dal sito www.gazzetta.it
IL MILAN NON SI FERMA PIU'. IBRA-URBY: 2-0 AL PARMA
Vittoria al Tardini davanti a Berlusconi. Apre lo svedese su rigore, chiude Emanuelson. Gattuso torna a giocare dopo sette mesi
PARMA, 17 marzo 2012- La decima vittoria in trasferta del Milan coincide con il ritorno di Silvio Berlusconi che dopo 18 anni si fa rivedere in tribuna lontano da San Siro. Ha il tempo di applaudire il Milan malconcio, ma ormai abituato a vincere. Lo fa infliggendo al Parma un uno-due micidiale con Ibra su rigore nel primo tempo e con Emanuelson nella ripresa. Una vittoria importante che marca il gap sulla Juve impegnata a Firenze.
UOMINI CONTATI - Il genio di Giovinco, la tecnica di Biabiany, la velocità di Floccari. C'era poco da scherzare con il Parma. Se poi aumenta il numero degli infortunati, allora è come correre sulle sabbie mobili. Al Milan al Tardini ne mancavano una decina. Elenco infinito. Ci limitiamo alle ultime defezioni: Van Bommel, Abate e Robinho. Ma Donadoni deve fare a meno di Gobbi e Galloppa. Allegri ripesca Zambotta in difesa e lo schiera a destra, mentre Ambrosini si riprende il posto davanti alla difesa. In attacco Ibra fa coppia con El Shaarawy.
IBRA ANCHE SPRECONE - La squadra di Donadoni è compatta e gioca in pochi metri, allungandosi in contropiede, senza mai perdere il contatto con i portatori di palla rossoneri. Il Milan in effetti fa fatica. Si sente la mancanza delle verticalizzazioni di Van Bommel e la spinta sulla fascia di Abate, anche se Muntari recupera tanti palloni, al pari dell'olandese. Lavorano molto i padroni di casa, ma anche per loro non è semplice penetrare la roccaforte rossonera che ha in Thiago Silva il totem. Ma il Milan è squadra imprevedibile, che innesca quando meno te lo aspetti le sue cariche migliori. Come Ibra che al 17' serve a Emanuelson la palla perfetta, deviata però con la mano da Zaccardo. Il rigore è netto e Ibra non sbaglia, con un bolide che spiazza Mirante. I giallobù faticano a rientrare in partita e si ritrovano anche a fare a meno dal 26' di Mariga che lascia a Musacci per un probabile strappo. Il nuovo entrato regala più fisicità, ma non aggiunge pressione alla squadra che cerca con insistenza un ancora non pervenuto Giovinco; l'unica vera azione è quella fortuita di Thiago Silva che devia in angolo il colpo di testa di Paletta, scheggiando la traversa e un tentativo centrale di Valdes bloccato da Abbiati. E' anzi il Milan a sfiorare il 2-0 due volte, entrambe fallite clamorosamente: prima con Emanuelson che a un metro dalla porta vuota calcia alto, dopo una punizione di Ibra respinta da Mirante, e con Ibra che, sfuggito in contropiede, si allunga la palla su Mirante in uscita. Ultimo, al 48', il tiro sul primo palo di El Shaarawy respinto in angolo.
GIOIA EMANUELSON - E' logico vedere un Parma votato al pressing nella ripresa. Con Giovinco, che spunta da tutte le parti. Biabiany è il migliore; svaria che è un piacere, ma è Ibra a sfiorare al 7' il raddoppio dopo un aggancio miracoloso in area e una grande respinta di Mirante...con Nocerino solo sul dischetto. Ma il 2-0 è nell'aria. Lo segna al 20' Emanuelson. Un gol strepitoso, perché l'olandese prende palla a metà campo, sfrutta il velo di Ibra, fa fuori Paletta e Zaccardo, evita Mirante e gonfia la rete. Il gol permette al Milan di gestire la partita e rallentare il ritmo, ma anche di sfiorare il 3-0 ancora con Emanuelson, ancora servito da Ibra: tiro alto da posizione ideale. Donadoni addirittura si copre togliendo al 18' Biabiany per Valiani. Nocerino manca il gol, Ibra impegna in due tempi Mirante con una punizione da distanza siderale. C'è anche Okaka per il Parma (fuori Morrone) e Maxi Lopez per il MIlan (out il Faraone). Okaka entra subito in partita creando spazio e confusione. Ma il finale lo tengono in piedi Abbiati, che compie un miracolo deviando in angolo il tiro di Musacci "sporcato" da Thiago Silva, Floccari che colpisce in pieno la traversa e Gattuso che dopo una vita torna a giocare sostituendo al 91' Muntari. Bentornato Rino.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
IBRA DI UN ALTRO PIANETA, URBY COME NON MAI: SAN SIRO È TUTTA ITALIA...
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6: Si disimpegna senza grosse difficoltà nello svolgimento dell’ordinaria amministrazione, e ancora una volta offre garanzie addirittura superiori rispetto a quelle offerte da chi gli sta dinanzi
Zambrotta 6: La gamba non è quella dei tempi migliori, ma l’esperienza e l’affidabilità gli consentono di comandare senza soffrire
Bonera 6,5: Floccari e Giovinco lo costringono sporadicamente alle cattive, ma alla lunga risulta efficace e difficile da superare
Thiago Silva 6,5: Da brividi la deviazione fortuita che si stampa sulla traversa ad Abbiati battuto. Efficace ed affidabile come del resto tutto il pacchetto arretrato
Antonini 6,5: Né Jonathan, né Giovinco quando si allarga dalle sue parti, riescono a metterlo in difficoltà
Nocerino 6: Mezzo passo indietro rispetto alle ultime prove, dovuto solamente alla scarsa verve negli inserimenti
Ambrosini 6,5: Torna davanti alla difesa con una prova autorevole e di grande spessore. Ruba palloni e si batte senza remore, nei duelli aerei come negli uno contro uno
Muntari 7: Per seguirlo ed apprezzare tutta la grinta e la corsa che profonde sul terreno del Tardini, occorrerebbe una telecamera fissa su di lui. Ci mette l’anima: corre, lotta e si inserisce con puntualità, risultando alla fine uno dei migliori in campo (Gattuso sv)
Emanuelson 7,5: Procura il rigore che spiana la strada verso il successo, divora un già fatto 2-0 e si fa perdonare nella ripresa con il sigillo decisivo. Più protagonista che mai…(Aquilani sv)
El Shaarawy 6: Ci mette impegno e forza di volontà, svaria su tutto il fronte d’attacco, colpisce un palo esterno ma alla lunga non incide (Maxi Lopez sv)
Ibrahimovic 8: Quando la bellezza di agganci e dribbling d’alta scuola arrivano quasi a dare l’impressione di gesti di routine, vuol dire che ci si trova di fronte a un fuoriclasse difficile da descrivere. Segna il gol che mette la partita in discesa e regala momenti di arte applicata al calcio che valgono da soli il prezzo del biglietto
Allegri 7: Come sopra. Se anche in trasferta sembra di giocare in casa, se anche i campi storicamente più ostici vengono violati con facilità, c’è solo da togliersi il cappello e sfregarsi le mani |