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27 gennaio 2013, Atalanta vs Milan 0-1




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE ATALANTA-MILAN
Atalanta-Milan, nel vortice del mercato. In questa settimana di preparazione all'importante gara di domani, di tutto si è parlato fuorchè della partita. Prima Kaka, poi Balotelli, poi l'arrivo di Zaccardo, l'addio di Abate, altri mille movimenti, summit, vertici, incontri. Il rischio distrazione e sottovalutazione è dietro l'angolo.
E sarebbe un peccato, proprio ora. Ora che il Milan ha scavalcato una posizione, passando da settimo a sesto, e che sta trovando un gioco finalmente convincente. Milan-Bologna, infatti, dal punto di vista puramente delle geometrie, del gioco, è stata la migliore gara dell'anno. Tutto grazie ad una ritrovata dinamicità, grazie anche all'inserimento costante in avanti del giovane Niang, che sta stupendo tutti per quanto già pronto per questi livelli.
Sia chiaro, il terzo posto è un obiettivo possibile, ma difficile, e per questo sarebbe importantissimo inserire qualche innesto importante in questa squadra. Ma tra oggi e domani la testa deve essere solo su Bergamo.
Un campo difficile, una squadra insidiosa, da sempre, per il Milan. L'Atalanta di Colantuono tuttavia vive un momento di leggera involuzione.
Nelle ultime sei gare, tra Campionato e Coppa Italia, sono ben quattro le sconfitte, con due pareggi a calmierare la situazione. La vittoria, manca dall'8 Dicembre, con il 2-1 al Parma. E prima di quella gara, altre tre sconfitte consecutive con Bologna, Genoa e Fiorentina.
La classifica, tuttavia, è ancora clemente. 23 punti (che sarebbero 25 per via dei due punti di penalizzazione per il calcio scommesse) e +6 sulla zona retrocessione, frutto di un avvio di campionato molto gagliardo. La media salvezza è ancora più che intatta, ma a Bergamo vogliono e devono senza dubbio invertire la tendenza. A rincuorare ci sono le prestazioni. A Roma, contro la Lazio, i nerazzurri hanno fatto una gran gara, condizionata e decisa solo dagli episodi. Anche con il Cagliari nell'ultimo turno, la sfortuna l'ha fatta da padrona.
Colantuono nelle ultime giornate, complice qualche assenza di troppo, ha cambiato il suo modulo. Ha infoltito il centrocampo, passando ad una sorta di 4-3-2-1, che però non ha convinto. La forza della Dea in questi due anni era stata la spinta sulle fasce, in appoggio dell'ariete Denis, che ora sembra ingolfato.
A Bergamo c'è anche un po' di subbuglio per il mercato. A molti non è piaciuto l'addio a Peluso e Manfredini, due idoli della curva e due pedine importanti nello scacchiere di Colantuono. Lo score in casa, per gli orobici, rimane comunque di tutto rispetto, con 5 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Ben 17 dei 25 punti totalizzati, sono stati realizzati in casa. A livello di gol, c'è una sostanziale parità tra gol fatti e subiti. 12 contro 13. Numeri ben diversi rispetto a quando la Dea gioca fuori casa, dove i gol realizzati sono solo 7, mentre quelli subiti, ben 18.
Bergamo, da sempre, è un campo ostico per il Milan, che ci ha giocato 51 volte, realizzando 20 successi, 19 pareggi e 11 sconfitte.
L'ultimo precedente corrisponde all'ultimo successo del Milan. Nel gennaio della stagione scorsa, i rossoneri si impongono 2-0 a Bergamo, con un rigore di Ibrahimovic e gol di Boateng, proprio su assist dello svedese. La squadra di Allegri metteva cosi' fine all'imbattibilità interna di un Atalanta che in quel periodo era particolarmente in forma.
Nella stagione 2009-2010, la gara terminò con un pareggio tra le due squadre. Nell'Ottobre 2010, i padroni di casa, allenati da Antonio Conte, andarono in vantaggio nel primo tempo con Tiribocchi. Nella ripresa, la squadra di Leonardo trova il pari, grazie ad una splendida girata di Ronaldinho, su assist di Nesta.
Successo rossonero, invece, nella stagione precedente. La gara si giocò ancora ad ottobre, e terminò 1-0 a favore della formazione rossonera grazie alla rete realizzata da Kakà all'80'.
L'ultima vittoria dell'Atalanta, invece, tra le mura di casa, risale al gennaio 2008, recupero della 12' giornata di campionato, in quanto la gara era originariamente stata sospesa al per gli incidenti provocati dai tifosi dei padroni di casa. Nel recupero, i bergamaschi si imposero sul Milan per 2-1. Dopo la rete rossonera realizzata al 16' da Rino Gattuso, il momentaneo pareggio dell'Atalanta arrivò al 42' con Langella. Al 68' fu poi Tissone a realizzare il gol del definitivo 2-1 che regalò i tre punti alla squadra di Del Neri.
Anche nel campionato precedente, stagione 2006/2007, la vittoria fu dei nerazzurri, allenati allora proprio da Colantuono. Quel pomeriggio, l'Atalanta sconfisse i rossoneri 2-0 con le reti di Nicola Ventola al 50' e di Soncin al 92'.
Prima di quella stagione, l'ultima vittoria in trasferta del Milan è del 5 marzo 2006, quando alla 27' giornata la squadra in quella stagione allenata da Carlo Ancelotti ha conquistato i tre punti imponendosi 1-2: vantaggio iniziale dei rossoneri con il gol di Massimo Ambrosini al 72', pareggio dell'Atalanta con Makinwa dopo due minuti, e rete finale di Andrea Pirlo al 95'.
Colantuono ha gran parte della rosa a disposizione, ma alcuni dubbi di formazione. Gli assenti saranno Giorni, per squalifica, Capelli, Lucchini, Bellini, Marilungo e Schelotti, per problemi fisici. Proprio quest'ultimo è il grande dubbio. Il recupero per domani è possibile, tuttavia in settimana è apparso a tutti molto distratto dalle voci che lo vogliono vicino all'Inter. Colantuono potrebbe quindi scegliere di fare a meno della sua freccia sulla fascia destra. Proprio per questo, sembra probabile che il tecnico nerazzurro scelga il 4-3-1-2 come modulo di riferimento. In difesa, davanti a Consigli, è confermata la linea a quattro formata da Raimondi, Canini, Stendardo e Brivio.
Centrocampo a tre che dovrebbe vedere Cigarini nel ruolo di regista e Biondini-Carmona come le due mezz'ali di interdizione e inserimento. A trequarti, giocherà il talentino Jack Bonaventura, che interessa non poco al Milan per la prossima stagione. I grandi dubbi sono in avanti, dove accanto a Denis in molti si giocano la maglia da titolare. Al momento sembra favorito Parra, ma Moralez e Budan sono in corsa per una maglia da titolare.
Allegri sembra invece avere trovato certezze riguardo al suo undici titolare.
Davanti ad Abbaiti, spazio per De Sciglio a destra e Constant a sinistra. Al centro, conferme per Mexes e Zapata. Soprattutto quest'ultimo, sta tornando sui livelli a cui eravamo abituati a vederlo a Udine. Bonera e Zapata hanno recuperato dai rispettivi problemi fisici, e saranno regolarmente in panchina, assieme al neo arrivato Zaccardo.
Conferma da regista davanti alla difesa per Montolivo. Qualche dubbio in piu' sulle due mezz'ali che lo affiancheranno. Sono in 4 per due maglie, ma al momento Boateng e Flamini sembrano favoriti rispettivamente su Nocerino e Traorè, che è in netta crescita. Nel tridente offensivo, accanto a Pazzini-El Shaarawy, sicuri goleador di questa squadra, con 28 reti in due, Niang in vantaggio su Robinho, ancora fuori forma e con un orecchio ancora teso verso il mercato.
Emanuelson non sarà della gara per via di un colpo subito in settimana alla caviglia. Bojan sarà invece pronto a subentrare per cercare di cambiare la gara.
Ad arbitrare sarà Andrea Gervasoni, sezione arbitrale CAN di Mantova, gli assistenti saranno Massimiliano Grilli e Claudio La Rocca, il quarto uomo Maurizio Liberti. Gli assistenti addizionali saranno Paolo Tagliavento e Riccardo Pinzani. Nei 10 precedenti con il Milan, ci sono 6 vittorie rossonere, 2 pareggi e 2 sconfitte.
La giornata sarà interessante, per ciò che riguarda la lotta Champions. La Lazio sembra avere una gara agevole, in casa con il Chievo. Il Napoli va invece a Parma, dove nessuno fin'ora ha vinto. Gara insidiosa. Il Torino sembra essere alla portata dell'Inter di Stramaccioni, mentre Catania e Bologna sono trasferte complicate per Fiorentina e Roma. Insomma, anche questa volta in caso di vittoria i margini per guadagnare punti sulle squadre davanti sembrano poterci essere. Ma tutto deve passare per i 3 punti.
Per un giorno, orecchie tappate sul mercato e teste solo sul campo. 3 punti importantissimi.
Forza Ragazzi!





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Carlone e Paolo "049"
(grazie a Paolo "049")
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(grazie a Doriano Baldassin)


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(grazie al Milan Club Seregno)
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(foto Avanguardia Rossonera)
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(foto Avanguardia Rossonera)
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(foto Avanguardia Rossonera)



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(foto Curva Sud Milano)



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Il Milan Club Femminile Stella di Saronno al seguito del Milan a Bergamo



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Il gol decisivo di El Shaarawy
(dal sito www.gazzetta.it)





El Shaarawy esulta con Niang
(dal sito www.gazzetta.it)






La "Gazzetta dello Sport" del 28 gennaio 2013


Il "Corriere dello Sport" del 28 gennaio 2013




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 28 gennaio 2013
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dal sito www.gazzetta.it

ATALANTA-MILAN 0-1, DECIDE EL SHAARAWY. ROSSONERI AL QUINTO POSTO
Il Faraone segna nel primo tempo in una partita dura e complicata. Gervasoni protagonista, 10 gialli e 2 espulsi: Brivio e Colantuono. La squadra di Allegri sorpassa la Fiorentina: ora è quinta
BERGAMO, 27 gennaio 2013 - Coppia vincente: Stephan El Shaarawy e M'Baye Niang dopo il gol. Ansa Non segnava dal 16 dicembre. Invitato alla danza dal diciottenne M'Baye Niang, il ventenne El Shaarawy la mette dentro alla sua maniera: controllo fulminante e palla nell'angolo. Così il Milan restituisce lo sgarbo dell'andata quando furono i nerazzurri a vincere con un gol di Cigarini. Una vittoria pesante che permette ai rossoneri di salire dal sesto al quinto posto in classifica, sorpassando la Fiorentina.
CONTINUITA' - Con l'intenzione far quadrare il cerchio, Allegri conferma la formazione che ha battuto il Bologna, Mexes compreso nonostante le abbondanti critiche. Alla ricerca della continuità, all'insegna della continuità, ecco ancora il tridente con Niang, Pazzini ed El Shaarawy e Flamini sulla linea mediana. Di fronte però c'è un marpione come Colantuono che si affida alla sua umile schiera, ma dotata e compatta. Da Cigarini a Bonaventura, da Biondini e Denis. Un filo conduttore che conferisce linearità al gioco atalantino. Abili i nerazzurri: dialogano in pochi metri e grazie alla velocità trovano varchi impensabili nelle retrovie rossonere. Non basta comunque a scalfire l'imperturbaile retroguardia di Allegri che mette insieme i pezzi e chiude tutti gli accessi.
LA STELLA DI NIANG - Il Milan inoltre riesce a passare dalla fase difensiva a quella offensiva con esterma disinvoltura, soprattutto grazie a Niang e El Shaarawy. Sicura anche la difesa di Colantuono che permette davvero poco al tridente avversario. Ma al 24' l'Atalanta perde per un infortunio muscolare alla coscia destra Ferri; al suo posto entra Raimondi. Non è un cambio che destabilizza, ma toglie una percentuale di sicurezza alla retroguardia di casa. Se poi al 29' il Milan passa non è certo colpa sua. Semmai è merito di Niang che magnificamente infila un assist in area per El Shaarawy, altrettanto abile a sistemarsi il pallone e infilarlo alla destra di Consigli. Colantuono cambia immediatamente modulo e passa al 4-4-1-1 con Bonaventura a sinistra del centrocampo. Intanto il Milan fa possesso, denunciando però il consueto problema di malizia, tanto predicata da Allegri. Esattamente come al 44' quando su contropiede Biondini mette al limite dell'area piccola per Denis che cicca clamorosamente, sfruttando però un vuoto difensivo, e nel recupero, allorché Zapata perde Denis, il cui cross non va a buon fine.
IL CUORE NON BASTA - Il modo in cui il Milan inaugura la ripresa rivela che Allegri negli spogliatoi deve avere spiegato come si devono chiudere le partite. A tratti il batti e ribatti davanti a Consigli sembra portare a buon fine, ma basta poco per tornare a soffrire quando l'Atalanta, attaccando in massa mette in affanno Mexes e compagni. Reazione che accentua l'agonismo in campo. Così Brivio, nello spazio di nove minuti viene ammonito due volte (la seconda su suggerimento del guardalinee Grilli) e quindi espulso. Alla ricerca dell'equilibrio Colantuono toglie Denis per Matheu, ordinando ai suoi di attaccare a tutto campo. Allegri dal canto suo chiede mobilità per non dare punti di riferimento. Eppure, in inferiorità numerica, l'Atalanta schiaccia a tratti il Milan nella sua trequarti, approfittando delle inspiegabili pause rossonere. Il possesso palla, spesso impreciso, denota una certa stanchezza che Colantuono avverte. Non è un caso l'inserimento di Budan per Cigarini; come dire: vai e segna. Ma è Flamini, a botta sicura, a mancare il 2-0 al 36' facendosi ipnotizzare da Consigli.
SORPASSO - I nervi sono tesi e Colantuono paga finendo in anticipo negli spogliatoi. Esattamente al 40' quando Robinho rileva El Shaarawy e l'Atalanta ci crede e morde i fianchi al Milan. Così salgono in cattedra Montolivo e Flamini. Ma anche Mexes che di tacco anticipa Parra nell'area piccola, poco prima del giallo per simulazione affibbiato a Carmona da Gervasoni a cui è sfuggita la partita di mano. Ma i gialli si fermano a 10 e il Milan passa, sorpassa e balza al quinto posto.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

IL RITORNO DI STEPHAN LANCIA IL MILAN A -6. NIANG CRESCE ANCORA. PAZZO E BOA IN OMBRA
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Abbiati 6,5: sicuro su Bonaventura, gestisce bene i pochi palloni che passano nella sua zona. L’Atalanta non calcia mai in porta ma, alla fine, quasi perde le staffe per una spallata gratuita di Matheu.
Abate 6: Allegri vuole spinta sulle fasce, lui ci prova ma al momento del cross ecco il solito problema. Prestazione comunque sufficiente anche per una buona attenzione in fase difensiva.
Zapata 6: primo tempo bene, nel secondo un pelo meno. Ma Denis e Parra gravitano alla larga dalla zona calda e, alla fine, tiene bene botta.
Mexes 6,5: ottima prestazione del francese che chiude qualunque cosa passi nella sua zona. Tanto spettacolare quanto decisivo il suo anticipo di tacco volante su Parra nella ripresa.
Constant 6: meno intraprendente del solito, nel primo tempo prova il dialogo con Boateng e El Shaarawy ma non riesce a sfornare il cross giusto. Nella ripresa normale amministrazione perché l’Atalanta va molto per vie centrali o gioca nella zona di Abate.
Flamini 6: conferma quanto di buono si era visto contro il Bologna e, nel suo ruolo, fa legna e, ogni tanto, legna anche qualche atalantino che alza un po’ troppo la cresta. Impegna Consigli da fuori  e poi, nel finale, si divora il gol del 2-0.
Montolivo 6: confermato in cabina di regia, parte lento e non sembra incidere sul match. Ma fa tanto lavoro sporco e smista rapidamente i palloni che gli passano tra i piedi.
Boateng 5,5: piccolo passo indietro rispetto a 7 giorni fa. Quando El Shaarawy si allarga, lui avrebbe la corsia per buttarsi dentro ma non lo fa. Nel secondo tempo se ne perdono un po’ le tracce.

Niang 6,5: interpreta nel migliore dei modi il ruolo dell’ala d’attacco. Quando punta Brivio, l’esterno va in difficoltà. Trova il corridoio che mette El Shaarawy nelle condizioni di segnare il gol vittoria. Cresce partita dopo partita e li può diventare devastante.
Pazzini 5: appuntamento rimandato col gol numero 100 nei campionati professionistici per il Pazzo. Desaparecido in mezzo all’attacco rossonero, non ne becca una.
El Shaarawy 7: gol numero 15 in campionato e un peso che sparisce dallo stomaco. Raimondi lo sta ancora cercando tra le linee. Primo tempo ad alto tasso di qualità, con qualche errore d’egoismo da limare. Nella ripresa aiuta nei momenti di difficoltà la squadra che decide di puntare su Niang per i contropiedi.
SOSTITUTI: Robinho: sv. Traoré: sv.
Allegri 6: porta a casa una vittoria fondamentale che porta il Milan a -6 dal terzo posto. Si pensa partita dopo partita ma i cambi, anche per dare ossigeno alla squadra, vanno fatti prima.