dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE SIENA-MILAN
Toscana, ancora tu. Il Milan ci torna, un mese dopo la gara con la Fiorentina, e gli viene data la seconda chance per chiudere i giochi.
Nello scontro diretto a Firenze, il Milan aveva buttato via la grandissima occasione di andare a +9, in una gara piuttosto strana, e di chiudere ogni gioco con largo anticipo. Ora il Milan torna in Toscana, a Siena, a +2 dai gigliati, dopo il pari ottenuto contro la Roma, e con l'ultima chance di andare in Champions. Non ci saranno più prove d'appello per Allegri & Co.
Vincere e festeggiare o steccare e trovarsi ad analizzare un fallimento.
Nessuna gradazione di grigio : o sarà bianco o sarà nero.
Di fronte ci sarà un Siena, già retrocesso, ma che si vorrà giocare la partita fino in fondo, come fatto una settimana fa con il Napoli al San Paolo.
Professionismo e orgoglio sono state le parole d'ordine dei bianconeri durante questa settimana, anche in virtù di quanto accaduto un anno fa, con i processi sportivi proprio per essersi venduti gare di fine campionato.
La squadra di Iachini, ex Viola idolatrato dalla Fiesole, in realtà, avrebbe 36 punti, e si starebbe giocando ora a tutti gli effetti la salvezza con Genoa e Torino. Segno che la squadra ha certamente dei valori. Soprattutto in casa, dove contro le grandi lo schema "catenaccio e contropiede" ha spesso portato qualche frutto importante.
Proprio le capacità difensive del 3-4-2-1 senese, sono il tratto distintivo di questa squadra.
Se si analizzano le sole gare casalinghe, infatti, il Siena sarebbe addirittura la settima migliore difesa dell'intero torneo. Sono infatti solo 17 le reti subite al Franchi. Squadre come Napoli e Fiorentina, da tutte considerate squadre solide e quadrate, ne hanno subite di più, rispettivamente 18 e 19, mentre altre, come Milan, Lazio o Catania, sono con 15 e 16, molto vicine alla quota del Siena.
Una squadra, quindi, quella bianconera, che sa stare in campo ed ha assolutamente dei valori importanti.
Emeghara, rivelazione vera e propria di questa seconda parte di stagione, Sestu e Rosina, ad esempio, formano un trio offensivo di tutto rispetto, con riserve come Bogdani, Reginaldo e Pozzi come riserve, che per il livello del Siena non sono affatto male.
Nonostante questo, il Siena è, con 15 gol realizzati, il secondo peggior attacco dopo Il Pescara a livello casalingo, e il terzo peggiore a livello generale con 35 gol segnati.
Emerge quindi la vena spiccatamente difensiva e tattica voluta impostare da Iachini al suo arrivo, dopo l'esonero di Cosmi.
Ma il Milan non può e non deve preoccuparsi o intimorirsi di fronte a questo Siena.
La squadra di Allegri le potenzialità le ha tutte. Merita la Champions come e forse più dei Viola, per la rimonta incredibile fatta e per lo strepitoso girone di ritorno, con appena una sconfitta, peraltro immeritata, ed i 39 punti totalizzati, secondi solo alla grande Juventus di quest'anno.
Si spiegano, quindi, solo con l'inesperienza e la stanchezza fisica, le gambe molli ed il nervosismo visto Domenica sera a San Siro contro la Roma. Il peso del match point, ha tradito qualcuno.
Ma c'è un'altra chance. Stavolta da non perdere.
La settimana è stata, per gli standard attuali, abbastanza tranquilla fino alla giornata di ieri. Nonostante solite le pressioni dell'obbligo del risultato, che hanno portato a qualche screzio, più o meno verificato, a Milanello, le canoniche voci interminabili di mercato e qualche spiffero polemico da Firenze, la settimana era andata via liscia.
Ieri, poi, le solite e fastidiose frasi del Presidente Berlusconi rilanciate a più non posso su tutti i media, che hanno irrimediabilmente mandato in secondo piano la gara di domani.
Ecco il perché dell'incontro che doveva esserci oggi con il Presidente a Milanello, per stemperare i toni. Appuntamento poi saltato dei impegni del Cavaliere.
La squadra ha comunque imparato a convivere con tutto questo ed ha saputo isolarsi e preparare al meglio la partita.
Una gara, quella di Siena, che evoca ricordi agrodolci.
Milan e Siena si sono affrontate nella loro storia 8 volte allo stadio Franchi di Siena.
I precedenti vedono il Milan in vantaggio, con 6 vittorie, 1 pareggio ed una sconfitta.
22 i gol realizzati dai rossoneri, contro 10 subiti.
L'ultimo precedente risale alla stagione scorsa, quando il Milan di Allegri, ancora speranzoso di riacciuffare la Juventus, vince per 1-4 con il ritorno, allora gradito, al gol di Antonio Cassano, di rientro dopo i problemi avuti al cuore. In gol quel pomeriggio anche Ibrahimovic, con una doppietta, e Nocerino.
Prima di quella gara, Siena-Milan era stata di cartello alla prima giornata della stagione 2009/2010.
I rossoneri si impongono per 1-2 con la doppietta di Alexandre Pato ad aprire e chiudere la sfida. In mezzo, il gol di Ghezzal al 34'
L'annata precedente vede il successo più largo del Milan, che si impone con un 5-1 con i gol di Pirlo, Maccarone e le doppiette di Pato ed Inzaghi.
Per trovare l'ultimo, ed unico, pareggio bisogna risalire al 15 Settembre 2007.
La gara si conclude sull'1-1. Senesi in vantaggio con Maccarone e gol rossonero nel recupero, al 91', firmato da Alessandro Nesta.
La sfida precedente è la gara di Ronaldo. Ma non solo. Forse la piu' bella partite tra le due squadre, che termina 3-4 con un continuo saliscendi di emozioni. Il Milan va in vantaggio tre volte, due con il fenomeno, e per tre volte viene raggiunto, fino a trovare la rete del 4-3 finale grazie ad un gol di Ambrosini al 94'.
Per trovare invece l'ultima ed unica sconfitta bisogna risalire al discusso campionato 2004-2005. La partita termina 2-1 con rete iniziale di Crespo, resa vana dalle reti di Chiesa e Cozza. La gara è celebre per il clamoroso gol annullato a Schevchenko per inesistente fuorigioco, entrato in più di un'intercettazione nell'inchiesta di Calciopoli.
Per quanto riguarda le scelte dei due allenatori, Iachini non ha particolari problemi di formazione.
I soli Pozzi e, soprattutto, Vergassola sono in dubbio. Per il resto, intera rosa a disposizione, per questo commiato alla Serie A.
In porta, ci sarà Pegolo.
Davanti a lui, difesa a 3 con Terzi, Felipe e Terlizzi, in ballottaggio con Paci.
I due esterni di centrocampo, che andranno quasi sempre a formare la difesa a 5, saranno Angelo e Rubin. Centrocampo, invece, affidato ai piedi di Calello e Della Rocca. Qualora Vergassola fosse recuperato, sarebbe lui a partire dal 1'.
Bolzoni, invece, sarà pronto a subentrare.
Il trio offensivo sarà il solito, formato da Sestu e Rosina in appoggio ad Emeghara.
Allegri, invece, spera di recuperare Montolivo. Il giocatore è stato convocato e probabilmente giocherà. Se ci sarà solo un rischio, tuttavia, verrà risparmiato.
Vige comunque un cauto ottimismo.
Spazio in difesa, davanti ad Abbiati, ad Abate, Mexes, giocatore a dir poco ritrovato in questo secondo scorcio di stagione, assieme a Zapata, rigenerato anch'esso, e a De Sciglio, favorito su un Constant non al meglio a livello fisico.
Il centrocampo vive sull'incertezza della presenza di Montolivo. Qualora il n.18 sarà abile e arruolato, spazio a lui, con Ambrosini e Flamini. In caso di forfait, ecco Nocerino, autore qui a Siena del suo miglior gol della scorsa, ottima, stagione.
In avanti, conferma per Balotelli ed El Shaarawy. Mentre un infortunio ha bloccato Boateng. Spazio quindi ad uno tra Niang e Robinho, con quest'ultimo favorito. Anche se un ipotesi Pazzini non è assolutamente da scartare.
L'arbitro della delicatissima sfida è Mauro Bergonzi. Il resto dello Staff arbitrale è composto da Di Liberatore e Cariolato come assistenti, Dobosz sarà il quarto uomo;, mentre Damato e Russo gli assistenti addizionali.
In Serie A ha diretto 128 gare totali.
Sono 12 i precedenti di Bergonzi con il Milan, con un bilancio di 6 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. Sono 15 invece le gare dirette in gare del Siena con 3 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte.
Bergonzi è una buona scelta. Un arbitro che non vuole essere mai protagonista. Che sbaglia, come tutti, ma che sa sempre star bene in campo e dialogare con i giocatori. Scelta peggiore di Rocchi di Firenze, comunque, della settimana scorsa, non poteva essere fatta. Quindi, almeno sulla carta, l'ambiente milanista, può stare relativamente tranquillo.
Lo stadio Franchi sarà pieno. L'affluenza di rossoneri sarà copiosa, in quella che si spera sarà una festa.
Il Milan merita il terzo posto. La Champions è la sua naturale casa.
Per la grande rimonta. Per i tifosi. Per la squadra. Per la società. Per il Mister.
Now or Never! E' la gara dell'anno.
Forza Ragazzi! |