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7 aprile 2012, Milan vs Fiorentina 1-2




dal sito www.gazzetta.it

ULTIMISSIME: MAXI LOPEZ IN COPPIA CON IBRA
6 aprile 2012 - Novità dell'ultimissima ora in casa rossonera: contro la Fiorentina Allegri schiererà in attacco Maxi Lopez - e non Robinho - al fianco di Ibrahimovic.





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"Ciao Alice piccolo Angelo"
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"Dondo rimettiti presto, il tuo posto è questo!"



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La Curva Sud per la partita contro la Fiorentina
(dal sito www.curvasudmilano.it)



7 aprile 2012, Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Fiorentina 1-2
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(per gentile concessione del Milan Club BNL di Roma)
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(per gentile concessione del Milan Club BNL di Roma)





Antonio Cassano, di nuovo disponibile
(dal sito www.gazzetta.it)
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Un'altra immagine di Antonio Cassano di nuovo in panchina





Mister Allegri
(dal sito www.gazzetta.it)



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L'esultanza di Zlatan Ibrahimovic dopo aver realizzato il calcio di rigore



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La "Gazzetta dello Sport" dell'8 aprile 2012
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Il "Corriere dello Sport" dell'8 aprile 2012



Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" dell'8 aprile 2012

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dal sito www.gazzetta.it

AMAURI FA UN REGALO ALLA JUVE. IL MILAN CROLLA CON LA FIORENTINA
I viola vincono 2-1 in rimonta a San Siro. apre Ibra su rigore, pari di Jovetic, gol vittoria dell'ex bianconero. Cassano torna in campo dopo 28 partite saltate
MILANO, 7 aprile 2012 - Juventus, il sorpasso è servito. Ancora sotto l'effetto-Barça, il Milan crolla davanti a una bella Fiorentina che se ne torna a casa con tre punti-salvezza insperati ma meritati. Subisce il gol di Ibra su rigore nel primo tempo, ma nella ripresa pareggia con Jovetic e passa nel finale con Amauri. Un k.o. micidiale che fa scricchiolare la sicurezza dei campioni d'Italia in carica. Unica nota positiva il ritorno al gioco di Cassano, impiegato negli ultimi minuti.
MAXI SUBITO - Definita la posizione di Pato, dirottato nuovamente Boateng nella lista degli infortunati, lasciati a riposo Nesta e Seedorf, ancora in attesa di Van Bommel, Massimiliano Allegri disegna una nuova formazione e per la prima volta schiera dal primo minuto Ibrahimovic al fianco di Maxi Lopez preferito a Robinho; unica novità davvero eclatante, anche se il pezzo forte (in panchina) è Antonio Cassano: di nuovo in gioco da quel lontano 29 ottobre 2011, dopo 28 partite, dopo la grande paura. Delio Rossi sorride davanti ai problemi di Allegri e memore del pari strappato nella gara d'andata, chiede alla Fiorentina l'impresa. Nell'anticamera della retrocessione si affida al suo gioiello Jovetic, ma deve rinunciare a Gamberini, Cassani e Vargas, senza dimenticare gli squalificati Montolivo e Cerci.
SEGNALI VIOLA - La partenza morbida del Milan, i viola fortificati in difesa, ma pronti a sfruttare il contropiede e a mancare il gol al 4' con diagonale di Jovetic che sfiora il palo alla destra di Abbiati, sono i primi lampi di una sfida che non concede spazi alla fantasia tattica. C'è ancora un po' di Barcellona nella testa e nelle gambe dei rossoneri. La squadra di Rossi non si tira infatti indietro davanti a tanti spazi e anche il tiro dal limite al 9' di Kharja, alto di poco, è un altro segnale. Insomma, un approccio alla gara balbettante, nonostante la prodezza di Ibra al 18': una violenta punizione dai trenta metri che Boruc respinge con bravura; tutto bello, tranne quello che combina Muntari, capace di mandare in tribuna la palla ribattuta con la porta spalancata. Ma manca spessore agonistico; troppo evidenti le lacune milaniste soprattutto a centrocampo. La Fiorentina sfrutta tutte le amnesie rossonere e vive di ripartenze, pronta però a gestire la fase difensiva con la massima attenzione. Ma un fallo nell'area viola di Nastasic al 30' su Maxi Lopez cambia gli scenari. Celi concede un rigore generoso e Ibra non sbaglia. La Fiore, a dir poco imbestialita, non ci sta e al 34' è Abbiati a togliere dalla porta la palla calciata su punizione da Ljajic. La risposta rossonera è sul contropiede di Mexes al 39'. Il difensore apre a destra su Ibra che lancia Maxi Lopez; stop dell'argentino e rasoterra che va a colpire il palo alla sinistra di Boruc. Ci prova anche Ibra al 45' pressato da tre uomini, ma il suo pallonetto è troppo alto.
LA DIFFERENZA LA FA JO-JO - Milan comunque sottotono contro una Fiorentina per nulla soggiogata dai primi della classe. Anzi la ripresa viola scatta con una prodezza di Jovetic. Il capitano vola in contropiede sul filo dell'offside (Abate lo tiene in gioco) e al 2' infila imparabilmente Abbiati. E' lo logica conseguenza della perfetta gestione della gara dei viola. Evidenziata dalla reazione dei rossoneri poco lucidi davanti a Boruc. Insomma, il Milan è in panne; al 9', all'ennesimo contropiede tre contro due, i viola gettano al vento il vantaggio con un tiro troppo morbido di Jovetic su Abbiati. Allegri cambia: fuori Ambrosini e Emanuelson, dentro Aquilani e Robinho. Ma è di Jovetic il tiro che fa tremare San Siro al 22', intercettato però da Abbiati.
TOH, AMAURI - Al 24' Maxi Lopez tira addosso a Boruc da un passo, ma non c'è abbastanza tensione nel gioco del Milan per affondare la Viola. Delio Rossi si carica e prova addirittura a vincere, togliendo Ljajic per Amauri al 33'. I rossoneri ci provano in tutti i modi, ma con il fiato in gola. Anche Ibra fatica il doppio, schiacciato com'è dalla marcatura. Così Allegri prova la carta della suggestione: Cassano per Zambrotta. Ma chiedere un miracolo a Fantantonio è impensabile. Funziona invece l'ingresso di Amauri che al 44' sfrutta un erroraccio di Mexes (il secondo dopo quello di Barcellona). Fatale.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

IL CROLLO CHE PIÙ FA MALE. ZAMBRO HAI FATTO IL TUO TEMPO MA È LA SQUADRA CHE NON C'È PIÙ
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 5,5: resta inoperoso per gran parte della partita ma al 33’ del primo tempo risponde presente sulla punizione velenosa di Lijaic. Non preciso nell’occasione del pari di Jovetic con la respinta di piede.
Abate 5,5:  pian piano sta trovando nuovamente la condizione. La Fiorentina, sulla sua fascia gli lascia spesso campo ma non è preciso con i cross che con due marcantoni come Maxi Lopez e Ibra potrebbero creare molti problemi alla difesa viola. E’ lui che tiene in gioco Jovetic nell’azione che porta la viola in parità ma ha anche sulla coscienza una conclusione ritardata in area di rigore fiorentina.
Mexes 5: regista arretrato della squadra è un punto di riferimento costante nel giro palla del Milan. Chiude spesso e volentieri Jovetic e chi gli passa intorno. Pesa come un macigno la disattenzione sul gol vittoria di Amauri.
Bonera 6: solita ottima prestazione da centrale. E’ in un ottimo momento di forma e lo si vede. Viene ammonito, forse con troppa fiscalità, da Celi. Diffidato, salterà la sfida di martedì contro il Chievo Verona.
Zambrotta 5: sulla copertura della posizione nulla da dire, in fase propositiva non ha più la gamba e lo sprint per affondare. Quando De Silvestri o Behrami lo prendono in mezzo, da quella parte son dolori. (Cassano sv: entra e lo stadio esplode, Allegri gli offre i 10 minuti finali dell’assalto).
Nocerino 6: non ci sono più aggettivi per definire questo ragazzo arrivato alla presenza numero 42 in stagione. Corre come un dannato, contiene Lazzari, aiuta su Liaijc. E’ fondamentale per il Milan e con Ibra ha un feeling particolare.
Ambrosini 6,5: capitano indomito, gioca la quinta partita consecutiva e il fiato inizia a scarseggiare. Inizia nervosamente il match prendendosi un giallo pesante che gli farà saltare la gara con il Chievo. Jovetic gli gira a largo oppure prova a saltarlo partendogli alle spalle tra le linee. (Aquilani 6: fosforo e geometrie in un centrocampo che, magicamente, acquisisce qualità).
Muntari 5,5: è quello che a centrocampo dovrebbe essere più fresco di tutti. La linea a 5 di Delio Rossi gli piazza due uomini ai lati ma lui riescea tener bene botta. Si mangia un gol grande così sul miracolo di Boruc che devia il siluro di Ibrahimovic fuori dalla porta.
Emanuelson 5,5:  corre tanto, bisogna ammetterlo, ma spesso manca l’ultimo tocco sia in fase di controllo in corsa che nel passaggio. Si fa rimontare da Nastasic che vanifica una grande invenzione di Ibra.
Ibrahimovic 6: gol su rigore, sassata su punizione disinnescata da Boruc e un Pallone d’oro per Maxi che l’argentino spara sul palo a Boruc battuto. Anche nella ripresa nasconde il pallone ai difensori della viola.
Maxi Lopez 6: lanciato dal primo minute da Max Allegri, lotta molto di fisico in mezzo ai tre centrali viola. Si sbatte tantissimo e sfiora il gol con un gran diagonale che si stampa sul palo alla sinistra di un Boruc pietrificato.