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26 ottobre 2008, Atalanta vs Milan 0-1




dal sito www.acmilan.com

I CONVOCATI: NON C'E' NESTA
25 ottobre 2008 - Alessandro Nesta non è stato convocato per la trasferta di domani a Bergamo. Il difensore, che si è ripreso ma non è ancora al meglio della condizione, sarà sostituito in panchina da Favalli. "Non penso sia un Milan stanco quello che va ad affrontare l'Atalanta, cambieremo molto rispetto a giovedì". E i cambi saranno ben otto: della formazione che giovedì ha battuto l'Heerenveen dovrebbero essere confermati solo Bonera, Gattuso e Kakà. In avanti, insieme al Pallone d'oro in carica, ci saranno Ronaldinho e Borriello. Dubbio a centrocampo tra Gattuso e Seedorf su chi giocherà in mezzo. "Sarà una trasferta insidiosa - ha detto Ancelotti a margine della seduta d'allenamento -. L'Atalanta ha un'ottima organizzazione di gioco, la squadra è sempre molto alta, organizzata, difficile che abbia momenti di distrazione. La sua caratteristica principale è il gioco lineare, compatto, non ha mai un momento di black out, e questa è la caratteristica migliore di tutte squadre di Del Neri. Ma in questo momento il Milan sta bene dal punto di vista fisico, arriviamo alla partita in una condizione ottimale". Ad assistere all'allenamento di oggi, un gradito ospite: l'ex Serginho.





I tifosi del Milan in trasferta a Bergamo
(dal sito www.fototifo.it)
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I tifosi dell'Atalanta per la sfida con il Milan
(dal sito www.fototifo.it)
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Il settore riservato ai tifosi del Milan
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I tifosi del Milan per la sfida con l'Atalanta
(dal sito www.brigaterossonere.net)





Kakà in azione
(dal sito www.acmilan.com)





Il gol di Kakà all'Atalanta
(Newpress)


Kaká esulta dopo aver firmato il gol dell'1-0 sull'Atalanta
(Infophoto)



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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 27 ottobre 2008)



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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 27 ottobre 2008)
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 27 ottobre 2008)



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(da "L'Unità" del 27 ottobre 2008) (da "Il Giornale" del 27 ottobre 2008)




dal sito www.gazzetta.it

BORRIELLO INVENTA, KAKÀ GOL. IL MILAN PASSA A BERGAMO
Dopo un primo tempo dominato dall'Atalanta, i rossoneri salgono nella ripresa e passano al 35' grazie a una splendida giocata dell'attaccante e una rete del brasiliano. La vetta adesso è a un punto
BERGAMO, 26 ottobre 2008 - Atalanta la bestia nera. Ma questa volta solo per 45 minuti. Poi, gioco forza, dopo un primo tempo da cancellare per sempre, il Milan sfrutta il calo fisico dei padroni di casa e al 75' trova il guizzo vincente con Kakà che consegna tre punti d'oro ai rossoneri dopo una splendida giocata con Borriello. Ai nerazzurri di Luigi Del Neri non resta che recriminare per un paio di occasioni gettate al vento nel contesto di una prestazione a tratti perfetta che mette spesso alle corde i rossoneri. Una vittoria cinica (poco meritata, a dire il vero) che catapulta il Milan a un punto dalla vetta.
CENTROCAMPO A PEZZI - Rebus a centrocampo dove Carlo Ancelotti è costretto a rinunciare all'ultimo istante a Clarende Seedorf per un problema muscolare. Gioca Flamini che il tecnico piazza a destra, con Gattuso ancora al centro. Ma, domanda, che ne sarà senza la fantasia dell'olandese e l'intelligenza del regista della Nazionale? Sì, perché poprio in mezzo il Milan mostra limiti sconcertanti. Niente filtro, difesa in paranoia. L'approccio mentale alla partita ce l'ha infatti solo l'Atalanta che per tutto il primo tempo mette sotto i rossoneri. E' sufficiente l'occasione sprecata da Doni al 1', una debole schiacciata di testa a tu per tu con Abbiati, per sintetizzare i primi tragici 45 minuti dei rossoneri. Doni infatti ne sbaglia altri due e, in ogni caso, i nerazzurri fanno quello che il Milan non si sogna di fare: giocare.
SI GIOCA A UN SENSO - Il Milan non ne azzecca una. In difficolta nelle ripartenze, non riesce a evitare la trappola del fuorigioco nerazzurro, per poi farsi sorprendere nell'azione di rimessa. Borriello è encomiabile, ma sul filo dell'offside paga la sua pesantezza fisica. Bastasse, ma la squadra di Ancelotti sbaglia anche le cose che gli riescono meglio, come il possesso palla, suo cavallo di battaglia. Poi la coscia sinistra di Flamini perde colpi e tocca a Emerson rimpolpare il centrocampo. Insomma, mediocrità alle stelle da una parte, gioco corale e pressing calcolato dall'altra. L'Atalanta gioca a memoria e frusta il Milan; fosse più precisa negli ultimi 18 metri, per i rossoneri sarebbe disfatta.
ECCO BORRIELLO - Si gioca la ripresa e ti aspetti la grande reazione del Milan. I bergamaschi rallentano il ritmo, senza però perdere di vista la porta di Abbiati, come al 20', quando Doni carica male il destro e conclude centralmente. Questione di organizzazione e schemi oleati. I rossoneri provano a riorganizzarsi e sfoderano il caro, vecchio contropiede, contando sui guizzi di Dinho e Kakà, ma non è giornata. Il Gaucho lascia infatti il posto a Pato al 24': più peso all'attacco e più punti di riferimento ai centrocampisti. Il 4-4-2 di Ancelotti non regala emozioni, ma non concede più spazi ai padroni di casa che perdono per infortunio Cigarini (lo rileva De Ascentis). Il Milan monta piano piano; Pato velocizza l'azione e Borriello, ancora una volta, dimostra di essere colonna portante dell'attacco. Apre spazi, crea movimento e al 35' consegna un formidabile assist poco dentro il limite a Kakà, che stoppa di destro e batte Coppola con un tocco morbido di sinistro. E' la rete che ammazza l'Atalanta, incapace di reagire dopo tanta fatica. Per il Milan punti fondamentali in vista delle due partite in casa contro Siena e Napoli.
Gaetano De Stefano


dal sito www.sportmediaset.it

LE PAGELLE di Alessandro Franchetti
Bonera-Jankulovski 4 - Dalle loro parti è una cuccagna. Se l'Atalanta non facesse il possibile per non far male, la trasferta bergamasca dei rossoneri sarebbe amarissima. Buchi che nemmeno nei dilettanti, movimenti sbagliati, rilanci approssimativi: se non fosse che non c'è nulla da scherzare, Ancelotti dovrebbe aspettersi da un momento all'altro l'apparizione dello striscione "Sei su scherzi a parte"
Borriello 7 - Abbandonato là davanti tra Manfredini e Talamonti fa quasi tenerezza. Lui, però, non si lascia abbattere dalla solitudine, corre dietro a qualunque cosa somigli a un passaggio e sforna l'assist decisivo per Kakà.
Kakà 6,5 - Tiro, gol, fine. Insomma, non una prestazione alla Kakà, ma un tiro da tre punti che conta molto per il futuro del Milan.
Doni 6 - Fa impazzire il Milan fino a che non si tratta di metterla dentro. A conti fatti un limite enorme, perché la sua Atalanta esce con zero punti da una partita dominata.
Cigarini 7 - Dopo essersi proposto a parole come vice-Pirlo, sforna sul campo una prestazione superlativa fatta di verticalizzazioni di prima, grande corsa e regia attenta. Esce in barella e l'Atalanta perde il filo del discorso in mezzo al campo.