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6 febbraio 2011, Genoa vs Milan 1-1




dal sito www.gazzetta.it

PIRLO NON E' FRA I CONVOCATI
5 febbraio 2011 - Recuperato e fuori dal novero degli indisponibili ma non convocato per la trasferta di domani a Genova. Il centrocampista del Milan, Andrea Pirlo, non è stato inserito nella lista dei rossoneri che sfideranno il Genoa al Ferraris. Come "da programma - ha spiegato Allegri nel corso della conferenza stampa della vigilia - Pirlo è rientrato in gruppo da due giorni: con il Parma sarà a disposizione e penso che giocherà ma domani no, deve ancora fare un pò di lavoro fisico per migliorare la condizione". Nel dettaglio, per la gara con il Genoa, il tecnico livornese ha convocato i portieri Abbiati, Amelia e Roma; i difensori Antonini, Bonera, Didac Vilà, Jankulovski, Oddo, Papastathopoulos, Thiago Silva e Yepes; i centrocampisti Emanuelson, Flamini, Gattuso, Merkel, Seedorf e Van Bommel e gli attaccanti Cassano, Ibrahimovic, Pato e Robinho. Indisponibili, infine, Abate, Legrottaglie, Nesta, Zambrotta, Ambrosini, Boateng, Strasser e Inzaghi.





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Prepartita - Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 6 febbraio 2011



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Video di Giacarlo Cappelli che parla prima di Genoa Milan
(dal sito www.milannews.it)
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Video dell'arrivo dei tifosi rossoneri a Marassi
(dal sito www.milannews.it)




I tifosi rossoneri in trasferta al "Marassi" di Genova
(dal sito www.fototifo.it)
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I tifosi del Genoa per la partita contro il Milan
(dal sito www.fototifo.it)
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I tifosi del Milan a Genova
(dal sito www.curvasudmilano.it)


Tifosi rossoneri a Marassi
(dal sito www.virgilio.it)





L'azione del gol di Pato
(dal sito www.virgilio.it)





L'esultanza di Alexandre Pato
(dal sito www.virgilio.it)


Pato festeggiato dai compagni
(dal sito www.virgilio.it)





Altre immagini dell'esultanza...
(dal sito www.virgilio.it)


...dopo il provvisorio vantaggio rossonero
(dal sito www.virgilio.it)




Il Milan Club Seregno a San Siro per Genoa vs Milan 1-1
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Una nave da crociera nel porto di Genova
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Panoramica della città di Genova
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Giuseppe con lo stendardo
del Milan Club Seregno


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Una fase della partita
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Una fase della partita
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Una fase della partita


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Esultanza dei giocatori rossoneri dopo il gol di Pato
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Lo stadio Marassi vuoto mentre i tifosi rossoneri sono ancora all'interno dopo due ore dal termine della partita




Seguenti immagini dal sito www.akaiaoi.com



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Servizio di Mediaset sui disordini di Genova
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Il "Corriere dello Sport" del 7 febbraio 2011



Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 7 febbraio 2011

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dal sito www.akaiaoi.com

IL MILAN SBATTE CONTRO UN MURO. CON LA LAZIO FINISCE 0-0
I rossoneri non vanno oltre l'1-1 al Ferraris, quarto pari nelle ultime sei giornate, e vedono avvicinarsi il Napoli. I gol tutti nel primo tempo: il brasiliano porta in vantaggio i suoi, nel recupero il pari di Floro Flores
GENOVA - Luigi Ferraris stregato per il Milan, che dopo il pareggio contro la Sampdoria porta via un altro misero punticino contro un Genoa aggressivo e ben messo in campo. Finisce 1-1 nel giorno in cui i tifosi rossoneri tornano a Marassi 16 anni dopo la morte di Vincenzo Spagnolo. Non sono mancati i tafferugli fuori dallo stadio all'arrivo dei pullman dei tifosi milanisti. All'interno dell'impianto, invece, la rivalità tra le due tifoserie si è risolta per fortuna con cori e sfottò. Si tratta del quarto pareggio nelle ultime sei giornate per gli uomini di Allegri che al Ferraris contro il Genoa non vincono addirittura dal 2007. Un pareggio pesante che permette al Napoli di avvicinarsi, ora a soli 3 punti.
MILAN IN CALO - Troppi i punti persi per strada nelle ultime giornate dalla squadra rossonera. E pensare che nel primo tempo aveva funzionato alla grande la coppia Ibrahimovic-Pato con i due sempre pronti a cercarsi. Proprio da una loro combinazione era arrivato il momentaneo vantaggio. Nella ripresa, però, tutta la squadra è calata vistosamente permettendo al Genoa di aggredire gli spazi e bloccare le fasce. Praticamente nullo in fase offensiva Bonera, da dimenticare le discese di Oddo. Le uniche note positive per Allegri arrivano dall'infermeria: Gattuso sembra essersi pienamente ripreso, mentre Seedorf (in panchina) e Pirlo (non convocato) sono arruolabili per la gara interna col Parma. Detto questo i rossoneri sembrano in netto calo fisico. Pare che la squadra abbia pagato un girone d'andato giocato ad altissimi livelli, non solo tecnici, ma soprattutto fisici. Ringraziano Napoli e Inter che nelle ultime giornate hanno approfittato dei passi falsi di Ibra e compagni.
KUCKA L'UOMO IN PIU' - Positiva la prova del Genoa che, dopo un blackout durato 20' nel quale il Milan si era portato in vantaggio, è riuscito a riaccendere la luce confortata dal pareggio in extremis prima dell'intervallo di Floro Flores. I rossoblu non hanno creato tantissime palle gol, ma a centrocampo hanno retto bene le offensive rossonere, conquistando la superiorità numerica sulle fasce con le sgroppate di Criscito e Mesto (ottima la sua prova). Proprio dalle corsie laterali sono arrivati i maggiori pericoli per gli avversari. Ballardini sorride poi per la gara superlativa di Kucka. Il giocatore slovacco, ex Sparta Praga, non solo si è dimostrato fondamentale nella fase di non possesso, ma ha garantito maggior peso all'attacco in fase di ripartenza.
IL MATCH - Primo tempo combattutissimo al Ferraris tra Genoa e Milan. Partono benissimo i padroni di casa che sfiorano il vantaggio in due occasioni: Kucka gira sul fondo sugli sviluppi di un corner, Criscito dai 25 metri impegna Abbiati. Poi lentamente esce fuori il carattere del Milan che va vicino al vantaggio con Robinho, ma il destro del brasiliano dagli 11 metri è alto. Alla mezzora sull'asse Pato-Ibrahimovic passano gli ospiti: assist dello svedese e rete del brasiliano. Il 'Papero' potrebbe raddoppiato qualche minuto più tardi, ma Kaladze si immola sulla conclusione ravvicinata. Nel momento migliore dei rossoneri, in pieno recupero, arriva il pareggio di Floro Flores favorito da un rimpallo tra Kucka e Van Bommel. Secondo tempo con tanti brividi, ma pochissime occasioni da gol. La più ghiotta la crea la squadra ospite con Ibrahimovic che di testa trova l'opposizione in angolo di Eduardo. Cassano entra al 18' della ripresa per Robinho. Konko spreca un'occasione clamorosa al 26', il Milan fa una fatica incredibile a costruire. Bel tiro ancora di Konko, Cassano è praticamente nullo. Segna Pato dopo un fallo di Ibrahimovic, Paloschi divora di fronte ad Abbiati. Finisce in parità, risultato giusto.
ALLEGRI: CALMA, SIAMO ANCORA IN TESTA NOI. Massimiliano Allegri, tecnico del Milan, sottolinea di non sentire la pressione delle inseguitrici dopo l'1-1 sul campo del Genoa. "Sappiamo che il campionato è molto lungo e che le inseguitrici cercheranno di prenderci, ma siamo ancora in testa e con tre punti di vantaggio - dice l'allenatore rossonero intervistato da Sky -. Sapevamo che con il Genoa non sarebbe stato facile. Siamo stati sfortunati in occasione del pari, e nel secondo tempo non abbiamo giocato bene, buttando via troppi palloni. Bisogna migliorare in certi momenti della partita, intanto recuperiamo giocatori importanti". BALLARDINI "Buona partita contro i favoriti per lo scudetto". Ballardini rilancia il Grifone dopo il pareggio interno contro il Milan. "Abbiamo creato difficoltà a una squadra che ha davanti dei giocatori straordinari ed è la principale candidata per il titolo". L'1-1 rimediato contro il Milan carica il Genoa di Davide Ballardini. Il tecnico si dice soddisfatto della reazione della squadra dopo lo svantaggio iniziale e della prestazione dei suoi nella ripresa. "Abbiamo fatto una buona partita, abbiamo giocato bene e creato difficoltà a una squadra che ha davanti dei giocatori straordinari. Il Genoa ha fatto una gran bella partita. Questo Milan è da scudetto. Davanti ha dei giocatori, uno in particolare (Ibrahimovic, ndr), in grado di cambiare il risultato. E' certamente la candidata numero 1 a vincere il campionato". Poi il tecnico non vede l'ora di poter recuperare a pieno i suoi attaccanti. "Se avessi Ibra? Oggi è entrato Paloschi, siamo ben contenti di avere lui magari al top della condizione. Abbiamo Palacio. Ci teniamo i nostri attaccanti, che - conclude Ballardini - sono bravi e giovani".
SODDISFAZIONE KALADZE - Tra i tanti ex della gara ce n'è uno particolarmente soddisfatto a fine gara. E' Kakhaber Kaladze che ha lasciato Milanello con qualche polemica. "Per me era una partita molto importante, che non è stata facile. Abbiamo giocato contro una grande squadra, perché il Milan ha giocatori importanti ed è una formazione compatta e che sta giocando un bel calcio. Il risultato è positivo, perché - spiega l'ex rossonero - il pareggio ci va bene. Guardando la classifica per noi ogni punto è importante". Ma qual è stata la chiave della partita? "E' stata che il Milan, con Ibrahimovic, Pato e Robinho, ha l'attacco più forte del mondo - risponde Kaladze -. Bloccarli lì è stata la chiave della partita, è stato fondamentale, ed ora il Genoa deve continuare come ha fatto oggi, non dobbiamo mollare di un centimetro".

GENOA-MILAN 1-1 (1-1)
GENOA (4-4-2): Eduardo 6.5; Mesto 7, Dainelli 5.5, Kaladze 6.5, Criscito 6.5; Konko 6.5 (dal 45' st Rafinha sv), Kucka 7, Milanetto 6.5, Rossi 6.5; Floro Flores 6.5 (dal 25' st Paloschi 6), Destro sv (dal 15' pt Palacio 6.5). (Scarpi, Chico, Moretti, Veloso). All: Ballardini.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati 6; Oddo 5.5, Yepes 6, T. Silva 6, Bonera 6; Gattuso 6.5, Van Bommel 6.5, Flamini 6 (dal 30' st Emanuelson 6); Robinho 5.5 (dal 18' st Cassano 5); Pato 6, Ibrahimovic 6. (Roma, Jankulovski, Papastathopoulos, Merkel, Seedorf). All: Allegri.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo. MARCATORI: Pato (M) al 29', Floro Flores al 46' p. t.
NOTE - Ammoniti Bonera, Ibrahimovic, Konko, Thiago Silva. Spettatori 25.000 circa.



da "Il Secolo XIX"

CHE BALORDO! QUESTO È GRIFO
Genoa da applausi, pari col Milan. A Pato gol risponde Floro Flores. di Mauro Casaccia. GENOVA. Io non ho paura. Libro,film, giocatore e squadra. Questi ultimi due sono Juraj Kucka e il Genoa, che di generosità e non solo ferma il Milan capolista. Lo slovacco all’arrivo in Italia disse: «La serie A non mi spaventa». Nemmeno il Diavolo. «E non ho paura di andare incontro all’avversario ».Nemmeno se si chiama Zlatan Ibrahimovic. Ed è lì, dallo scontro prepotente tra Kuco e Ibra, che inizia la risalita del Grifone. Al minuto 45, metà gara e metà campo rossoblù, lo svedese punta il centrocampista di Bojnice. Anche Allegri identifica quel momento come determinante: «Forse il fallo di Ibrahimovic non c’era,mentre l’ammonizione è giusta per le proteste. Dopodiché è una combinazione che da quell’azione venga il pareggio».Onesto,il livornese. Anche perché ad aumentare la casualità c’è pure il flipper tra Yepes e Van Bommel che consente all’abile Floro Flores di riequilibrare la rete di Pato, su unica disattenzione del duo Dainelli Kaladze. Ma l’attimo simbolo della prestazione di cuore e intelligenza del Genoa è quello che precede, quello del duello tra giganti. Si diceva, Ibra in surplace sfida Kucka, boriosamente gli vuol piazzare il tunnel; lo slovacco tocca di malleolo e la palla resta lì, danzante, contesa; il lungagnone di Malmoe tenta quel che spesso gli riesce, usa la mole abbinata all’agilità da taekwondo per spostare l’avversario, ma il mediano23enneèunoscoglio.«Io non ho paura».Da quell’istante non ne ha più neanche il Grifo, che si fa balordo alla maniera bella. Corpo a corpo,ne esce vincente Kuco: tamponato il tentativo di tunnel con elastico, ripartenza con tanto di mossa alla Blanco, il poco ortodosso dribbling con balzello ribattezzato cuauhteminha.
Diventa emblema, fa guadagnare il primo coro personalizzato dalla Nord. E pure un punto in più nelle pagelle entusiaste di Enrico Preziosi. Sorriso largo a fine gara, dispensa “cinque” in tribuna. Gli dicono: Kaladze 9, Kucka 10, Rossi 9 e Milanetto 9? Lui:«Va bene». Juraj resiste a Zlatane si lancia avanti, coraggio che è quello di tutta la squadra di Ballardini contro chi guida la classifica. Ibra insegue, tocca palla ma sbilancia il rossoblù. Fallo, il Ferraris s’incendia. Il rossonero, che aveva mandato in gol Pato congeniale assist, sbotta. Labiale: «Ma vaffanculo ». Ringrazi Mazzoleni che ammonisce soltanto. Mentre il Genoa ringrazia Kucka, il ragazzo che non ha paura,e con lui riparte per mandare al diavolo ilDiavolo. Prima volta di Floro Flores, data da tatuare: 6 febbraio 2010. Tanti applausi per la punta e per tutta la squadra. Con l’ex Udinese c’è Destro, la cui partita dura soltanto 14’: guaio muscolare alla coscia destra, dentro Palacio, lasciato fuori per scelta tecnica, stanco dopo due partite in tre giorni. La gara del giovane attaccante rossoblù finisce presto, dopo essere iniziata in sofferenza: pronti via, Yepes lo sotterra su palla alta. Antipasto di un match fisicamente aspro. Se da Kozak le aveva prese, il corpulento colombiano comincia subito a renderle, dopo 2’ attentando al costato di Konko. Poi, al 4’, è la volta di Gattuso sulla caviglia sinistra di Criscito. Minuto 10, ecco Van Bommel duro su Rossi. Cartellini, nessuno. Neanche quando, al 13’, Yepes usa l’avambraccio per fermare Floro Flores. Il primo giallo al 25’, quando Mesto supera in bello stile Bonera che lo atterra. E poi a Ibrahimovic, mica un peso piuma, che subisce la potenza atletica di Kucka, osannato dal pubblico. S’è detto, lo scontro chiave. Il Ferraris ribolle, fin dalla bordata di fischi che accoglie Cassano: l’ex blucerchiato attraversa il campo insieme a Sokratis, ridacchiando. In partenza Allegri gli preferisce Pato, mentre la novità è rappresentata dall’utilizzo del recuperato Bonera come terzino sinistro. Il quale soffre la spinta di Mesto, in un Grifone subito aggressivo. Da quella zona arriva all’ 8’ il traversone buono per Floro Flores, girata che trova il braccio di Yepes, semplice corner per Mazzoleni. Batte Milanetto e girata bis, di Kucka, potente ma fuori. In replica il Diavolo s’infiamma e in meno di un minuto crea due pericoli: prima Ibrahimovic semina avversari, decisivo il recupero in spaccata di Kaladze; quindi Robinho si fa luce in area, conclusione alta , non di molto. Mentre al 23’ è Abbiati costretto al balzo per alzare sopra la traversa la botta dai 25 metri di Floro Flores. Milan compassato, ma l’accelerata del 28’ lo manda in vantaggio, complice la disattenzione della difesa genoana: su lancio lungo, Dainelli non lascia a Eduardo (Ballardini: «Aveva chiamato palla, Dainelli non ha sentito,può capitare») e tocca di testa debolmente, regalando palla a Ibrahimovic; balletto sulla sfera, mentre Pato si muove in area e taglia alle spalle di Kaladze, sorpreso dal passaggio filtrante dello svedese; il brasiliano ha tempo per stoppare comodamente e insacca l’10. Schiaffo pesante,il Genoa sbanda e patisce la fitta trama di passaggi dei rossoneri. Che però peccano di presunzione. Allegri: «Siamo stati un po’ leziosi». Ibrahimovic vuole il tunnel, Kucka non ha paura e la storia svolta. Errore di Yepes nel liberare l’area, rimbalzo su Van Bommel e sfera verso Abbiati, FloroFlores è pronto nello scatto e freddo nel piazzare il diagonale all’angolino. Ese al 3’ il risultato resta tale si deve a Eduardo, ottimo in uscita bassa su Flamini, imbeccato da Ibrahimovic con scavetto. Poi a Rossi, in provvidenziale diagonale difensiva,mentre Robinho sta per battere a rete. Partita di resistenza, il Genoa tiene e ribatte. Anche contro Cassano, dentro dal 17’ al posto di Robinho. E non smette mai di provarci, sebbene Konko e il neo entrato Paloschi non riescano a far male ad Abbiati, mentre Ibra e soci sono arginati con mestiere e cuore. Ed è ancora Eduardo a salvare,su colpo di testa di Ibrahimovic, dopo sponda di Pato. Le formazioni si allungano, è corsa a cercare i residui d’energia. L’ultima giocata è di Cassano, che si trascina la palla sul fondo. Fischi per lui, applausi per il Grifone che ferma la capolista. Da balordo, senza paura.