dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE SAMPDORIA-MILAN
Vincere, per provarci. Il Milan ha il suo obiettivo stagionale ora ben chiaro in testa. Dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia ad opera della Juventus e la difficile, quasi impossibile, sfida ai quarti di Champions con il Barcellona, la squadra di Allegri deve concentrarsi unicamente a provare a centrare il miracolo del terzo posto. La missione è davvero difficile. Non tanto per i punti, 7 al momento, quanto per il numero e la qualità delle squadre davanti. Tuttavia i rossoneri ci devono provare, rinfrancati anche dai punti guadagnati nella giornata precedente.
Ne va del futuro economico della società, del mercato e soprattutto della situazione personale di molti attori di questo Milan, in primis l'allenatore, appeso sempre più ai risultati.
Ma il calendario può dare una mano al Milan. Ora, senza più impegni infrasettimanali fino a fine febbraio, attendono i rossoneri le non impossibili sfide con Sampdoria, Bologna, Atalanta, Udinese, Cagliari e Parma, prima di affrontare l'Inter nel Derby. Un filotto, con almeno 13-14 punti su 18 portati in cascina (quando all'andata erano stati appena 7 nelle stesse gare) e la concomitanza con qualche scontro diretto tra le squadre davanti, potrebbero consentire al Milan di entrare davvero nel vivo della lotta, andandosi poi a giocare nella seconda parte del girone di ritorno gli scontri diretti per sperare nella riuscita della missione.
Nel frattempo la società lavora alacremente sul mercato. È stata una settimana piuttosto calda. Le voci non si sono mai fermate, a seguire trattative frenetiche e impensate. Soldi ne girano pochi, ma idee si. E su quelle prova a fare mercato Galliani, che per ora sonda il terreno e, non appena avrà ceduto 4-5 giocatori in esubero, potrà provare a rinforzare questa rosa, bisognosa soprattutto di un centrocampista e un difensore centrale.
Tornando al campo, la gara probabilmente più complicata del lotto delle sei prossime sfide che attendono il Milan, è probabilmente quella di domani sera al Ferraris. La Sampdoria di Delio Rossi è tornata in salute. Ha battuto la Juventus a Torino ed inizia davvero a recepire le indicazioni del neo tecnico. Come il Milan, i blucerchiati stanno lanciando giovani molto interessanti. Krsticic, Icardi ed Obiang sono tre gioiellini non da poco. E su di loro si basa la risalita salvezza della Sampdoria.
Un altro fattore che non sorride al Milan è senza ombra di dubbio la partita di mercoledi' sera. Gara intensa protrattasi fino ai supplementari. Vero che la squadra rossonera vive un buon momento di forma, anche vedendo la corsa continua e l'intensità messa in campo fino al 120' minuto, ma è altrettanto vero che la stanchezza non potrà che palesarsi domani sera. E contro una squadra che fa del ritmo e del pressing le sue peculiarità, ci dovrà essere la massima attenzione.
L'ex allenatore di Palermo e Lazio, ha impostato i blucerchiati con un 3-5-2 ben coperto e che sappia sfruttare le caratteristiche di tutti. Ha saputo recuperare dal cestino un Palombo che proprio da buttare non era ed ha ridato una quadratura e un carattere che la squadra allenata da Ferrara sembrava aver smarrito da parecchio tempo.
Trasferta storicamente non facile quella di Genova per il Milan.
Nelle ultime 6 gare a Marassi contro la Samp in campionato, sono ben 3 le sconfitte, tutte per 2-1, contro 2 pareggi, entrambi per 1-1, ed una sola vittoria.
L'ultimo precedente risale alla stagione dello scudetto, quando il Milan dominò in lungo e in largo la gara, andando in vantaggio per 1-0 con Robinho e sbagliando molte occasioni. La Samp con Pazzini riuscì a pareggiare a e difendere il prezioso pareggio sino alla fine.
Nella stagione precedente erano stati Cassano e ancora Pazzini a punire il diavolo. 2-1 con gol rossonero in apertura di gara di Borriello.
2-1 Samp anche nella stagione 2008-2009, quando Cassano, con un gol fantasma, e Pazzini portarono la Doria sul 2-0. Ad accorciare le distanze fu Pato nel finale di gara.
Netto 0-5 la stagione precedente. Scorpacciata di gol, tutti nella ripresa, per la squadra di Ancelotti, che andò in gol con Kaka, la doppietta di Gilardino ed i gol di Seedorf e Gourcuff. Ad allenare i blucerchiati allora c'era Walter Mazzarri.
Nella stagione 2005-2006, altro 2-1 interno, con le reti di Gilardino in apertura per il Milan e poi Bonazzoli e Tonetto a ribaltare il risultato.
Prima di quella sconfitta, due vittorie esterno. Per 0-1 nella stagione 2004-2005, con gol di Shevchenko il giorno dopo la nascita di suo figlio, e per 0-3 in una delle gare meglio giocate dalla squadra di Ancelotti nella stagione 2003-2004 che portò allo scudetto. Quella sera in gol andarono Tomasson e Shevchenko, con una doppietta.
Pochi dubbi di formazione per quanto riguarda Delio Rossi.
Saranno out Pozzi, Maxi Lopez, Maresca e Berardi. Verrà confermata quasi in toto la formazione dello Juventus Stadium.
Quindi Romero in porta e linea a 3 con Gastaldello, Palombo e Costa. Folto centrocampo a 5 con De Silvestri ed Estigarribia sulle corsie. Il trio centrale sarà composto dai giovani Poli, Obiang e Krsticic. Coppia avanzata formata invece da Eder e Icardi.
Allegri invece recupera qualche giocatore. Ancora niente da fare per Bonera, Yepes, Muntari e De Jong, ma le buone notizie arrivano da Zapata e Robinho, che tornano disponibili, mentre ci sono speranze anche per Constant. Per Ambrosini non dovrebbe trattarsi di niente di grave, dopo che si era temuto qualche problema muscolare dopo i problemi a Torino.
Dubbio in porta, dove Abbiati è favorito su Amelia.
Linea a 4 con Abate a destra, Mexes e Zapata, in vantaggio su Acerbi, centrali e Mattia De Sciglio a sinistra.
Centrocampo a 3 con Montolivo e Nocerino mezze ali, ad affiancare Ambrosini.
I dubbi riguardano sempre il reparto avanzato. Con Pazzini squalificato, e Robinho al rientro, dovrebbero essere Boateng e lo stesso brasiliano a coadiuvare Stephan El Shaarawy, che sentirà aria di Derby, lui che è nato a Savona e cresciuto nel Genoa. Alternative offensive sono rappresentate da Emanuelson, Bojan e Niang, pronti a subentrare. A centrocampo, in panchina, si rivede Traorè, che ha ben figurato mercoledi' nello scampolo di gara concessogli da Allegri.
Qualora Ambrosini non ce la faccia, tuttavia, l'alternativa sarebbe rappresentata da Montolivo davanti alla difesa, con l'inserimento di Boateng mezz'ala, come ottimamente fatto a Torino, e di Bojan o Emanuelson davanti.
Ad arbitrare la sfida sarà Marco Guida, arbitro giovane, ma che ha già diretto 34 partite in Serie A. Ha arbitrato il Milan due volte: Milan-Chievo 4-0 il 27 novembre 2011 e Milan-Atalanta 2-0 del 2 maggio 2012. Il fischietto di Torre Annunziata non ha mai diretto la squadra allenata da Delio Rossi.
I suoi assistenti saranno Paganessi e Bianchi. Assistenti di porta Calvarese, che ha arbitrato l'ultima gara con il Siena a San Siro e Valeri, che torna a dirigere una gara del Milan dopo il Derby ricco di polemiche di quest'anno, e dopo che Galliani lo dichiarò apertamente tecnicamente inadeguato. Quella sera fu proprio Guida a non collaborare con Valeri non segnalando il clamoroso rigore di Samuel su Robinho nel finale di gara. Insomma, qualche inquietudine in casa Milan per questa designazione c'è.
L'importante è che inadeguato non sia il Milan.
Il filotto deve essere l'ossessione dei giocatori di Allegri. Va cercato con rabbia, concretezza, determinazione. Quasi a livello spasmodico. Solo vincendo con continuità si può inseguire una speranza.
Forza Ragazzi! |