattori principali: società, allenatore, tifosi . Ma in campo ci vanno i giocatori. E allora è arrivato il momento che questi giocatori, si mettano davvero in gioco.
Se fin qui hanno pensato che rischiasse solo l'allenatore o che semmai rischiasse l'amministratore delegato per il mercato fatto, si sono sbagliati di grosso.
Bhe è ora di rendersi conto che in molti di loro rischiano il loro posto al Milan. Molti sono in prestito, molti in scadenza di contratto, molti in posizione precaria. Per ognuno di loro, il Milan rappresenta un sogno, un punto di arrivo, ma con un colpo di spugna si fa presto a togliere chi si è impegnato meno, chi non da tutto, chi è timido o impaurito. La tribuna di Boateng, ad esempio, è un chiarissimo segnale ai naviganti. Lui è potenzialmente la stella della squadra, ma con queste prestazioni, questo è il corrispettivo.
Il ritiro ha aiutato a pensare, riflettere. E a Malaga una maggiore coesione, complice anche il modulo più compatto, si è vista.
Ma non è, chiaramente, sufficiente. Serve serenità interiore per trovare le prestazioni che fin qui sono clamorosamente mancate. Perché la rosa è quel che è, lo andiamo ripetendo, ma non è certo da posizioni da retrocessione o da 3 sole vittorie in 11 gare.
Serve voglia di vincere, attenzione, concentrazione. Tutte cose che sono fin qui mancate all'appello in maniera evidente.
E da domani, col Genoa, questo va dimostrato. Ad ogni costo e con ogni mezzo. Vincere è obbligatorio.
Ed è un Genoa, quello che arriva a San Siro, in condizione altrettanto non buone.
In settimana, dopo la sconfitta casalinga con rimonta da 2-0 a 2-4 ad opera della Roma di Zeman, Preziosi ha deciso di sollevare dall'incarico di allenatore quel Luigi De Canio che appariva precario già dal pre campionato. Al suo posto un altro Luigi, Delneri.
Ex Juve, Roma e Porto, con possibilità clamorose anche di allenare il Milan in passato, Delneri torna a Genova dopo aver fatto ottime cose con la Sampdoria targata Cassano e Pazzini. Proprio loro.
Il professore del 4-4-2, autore del miracolo Chievo, riparte da un avventura difficile.
Questo Genoa è una squadra che va registrata in ogni reparto. Ha potenzialità, ma va ben guidato.
A livello difensivo, i rossoblu, subiscono troppi gol. Con 12 reti subite, infatti, sono la terz'ultima difesa del Campionato. Servirà l'attenzione che da sempre Delneri da alla fase difensiva. Ma per la partita di San Siro il neo tecnico può essere in parte rincuorate. Perché se è vero, come è vero, che il Grifone subisce gol con facilità, è altrettanto vero che il trasferta il ruolino di marcia è positivo. Sono infatti solo 3 le reti subite, per giunta tutte nella sola trasferta al Massimino con il Catania, lontani da Marassi.
La squadra si basa principalmente sulla forza della fase offensiva, che con la qualità di Jankovic e Jorquera e l'incisività della coppia Borriello-Immobile riesce sempre a creare problemi all'avversario. I problemi stanno altrove. In una difesa, come detto, spesso troppo fragile. In un centrocampo che ha poca qualità e pochi ricambi. In giocatori ancora purtroppo per loro inespressi o che poco si sono ambientati nel calcio italiano.
Migliorare in ognuna di queste carenze, senza vanificare le potenzialità già espresse, è la missione di Delneri. Dall'ambiente Milan, data la vicinanza tra le due società, non ci si può che augurare che questo accada. Naturalmente da dopo Milan-Genoa in poi. Ça va sans dire.
Vediamo ora qualche precedente a San Siro tra le due formazioni.
Il Genoa arriva a San Siro per la 46.a volta nella storia. Le precedenti 45 sfide (44 disputate in Serie A, 1 in Serie B) vedono 29 successi dei rossoneri a fronte di 4 sconfitte (tutte in A) e 12 i pareggi
L'ultimo pareggio risale al 28 gennaio 2009: Milan e Genoa chiusero sull'1-1 un incontro valido per la 21.a giornata del campionato di Serie A 2008/09 andando rispettivamente a segno con Beckham al 33' e con Milito a due minuti dal termine.
Per ritrovare un successo esterno del Genoa bisogna risalire al 25 maggio 1958: i rossoblu s'imposero con un perentorio 5-1 in una sfida valevole per il 34° turno del campionato di Serie A 1957/58. Alle reti di Abbadie (17' e 22') e Barison (36', 78' e 81') i padroni di casa contrapposero la rete dal dischetto di Fontana (51') per il provvisorio 1-3.
Il successo interno più vicino nel tempo ottenuto dal Milan è dello scorso anno con il risultato di 1-0 imposto grazie alla rete nel finale di Boateng. La gara era stata purtroppo rinviata a seguito della tragica morte di Pier Mario Morosini. Era un Milan che cercava disperatamente di riprendere una Juventus ormai lanciata verso il titolo.
L'anno precedente, fu ancora 1-0. Il gol fu di Zlatan Ibrahimovic, con un lancio super di Pirlo. Altri tempi.
Ancora vittoria nella stagione 2009-2010, con un netto risultato di 5-2, con gol di Sculli(in apertura) e Suazo (in chiusura) per il Genoa, mentre per il Milan, allenato allora da Leonardo, a segno Ronaldinho, Thiago Silva, Borriello (doppietta) e Huntelaar(su rigore, il terzo della gara).
Proviamo ad abbozzare le due probabili formazioni in vista della gara di domani.
Delneri si è ritrovato con una situazione assenze da emergenza. Saranno infatti 6 le defezioni importanti per la gara di domani. Agli infortuni di Rossi, Anselmo, Ferronetti e Vargas si sono aggiunti , dopo la gara con la Roma, anche i problemi fisici di Jorquera e Borriello e la squalifica di Canini.
Il tecnico rossoblu dovrebbe variare di poco quello che è da sempre il suo credo tattico: il 4-4-2. Infatti dovrebbe partire con un 4-4-1-1, trasformabile facilmente in 4-5-1 o 4-4-2 vero e proprio a seconda di come la gara andrà.
In porta ci sarà Sebastian Frey. Davanti a lui, linea a 4 probabilmente formata dal giovane rossonero Sampirisi a destra, dalla coppia centrale Bovo-Granqvist e da Moretti ad agire sulla corsia di sinistra.
I dubbi sorgono a centrocampo. Delneri in settimana ha provato diverse soluzioni. La più gettonata per la gara di domani sembra essere quella con Jankovic a destra, Kucka e Seymour in mezzo e con Antonelli a sinistra. Tuttavia i dubbi sono parecchi : Merkel e Toszer sono infatti in ballo per una maglia, cosi' come il serbo Jankovic potrebbe essere spostato in una posizione più avanzata.
Infatti i dubbi sorgono anche in quella posizione. Melazzi sembra essere il favorito per affiancare e supportare il giovane Immobile, ma le opzioni in tal senso sono parecchie. Bertolacci, lo stesso Jankovic, come dicevamo, e , perché no, Merkel potrebbero agire sulla trequarti per fare da raccordo tra i reparti e supportare il solo Immobile.
Allegri ha invece deciso di insistere sul 3-4-3 di Malaga. O almeno cosi' sostiene.
In porta ballottaggio Amelia-Abbiati, il cui esito molto dipenderà dalle condizioni del secondo.
In difesa sono in 4 per due maglie, per affiancare Daniele Bonera. Tutti e quattro, per motivi diversi, hanno le loro chances. Ad oggi direi che potrebbero giocare Yepes e Acerbi. Ma tutto è in divenire.
Cosi' come è in divenire la situazione in mezzo al campo. Sugli esterni il dubbio dovrebbe essere tra Abate, Antonini e De Sciglio, data la non brillante prestazione di Constant mercoledi' sera. In mezzo, Montolivo è imprescindibile, ed affianco a lui se la giocano Ambrosini e De Jong, qualora recuperi dal problema fisico che lo ha costretto a saltare la gara di Champions League. Davanti a loro, linea a 3 con la probabile conferma di El Shaarawy, Pazzini ed Emanuelson. Ancora panchina, pare, per Boateng, Nocerino e Pato.
Ma si naviga a vista. Queste indiscrezioni potrebbero essere spazzate via con un improvviso cambio di modulo (si parla anche di un 3-4-1-2 o del ritorno al 4-2-3-1) o a qualche defezione dell'ultimo minuto.
Ad arbitrare la sfida, dopo essere stato l'arbitro di porta in Lazio-Milan, ci sarà Mazzoleni, alla sua 88esima gara in Serie A.
Colui che, è sempre bene ricordarlo, ha arbitrato Napoli-Juventus di SuperCoppa Italiana.
Per assistere Mazzoleni sono stati designati i guardalinee Passeri e Nicoletti. Assistenti aggiunti Orsato e Tommasi. Quarto uomo Marzaloni.
Lo stadio, ahinoi, sarà freddo e desolato. Tutt'altra cosa rispetto alla splendida tifoseria della Rosaleda di Malaga. Proprio quando servirebbe che i tifosi provassero a sostenere questa squadra per portarla fuori da questa crisi, la tendenza (tutta italiana, non solo rossonera) è quella di voltare le spalle.
Il pensiero comune è " se allo stadio non ci va nemmeno il presidente della squadra, perché dovremmo andarci noi..". Un pensiero che deve far riflettere nella sala dei bottoni.
Bisogna, comunque, giocare anche contro questo. Senza alibi e senza scappatoie. Stavolta bisogna vincere, anche senza convincere. Muovere questa dannata classifica e allontanarci di dosso una brutta lettera dell'alfabeto.
Forza Ragazzi! |