dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE PESCARA-MILAN
Match Ball. Il primo in casa Milan. Vincere all'Adriatico di Pescara vorrebbe dire alzare in modo esponenziale le possibilità di arrivare terzi e andare quindi a giocarsi i playoff Champions.
Vorrebbe dire posizionarsi a +7 dalla Fiorentina e metterle quindi pressione in vista del delicatissimo Derby al Franchi di Siena. Ed in ogni caso, anche se la Viola ne uscisse vincitrice, i punti da difendere sarebbero ancora 4 con solo due gare da giocare, ed inoltre un Siena sconfitto dalla Fiorentina, sarebbe un Siena retrocesso. Ciò vorrebbe dire certamente gara più agevole per il Milan nella ultima di Campionato.
Insomma: un match che gli uomini di Allegri non possono fallire. Ma che, tuttavia, fornendo una prestazione simile a quella vista contro il Torino di Ventura appena due giorni fa, rischiano di farlo.
La gara di domenica scorsa ha difatti messo in mostra tutte le difficoltà attuali del Milan.
Innanzitutto di natura fisica, dato che moltissimi dei protagonisti rossoneri più importanti sono infortunati (Montolivo e Ambrosini) o spossati (El Shaarawy, Abate, Muntari e Constant su tutti) da una stagione molto dura e intensa. Fortunatamente per il Milan, ci sono ancora 4-5 giocatori che portano sulle spalle la carretta. Un Mexes come quello visto nelle ultime partite, apparso quasi e finalmente leader a tutto campo, ad esempio difficilmente si era visto prima. Stessa cosa dicasi per Flamini, che sta forse giocando il suo miglior calcio da quando veste rossonero. Idem per Pazzini e Balotelli, che trasformano in oro quanto toccano. Senza dimenticare un Abbiati tornato domenica a dir poco decisivo.
In ogni reparto, dunque, Allegri può contare su almeno un baluardo nel quale riporre le sue speranze.
Speranze riposte, comunque, in un gruppo che è pienamente dalla sua parte, come dimostrato anche durante e dopo Milan-Torino, e che lo sostiene in un momento per lui complicato e insidioso.
La cosa basilare sarà non sottovalutare l'avversario. Sembra scontato dirlo a certi livelli, ma casi di sottovalutazione e di cattivo approccio ci sono sempre. Basti vedere che appena due settimane fa, proprio il Pescara di Bucchi, costringeva la Roma, forse la squadra più in forma del Campionato assieme all'Udinese, al pareggio interno per 1-1. Oppure ancora, nella gara seguente, il Napoli ha dovuto impiegare più di cinquanta minuti per sbloccare la gara all'Adriatico, facendolo solo tramite due gol parecchio fortunosi.
Questo perché il Pescara, ormai libero di testa, dopo la retrocessione, sembra giocare più sciolto e spensierato. Poter giocare in casa propria con il Milan, poi, rappresenta per squadra e ambiente una festa, un privilegio che potrebbe non toccare per anni ancora. Inoltre, complice gli infortuni dei pochi giocatori di esperienza che Bucchi possiede, scende sempre in campo una squadra piuttosto giovane, predisposta alla corsa, al pressing ed a giocare ad un certo ritmo. Cosa che il Milan ha dimostrato in questa fase di soffrire parecchio, soprattutto perché, con l'assenza di Montolivo, ha poca tecnica a metà campo per poter imporre totalmente il proprio gioco.
Guardare i numeri del Pescara è impietoso, e rischia di far pensare ad una gara totalmente agevole.
6 vittorie stagionali, di cui 4 in casa, contro appena 4 pareggi e ben 25 sconfitte, divise tra le 12 casalinghe e le 13 esterne.
Per quanto riguarda lo score reti, il Pescara è la peggior difesa, con 74 reti subite, suddivise tra le 33 casalinghe e le 41 esterne, ed il peggior attacco, con appena 26 gol segnati, suddivisi equamente tra le gare all'Adriatico e quelle in trasferta.
Il Milan, dal canto suo, ha ottenuto appena 25 dei suoi 65 punti totali, fuori casa. Bottino scarno fromato da 6 vittorie, 4 sconfitte e ben 7 pareggi. È comunque qui, che il Milan ha costruito la sua distanza con gli avversari. Se infatti i numeri casalinghi con la Fiorentina sono pressoché identici, quelli in trasferta, vedono il Milan fare 4 punti in più della squadra di Montella. Proprio i 4 punti di differenza che dividono le due squadre.
Per quanto riguarda i sol, sono 28 quelli realizzati e 23 quelli subiti.
L'ultimo precedente tra le due squadre giocato in Abruzzo, risale alla stagione '92-'93, quando il Milan si impose per 4-5 in una gara rocambolesca, che risulta anche essere la gara con più reti tra le due squadre. A sbloccare la gara, proprio un gol di Mister Allegri al 1' minuto di gioco. Allegri che rappresenta il grande ex tra Milan e Pescara. Il Mister ha nella città abruzzese la sua città calcistica principale. La partita vede andare poi in rete per il Milan Maldini, Lentini e per tre volte Van Basten.
Prima di quella gara, altri due precedenti vittoriosi. L'1-3 della stagione 88-89 e lo 0-2 dell'anno precedente.
Per trovare invece l'ultima vittoria interna, bisogna risalire al 1979, quando il Pescara vinse per 2 reti ad una.
Per quanto riguarda la formazione pescarese, Bucchi dovrà fare a meno di molti titolari, fuori per gravi infortuni. Si tratta di D'Agostino, Modesto , Weiss , Quintero, Caprari e Pelizzoli. Kroldrup, out nelle ultime settimane, potrebbe invece recuperare per domani.
E allora spazio a qualche giovane di belle speranze.
In porta andrà Perin, accostato al Milan ma che l'annata a Pescara lo ha forse allontanato definitivamente.
Difesa a 4 che vede Zanon a destra, la coppia centrale formata da Bocchetti e Capuano, mente ad agire a sinistra ci sarà Balzano. Anche Luciano Zauri e lo stesso Kroldrup sono in corsa per una maglia da titolare, rispettivamente da terzino e difensore centrale.
A centrocampo agiranno il classe 91 Rizzo, il brasiliano Togni ed il classe '94 Di Francesco, figlio dell'attuale tecnico del Sassuolo. A giocare da trequartista ci sarà probabilmente Cascione, mentre in avanti la coppia titolare sarà Sculli-Sforzini, in vantaggio su Celik. Un'altra opzione vorrebbe Sculli più arretrato in luogo di Di Francesco, con Celik inserito davanti.
Allegri deve invece far fronte alle assenze dell'ultima gara. Non ci saranno, infatti, ancora Montolivo, Antonini, De Jong, Bojan e Bonera, oltre allo squalificato Boateng. Anche Ambrosini rimane in forte dubbio (risparmiato forse per la gara con la Roma).
In porta ci sarà Abbiati, che si troverà di fronte quel Christian Bucchi, che lo rese autore di una delle storiche parate nella recente epopea milanista.
Davanti a lui, qualche dubbio. Innanzitutto per quanto riguarda i terzini. Se De Sciglio stesse bene, potrebbe essere lui a dare un turno di riposo allo stanchissimo Abate. Mentre dall'altra parte agirebbe Constant.
Al centro, Allegri aveva in mente di risparmiare questa gara a Mexes, per non fargli fare tre gare in una settimana. L'idea era far giocare Bonera, ma con l'infortunio di quest'ultimo, i piani potrebbero essere saltati. Affianco al confermato Zapata, quindi, probabilmente ancora il francese, che si gioca una maglia con Yepes.
Centrocampo obbligato, quello formato da Nocerino, Muntari e Flamini.
Incertezze anche in avanti, dove l'unico sicuro sembra essere Mario Balotelli.
Per quanto riguarda i suoi due "scudieri", Pazzini, Robinho, El Shaarawy e Niang hanno possibilità di giocare, in rigoroso ordine di probabilità. El Shaarawy infatti è apparso domenica contro il Torino davvero fuori fase, e una partita di stop potrebbe aiutare. La coppia Pazzo-Balo sembra poi essere quella attualmente più in forma.
L'arbitro della sfida di domani alle 18 sarà Carmine Russo, di Nola, mentre i suoi assistenti saranno Doboswz e La Rocca. Il quarto uomo sarà invece Rubino, con Damato e Pinzani come assistenti addizionali.
La Roma domani può essere messa fuori matematicamente, la Fiorentina, con una gara complicata da giocare, quasi. Partita quindi fondamentale.
Il Milan ha il match point sul proprio servizio. Può davvero mettere la parola fine alla lotta per il terzo posto. Un doppio fallo contro il Pescara non è accettabile.
Forza Ragazzi! |