dal sito www.gazzetta.it
THIAGO SILVA ALL'ULTIMO RESPIRO. MILAN, PAREGGIONE COL BARÇA: 2-2
Al Camp Nou i catalani si fanno sorprendere dopo 24 secondi da Pato e da una grande partenza dei rossoneri, poi prendono in mano il gioco e rimontano con Pedro e una splendida punizione di Villa. Al 92' il gol del pari del brasiliano
BARCELLONA, 13 settembre 2011 - Non basta neppure un gol dopo 24" per espugnare il Camp Nou. Ma quando il Barcellona ha la vittoria in tasca contro un Milan troppo spuntato, il cuore e la classe di Thiago Silva scrivono il 2-2 finale. I rossoneri, che giocano una gara dignitosa, difensivamente buona, ma che a un certo punto hanno la forza di proporre solo due linee molto corte, vengono via con un risultato pesantissimo. Forse non del tutto meritato, ma che esalta le doti europee del Milan. Che in Champions non è mai morto. E forse aveva ragione Massimiliano Allegri. Facile parlare dopo, ma a posteriori sarebbe stato meglio tenersi Cassano per il secondo tempo. Come il buon Max aveva fatto capire che avrebbe fatto nella conferenza stampa della vigilia. Perché quando deve rimontare, il tecnico livornese si gira verso la sua panchina e vede solo difensori e centrocampisti. E il gol del pari, viene da una palla inattiva, altra lacuna della squadra di Guardiola, composta non certo da giganti.
SCELTE - Così Allegri non sconfessa Galliani e conferma il 4-3-1-2, con Nocerino che la spunta su Ambrosini a centrocampo. L'idea è tenere più impegnata la difesa del Barça, che senza Piqué e Puyol perde parecchio. E di fare male con la velocità di Pato.
SCIENZA ESATTA - Per una volta il calcio lo è. L'idea diventa realtà dopo 24". Il Milan batte il calcio d'inizio e dall'alto si vede subito il pessimo allineamento di Mascherano e Busquests, centrali d'emergenza di Guardiola. Pato vede subito il varco lasciato scoperto anche da Keita e si infila come pochi saprebbero fare. Il suo primo passo sembra quello del Michael Jordan dei bei tempi. Nessuno lo prende e il papero non fallisce davanti a Valdes.
TESORETTO - Inizia subito un'altra partita. Il Milan si difende. E' inevitabile. Ma lo fa con ordine. Van Bommel è un professore di pressing e raddoppi davanti alla difesa, Abate è più che dignitoso contro Villa e Pedro (che si scambiano fascia di continuo), Nesta con due salvataggi dimostra di essersi lasciato alla spalle la Lazio. Si intuisce che il Milan se recupera palla e riparte con Pato può essere pericoloso, mentre Cassano e Boateng sono meno incisivi. Il problema è proprio il recupero della sfera. Non solo. Seedorf viene soffocato dal pressing del Barça e Cassano non tiene una palla quando dovrebbe far ripartire il Milan. Dura tenere botta così.
PIU' BARCELLONA - I blaugrana stuzzicano Abbiati con Messi, che fa quasi reparto da solo, poi è la stessa Pulce a trovare il palo esterno su punizione al 18'. Allegri ha predisposto una gabbia sull'argentino, che però quando prende velocità è un giocatore irreale. E Il pari nasce proprio così, in un momento in cui i cataani stanno salendo di tono: Leo mette il Kers sui quadricipiti, accelera, salta Abate e da sinistra mette in mezzo un cioccolatino che neppure il Pedro impreciso di questi ultimi tempi può evitare di scartare. CAMBI In precedenza erano usciti gli acciacati Boateng e Iniesta, rimpiazzati da Ambrosini (con Seedorf trequartista) e Cesc Fabregas. Guardiola ha una squadra più profonda: la lezione è evidente. I rossoneri terminano un po' in sofferenza la prima frazione, ma tengono l'1-1.
STESSO COPIONE - Purtroppo il tema non cambia in avvio di ripresa. Il Milan si difende e non riparte più. Xavi stuzzica i riflessi di Abbiati col gran destro da fuori area, poi Cassano è protagonista di un altro meno sul taccuino della sua prova, provocando il fallo su Busquets dal limite che porta alla pennellata di David Villa su punizione. 2-1 Barça.
VALDES SONNECCHIA - Al 17' Allegri ripropone l'assetto che aveva in mente alla vigilia. Fuori Cassano, dentro Emanuelson. Ma il Milan con questo assetto, il nuovo entrato e Seedorf alle spalle di Pato, non crea nulla. Valdes raccoglie un colpo di testa del Papero, calato alla distanza, dopo l'unico (!) corner conquistato dai rossoneri. Il Barça, con Puyol, accanto a Mascherano, gioca al gatto col topo.
THIAGO SVETTA - I corner, dicevamo. Abate ne conquista uno nel recupero su Abidal. Puyol, furibondo, chiede un fallo e si fa ammonire. Chissà, forse sa già come finirà. Seedorf pennella, Thiago Silva va più in alto di tutti e fa 2-2. Grande Milan. Si perchè ci vuole una squadra speciale per strappare un punto dopo una partita così.
Jacopo Gerna
dal sito www.milannews.it
IN PROGRAMMAZIONE A SAN SIRO: IBRA SHOW E BRIVIDI IN DIFESA
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 5,5: Qualcuno dei soliti rinvii da brividi, fa quello che può fino alla completa ed inarrestabile esplosione del furore blaugrana
Abate 6,5: Insieme a Nesta, è l’unico ad affrontare a viso aperto Iniesta, Villa, Abidal e Messi, che pure lo brucia in occasione dell’1-0. Non tira mai i remi in barca, difficile chiedergli di più
Nesta 6,5: Il più criticato dopo Milan-Lazio è anche il migliore della sfida del Camp Nou. Chiamato a decine di uno contro uno, confeziona altrettante chiusure decisive e tiene in piedi, finché può, un reparto costretto agli straordinari
Thiago Silva 6,5: Gli avversari – anzi, i marziani – arrivano da tutte le parti, ed affrontarli non è facile per nessuno. Fa quello che può sulle scorribande di Messi & co., confezionando un discreto primo tempo. Sembra sparire alla distanza, ma ricompare a tempo scaduto con la zuccata che regala al Milan un punto dorato e a dir poco inaspettato
Zambrotta 5: Dalle sue parti Dani Alves ha vita facile, controllando la fascia dall’inizio alla fine senza difficoltà
Nocerino 5: Se due settimane fa gli avessero detto che oggi avrebbe affrontato Xavi e Iniesta, non ci avrebbe creduto. Un pesce fuor d’acqua come tutti più o meno, ma almeno lui ha l’alibi dell’emozione
Van Bommel 4,5: Avete presente l’uomo diga capace di reggere da solo il peso del centrocampo negli ultimi mesi? Bene: stasera non si è visto praticamente mai (76’ Aquilani: sv)
Seedorf 5,5: L’inizio fa ben sperare, anche perché il Barça per qualche minuto regala praterie. Peccato che con il passare del tempo il centrocampo rossonero, di cui lui sarebbe la mente, si spenga a poco a poco come un misero cerino. Perfetto è soltanto, ma non è poco, l’assist per Thiago Silva sul calcio d’angolo decisivo
Boateng sv: Prova con coraggio a tenere in piedi le trincee della resistenza rossonera, ma si capisce presto che la musica non lo esalterà (35’Ambrosini 4: Entra per rilevare l’infortunato Boateng, ti aspetti la reazione di orgoglio di un atleta esperto oltre che di una bandiera, macché...Perde quasi tutte le palle che gli capitano tra i piedi e in due occasioni per poco non la combina grossa)
Pato 5,5: Pronti via e illumina la serata con una giocata delle sue. Brucia Busquets e Abidal e si candida al ruolo di protagonista, che riesce ad assolvere soltanto per una manciata di minuti. Ha comunque il merito del primo gol e di cercare, in più di un’occasione, l’azione personale
Cassano 4: E’ in uno stato di forma eccezionale per gli standard italiani, ma innocuo per i ritmi e la perfezione imposti dall’orchestra catalana. Gioiello tascabile, ma stasera non pervenuto (61’ Emanuelson 5,5: Titolare fino al primo pomeriggio, gioca l’ultima mezz’ora provando a dare imprevedibilità ad un reparto praticamente ingessato)
Allegri 5: Il pareggio in extremis di Thiago Silva è il giusto premio per la grinta e l’audacia del pacchetto arretrato e non rispecchia l’impegno palesato da una squadra sicuramente inferiore al Barcellona, ma anche eccessivamente timorosa di metter palla a terra e provare a giocare, approfittando delle rare ma clamorose voragini altrui |