dal sito www.gazzetta.it
PAZZINI TRA IL MILAN E LA FUGA. ROSSONERI BLOCCATI DALLA SAMP
Finisce 1-1 a Marassi tra la squadra di Di Carlo e i rossoneri. In vantaggio in chiusura di primo tempo con l'ottimo Robinho, la capolista si fa riprendere dal centravanti toscano. Nel finale occasioni per Pozzi, Seedorf e ancora Binho
GENOVA, 27 novembre 2010 - Raramente scoppole sonore sono così salutari. Era il 19 ottobre e il Milan uscì massacrato dal confronto al Bernabeu con il Real Madrid. Da allora è nata una nuova squadra. Una squadra che però con l'1-1 sul campo della Sampdoria rallenta dopo 5 vittorie consecutive tra serie A e Champions. Ma il punto non è disprezzabile in assoluto. Nel finale Seedorf e Robinho hanno avuto le occasioni per il 2-1. Certo, una vittoria sarebbe stata assai preoccupante per la concorrenza, ma ad Allegri restano la prestazione, piuttosto convincente, la consapevolezza di aver chiuso un periodo durissimo con un bilancio più che positivo e la ragionevole certezza di aver trovato l'assetto che potrà dargli nuove soddisfazioni in futuro.
LA SVOLTA - Dicevamo della sconfitta di Madrid. Lì Allegri si è convinto che Pirlo, Seedorf, Dinho, Pato e Ibra non potevano giocare insieme. Da allora si sono infortunati Pato e Inzaghi. E' stato fuori Pirlo. E' stato accantonato Ronaldinho, a Marassi alla sesta panchina consecutiva. Il brasiliano è entrato solo per i 4' di recupero. Scelta tanto chiara quanto preoccupante per lui. Anche perchè Robinho sembra sempre più dentro a questo Milan. Gioca Seedorf dietro a Binho e Ibra. Con tre mastini a centrocampo. Risultato? Milan un po'meno bello da vedere. Ma più efficace. La squadra pressa. E' meno vulnerabile dietro, pur tenendo un po' meno palla.
LA SAMP - Solo applausi per la Samp e per Mimmo Di Carlo. Che tira fuori un punto da una squadra incompleta dopo la rottura con Cassano. Sfruttando le doti dei suoi e allestendo una fase difensiva che concede relativamente poco a una squadra di campioni. Vincere a Marassi sarà dura per tutti, Fantantonio o meno. Certo, se poi a gennaio arrivasse una spalla per Pazzini...
LA PARTITA - Allegri sceglie l'adattato Bonera in difesa a sinistra. Ma da quella parte Mannini non combinerà nulla. In mezzo Boateng fa rifiatare Flamini. Di Carlo, che oggettivamente può scegliere poco, mette il piede nobile e la lentezza di Tissone insieme al rientrante Palombo in mezzo, con l'acerbo ma generoso Marilungo accanto a Pazzini. Guberti, talento lanciato da Sonetti ad Ascoli, è l'uomo delegato al cambio di passo a sinistra. Il Milan parte con intensità. Difesa alta. Tre maestri della pressione. Un trequartista (Seedorf) al di sotto dei suoi livelli, ma soprattutto un Robinho che gioca la sua miglior partita da quando è arrivato. Tre suoi tiri da fuori stuzzicano Curci. Ma è soprattutto il suo movimento a mettere a disagio la Samp. Normale che il gol arrivi da lui, bravo a farsi pescare in area da Ibra e a battere Curci. La Samp? Tutta in un controllo sbagliato da Pazzini dopo l'errore di Nesta. Perdonateci la banalità, ma senza Cassano è proprio dura far male.
OCCASIONE COLTA - Ma i doriani anche senza Fantantonio hanno delle qualità. Sono sempre compatti. Non mollano mai. E, se è vero che faticano a creare gioco, sono insidiosi sulle palle inattive. Detto fatto. Gastaldello svetta sul corner di Ziegler, provocato da un rinvio errato di Abbiati, e serve Pazzini. Da due passi il Pazzo non li sbaglia certi gol. E fanno quattro in sei giorni dopo la tripletta di Lecce. 1-1 non del tutto meritato. Ma legittimato in seguito. Perchè, dopo gli innesti di Koman e Pozzi per Guberti e Marilungo, Abbiati sventa il 2-1 proprio di Pozzi, che si presenta col gran colpo di testa.
FIATO CORTO - Ma il Milan ha uno spirito e una forza in parte sconosciuti in passato. I rossoneri hanno giocato in Champions. Vengono da un periodo molto intenso. E i giocatori da ruotare, complici gli infortuni, non sono stati poi moltissimi. Eppure il finale è tutto rossonero, nonostante un Ibra lontano dai suoi livelli. Ambrosini e Gattuso coi loro infiniti polmoni ripigliano il controllo della mediana. E la Samp chiude sbuffando, graziata da Seedorf che calcia su Curci dopo l'assist di Ambrosini e aiutata dalla deviazione di Accardi nel recupero che priva Binho della doppietta. Finisce 1-1. Il pari dei rimpianti. Ma anche della consapevolezza.
Jacopa Gerna
dal sito www.milannews.it
BINHO FUORICLASSE, GATTUSO IMPLACABILE, BONERA DISTRATTO
LE PAGELLE di Francesco Somma
Abbiati 6: Incolpevole sul gol, salva il risultato (paradossalmente) sul colpo di testa di Pozzi
Nesta 6: partita sicura anche se si lascia scappare in un paio d’occasioni Pazzini, per sua fortuna ci sono Abate e Thiago a salvare
T.Silva 7: impeccabile
Bonera 5,5: Allegri lo schiera per la seconda volta a sinistra e lui se la cava ma lascia colpevolmente in gioco Pazzini sul gol del pareggio
Abate 6,5: perfetto e provvidenziale nelle chiusure e negli inserimenti
Ambrosini 6: la stanchezza delle partite consecutive si fa sentire nel capitano che ad ogni kodo gestisce agevolmente le manovre della mediana rossonera
Gattuso 6,5: il solito leone a centrocampo anzi, a tutto campo, peccato per qualche errore di troppo in fase di conclusione ma non è il suo forte e lo perdoniamo...
Boateng 6,5: Al minuto 13 scalda le mani a Curci con un bolide di sinistro, corre e partecipa alle azioni, una macchina... (97’ Flamini s.v.)
Seedorf 5,5: Ingabbiato nella morsa del centrocampo blucerchiato ha difficoltà a muoversi ma mette comunque ordine al gioco offensivo, al 75’ si divora il gol del 1-2. (88’ Ronaldinho s.v.)
Robinho 7,5: palla al centro fa capire subito le sue intenzioni chiamando Curci al miracolo e ripetendosi pochi minuti dopo, è sempre una spina nel fianco della difesa avversaria e chiude con una splendida girata l’assist al bacio di Ibra
Ibrahimovic 7: Di Carlo lo ingabbia per bene ma non lasciatelo sfuggire…
Allegri 6: A lui il merito del nuovo Milan ma i cambi stasera hanno aspettato troppo… |