dal sito www.gazzetta.it
RONALDINHO STENDE IL NAPOLI. ORA IL MILAN È DAVANTI A TUTTI
I rossoneri superano 1-0 la squadra di Reja grazie a una punizione del brasiliano deviata da Denis a 4' dalla fine. Un minuto prima Kakà si era fatto parare un rigore da Iezzo. Azzurri in 10 per tutta la ripresa per il rosso a Maggio. Il Milan a 22 punti torna in testa al campionato dopo oltre quattro anni
MILANO, 2 novembre 2008 - L'ha accarezzato fino all'86'. Un punto d'oro, dopo un calvario: l'espulsione di Maggio al 44' del primo tempo, dopo il rigore di Kakà parato da Iezzo. Dopo una partita di grande intensità. Invece al 41' della ripresa Ronaldinho su punizione scarica una saetta maligna che Denis devia e consegna ai rossoneri vittoria e primato solitario in classifica, a distanza di quasi quattro anni e mezzo dall'ultima volta. Vittoria sudata quella del Milan che in ogni caso fa valere carattere e sacrificio: l'arma in più della nuova era rossonera.
ATTENTI A QUEI DUE - Il Milan non può fare a meno di Marco Borriello. Lo ha detto Carlo Ancelotti. Il centravanti è il punto di riferimento davanti a Kakà e Ronaldinho. Con il Napoli, che schiera non solo classe, ma anche muscoli, dà più garanzie di Pato che proprio con il Napoli iniziò la sua avventura (con gol) in rossonero. Ma dal 5-2 subito il 13 gennaio scorso, gli azzurri hanno fatto passi da gigante. Il 3-5-2 inganna, perché il Napoli gioca bene dalla testa in giù: difesa organizzata, abile a chiudere gli spazi e a pressare sull'uomo; centrocampo sempre pronto a rilanciare l'azione e un attacco pesante in cui Denis e Lavezzi sono una minaccia costante.
SALVA BLASI - La dote naturale offensiva del Napoli innesca quella del Milan, ma il furore e la caccia al gol confonde spesso le idee alle due formazioni, regalando nel primo tempo solo un paio di emozioni. La prima vera palla gol è del Milan, con salvataggio sulla linea di porta di Blasi, sul campanile di testa di Ambrosini al 20'. Al 25' Lavezzi mette in mostra le sue straordinarie qualità. Il suo sinistro è un fulmine e Abbiati deve usare il colpo di reni per respingere. Al 27' è invece il Milan a confezionare un'azione spettacolare con tiro conclusivo alle stelle di Kakà.
SALVA BONERA - Bella sfida. Scontro fisico e tecnico, che col passare dei minuti lascia però spazio al tatticismo in cui sono i singoli a fare la differenza. Al 41' il Napoli registra sul tabellino la sua più ghiotta occasione. Lavezzi scarica una bordata che Abbiati non trattiene; il portiere pasticcia con Bonera che alla fine spazza in fallo laterale, prima che la palla oltrepassi la linea di porta.
MAGGIO VEDE ROSSO - La conferma di quanto l'argentino sia devastante è il giallo mostrato a Kakà al 42', costretto al fallo per arginarlo. E' invece rosso l'inevitabile cartellino che Rocchi mostra a Maggio quando stende Jankulovski lanciato a rete al limite dell'area. Espulsione al 44' per doppia ammonizione; la prima comminata per un fallo su Kakà. Il Napoli viene così a perdere l'eclettico laterale, concedendo nella ripresa un vantaggio clamoroso al Milan. Reja cerca il rimedio in Aronica che va a sostituire Hamsik. Con il nuovo entrato sistema la difesa a quattro per limitare il prevedibile assalto del Milan. Con l'uomo in più, infatti, i rossoneri caricano a testa bassa, senza per questo faticare per trovare soluzioni vincenti. Al 4' vibra San Siro per lo stop di petto e il destro al volo di Ronaldinho a cui replica Iezzo con una straordinaria deviazione in angolo. Dopo un primo tempo anonimo, il brasiliano partecipa di più all'azione cercando sempre il dialogo con Kakà. Ma mai regalare spazi a quei due argentini. Al 13' Denis tocca per Lavezzi che trova il canale giusto per impegnare ancora Abbiati. Dimostrazione che il Napoli è vivo e vegeto anche se deve rinunciare per infortunio a Santacroce che Reja sostituisce con Pazienza. Vita dura, insomma. Ancelotti lo capisce e aggiunge polvere da sparo all'attacco con Pato al posto di Ambrosini. Al 18' Iezzo compie un nuovo miracolo dopo una percussione di Borriello. E' assedio, ma il Napoli ha il pregio di non perdere la testa. Seppur in dieci alza il suo baricentro, mette in affanno la difesa rossonera e quando può fa possesso palla.
CI PROVA INZAGHI -Non va. E quando le speranze svaniscono significa che è giunto il momento di Inzaghi. Storce un po' il naso Borriello quando al 26' deve lasciare per il falco. Al 28' succede di tutto: Kakà colpisce il palo e dopo una serie di batti e ribatti Iezzo scaccia in angolo. Ma quello che accade al 30' ha dell'incredibile. Si tratta del colpo di testa ravvicinato di Pato che fallisce un gol pazzesco, del tipo lo faccio anche io, tanto da meritare un posto in tribuna al posto del tanto bistrattato Sheva. Il Napoli si difende con unghie, denti e stampelle. Ribatte da leone e a salire in cattedra ancora di più Lavezzi, giocatore di una bellezza innaturale: attaccante con fiuto del gol, ma anche interditore.
L'ORA DI RONALDINHO - Al 39' Rocchi assegna un rigore dubbio, molto dubbio al Milan per un fallo di mani in area di Pazienza. Involontario. Evidente. Batte Kakà, ma Iezzo para. Dio esiste. Per poco: al 41' Ronaldinho sfrutta una punizione dall'out destro; complice la deviazione di Denis, la palla si infila sotto la traversa. Il Milan dopo una vita torna in testa al campionato.
Gaetano De Stefano
dal sito www.sportmediaset.it
LE PAGELLE di Simone Benzoni
Denis 5 - Decide il match, ma in modo un pochino diverso da come aveva saputo fare contro la Reggina. L'autorete è questione di sfortuna, la prestazione anonima è soprattutto colpa sua.
Kakà 6,5 - Sbaglia il primo rigore della stagione, dopo 24 centri su altrettante conclusioni calciate in questo avvio di campionato. Una pecca, sì, e anche bella grossa. Ma non sufficiente a cancellare quanto fatto nei 90 minuti. Oltre a Super-Iezzo, ha trovato anche il palo.
Iezzo 7,5 - 5 Solo un'autorete poteva condannarlo. Di fronte all'arrembaggio rossonero durato tutta la ripresa è parso insormontabile. Tutto poteva calcolare, tranne la deviazione che lo ha tradito.
Hamsik 5,5 - Ha subito da Zambrotta un fallo che tanto ricorda quello che è costato a Maggio la seconda ammonizione. Oltre a non ottenere nemmeno la consolazione del giallo per l'avversario, s'è pure fatto male. E la sua partita è finita lì. Certo prima non aveva fatto molto. |