dal sito www.gazzetta.it
IBRA SPAZZA VIA IL CAGLIARI. IL MILAN NON MOLLA LA JUVE
Rossoneri padroni a San Siro: 3-0 ai sardi con lo svedese che prende per mano la squadra e la porta in vantaggio con una splendida punizione per poi offrire a Nocerino la palla del raddoppio. Chiude Ambrosini nella ripresa
MILANO, 29 gennaio 2012 - Lotta continua. Alla vittoria con i fiocchi della Juve, il Milan risponde con un netto 3-0 al Cagliari, domato dalla strana coppia Ibrahimovic-Nocerino nel primo tempo e costretto alla resa nella ripresa ad Ambrosini. Tre punti importanti per segnalare alla Juve che non c'è spazio per le illusioni. Soprattutto una prova di forza nonostante il lungo elenco di defezioni.
ALLEGRI MISCHIA LE CARTE - Come se non bastassero gli infortunati ormai storici (addirittura otto), Massimiliano Allegri deve infatti rinunciare all'ultimo momento anche ad Antonini e Ambrosini, cambiando in corsa una formazione già fatta. Così al centro della difesa ci sono Nesta e Mexes, mentre Mesbah viene confermato a sinistra. Tocca invece a Emanuelson indossare l'abito della mezzala destra, con Seedorf che fa il trequartista dietro a Ibra e Robinho. Fasce veloci quindi, per contrastare al meglio i guizzi di due punte dotate e tecniche come Pinilla, al suo esordio, e Ibarbo. Ma il Cagliari di Ballardini è anche Nainggolan (in odore di Juve), Dessena e il ritrovato Astori in difesa. Non c'è però Conti; al suo posto viene schierato Ekdal. Molto chiaro l'atteggiamento dei sardi sin dal primo minuto. Compatto e abile a raddoppiare con un pressing a volte furioso, il Cagliari segue alla lettera le regole di Ballardini. Una squadra elastica che si alza e si abbassa, soffocando il Milan in tutti i suoi reparti.
PREMIATA COPPIA - I rossoblù hanno personalità e sono un parente lontano da quello visto quaranta gionri fa al Sant'Elia. I rossoneri cercano di far valere la loro immensa classe, focalizzando il gioco su Seedorf e Ibra, con gli inserimenti costanti di Abate, Nocerino e Mesbah. Sembrerebbe la classica partita senza sbocchi, invece il Milan ha dalla sua la grandiosità di Ibrahimovic. Lo svedese si apposta al limite, va a cercare palla a centrocampo, cerca soluzioni diverse per poi cogliere il vantaggio con un capolavoro. Nasce da una punizione al 32', tutto sommato l'unico metodo per perforare una granitica difesa. Dai 25 metri Ibra segna il suo 15° gol in campionato con una bordata chirurgica a fil di palo alla destra di Agazzi. La rete apre ovviamente il Cagliari e lascia campo ai rossoneri che sette minuti dopo trovano il raddoppio. E se non è Ibra a segnare è lui a fare l'assist: una sponda in area di petto per l'accorrente Nocerino che dal limite di sinistro infila nell'angolo il suo settimo gioiello. La conferma delle straordinarie capacità del giocatore, ormai totem insostituibile della squadra. Rossobù puniti dall'improvvisa idea di abbassare il fronte, senza poi dimenticare la mancanza di una robusta copertura a centrocampo.
CHIUDE AMBROSINI - Il doppio vantaggio permette al Milan di gestire la partita, anche se dopo pochi minuti di ripresa Ballardini sostituisce Pisano con Thiago Ribeiro, dilatando il carattere offensivo della squadra. In realtà è il Milan a sfiorare il 3-0, negato da Agazzi che devia in angolo con un gran volo il destro di Nocerino dal limite. Segue l'ingresso di El Kabir per Cossu e di El Shaarawy che prende il posto di Robinho. Il Faraone sfiora subito il 3-0 servito da Seedorf che lascia ad Ambrosini, mentre nel Cagliari Conti rileva Nainggolan alle prese con una delle sue peggiori esibizioni. Più offensivi, i rossoblù non fanno paura e rischiano la controffensiva dei rossoneri che si avvicinano alla rete anche con Emanuelson. Gol che arriva con un esterno destro di Ambrosini servito da Emanuelson che come mezzala non sfigura affatto. Poi solo possesso palla e la doppia ovazione quando Ibra al 39' lascia a Inzaghi. Pippo si danna per raccogliere la gloria, ma il 3-0 può bastare.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
UNA SETTIMANA DA AMBRO. NOCE-IBRA DA MORIRE, E IL MILAN STRABORDA...
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Abbiati 6: Chiamato a fare poco o niente, si impegna solo in qualche uscita in presa aerea e nello svolgimento dell’ordinaria amministrazione
Abate 6: Sulla falsa riga delle ultime prestazioni, si preoccupa più di difendere senza affanni che di appoggiare in maniera concreta la manovra offensiva Comunque non sbaglia nulla
Nesta 6,5: I sussulti non mancherebbero, perché Ibarbo e Pinilla non sono clienti facili, ma insieme a Mexes riesce a tenerli a bada senza difficoltà
Mexes 6: Ibarbo crea qualche grattacapo a lui più che a Nesta, ma è poca roba se rapportato all’ennesima prova autorevole
Mesbah 6,5: A proposito di prove autorevoli, Djamel conferma di saperci fare ed avere il coraggio di affrontare San Siro. Dalle sue parti non si passa, ma soprattutto, dalla sua mattonella partono traversoni al vetriolo: una rarità…
Emanuelson 6,5: Dopo un primo tempo inconsistente, nella ripresa riesce a prendere le misure all’ennesimo nuovo ruolo. Trova uno spunto interessante arrivando alla conclusione e serve ad Ambrosini l’assist per il 3-0
Van Bommel 7: Ordinato e provvidenziale, per fermarlo bisogna solamente placcarlo
Nocerino 8: Più passa il tempo, più difficile è trovare le parole per descrivere le prestazioni e l’utilità del più grande affare rossonero degli ultimi anni. Un mediano di rottura divenuto la mezzala più prolifica del campionato, una seconda scelta divenuta tassello imprescindibile nello scacchiere di Allegri: la piccola grande favola di Antonio da Napoli…
Seedorf 6: Riprende dall’ottima prova di Coppa Italia e forse paga lo sforzo prodotto in quell’occasione, perché malgrado la responsabilità della fascia di capitano fatica ad accendersi in una notte divenuta subito fin troppo semplice (Ambrosini 7: A coronamento della settimana che lo ha visto tornare, per corsa grinta e caparbietà, ai livelli che gli competono, arriva un gol bello e liberatorio. Avanti così Ambro!)
Ibrahimovic 8: E’ lui il fiore all’occhiello della squadra più prolifica del campionato, lui che incarna in due piedi e un corpo statuario la classe e la potenza di un Milan vorace come non mai. Dopo tanti siluri neutralizzati, prova la pennellata su punizione, ed è un capolavoro. Poi regala a Nocerino l’assist per il raddoppio. Alla fine del girone d’andata ha superato lo score totalizzato nell’intero campionato passato: senza parole… (Inzaghi: sv)
Robinho 6: Regala applausi e sorrisi con la solita cara dose di numeri d’alta scuola; svaria da un fronte all’altro del campo ma non trova il guizzo decisivo (El Shaarawy 6: Entra a partita giù virtualmente chiusa ma fa comunque sentire la sua presenza in area di rigore)
Allegri 7: Ibra in forma stratosferica fa girare tutto al meglio, Mesbah si è già ambientato alla grande, Urby a centrocampo dà più che sulla trequarti. 9 gol segnati in una settimana, solo 1 subìto, è questa la strada per andare lontano |