dal sito www.gazzetta.it
IL MILAN RIPRENDE IL CATANIA. MA IL 2-2 E' QUASI UNA RESA
I rossoneri, inguardabili nel primo tempo, subiscono il gioco e i gol di Maxi Lopez e Ricchiuti. Nella ripresa arriva la doppietta di Borriello. Inutile l'assalto finale. L'Inter resta a 3 punti, ma la Roma si allontana
MILANO, 11 aprile 2010 - Roma vai avanti tu perché noi non ce la facciamo più. Suona un po' così la resa del Milan delle occasioni perdute, che dopo avere pareggiato a San Siro con Napoli e Lazio, chiude 2-2 con il Catania che in vantaggio di due gol aveva accarezzato l'impresa. Inguardabili i rossoneri che subiscono i rossoblù per tutto il primo tempo, gol di Maxi Lopez e Ricchiuti compresi. Nella ripresa arriva la scossa con la doppietta di Borriello. Ma è inutile l'assalto finale: il distacco dall'Inter rimane invariato, mentre la Roma che adesso è prima è sopra di quattro lunghezze. A 5 giornate dal termine un divario troppo largo, anche perché ad attendere il Milan ci sono nei prossimi 180 minuti Sampdoria e Palermo, entrambe in trasferta.
TUTTI ALL'ATTACCO - All'attacco senza inutili pretattiche. Leonardo ritorna al 4-2-1-3 e fantasia, con Pirlo e Ambrosini diga del centrocampo e Seedorf a ridosso del tridente composto da Huntelaar, Borriello e Ronaldinho. Sinisa Mihajlovic non si fa intimorire dai propositi rossoneri e torna a San Siro con il nchiaro intento di fare un favore all'Inter. Lo schema è l'offensivo 4-3-3 con Izco, Lopez e Mascara in attacco.
LEZIONE DI CALCIO - Il tridente di Mihajlovic contro quello di Leonardo. Fai scorrere le statistiche e non c'è partita. Ma alla fine del primo tempo, non è solo il trio d'attacco a mettere a referto gol, gioco e occasioni. Il Catania dà infatti una grande lezione di calcio ai rossoneri, incapaci di giocarsela alla pari con i rossoblù. Il Milan, poco aggressivo in mezzo, lascia praterie al Catania che non si fa pregare due volte per affondare. Gioca bene la squadra siciliana. I ragazzi di Sinisa mettono in pratica gli lementi essenziali del calcio moderno: velocità, gioco di prima e splendidi inserimenti dei centrocampisti che aprono in due la triste retroguardia rossonera.
MAXI CATANIA - E le grandi prove portano al meritato vantaggio del Catania dopo soli 12'. Ricchiuti fa filtrare una palla per Maxi Lopez che sul filo del fuorigioco brucia i suoi marcatori e con un diagonale perfetto trova l'ultimo straccio disponibile di angolo. Botta micidiale che i rossoneri subiscono oltre misura. I problemi di staticità del Milan fanno la differenza e il Catania ne approfitta esaltando tutti i suoi valori: dalla difesa insuperabile, ai mediani che sanno far ripartire la manovra, fino alle sue punte che mettono in agitazione perenne la difesa strampalata del Milan. Basta e avanza il gol del meritato 2-0. Maxi Lopez restituisce il favore a Ricchiuti che solitario come un condor piomba nell'area piccola e infila di testa.
DOPPIO BORRIELLO - Con poche opzioni di gioco, al Milan non resta che resettare nella ripresa, anche perché riproporre lo stesso primo tempo sarebbe irriverente e poco rispettoso nei confronti del suo pubblico. Infatti la partenza dei rossoneri è veemente e porta subito al gol. La rete è di Borriello: colpo di testa angolato su invito di Seedorf. Il ritmo è alto e il Catania subisce. AI rossoblù manca la tranquillità del primo tempo. Mihajlovic avverte il disagio e aggiunge vitamina al centrocampo: fuori Carboni dentro Ledesma. Leonardo risponde con Flamini per Favalli, mentre Ambrosini va a fare il centrale difensivo. Ma il Catania sa ritrovare gioco e ritmo, sfruttando anche il carattere fin troppo offensivo dell'avversario. Leonardo dal canto suo rischia giustamente il tutto per tutto togliendo Seedorf e l'inguardabile Huntelaar per Mancini e Inzaghi. Mosse che fruttano. Pippo come al solito apre varchi e semina zizzania nella difesa avversaria. E al 38' lascia la palla calciata da Abate a Borriello che dal dischetto stoppa di petto e infila nell'angolo.
IL GUIZZO DI PIPPO - Il finale è tutto del Milan alla ricerca disperata del 3-2. Ci provano tutti. Ci prova Inzaghi la cui girata finisce fra le braccia di Andujar. Ma il Catania resiste e il più che meritato 2-2 finisce sul taccuino di Orsato. La Roma ha strada libera.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE
Dida 5,5: Chiamato a confermare gli ennesimi buoni propositi mostrati a Cagliari, torna a vestire i panni del dispensatore di incertezza, arrivando senza mordente sul preciso ma lento diagonale di Maxi López. C’era una volta Dida che regalava punti al Milan…
Abate 6: Come sempre, risulta alla fine tra i più volenterosi. Ci mette tanto impegno, ma stavolta riesce anche a sfornare un buon cross finalizzato da Borriello. Se ragionasse come corre…
Thiago Silva 6: Tiene in gioco Maxi in occasione del primo vantaggio etneo, e si concede un altro paio di svarioni, cancellati, nella ripresa, da 45’ minuti di passione
Favalli 5: Alla settima prova da titolare al centro della difesa, conferma i preoccupanti scricchiolii già sentiti contro il Cagliari una settimana fa. López gli impone ritmi e contrasti d’altri tempi, lui non ci arriva e l’argentino fa il gigante
Antonini 7: Positivo dal primo all’ultimo minuto: propositivo e generoso in appoggio all’estro di Ronaldinho, arrembante e grintoso in fase di copertura. A cinque giornate dal termine è tra i pochissimi ad avere ancora fiato da spendere
Ambrosini 5,5: Gli atleti come lui si notano soltanto quando sono al 100%: da più di due mesi, il Capitano gravita decisamente sotto gli standard della sufficienza
Pirlo 5: La cosa migliore che riesce a portare a casa è il cartellino giallo che gli consentirà di tirare il fiato e cercare l’energia e la lucidità smarrite da tempo
Seedorf 5: Vederlo caricare i compagni prima del fischio d’inizio è da brividi; vedergli indovinare una sola giocata – l’assist di testa per il primo gol di Borriello, al 48’ – è da restare a bocca aperta
Huntelaar 5,5: Da una sua azione personale neutralizzata dal Catania, nasce il contropiede nel raddoppio siciliano. L’unico colpo che batte è una galoppata sulla destra conclusa in un calcio d’angolo a nostro favore. Per il resto, gli avessimo dato S.V., non sarebbe stato uno scandalo
Ronaldinho 5,5: Nel primo tempo (e per buona parte del secondo) Álvarez lo ferma soltanto con le mani. Nella ripresa manda in campo la controfigura, venendo meno sul più bello
Borriello 7,5: Dopo un primo tempo fatto di imbarazzi e assist sciupati, nella ripresa si rimbocca le maniche e timbra il doppio cartellino, con un’inzuccata ravvicinata ed una girata di pregevole fattura tecnica. Peccato non sia bastato…
Leonardo 6: Vista la vena di Huntelaar, e la situazione complicata già alla fine del primo tempo, probabilmente Inzaghi avrebbe meritato qualche minuto in più |