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28 gennaio 2009, Milan vs Genoa 1-1




dal sito www.gazzetta.it

GATTUSO, KALAC, KALADZE E NESTA A PARTE
27 gennaio 2009 - Nell'allenamento di rifinitura pre Milan-Genoa tutti i giocatori si sono ritrovati per l'inizio della seduta ad ascoltare il discorso pre-allenamento tenuto da Ancelotti. Successivamente la squadra ha iniziato con una fase di riscaldamento: corsa per tutti e poi stretching. Successivamente qualche esecitazione sulla rapidità e agilità. Poi il mister ha distribuito le pettorine e ha potuto provare diverse soluzioni tattiche in vista della gara di domani sera. Kaladze invece ha svolto parte dell'allenamento differenziato in palestra insieme a Gattuso, Kalac e Nesta. Poi il difensore georgiano ha proseguito sul campo centrale con un preparatore, per lui una serie di allunghi sui 100 metri. La seduta di allenamento si è conclusa poco dopo le 16.00 con calci di punizione e schemi di gioco su palle inattive. I 18 convocati: Abbiati, Dida, Antonini, Favalli, Jankulovski, Maldini, Senderos, Zambrotta, Ambrosini, Beckham, Flamini, Pirlo, Inzaghi, Kakà, Pato, Seedorf, Shevchenko, Ronaldinho.





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La Curva Sud per la sfida contro il Genoa
(dal sito www.brigaterossonere.net)





Andrea Pirlo in azione
(dal sito www.virgilio.it)


Mister Ancelotti
(Sport Image)





La rete di Beckham su punizione
(Sport Image)


David Beckham esulta dopo lo splendido gol
(dal sito www.virgilio.it)





David Beckham, autore del gol per i rossoneri
(Sport Image)


La festa dei rossoneri
(Gianni Congiu)





Beckham in azione
(dal sito www.virgilio.it)


Ricardo Kakà
(dal sito www.virgilio.it)





Pirlo coglie la traversa su punizione
(dal sito www.virgilio.it)


Alexandre Pato tenta la conclusione acrobatica
(dal sito www.virgilio.it)



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A sinistra, Beckham concentrato per la punizione da battere;
a destra, l'esultanza di Beckham per la sua rete



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La "Gazzetta dello Sport" del 29 gennaio 2009



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(da "L'Unità" del 29 gennaio 2009) (da "Il Giornale" del 29 gennaio 2009)




dal sito www.gazzetta.it

BECKHAM LANCIA IL MILAN. MILITO LO RIPORTA A TERRA
Un gran gol dell'inglese, il secondo in tre giorni, porta in vantaggio i rossoneri che nel finale cedono di schianto e vengono raggiunti con una rete dell'argentino a tre minuti dalla fine. Due traverse di Pirlo nel primo tempo
MILANO, 28 gennaio 2009 - E' il David Beckham show. Tutto perfetto, prestazione impeccabile, gol da sballo; un tempo e oltre da protagonista. Strilli da prima pagina già pronti. Ma il Milan non fa i conti con le sette anime del Genoa e sulla cattiveria agonistica di Milito che all'87' trova il gol dell'1-1. Un pareggio fatale per i rossoneri che si allontanano dall'Inter e mancano l'aggancio alla Juve. Roboante per i liguri che con il prezioso punto aggiungono un mattone lungo la marcia che porta verso l'Europa.
SEGNALI AL C.T. - Venti secondi e Beckham è già in partita. Pressing di Seedorf e palla all'inglese che mira l'angolo alto; Rubinho vola e respinge. Mister Capello in tribuna ammira e l'asso britannico invia un'altra cartolina al c.t. dell'Inghilterra: cross calibrato che i compagni non sfruttano. Bellissimo, al 7', il lancio lungo per Seedorf, frenato dall'uscita di Rubinho. Ecco tre buoni motivi per giustificare la quarta presenza in campo consecutiva del centrocampista. Ancelotti confida sulla sua intelligenza tattica, a metà strada fra linea offensiva e difesa, dove rientra Jankulovski. Ronaldinho? Ancora in panchina: Seedorf e Kakà alle spalle di Pato garantiscono di più. Un Milan ancora una volta spregiudicato, contro un Genoa più prudente. Gasperini schiera un modulo variabile. In partenza un 3-4-1-2, con Thiago Motta a supporto di Milito e Sculli, quest'ultimo però pronto ad arretrare per dare manforte al centrocampo.
PIEDI BUONI - Giusta la decisione del tecnico rossoblù. Il Milan, alto e veloce, non fa ragionare il Genoa che gioca di rimessa. I rossoneri dominano il primo tempo, sfruttando tutte le loro qualità, anche se Kakà è ben lontano dal suo normale standard. Ma ci pensano i piedi buoni di Beckham, Pirlo e Seedorf a dare ordine al gioco. Al 16' Pirlo delizia il popolo di San Siro con una punizione perfetta e conseguente palla che va a sbattere sull'incrocio dei pali. Intenzione ribadita al 44', quando la sfera picchia sulla traversa. Il gioco alto dei rossoneri non concede molto ai liguri che riescono a liberarsi della morsa solo al 26' con un colpo di testa fuori misura di Thiago Motta. Uno squillo isolato che precede il capolavoro di Beckham. Al 33' il rossonero porta in vantaggio il Milan con una punizione angolata di rara fattura: palla a giro sul primo palo che fulmina Rubinho. Il gol è esaltante e produce un effetto a catena. Straordinario, subito dopo, il cross per Pato, geometrico e con sopra scritto "spingere in rete, please", ma il brasiliano non coglie l'attimo giusto.
SOFFERENZA - Il Genoa cerca di ricostruire le idee e la sua fisionomia di gioco, ma è evidente la mancanza di muscoli in fase offensiva. Gasperini corregge con Jankovic al posto di Modesto, per poi perdere Thiago Motta per infortunio, sostituito nel recupero con Vanden Borre. Non è al meglio neanche Beckham che accusa problemi all'adduttore destro. Ma non è serata per ballerini: il britannico stringe i denti e si gioca anche la ripresa. Sorprendente. Ecco il termine più azzeccato per definire Becks, che corre come un ragazzino e regala traiettorie magiche. E' lui a sopperire ai vuoti di Kakà e alle incompiute di Pato. Gasperini chiede più ritmo alla squadra, ma costatandone la poca propensione al sacrificio, gioca l'ultima carta, inserendo benzina e qualità: Palladino per l'abulico Sculli. L'innesto regala qualcosa ai rossoblù che alzano il baricentro e costringono il Milan ad arretrare nella sua trequarti. Ancelotti ritarda i cambi e solo al 26', con la squadra in affanno, decide di sostituire un sofferente Beckham con la sostanza di Flamini.
MILITO NON PERDONA - Il finale è tutto in salita perché il Genoa è cresciuto molto. La schiacciata di testa di Biava al 28' è una segnale forte. Resta da scegliere se difendere l'1-0 o tentare la strada del raddoppio. Così tocca a Ronaldinho cercare il bis, ma a spese di Pato, mossa poco gradito ai tifosi di casa. Eppure il Gaucho, al 33' il gol lo sfiora su punizione; provvidenziale una deviazione in angolo di Rubinho. Senderos rileva Seedorf. Il Milan si copre. Maldini garantisce il massimo, ma è Abbiati al 36' a compiere un miracolo sul colpo di testa di Milito. Non può nulla però il portiere rossonero al 43', quando il Principe le mette dentro di forza da due passi sull'appoggio di testa di Biava.
Gaetano De Stefano