dal sito www.gazzetta.it
FESTA AL MILAN DEGLI ADDII. INZAGHI SALUTA CON UN GOL
Nella partita che chiude anche l'era Gattuso-Nesta-Zambrotta, i rossoneri vincono in rimonta 2-1 con il Novara. Segna Garcia, pareggia Flamini e SuperPippo realizza la strepitosa rete della vittoria
MILANO, 13 maggio 2012 - C'era una volta...e come in una favola Pippo Inzaghi si congeda con il gol. Decisivo, quello del 2-1 al Novara che era passato in vantaggio con Garcia. Flamini nella ripresa aveva ristabilito le distanze, poi, nel finale, SuperPippo ha segnato una rete da favola concludendo nel modo migliore la sua carriera rossonera.
SUBITO GATTUSO - Allegri in occasione del festival degli addii, parte con Zambrotta, Gattuso e Seedorf titolari, mentre Inzaghi e Nesta si godono tutto il primo tempo dalla panchina. Contro il Novara, in una partita senza significato ai fini della classifica, il Milan si propone con Ibra e Cassano dal primo minuto e Aquilani a centrocampo, in quella che rappresenta anche per lui l'ultima presenza in rossonero. Attilio Tesser ne approfitta per ribadire il bel gioco del suo Novara, con Jeda e Caracciolo punte, supportate dal talentuoso Rigoni. E l'essere retrocessi dopo un solo anno di paradiso, non incide negativamente sul Novara che si concede un bel primo tempo con tanto di gol e occasioni sfiorate.
DISASTRO MEXES - La rete è di Garcia che sfrutta una bambola della difesa rossonera dopo una punizione di Rigoni. Il solito pasticciaccio permette all'argentino, tutto solo davanti ad Amelia, di infilare senza problemi. La reazione del Milan non è convincente. La squadra corre poco e solo Cassano cerca di guadaganrsi la pagnotta, ma senza trovare un dialogo con i compagni. I primi 45' offrono due bei colpi di testa di Caracciolo fuori di poco, in cui la punta piemontese sovrasta che è un piacere un marmoreo Mexes, il sinistro di Zambrotta che accarezza il secondo palo e l'incredibile errori sottoporta di Aquilani che conclude a lato. Insomma, la classica partita di fine anno in cui a pesare è l'infinito rimpianto di una stagione gettata al vento. Ma a fare rumore di più è l'infortunio di Boateng che lascia a Flamini dopo una decina di minuti: quasi il simbolo del campionato rossonero, costellato da infortuni.
ANCORA UNA VOLTA INZAGHI - Ma la ripresa è altra cosa. Il Milan pressa con convinzione e trova il pareggio all'11' con Flamini. Il regista è Cassano, abile a servire al francese una palla perfetta; altrettanto abile l'ex Arsenal a trovare l'angolino con un esterno destro. E' senza dubbio il miglior momento dei rossoneri che mancano a più riprese il raddoppio, concedendo però troppo facilmente il contropiede al Novara. Come al 18', quando Rigoni parte dalla sua area e dopo una galoppata manca il 2-1, allargando troppo il diagonale. Tesser toglie Caracciolo per Radovanovic, Allegri lancia nella mischia Pippo Inzaghi che rileva Cassano. L'ordine è uno solo: fate segnare Pippo. Entra anche Nesta (out Aquilani) e il cerchio è chiuso. In tutti i sensi, perché Inzaghi il gol lo fa. E che gol! Stop di petto in corsa su assist di Seedorf, come quando aveva vent'anni, e girata al volo di destro che fulmina Fontana. Il più bel finale nel giorno più triste della stagione.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
BRIVIDI E LACRIME NEL GIORNO DEGLI ADDII, VITTORIOSO ABBRACCIO A UN MILAN DA SOGNO
LE PAGELLE di Francesco Somma
Amelia 6: Incolpevole sulla conclusione ravvicinata di Garcia, chiamato in causa poco e punto nel corso della gara
Zambrotta 6: L’ultima in rossonero è un pomeriggio dignitoso, che lo vede gestire bene l’out destro nelle due fasi, pur soffrendo a tratti i raddoppi di Rigoni e Gemiti
Mexes 5,5: Calca le mattonelle che furono di Alessandro Nesta, non senza patire la fisicità di un Caracciolo per fortuna impreciso e inefficace
Yepes 5,5: Come e più di Mexes, cede soprattutto nel primo tempo alla tentazione del nervosismo e all’imponenza di Caracciolo
Mesbah 5: E’ l’anello debole di una difesa spesso aperta a dismisura. Fallisce gli appoggi ravvicinati ma anche i traversoni che Ibra e Cassano aspettano come il pane
Gattuso 7: A scanso delle commoventi celebrazioni che gli riserva San Siro, abbassa la testa,comincia a correre con il fischio d’inizio e chiude con quello finale. Chiude esattamente in linea con una carriera straordinaria: sbattendosi più di tutti nel cuore di un centrocampo spesso privo d’identità. Lascia sul campo l’anima e il cuore rossonero
Aquilani 5,5: Arriva a un passo dal gol su sponda di Inzaghi, senza riuscire ad abbellire una prova insipida e all’insegna della discontinuità (Nesta sv)
Seedorf 6: Non ricorderemo Milan-Novara come una gara giocata al massimo, ma come il degno e commovente suggello di una carriera semplicemente inimitabile
Boateng: sv (Flamini 6,5: Conferma di avere nel mese di maggio il tempo preferito, per sfornare gol belli e prestazioni di spessore
Cassano 6: Ci mette impegno e coraggio ma, complice la rivedibile intesa con Ibrahimovic, non riesce ad apportare il giusto livello di qualità (Inzaghi 8: La sua carriera rossonera non ha bisogno di ulteriori approfondimenti. Gli mancava solamente il sigillo d’autore, poteva darlo solo lui, con un gol voluto, decisivo e liberatorio. Con le lacrime e con il bacio alla maglia che amerà per sempre)
Ibrahimovic 5,5: Ci mettesse lo stesso impegno palesato da Cassano, gliene daremmo atto senza la minima difficoltà. Invece eccede troppo spesso in giocate stucchevoli e in concrete. In linea con le ultime esibizioni, insomma…
Allegri 5,5: Un tempo regalato ad un Novara che non ha nulla da perdere, tutt’altra musica nella ripresa, specie con l’inizio delle passerelle. Pomeriggio da brividi concluso nel mjgliore dei modi…
dal sito www.gazzetta.it
INZAGHI: "QUASI, QUASI..."GALLIANI: "ANNI MERAVIGLIOSI"
Il bomber rossonero: "Ho ancora tanta voglia. Parlerò con Galliani e Berlusconi...". L'a.d. del Milan: "Ancora Pippo? Deve passare la nottata...". E a chi lascia: "Mi auguro di rivivere anni come quelli"
Pippo addio. O no? Dopo lo splendido gol numero 156 (tanti come quelli di Gigi Riva e Roberto Mancini) nella partita numero 300 al Milan, Filippo Inzaghi ha realizzato che quasi quasi potrebbe cambiare idea. "Come si fa a uscire? Non ce la faccio ad andare a casa. E' tutto magico, questa maglia mi ha fatto vivere emozioni incredibili, ho battuto tutti i record. Forse è giusto lasciare così o forse no, perché ho tanta voglia - dice concitato -. Per me è difficile giocare con un'altra maglia, devo riflettere. Oggi mi godo un'altra splendida giornata". Insomma, è incontenibile. "Parlerò con Galliani e Berlusconi, mi hanno voluto loro al Milan e ora vediamo cosa mi proporranno, quale sarà il loro pensiero: quando non hai dolore e hai la voglia di un ragazzino dire basta è dura, ma anche non giocare con la maglia del Milan è dura". Poi pensa ai compagni di tanti trionfi. "Oggi - ha ricordato parlando di Nesta, Gattuso, Seedorf, Zambrotta e Van Bommel - lasciano grandi uomini, grandissimi giocatori con un cuore enorme: vedrò, oggi è tutta un'emozione, però la giornata di oggi mi rimarrà per sempre nel cuore. Non voglio pensare a niente".
QUANTE LACRIME - E giù lacrime Adriano Galliani che a fine partita, con il microfono in mano, parla ai tifosi nominando gli eroi: Inzaghi, Nesta, Gattuso, Zambrotta, Van Bommel e Roma, alla fine della loro avventura in rossonero. "Pippo grazie per 300 partite meravigliose - ha detto -. Anche oggi il Milan ha vinto grazie a te: grazie a nome di tutti i tifosi rossoneri, sei stato fantastico, rimarrai sempre nei nostri cuori. Sei un grande. E grazie a tutti voi tifosi che ci avete seguito quest'anno e l'anno prossimo riproveremo a vincere lo scudetto". Poi Galliani ha chiamato anche Nesta, Gattuso e Zambrotta. "Con voi abbiamo vissuto anni meravigliosi, siete davvero grandi campioni e grandi uomini. Mi auguro di rivivere ancora anni meravigliosi come quelli". Anche Zambrotta è esploso in un pianto a dirotto andando sotto la Curva Sud a prendersi gli applausi, mentre i compagni sono rimasti sulla linea di metà campo, incluso Seedorf, a braccia conserte. Quindi ha preso il microfono Gattuso: "Grazie di tutto e forza Milan fino alla morte, non mollate perchè questa è una maglia importante".
JUVE HA MERITATO - Poi Galliani è stato bloccato a bordo campo. "Chi verrà tra Tevez o Balotelli? Credo proprio nessuno dei due. Non ho voglia di parlare di mercato, ci sono tanti mesi per farlo. Sono veramente emozionato, provato, mi sono venuti i lucciconi agli occhi. Escono dal Milan non solo grandi giocatori ma vanno via delle persone super, lo spogliatoio senza questi giocatori non riesco ancora a immaginarlo: quando ci raduneremo per la prossima stagione ci mancheranno. Il futuro di Inzaghi? Chi lo sa, boh, facciamo passare la nottata e poi ragioneremo, parleremo. Ho la tristezza e la malinconia per la loro partenza, sono giocatori di un livello pazzesco - ha aggiunto il dirigente rossonero -. Sono tutti giocatori fantastici, penso che a parte Ambrosini, che vedrò presto, e non so Seedorf, finisce la squadra che ha vinto i tre trofei internazionali nel 2007". Per congedarsi infine sotterrando l'ascia di guerra: "Essendo arrivati a 4 punti di distanza dalla Juve, il gol di Muntari non è stato decisivo, anche se rimane un episodio molto importante. Gli errori succedono, ma adesso archiviamo questo campionato, ho già fatto i complimenti ad Agnelli, alla Juventus e va bene così". |