dal sito www.gazzetta.it
MILAN, CHE RIMONTA A FIRENZE. ORA L'INTER E' SOLO A +4
Nel primo tempo grande Fiorentina che passa con Gilardino. I rossoneri reagiscono nella ripresa e trovano nel finale i gol di Huntelaar e Pato. Fallo da rigore su Montolivo. Leonardo torna al secondo posto e riapre il campionato
FIRENZE, 24 febbraio 2010 - Con un finale da infarto, il Milan conquista Firenze e balza al secondo posto del campionato portandosi a 4 punti dall'Inter. Il recupero del 17° turno sembra avviato verso la vittoria dei viola, grazie a un gol di Gilardino nel primo tempo, ma deve fare i conti con il coraggio di Leonardo che alla mezzora della ripresa inserisce Huntelaar, lancia il 4-2-4 e trova la vittoria con le reti dell'olandese e del solito Pato, subito dopo un fallo da rigore di Thiago Silva su Montolivo. In mezzo, ancora una volta, lo zampino di Ronaldinho.
SOGNI - L'albero di Natale - nell'era Ancelotti, culto rossonero - per aprire il Milan. Cesare Prandelli conviene che sia lo schema ideale per battere la squadra di Leonardo e tornare a sognare. La punta dell'ariete è Gilardino. Jovetic e Marchionni il supporto del bomber. Ma per frenare Pato opta per Felipe, difensore puro, mentre a centrocampo tocca a Donadel. Ma di sognare va anche a Leonardo. Il brasiliano rilancia: squadra che vince non si cambia. Dopo avere ipotizzato l'impiego di Jankulovski, si affida all'undici titolare di Bari, con Abate e Bonera esterni difensivi.
PIRLO E POI SOLO VIOLA - Il pronti e via è spettacolare. Viola e rossoneri si affrontano a viso aperto. Squadre molto corte e difese alte. Il Milan al 2' costruisce una palla-gol: tiro di controbalzo di Pirlo dal limite ribattuto da Montolivo con Frey battuto. Borriello ci prova al 5' da identica posizione, ma il suo destro viene deviato in angolo. La Fiorentina risponde senza scomporsi. Prandelli ordina di pressare su Pirlo e alza ulteriormente il baricentro. I viola applicano alla lettera la lezione aggiungendo velocità e gioco aggressivo. Il raddoppio è sistematico. Soprattutto a destra dove Montolivo si alterna con Marchionni. Spettacolare il dialogo tra Vargas e il capitano viola. I due svariano e costruiscono il gioco, mentre Donadel va in copertura.
LA LEGGE DEL GILA - Per il Milan segnali inquietanti che si amplificano quando Ambrosini si procura una contusione al polpaccio sinistro. Il capitano regge, ma la Fiorentina passa. Al 14' Vargas crossa in mezzo; Jovetic prolunga e Gila, che sguscia come un assatanato nella difesa molle del Milan, la mette dentro di tacco con la furia dell'ex che non l'ha ancora mandata giù. Ma che buco la difesa rossonera, che apre un varco clamoroso. L'ex di turno potrebbe raddoppiare al 27', ma il bolide della punta viene murato da Bonera. Il Milan non regge il ritmo altissimo e molla le redini a centrocampo dove perde il totem Ambrosini. Tocca a Flamini, ma i rossoneri non riescono più a sviluppare la manovra, chiusi dall'organizzazione difensiva dei viola. L'unico guizzo è proprio del francese che al 44' con un rasoterra dal limite sfiora il palo. Troppo poco però per restituire entusiasmo a Leonardo che assiste impotente al decadimento dei suoi.
SALE IL MILAN - La ripresa inizia con Gobbi al posto di Natali (stiramento al bicipite femorale). Stessa la musica; solisti i viola. Ma il Milan ribatte con più convinzione e riesce ad aprire un varco e liberarsi per il contropiede. Pato sale in cattedra. Numeri incredibili. Finte in fazzoletti di campo. Ci prova al 6', ma il suo diagonale sfiora il palo; e ancora al 10' quando, dopo un tocco di bacchetta magica, mette davanti a Frey, ma Borriello e Pirlo non ci arrivano. E' il Milan che piace a Leonardo: sicuro e veloce. Prandelli lo capisce al volo e rafforza il centrocampo: fuori Jovetic e dentro Zanetti. Si passa a un 4-4-2. Il tecnico viola aggiunge muscoli freschi e toglie anche Gilardino - acciaccato - per Keirrison. I rossoneri sembrano prevalere, tra l'altro con il valor aggiun to di Jankulovski inseiro al posto di Bonera. Ma i viola tengono e alla mezzora è Abbiati a dire di no a Montolivo con una grande parata a terra.
HUNTELAAR E PATO - Non c'è più tempo e Leonardo aggiunge carne al fuoco: fuori Gattuso, dentro Huntelaar. Quattro attaccanti e poco equilibrio per sperare. Ma è una mossa vincente. L'olandese algido e implacabile monetizza con uno splendio gol sul primo palo, dopo un grande triangolo con Ronaldinho. Per il brasiliano è il 13° assist, per Huntelaar il sesto gol in campionato. La Viola reagisce e al 41' recrimina per un rigore non concesso da Rosetti. Chiaro l'intervento di Thiago Silva su Montolivo; la palla va a Keirrison, ma Abbiati gli sbarra la strada con uno strepitoso intervento. La replica arriva al 43' quando devia oltre la traversa il colpo da biliardo di Vargas. Abbiati da beattificare, perché spiana la vittoria dei rossoneri: con Pato che raccoglie in area e batte defintivamnete Frey.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE
Abbiati 7: Incolpevole sul gol di Gilardino, sfodera almeno un paio di interventi difficili quanto importanti, valevoli a salvare il risultato, su Montolivo e Vargas
Abate 5: Quando in difesa c’è da lavorare tanto, spesso lui soffre, e stasera che la fase difensiva rispondeva al nome di Juan Manuel Vargas, ha dovuto fare gli straordinari. Ci ha messo, ma il peruviano lo ha surclassato quasi in ogni confronto. In avanti, praticamente non si è visto mai. Da brividi, a pochi minuti dalla fine, un retropassaggio ad Abbiati
Nesta 5,5: Stranamente incerto ed impacciato a lunghi tratti, perde senz’appello il duello con Gilardino
Thiago 5: Imbambolato dal duo d’attacco viola. Rispetto a quelle che indovina, le palle sbagliate sono quasi la totalità. Senza dubbio la prestazione peggiore con la maglia del Milan, ma considerando gli altissimi livelli ai quali ci ha abituati, non possiamo che perdonarlo
Bonera 5: Marchionni è in serata di grazia e lui, che dovrebbe giocare per cercare di non farlo giocare, è costretto agli straordinari, ma alla fine i conti non gli tornano (64’ Jankulovski 6)
Gattuso 5,5: Subisce il ringhio di Donadel, la precisione di Montolivo e la forza esplosiva di Vargas. Anche nel suo caso, tanto cuore, ma un passo diverso rispetto agli avversari ( 76’ Huntelaar 7: Entra, spara, ed è caccia grossa nel deserto delle occasioni. Pareggia i conti in un momento più che complicato)
Pirlo 5,5: Il centrocampo viola stasera non avrebbe lasciato ragionare neppure Galliani in tribuna, e lui che è la fonte delle idee rossonere, non viene certo trattato con i guanti bianchi: pressato dal primo all’ultimo minuto, non trova quasi mai la giocata giusta
Ambrosini 6: 32’ minuti decisamente incoraggianti, poi si ferma, e la Fiorentina va in vantaggio (32’ Flamini 6: Entra e confeziona la seconda ed ultima conclusione pericolosa del primo tempo. Così e così in copertura su Marchionni)
Pato 6,5: Felipe e Gobbi non lo perdono di vista quasi mai. Quando trova spazio è sempre letale. Sprecone al 56’ a tu per tu con Frey, risulta evanescente fino al 92’, quando indovina il tiro che vale i tre punti.
Ronaldinho 6: Costantemente ingabbiato da almeno due uomini, seppur inutilmente, in tante occasioni riesce a venir fuori dalla mischia con la palla al piede, propiziando il gol della vittoria
Borriello 5,5: Per tutta la serata, al suo orizzonte non ci sono assist invitanti, ma solo tanto lavoro sporco da portare a termine. Come sempre, ci mette l’anima, ciccando da un metro l’unica – difficilissima – palla gol, offertagli da Pato al 55’
Leonardo 6: La Fiorentina gioca, corre, domina. Il Milan sta a guardare, fino a quando lui non butta dentro Huntelaar, che riapre la serata, e i giochi per la maglia da titolare al centro dell’attacco |