dal sito www.gazzetta.it
SUPER RONALDINHO. E IL MILAN NON SI FERMA PIU'
I rossoneri battono 4-0 il Siena e volano a 6 punti dall'Inter. Strepitosa tripletta del brasiliano che segna su rigore, di testa e dal limite. Grande prestazione anche di Borriello che sigla lo splendido 2-0. Toscani penalizzati dall'espulsione di Curci al 10'
MILANO, 17 gennaio 2010 - Ronaldinho-Borriello. Premiata ditta vincente. Con una tripletta del brasiliano e un capolavoro della punta centrale il Milan supera il Siena 4-0 e vola a 6 punti dalla vetta. Partita in discesa, perché dal 10' i toscani giocano in dieci per l'espulsione di Curci, falloso su Borriello che innesca la cavalcata rossonera. Su quel rigore arriva il gol di Dinho; poi il raddoppio dell'ex Genoa e il doppio sigillo del Gaucho. Soprattutto l'ennesima prova corale e convincente. A una settimana dalla stracittadina Mourinho è avvertito.
IL SIENA CI RIPROVA - La partenza coraggiosa del Siena sottolinea che c'è voglia di impresa, dopo quella strappata sul filo di lana poco più di una settimana fa dall'Inter. Senza gli squalificati Reginaldo e Cribari; senza Paolucci, Malesani lima l'istinto offensivo e propende per un 4-4-2 con Jajalo e Maccarone in attacco. Leonardo procede a gonfie vele con il suo progetto: 4-2-1-3 a tutta forza. Ambrosini è squalificato e lo sostituisce Flamini. Nel tridente Borriello è pienamente recuperato ed è ancora Beckham a coprire la fascia destra al posto di Pato: ancora ai box con Zambrotta e Seedorf.
BORRIELLO INCONTENIBILE - Il Siena sa coprire molto bene il campo e con l'organizzazione lancia un chiaro messaggio al Milan. I bianconeri giocano bene e con il pressing e il raddoppio costante costringono i rossoneri ad alzare l'attenzione, sfruttando i corridoi laterali. La corsia preferita è quella di Ronaldinho, in vena evidente e sempre pronto a scatenare l'offensiva. Insomma, per il Milan non sembrerebbe affatto una passeggiata, ma dopo soli dieci minuti è proprio il Siena a facilitargli il compito. Brandao pressato da Borriello va in bambola. Per l'attaccante è elementare togliergli palla e cercare di raggirare Curci in ritardo. Il portiere commette fallo e Saccani assegna il rigore per poi mostrare il cartellino rosso al numero 1 del Siena. Malesani è quindi costretto a inserire Pegolo e rinunciare a Jajalo. Sul dischetto va Ronaldinho e l'1-0 è servito.
DALL'1-1 AL 2-0 - Il Milan ringrazia, fa girare la palla e rallenta il ritmo, contenendo il 4-4-1 del Siena che non si dà certo per vinto e punta tutto su Maccarone. La punta è il terminale decisivo, ma l'errore in cui incappa al 27' è fatale. Il bianconero supera Thiago in velocità e solo davanti a Dida conclude clamorosamente oltre la traversa. E al 28', dal possibile 1-1, si passa al 2-0. Pirlo inventa per Borriello protagonista dell'ennesima impresa: una mezza girata al volo di sinistro sul primo palo imparabile.
DINHO-DINHO-DINHO - — La superiorità numerica incide e per la squadra di Leonardo tutto diventa più semplice. All'inizio della ripresa il Milan si ripresenta con Jankulovski al posto di Flamini, bloccato da un problema muscolare. Esce anche Nesta al 10', dentro Favalli: a sette giorni dal decisivo derby anche un dolorino non va sottovalutato. Nesta si perde lo straordinario numero di Ronaldimho che si beve la difesa e obbliga al miracolo Pegolo che devia in angolo un rasoterra chirurgico. Possesso palla e manovra avvolgente fanno la differenza, nonostante l'impegno del Siena. E dopo l'ingresso di Calaiò per Rossi, Ronaldinho, strepitoso e incontenibile, con un colpo di testa da ariete di razza segna il 3-0 sfruttando il cross tagliato dalla bandierina di Beckham. Un colpo alla Inzaghi che Leo inserisce al posto di Borriello per la meritata standinh ovation. Ma Gloria al Gaucho che alla fine ci prende gusto e allo scadere inventa un capolavoro, con un fendente da fermo dal limite e palla nel sette. E' la firma d'autore sul match. L'Inter è a 6 punti. Sognare non è più proibito.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE
Dida 6,5: Dopo due partite da spettatore, a 10’ dal termine approfitta di un’inzuccata da zero metri di Calaiò per ricordarci che non ha dimenticato come si para.
Abate 6: Attento e determinato in difesa, si vede poco in avanti, complice l’inerzia della gara e le continue scorribande dei suoi compagni a sinistra.
Nesta 6: Se la gara del Siena dura poco più di dieci giri d’orologio, il merito è anche di una difesa solida e difficile da penetrare. Dopo un’ora scarsa Leo lo richiama, speriamo solo per preservarlo in vista del derby. (55’ Favalli 6)
Thiago Silva 6: Come il collega romano, arriva sempre per primo e sa sempre dove finirà il pallone. Il solo Maccarone può davvero poco contro una coppia così.
Antonini 7: Lo zefiro magico che soffia sulla fascia sinistra lo investe in pieno, donandogli l’energia per sovrapporsi praticamente ad ogni azione offensiva e sfornare più di un buon cross. Ormai non è più una sorpresa.
Gattuso 6: La gara in discesa dopo soli 12’ non lo convince a tirare i remi in barca, a tirare via il piede e pensare solo all’ordinaria amministrazione. Affidabile e generoso, come sempre, a protezione della difesa.
Pirlo 7: In cabina di regia, per il Milan, non c’è un uomo, ma una cassaforte inespugnabile: quando ci metti il pallone dentro, puoi star certo che non andrà perduto, e che forse potrai trovarlo trasformato in oro. Chiedere a Borriello…
Flamini 6: L’assenza di Ambrosini e il gran gol di mercoledì gli danno l’abbrivo: lui risponde presente e gioca un buon primo tempo, al termine del quale è costretto ad uscire per un problema al braccio. (Jankulovski 6: Entra quando il Siena ha ormai perso ogni stimolo. Si schiera a centro-sinistra e dà una mano in appoggio alla manovra offensiva).
Beckham 6: Sarà la voglia di derby e la paura di non arrivarci al 100%, saranno (più probabilmente) i ritmi bassi del pomeriggio di San Siro, l’inglese offre una prova guardinga, attenta, a tratti anonima.
Ronaldinho 9: Come i gol messi a segno in questo campionato. Dopo un primo tempo sonnolento – condito da un gol su rigore e da un po’ di errori di distrazione - nella ripresa indossa i panni dello show-man e manda in visibilio il pubblico di San Siro. Numeri e dribbling d’alta scuola, un gol di testa ed uno da stropicciarsi gli occhi valgono da soli il prezzo del biglietto, e la prima tripletta italiana.
Borriello 7,5: Spietato come un bomber di razza quando approfitta dell’indecisione di Brandao e guadagna il rigore (con conseguente espulsione di Curci) che spiana la strada ai rossoneri. Bravo e coraggioso come un fuoriclasse, quando incrocia e insacca sul palo più lontanto un telecomandato cross di Pirlo. (77’ Inzaghi sv.)
Leonardo 7: Il Milan vince, convince, incanta, ma soprattutto (finalmente) non soffre con le piccole. E con le grandi? Lo sapremo tra una settimana… |