dal sito www.gazzetta.it
STRAPOTERE MILAN: 4-0 AL CHIEVO. E IBRA FA 101 GOL IN SERIE A
I rossoneri dominano la sfida con il Chievo. Apre Thiago Silva, poi il centesimo gol dello svedese in serie A. Il terzo gol è di Pato prima del rigore finale sempre di Ibrahimovic. Veronesi mai in partita
MILANO, 27 novembre 2011 - La sfida è lanciata. Il Milan, con l'ennesima prova di forza, si insedia al secondo posto, al fianco dell'Udinese, a caccia della Juventus, in attesa del recupero di martedì, fra il Napoli e i bianconeri. Con il Chievo i rossoneri giocano a freccette e stravincono, incasellando l'ennesimo 4-0, con i gol 100 e 101 in serie A di Ibra, la perla di Thiago Silva e la rete di Pato. Inesistente la squadra veneta, soggiogata dai rossoneri che chiudono la pratica nel primo tempo.
SUBITO PATO - Archiviato il Barcellona, Massimiliano Allegri si ritrova senza Nesta e Abbiati. Le alternative sono l'ex Yepes e Amelia; cambi obbligatori. Ma dopo gli scricchiolii di Champions sorprende la decisione di schierare Van Bommel perno tattico del centrocampo, invece dell'atteso Ambrosini, con Nocerino a sinistra dal primo minuto e Aquilani a destra. Dirottato Robinho in panchina, al fianco di Ibrahimovic c'è Pato, con Boateng rigorosamente a supporto. Mimmo Di Carlo sogna l'impresa: come Allegri schiera il 4-3-1-2, pronto però a compattarsi in fase di copertura, e affida le sorti della squadra a Pellissier e Thereau, con Sammarco trequartista.
ASSEDIO - Ma la veemente partenza del Milan obbliga subito i veronesi ad arretrare. Il segnale forte è di Ibra dopo 44 secondi, con un destro a giro che scheggia la traversa. Al 4' lo svedese allunga in area per Pato che viene anticipato da Sorrentino. Facilmente penetrabile, il Chievo mostra il fianco e rinuncia a pressare i rossoneri. Il Milan ne approfitta passando già all'8'. Thiago Silva allarga a destra a Boateng che restituisce; il brasiliano dal limite onora la fascia di capitano con un diagonale chirurgico che si infila nell'angolo alla destra di Sorrentino. I gialloblù reagiscono all'11' quando Pellissier non impatta sulla palla servita da Bradley a tu per tu con Amelia.
SENSO UNICO - Ma c'è troppo Milan in campo; a tratti incontenibile. Lo sottolinea Ibra al 16' quando dal limite sorprende Sorrentino scagliando la palla sotto la traversa. Un uno-due micidiale a cui si aggiunge l'infortunio di Mandelli che al 23' deve lasciare il posto ad Acerbi. Non c'è proprio partita. Il Chievo non aggredisce e regala campo ai rossoneri che dilagano al 33'. Segna Pato, fino a quel momento etereo e assente. Il brasiliano, che si trova lì per caso, ribadisce in rete una respinta di Luciano sul bolide di Aquilani. Ti aspetti che l'arbitro Guida chiuda il match per manifesta inferiorità del Chievo, invece al 43' trova la forza di fischiare un rigore per una spinta di Luciano a Pato. Senza pietà alcuna, Ibra non fallisce.
SOLO POSSESSO - Quattro a zero è una combinazione ricorrente nel campionato rossonero. Che potrebbe fare posto alla cinquina se, dopo soli 39 secondi dall'inizio della ripresa, Ibra non scagliasse di pochissimo a lato. Sembra la replica del primo tempo, ma con Hetemaj al posto di Luciano. Identico, invece, l'approccio del Chievo che come un pugile suonato fatica a reagire. Dal canto suo il Milan fa un devastante possesso palla e di tanto in tanto va in percussione con la grinta che servirebbe ai ragazzi di Di Carlo. Crudeli, i rossoneri non concedono nulla al Chievo e non è un caso ammirare Ibra anche nella fase difensiva, quasi volesse impedire a Pellissier di raggiungere l'agognata quota 100 gol. Con l'ingresso di Emanuelson per Ibra e El Shaarawy per lo spento Pato, tutto il resto è noia. Il Milan stellare prosegue la sua marcia.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
TROPPO IBRA PER QUESTO CHIEVO, CAPITAN BRASILE GUIDA LA PASSEGGIATA, SCACCIATI GLI INCUBI AZULVIOLA
LE PAGELLE di Francesco Somma
Amelia 6: Un intervento su punizione e poco altro, questo Chievo è troppo piccolo per creargli problemi
Abate 6,5: Nel primo tempo molto più attivo che nella ripresa, Bradley si divide tra lui ed Aquilani, lasciandogli tanto spazio. Ha un altro passo, si nota ad occhio nudo
Abate 6,5: Nel primo tempo molto più attivo che nella ripresa, Bradley si divide tra lui ed Aquilani, lasciandogli tanto spazio. Ha un altro passo, si nota ad occhio nudo
Thiago Silva 7,5: I paragoni alimentati soprattutto dalla classe e dalla padronanza del ruolo, stasera trovano anche il suffragio della fascia. Bagna la prima da capitano con la consueta cara dose di giocate da fuoriclasse ed un gol da cecchino
Yepes 7: Vince il ballottaggio con Bonera e si aggiudica un posto in prima fila per lo spettacolo “Thiago”. Contribuisce alla buona riuscita chiudendo con ordine e determinazione la strada a chiunque provi a superarlo
Antonini 6: Anche a lui, come ad Abate, gli interni clivensi concedono ampia libertà di manovra, non fa mai mancare l’appoggio a Nocerino ed Ibra sulla sinistra
Aquilani 6,5: E’ il padrone assoluto della parte destra della mediana. Fa sembrare facili anche assist al millimetro e cambi di gioco di 60 metri, che facili sono soltanto per i fuoriclasse
Van Bommel 7: Se Aquilani governa con padronanza la parte destra del centrocampo, lui è il padrone di tutto il reparto. In costruzione come in rottura, chi lo fronteggia ha a che fare con un muro invalicabile
Nocerino 6,5: Ricambia puntualmente la generosità di Antonini, che a sua volta, quando alza la testa, lo trova sempre pronto a ricevere. Dà una mano a chiunque abbia bisogno, è l’uomo ovunque di questo centrocampo, ma non chiamatelo incontrista, che senso avrebbe il gioco di prestigio che confeziona nel primo tempo?
Boateng 6: Corsa, grinta, qualità, e l’assist per il gol di Thiago Silva. Meno appariscente rispetto a mercoledì sera, ma comunque efficace (Emanuelson sv)
Pato 6: Trascorre i primi trenta minuti di gioco occupandosi esclusivamente di battere i calci d’angolo. Poi a un certo punto dalla bandierina va Aquilani: che succede? Manco il tempo di chiederselo, che te lo ritrovi ad esultare per il primo gol in campionato. Timbra il cartellino, si sblocca, ma rimane solo a sprazzi nel vivo del gioco (El Shaarawy sv)
Ibrahimovic 8: Impiega 50 secondi per chiarire la non inclinazione a perdere tempo, colpendo l’incrocio dei pali con una “palombella” dai 25 metri. Esemplare in pressing sui portatori di palla avversari, cambia l’angolo del penalty ma non il risultato, salendo a quota 11 reti in stagione. E’ indiscutibilmente Re Ibra…(Robinho 6: Dei subentranti è l’unico ad andare vicino al gol, ma senza successo
Allegri 7: Chiamatelo “effetto Barcellona” o come vi pare, ma chi si attendeva la reazione ad una settimana più strana che brutta, è stato accontentato. A San Siro va in scena un Milan d’autore, che non lascia spazio a dubbi e malintesi in cui, finalmente e solo a grande richiesta, trova un pertugio anche il “piccolo” El Shaarawy |