dal sito www.gazzetta.it
NOCERINO E IBRA: LECCE K.O. IL MILAN VOLA A +4 SULLA JUVE
La squadra di Allegri vince 2-0: apre il centrocampista, al nono gol in campionato, chiude lo svedese, capocannoniere con 19 centri. Ora la squadra di Conte è dietro di 4 lunghezze
MILANO, 11 marzo 2012 - Passata la paura in Europa, il Milan torna a martellare il campionato. La vittima predestinata è il Lecce, battuto 2-0 con un gol per tempo. Protagonista assoluto, guarda un po', Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese fornisce a Nocerino la palla del vantaggio e arrotonda nella ripresa con un gol da favola. Tre punti che permettono di allungare a quattro sulla Juve fermata sul pari a Genova.
EMERGENZE - L'ennesima vittoria nonostante in casa rossonera l'emergenza sia oramai una parola d'ordine, anche se riavere nel gruppo Antonini e Muntari è già una grande notizia. Rispetto a Londra, Allegri propone il primo al posto di Mesbah e il ghanese alla sinistra dello stakanovista Van Bommel, permettendo così a Emanuelson di fare il trequartista dietro a Robinho e Ibra. Tocca invece a Bonera affiancare Thiago Silva. Il Lecce non è l'Arsenal, ma fisicamente ha i connotati di Serse Cosmi: mastino che dispensa grinta e convinzione, anche se per squalifica conduce l'orchestra dalla tribuna affidando i suoi consigli a Mario Palazzi. Certo che non è messo bene nemmeno il tecnico perugino. I salentini pagano infatti lo scotto con il giudice sportivo che gli ha squalificato Di Michele, Tomovic e Delvecchio, senza dimenticare l'assenza pesante di Cuadrado. Pezzi da novanta per i salentini che approcciano la partita con eccessiva soggezione.
IL NONO DEL "NOCE" - Il Milan se ne accorge subito e pressa schiacciando il Lecce nella sua metà campo fino a passare dopo poco più di sei minuti. Il gol è di Nocerino (il nono in campionato!) che tira di prima e batte Benassi con la deviazione di Miglionico. Ma il capolavoro lo fa Ibra con un assist atletico di rara bellezza. I rossoneri sull'onda del vantaggio provano a chiudere subito la partita: giocate di prima, scambi veloci, esaltazione tecnica. Il Lecce, non pervenuto, sembra non avere scampo. Al 14' Benassi si supera deviando in angolo il sinistro a giro di Emanuelson dopo un batti e ribatti nell'area giallorossa. Al 15' Robinho spreca con un pallonetto troppo molle. Al 19' Van Bommel lancia a sinistra per Ibra che dalla linea di fondo, senza uomini da servire, cerca il colpo di genio con un destro a girare morbido che sfiora il palo opposto. Ma la distrazione in casa rossonera è all'ordine del giorno. Incredibile il campo lasciato a Muriel al 24', abile a sfuggire, ma sconcertante nel tirare alto a due passi da Abbiati. L'occasione ghiotta carica i salentini che avanzando di una decina di metri frenano la pressione del Milan.
LA STANCHEZZA - Evidenti gli ordini dall'alto di Cosmi che impone più pressing nelle marcature e chiede ai portatori di palla di sfruttare la velocità di Muriel e Bojinov. Ma lo svedese mal sopporta le catene e trova sempre il varco per sfuggire. Straordinario lo svedese, pronto a dare una mano anche in difesa e prendere per mano la squadra con Van Bommel, la diga del centrocampo. Al 38' Robinho potrebbe raddoppiare; il brasiliano con un finta penetra in area e dal vertice carica un destro potente che sfiora la traversa. Tocca invece ad Abate, al 44' impegnare Benassi con un rasoterra. Innegabile, però, che sui rossoneri pesino i minuti dell'Emirates: poca lucidità in fase offensiva, troppe incertezze quando il Lecce si distende, in assenza di un adeguato filtro, soprattutto sul corridoio di Muntari, completamente fuori dal coro.
GIGANTE IBRA - Così, alla ricerca di maggiore pressione, all'inizio della ripresa Oddo lascia il posto a Obodo. Il cambio dà più sostanza al Lecce che spinge. Al 7' Bojinov con un tiro da fuori area costringe Abbiati alla bella parata in due tempi. Questo sono segnali, anche se il Lecce si affida di più al caso e a estenuanti meline per trovare il varco giusto. Finalmente al 17' Allegri toglie l'abulico Muntari per Aquilani, spostando così Nocerino a sinistra. Cambio che coincide con un'ennesima magia di Ibra, palleggio sulla linea di fondo e palla in mezzo. Il preludio allo straordinario 2-0. Zlatan riceve al limite da Emanuelson, prende la mira e infila nel sette alla sinistra di Benassi. Un assist e un gol, il diciannovesimo in 21 partite: media mostruosa. Il 3-0, invece, Emanuelson se lo mangia, lasciandosi incantare da Benassi che manda in angolo. Nel Lecce Di Matteo e Giandonato prendono il posto di Bertolacci e Carrozzieri; nel Milan Robinho lascia a El Shaarawy che al 46' si vede negare la gioia del gol dalla parata in angolo di Benassi, bravo a replicare subito dopo su Ibra. Il gigantesco Ibra.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
SICUREZZA MARK, TANTISSIMO IBRA MA POCO MILAN
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6: Conserva la porta immacolata, coronando nel migliore dei modi una settimana di altissimo profilo
Abate 6,5: Ha fiato, birra ed entusiasmo da spendere, e come sempre, in entrambe le fasi, non ne risparmia neppure una goccia
Bonera 6: Muriel è un pessimo cliente, lo perde una sola volta nel primo, poi lo tiene a bada con esperienza e tranquillità
Thiago Silva 6,5: Il primo disimpegno non è da incorniciare, ma il resto della partita si assesta sui livelli che gli competono
Antonini 6,5: Ci mette tutto l’animo ed anche più, risultando affidabile, volenteroso e difficile da superare
Nocerino 6,5: Il nono sigillo in campionato arriva a coronamento di uno splendido triangolo con Ibrahimovic, paga a lunghi tratti l’indolenza che colpisce tutto il reparto mediano
Van Bommel 7: E’ ancora una volta l’ago della bilancia, i piedi che addomesticano tutti i palloni destinati ad arrivare in attacco, il cuore pulsante di una squadra solida ed equilibrata
Muntari 5,5: Più lento ed assente del solito, un passo indietro rispetto alle ultime prove, anche a causa di fastidiosi problemi di stabilità (Aquilani sv. Non riesce a lasciare il segno)
Emanuelson 5,5: Anche per lui un piccolo passo indietro rispetto al passato recente. Poco concreto e determinato, esattamente come Robinho
Robinho 5,5: Fallisce spesso l’appoggio ad Ibra, in una prova fondata sull’impegno ma macchiata ancora una volta da errori importanti in fase realizzativa (El Shaarawy 6: Va vicino al gol sugli sviluppi di una bella azione personale)
Ibrahimovic 8: Ci siamo appena liberati dal prolungato applauso scaturito da un assist apprezzabile e da un gol da fuoriclasse. In un pomeriggio poco scoppiettante sotto il profilo del gioco, i tre punti conquistati oggi portano – ancora una volta – impressa la sua firma in calce
Allegri 7: Il massimo risultato con uno sforzo che se non è minimo, poco ci manca. Un grandissimo Ibra prende per mano un Milan attento più a non concedere (con successo) che a costruire. Risposte eccezionali dagli esterni, conferme importanti da Abbiati e Bonera |