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SECONDO TURNO - GRUPPO B - 5^ GIORNATA
7 marzo 2001, Galatasaray vs Milan 2-0




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Due biglietti della partita
(per gentile concessione di Andrea Leva)



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(by Vincenzo De Santi)




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Altre immagini del tifo rossonero ad Istanbul
(dal sito forum.tifonet.it - Amarcord Rossonero)
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(da "La Stampa" dell'8 marzo 2001)




dal sito www.christianabbiati.it
di Daniele Rutigliano

UNA SCONFITTA PESANTE
La partita contro il Galatasary non era decisiva, come lo stesso Zaccheroni aveva affermato, ma questo non significa che doveva essere giocata in questa maniera ! D'altronde l'assenza del nostro portierone si fa subito sentire quando al 20' la squadra turca passa in vantaggio con Hagi: pallonetto su un'uscita errata e non coordinata del sostituto Dida e Galatasaray in vantaggio. La squadra di Lucescu continua a pressare per tutta la partita, con un Milan del tutto passivo. Solo nel secondo tempo si possono notare dei miglioramenti per la quadra di Zaccheroni. Ma proprio nel momento migliore del Milan, un contropiede micidiale di Jardel all'86' chiude la partita sul 2 a 0. Probabilmente Christian sull'ultimo gol avrebbe potuto compiere uno dei suoi miracoli e dare qualche altra chance al Milan negli ultimi minuti.



dal sito www.ultrasmilan.it

TABELLINO DI EVA KANT
Spettatori: 20.000
Ammoniti: Leonardo, Hagi, Giunti, Sala, K.Bulent, Chamot, Okan tutti per gioco falloso

ISTANBUL - A volte ritornano. Spesso ritornano. Come in uno dei peggiori incubi, ecco di nuovo il Galatasaray, di nuovo nell'inferno di Istanbul, di nuovo si esce a testa bassa, bassissima. Non è la trama del nuovo best seller di Stephen King, ma solo la trasferta in Turchia del Milan. Ebbene sì, ancora una volta il Milan esce sconfitto, umiliato e trafitto. Dove esserci il riscatto, la voglia di vendicare la batosta dello scorso anno era tanta, ma non è bastata a quanto pare.
Sembra una cosa già rivista, lo scorso anno nello stesso stadio, con la stessa posta in palio e con le stesse squadre. Anche l'anno scorso il diavolo non ha tirato fuori gli artigli e ha precluso il suo cammino in Europa. Fortunatamente quest'anno niente è ancora precluso, una speranza, benché minima, c'è ancora. risulta però difficile poter credere in questa squadra, più passano i giorni più il gioco diventa scadente, la condizione fisica cala e le tensioni interne si fanno sempre più opprimenti.
I giocatori scesi in campo, avrebbero dovuto dare il meglio di loro stessi, se non per il passaggio del turno, almeno per quello spirito di rivincita presente in tutti gli atleti. Come si fa a non aver voglia di vendicare l'umiliazione dello scorso anno? E se magari questo spirito agonistico non appartiene al carattere dei rossoneri, sarebbe almeno dovuto venir fuori lo spirito del derby. Lucescu, ex allenatore dell'Inter, è ora mister del Galatasaray; in campo due probabili futuri nerazzurri, e uno striscione esposto durante il derby: Inter Club Istanbul. L'insieme di queste condizioni avrebbero dovuto spingere ad una prestazione puntata, quantomeno, sull'orgoglio e sulla voglia di rivincita. Ma così non è stato. Il Milan sceso in campo era quello di sempre, forse anche peggio. Certo, ci sono tutte le scusanti del caso, vale a dire il clima incandescente, le numerose assenze e la situazione non felice creatasi tra allenatore e società. Tutto questo non deve però diventar un alibi, sono fattori che non devono essere trascurati ma non devono diventare un velo dietro cui ripararsi e nascondere i propri errori.
Colpevoli di questa sconfitta lo sono tutti. Prima di tutto i calciatori, che scendono in campo senza voglia, senza motivazioni e senza grinta. Sembrano un gruppo di persone costrette a giocare insieme da una forza superiore; è alquanto difficile poter pensare che gli undici scesi in campo con la Roma siano gli stessi scesi in campo in questi ultimi mesi, qualcosa a livello psicologico più che fisico, è cambiato.
L'allenatore non è però esente da colpe; la squadra non lo rispetta più, molto probabilmente non riesce a trasmettere la tensione prima della gara, non è più in grado di dare ai giocatori quello sprint in più che al suo primo anno in rossonero, ha portato alla conquista del tricolore. Il fatto poi che il Milan non abbia nemmeno una parvenza di gioco, non è imputabile solamente al mister ma anche alla società.
Nemmeno la società infatti è esente da colpe. La campagna acquisti alquanto scadente ha dato un notevole contributo a questo tracollo. Le belle vittorie di inizio stagione hanno illuso tifosi e non, ma a lungo andare sono venute alla luce tutte le pecche commesse in questi tre anni a livello societario. Inoltre nessuno tra i dirigenti, ha avuto l'accortezza di mettere a tacere certe polemiche, che hanno di certo minato l'armonia dello spogliatoio. Colpevoli lo sono tutti in egual modo, è inutile e infantile scagliarsi su una sola componente; è giunto il momento che ognuno si prenda le proprie responsabilità, perché se Dida commette due errori da principiante in una gara decisiva, le colpe ricadono su tutto l'ambiente e non solo sul portiere. Sulla società che ha acquistato un portiere non all'altezza; sull'allenatore che l'ha schierato lasciando Rossi, in perfetta forma, in panchina; e sui compagni di squadra che l'hanno indotto a sbagliare. È ora di rifondare il Milan, aspettare oltre sarebbe un atto da kamikaze!

LE PAGELLE
Dida sciagurato. Difesa impacciata

GALATASARAY
Taffarel 6.5; Capone 6, Popescu 6.5, K.Bulent 7, Asik s.v., Ahmet 6; Okan 7, Umit 7, Arif s.v., Emre 6.5, Hasan Sas 6.5; Jardel 7, Faruk s.v., Hagi 7

MILAN
DIDA 4- I due gol sono due sue disattenzioni. In particolare il primo che rende la gara in salita.
SALA 5 - Dà una mano a Dida per i due gol; poi non si fa mai trovare pronto e spesso è costretto a ricorrere al fallo per fermare l'avversario.
MALDINI 6- Sufficienza più per l'impegno che per il resto. Il secondo gol parte da un suo errore a centrocampo. Per il resto tenta di dare la spinta ma non viene ascoltato.
CHAMOT 5 - come i suoi compagni di reparto non brilla, non tiene la posizione e pasticcia nei disimpegni.
COCO 5.5- Il gioco sulle fasce è praticamente assente. Si fa vedere pochissime volte sul fondo e raramente mette in mezzo palloni giocabili.
BA 6 - Leggermente meglio di Coco ma non punge come dovrebbe
JOSE’ MARI s.v. - Entra negli ultimi minuti. Ingiudicabile.
GIUNTI 6 - Si impegna molto ma gli manca la qualità. Non è Alberini, e ogni volta che tocca la palla lo ricorda a chi se ne fosse dimenticato.
GARCIA 5 - Il suo acquisto diventa, partita dopo partita, sempre più incomprensibile. Non è affatto un giocatore degno di vestire la casacca rossonera, troppo scarso tecnicamente, veramente inguardabile.
BOBAN 6 - Fa quello che può per dare un po' di imprevedibilità alla squadra ma non basta. Non è in una delle sue giornate migliori.
SERGINHO s.v. - Entra alla mezzora, in giudicabile.
SHEVCHENKO 6.5- Corre tantissimo cercando di superare la difesa avversaria, ma non gode di grosse libertà. Non è aiutato dai compagni di squadra, quindi per lui risulta tutto più difficile anche se è l'unico ad impensierire la difesa avversaria.
LEONARDO 5.5 - Delude le aspettative, sarebbe dovuto essere l'arma vincente ma non punge.
BIRHOFF 5.5 - Sostituisce un Leonardo inutile ma i sui colpi di testa non servono a molto dato che il gioco sulle fasce è praticamente assente.

ARBITRO
KRUG 5.5 - In questo periodo la squadra rossonera non è molto avvantaggiata dalle direzioni arbitrali, stasera si rimane sulla stessa linea.

TIFO 6 - La presenza non era numerosa, ma almeno questa volta la trasferta è stata organizzata. Farsi sentire in quello stadio è praticamente impossibile, ma tutto sommato abbiamo tenuto alti i nostri colori se non altro per il fatto di esserci andati.