dal sito www.gazzetta.it
MOU, LEZIONE AL MILAN. IL REAL PRENDE IL LARGO
Gli spagnoli chiudono la pratica nel primo quarto d'ora con una punizione di Ronaldo e una rete di Ozil deviata da Bonera. Rossoneri sovrastati fisicamente e tecnicamente. L'unica emozione la regala Pirlo che colpisce la traversa. Madridisti a 9 punti, la squadra di Allegri raggiunta a 4 punti dall'Ajax
MADRID, 19 ottobre 2010 - Al 14' del primo tempo Real Madrid-Milan è già finita. Non è un caso che a decretare la vittoria del Real siano gli uomini più dotati di classe: Cristiano Ronaldo e Ozil. Il primo su punizione (al 13'), il secondo con un tiro deviato da Bonera. Ma sono solo due delle numerose occasioni capitate ai padroni del girone che rafforzano la loro leadership e vedono già gli ottavi di finale.
L'INCUBO - Senza Abbiati e Thiago SIlva. Due mazzate. Ma Massimiliano Allegri non si fa prendere dal panico e sbatte in prima pagina Amelia e Bonera: il primo al suo esordio con la maglia rossonera; responsabilità pazzesca nel tempio del Santiago Bernabeu. Una serata da raccontare ai posteri, ma con un incipit devastante. I primi 14 minuti della partita si trasformano in un incubo. Deve aver detto Mourinho: giocate alto e pressate, non fateli respirare. Compito eseguito. Sulle ali di Cristiano Ronaldo, spalleggiato dall'eleganza strafottente di Ozil, il Real segna due volte nello spazio di un minuto. La prima volta con il portoghese su punizione, provocata da un fallo di Pato al limite. L'ex United calcia forte e la difesa del Milan si apre al suo cospetto. Così tanto da gabbare Amelia che non può far altro che osservare la palla gonfiare la rete. Uppercut doloroso. Palla al centro e subito 2-0. Sotto choc, la difesa rossonera traballa e subisce il gol di Ozil, servito da Ronaldo, complice la deviazione decisiva di Bonera.
AMELIA LIMITA I DANNI - La partenza bruciante del Real è inversamente proporzionale all'ansia del Milan, compresso nella sua trequarti. I rossoneri non riescono a ripartire e sbagliano molto nell'impostazione del gioco. A complicare le cose sono gli attaccanti che fanno poco movimento. La squadra di Allegri riesce però a scrollarsi di dosso la paura ed entra in partita al 24'. Più cuore che testa, sia ben chiaro, ma sufficiente per mettere in difficoltà il Real. Ma la reazione rossonera si concretizza al 29' in una punizione di Pirlo che sforna la sua maledetta quotidiana, respinta però dalla traversa, e in un gol sbagliato da Seedorf come un pivello dopo un passaggio gigantesco di Ronaldinho. Due lampi nella notte, però, perché quando meno te lo aspetti il Real esce dalla tana. La squadra di Mou gioca a memoria; con lo stile del tecnico e le sue certezze. Sale così in cattedra Amelia che in successione dice di no a Ronaldo, Ozil e Di Maria.
PATO INGUARDABILE - Il gap fra Real e Milan è evidente anche nella ripresa. I rossoneri si sforzano, ma è troppo lo strapotere tecnico e fisico dei ragazzi di Mou. Inutile l'inserimento di Boateng per Gattuso, anche se il ghanese regala più movimento in fase offensiva. Il Real dal canto suo alterna fraseggi prolungati ad azioni da antologia. Ogni manovra è bellezza del calcio e quando Cristiano va via è il delirio. Entra anche Robinho (fuori Dinho); entra pure Inzaghi che rileva Pato, incappato nella sua classica serata inguardabile e supponente. Ma servirebbe ben altro. Magari un centrocampo veloce, capace di difendere e far ripartite la squadra. Eppure i nuovi entrati accendono il Milan. Bello il guizzo di Pippo che Ibra non trasforma in gol, arrivando in ritardo davanti a Casillas. Violento il destro di Robinho che Casillas devia in angolo. Una reazione tardiva che coincide però con il calo del Real che controlla e fa girare la palla a suo piacere. Fino al tiro conclusivo di Ronaldo, parato da Amelia, il migliore del MIlan. E questo la dice lunga. Il risultato finale non fa una piega. Mou vola praticamente agli ottavi; il Milan dovrà fare i conti con l'Ajax.
Gaetano De Stefano
CALCIO, REAL-MILAN: INCIDENTI, ARRESTATI 2 TIFOSI ROSSONERI
Incidenti fra la polizia e un gruppo di tifosi milanisti si sono verificati nei pressi dello stadio Bernabeu, nella zona nord, secondo quanto riferisce il sito del quotidiano sportivo spagnolo 'As'. Gli incidenti si sono verificati prima dell'inizio della partita, in una strada vicina all'impianto del Real, quando un tifoso rossonero ha colpito un poliziotto con l'asta di una bandiera.
C'è stata poi una carica degli agenti al termine della quale due sostenitori milanisti sono stati arrestati. Sempre secondo 'As', alcune persone sarebbero rimaste ferite.
(19/10/2010) (Spr)
dal sito www.milannews.it
TANTE LE "VITTIME" DEL BERNABEU. BENE AMELIA. DEL BRASILE SI SALVA SOLO ROBINHO
LE PAGELLE di Matteo Calcagni
Amelia 6.5: Incolpevole sui due gol dei madridisti, riesce a tenere a galla il vascello Milan per tutta la gara. Il portiere romano, alla prima ufficiale con la maglia rossonera, non ha assolutamente fatto rimpiangere Abbiati, dimostrando di potersi giocare le sue carte per un posto da titolare.
Zambrotta 6: Soffre tantissimo le incursioni delle Merengues ma, grazie alla sua esperienza, riesce spesso a cavarsela. Il duello con Cristiano Ronaldo è impari, ma il risultato è spesso a favore dei rossoneri.
Nesta 5.5: L'assenza di Thiago Silva si sente e Nesta ne risente. I blancos spuntano da tutte le parti e il centrale romano spesso commette qualche errore, perdendo il contatto con l'avversario diretto.
Bonera 4,5: La sua deviazione che ha portato alla rete di Ozil è tanto sfortunata quanto goffa. Fatica tantissimo contro gli uomini di Mou, riuscendo ogni tanto a salvarsi per il rotto della cuffia. Non era facile coprire i buchi nella serata al Bernabeu, ma Bonera non ha certo superato l'esame.
Antonini 5: Le prova tutte per limitare le incursioni avversarie, ma si ritrova più volte in balia degli avversari. A sinistra, nonostante non ci sia Cristiano Ronaldo, si soffre ugualmente.
Gattuso 6: L'uomo che non molla mai. Tenta il costante raddoppio su Cristiano Ronaldo, cercando di imitare la doppia prova contro il Manchester di tre anni orsono: ci riesce in parte, ma i suoi sforzi aiutano senz'altro un Milan in panne. (58' Boateng 6: Entra al posto di uno sfiancato Gattuso, offrendo il suo dinamismo per la causa rossonera. Non può fare miracoli ma il Diavolo ne beneficia)
Pirlo 5.5: In totale apnea in mezzo alla miriade di maglie bianche, non riesce a ragionare tra le linee avversarie, dispensando meno palloni del solito.
Seedorf 5-: Le serate come quella del Bernabeu, almeno un tempo, erano il suo pane. In questo caso anche Seedorf ha dovuto inchinarsi al predominio Real, mancando anche una ghiotta occasione che avrebbe potuto rimescolare le carte.
Ronaldinho 4.5: Le sue ultime gare da trequartista avevano convinto addetti ai lavori e tifosi. La prova del nove di fronte ad un avversario ostico, tuttavia, è stata fallita clamorosamente. Non pervenuto. (71' Robinho 6.5: Una delle note più liete della serata. Entra al posto di un Ronaldinho impresentabile e la difesa del Real, finora indissolubile, inizia a soffrire. Sfiora anche il gol nel finale, impegnando Casillas con una grande parata. Evidentemente la vecchia aria del Bernabeu lo carica)
Pato 4.5: La doppietta contro il Chievo aveva fatto sognare i sostenitori del Diavolo, desiderosi di vedere un bis della serata dello scorso anno al Bernabeu. Pato non ha saputo ripetersi, dimostrandosi inerme di fronte alla retroguardia Merengue: rimandato. (78' Inzaghi 6: Poco da registrare per il buon Pippo, a parte un assist che, con un Ibra leggermente più lucido, avrebbe forse potuto tramutarsi in gol)
Ibrahimovic 5-: Forse la prova peggiore di Ibra da quando è al Milan. Mourinho lo ingabbia alla perfezione, lui non riesce a cavarsela quasi mai. Lo svedese è stanco e si vede, ma al momento non c'è modo e spazio per rifiatare.
Allegri 5: Il centrocampo schierato, nonostante le ultime uscite lodevoli, è completamente naufragato di fronte all'ondata dei madridisti. Probabilmente Boateng, inserito dall'inizio, avrebbe potuto offrire più dinamismo, evitando la debacle iniziale. Per il resto, oltre all'inspiegabile atteggiamento remissivo di tutta la squadra, c'è poco da imputare al tecnico toscano.
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Mail di Marco Sudati a Colombo Labate di Magliarossonera.it
Carissimo Colombo, ti scrivo all’indomani di una prestazione sicuramente deludente e non all’altezza del nostro blasone. Personalmente sono molto contrariato, figure come quella fatta ieri a Madrid (che va ad aggiungersi agli 0-4 subiti la scorsa stagione dall’inter e dal Manchester Utd), oltre a far male a chiunque abbia a cuore le sorti del Milan, danneggiano l’immagine del nostro club (immagine sulla quale la dirigenza punta, e a ragione, moltissimo). Inoltre la prestazione di ieri, insieme ad altri segnali giunti dalle precedenti partite, ha, a mio giudizio, messo in evidenza l’inadeguatezza di Allegri.
Un cordiale e milanistissimo saluto,
Marco
Mail di risposta di Colombo di Magliarossonera.it
Carissimo Marco, hai perfettamente ragione su tutto; se poi aggiungiamo il fatto che i calciatori (tipo Ibrahimovic) che indossano la nostra gloriosa maglia, tra il primo ed il secondo tempo, anzichè scendere in campo e caricarsi per spaccare il mondo e mostrarsi orgogliosi dei colori che indossano (non solo a parole, per strappare un lauto contratto, ma a fatti concreti) non trovano di meglio che ridere tra di loro o giocare con apatia e sufficienza (Pato) manco avessero conquistato il mondo, un allenatore pur bravo, ma a mio avviso privo, almeno al momento, di quel giusto carisma che serve a farsi sentire (oppure ad attirare a se tutte le attenzioni, distogliendo così la squadra, un po' come faceva Mourinho con l'inter), il gioco è fatto.
Non è l'assenza di Thiago Silva che ha indotto il risultato finale, ma l'approccio gravemente sbagliato alla partita da parte di tutti, e di questo passo non si va da nessuna parte.
Assistendo a prestazioni del genere (l'anno scorso ero presente sia allo 0-4 nel derby che alla disfatta di Manchester) si radica in me ancor di piu' l'idea di tifare solo per i colori, la maglia (ecco perche' ho chiamato il sito magliarossonera), al di sopra di qualsiasi giocatore, allenatore o presidente, che grazie a questa squadra ne ha tratto a piu' riprese ed in piu' modi benefici di varia natura, non ultima quella economica. Un caro saluto, a presto,
Colombo
Mail di Marco Sudati a Colombo Labate di Magliarossonera.it
Condivido in pieno il tuo parere sull’apatia di certi calciatori. Ronaldinho l’ho trovato imbarazzante (sostituito con un ritardo ingiustificato), Pato senza palle (e questa è una caratteristica troppe volte messa in mostra), Ibra un oggetto ancora estraneo al resto della squadra. Ce l’ho con Allegri, soprattutto perché non vedo la sua “mano” sulla squadra. Mi da l’idea di affidarsi ai grandi nomi e basta. Sinceramente mi aspettavo di più, speriamo sia solo un … ritardo nei lavori in corso. Per quanto riguarda la maglia poi, non c’è alcun dubbio, è proprio come dici tu: siamo milanisti per la bandiera e per chi l’ha onorata, per i colori, per il nome, per il blasone creato sul campo. Per questo soffro come un cane quando vedo la mia squadra subire certe umiliazioni (La Coruna, Istanbul, lo 0-5 in amichevole col Chelsea, gli 0-4 della scorsa stagione sono metaforiche ferite, anche se non tutte uguali ovviamente, che ancora sanguinano). Chiunque giochi per il Milan (allenatore compreso) DEVE ONORARLO. Ciao e sempre FORZA MILAN
Marco |