dal sito www.ultrasmilan.it
TABELLINO DI EVA KANT
Spettatori: 22.000
Ammoniti: Maldini, Ambrosini, Chamot e Costacurta per gioco scorretto. Falsini per comportamento non regolamentare.
PARMA – Parma ancora una volta bestia nera del Milan di Zaccheroni. Tre annni del mister romagnolo a Milano, tre anni di sconfitte a Parma (4-0 il primo anno, 1-0 lo scorso anno) con un Milan sempre inguardabile. Rossoneri mai entrati in partita, l’unica azione pericolosa è nei minuti di recupero del secondo tempo (!!!) con un colpo di testa del solito Shevchenko che dà a Buffon l’occasione per dare un senso alla sua domenica.
Siamo alla quarta giornata, nulla è decisivo, però la classifica fa riflettere. Il Milan viaggia con una media di un punto a partita, e non è certo una media da scudetto. Il tutto è aggravato dal fatto che la squadra non c’è, ieri sera non è uscita dagli spogliatoi. In campo c’erano undici persone che giocavano individualmente, la squadra non c’era. Chamot e Costacurta si sono fatti sorprendere da Mboma come due principianti, e la difesa è letteralmente crollata dopo l’infortunio dello stesso Costacurta. Il gioco sulle fasce non è esistito, il centrocampo ha dimenticato, per una notte si spera, tutto quello che di buono aveva fatto fino ad ora. L’attacco non è mai stato periocoloso, e nemmeno l’entrata di Boban ha migliorato la situazione. Il Milan è affondato. Ha giocato la sua peggior partita stagionale: non ha funzionato niente.
Sicuramente questo non è il vero Milan, il Milan che batte 2-0 il Barcellona al Nou Camp o domani senza difficoltà il Besiktas a istambul. Questo è il Milan di Parma, il Milan che tre anni fa ha deciso di non giocare più al Tardini. Ora c’è solo da vincere, cancellare domenica contro la sorprendente Atalanta questa partita e affrontare le due prossime trasferte (Bari e Roma) con umiltà e coraggio.
Il matchj di ieri però non è stato solamente demerito rossonero, il Parma ha fatto un gran partita. Malesani ha saputo mettere in campo un formazione coperta dietro e capace di colpire in velocità. La partita è stata vinta a centrocampo dove Almeyda e Lamouchi hanno saputo soffocare Albertini e Ambrosini; sulle fasce poi Fuser e Falsini hanno saputo tenere a bada Coco e Gattuso senza alcun problema. Per quanto riguarda la difesa, non c’è nulla di nuovo da dire, quando ci sono in campo due campioni come Thuram e Cannavaro, e per giunta in ottima serata, è impossibile o quanto meno molto arduo, poter passare. Come se non bastasse poi, in porta c’è un certo Buffon che all’occorrenza si fa sempre trovare pronto. L’unica incognita era rappresentata dall’attacco, i gialloblu sono stati costretti a giocare con un punta (Milosevic squalificato, Amoruso e Di Vaio in infermeria): Mboma. Il nigeriano non ha fatto riompiangere nessuno e si è dimostrato all’altezza della situazione mettendo a segno due splendidi gol.
Questa è stata una lezione di umiltà per i rossoneri, si spera che questa disfatta sia servita a qualcosa, in fondo tre anni fa la marcia ferso il 16 titolo italiano è partita proprio dall’umiliazione subita a Parma.
LE PAGELLE
PARMA
Buffon s.v, Thuram 7, Torrisi 6.5, Cannavaro 7; Fuser 6.5, Lamouchi 6.5, Almeyda 7, Falsini 6.5.; Micoud 7,Appiah s.v; Conceicao 7 Boghossian s.v, Mboma 7.5
MILAN
Dida; Chamot, Costacurta, Sala, Maldini; Gattuso, Albertini, Ambrosini, Helveg, Coco; Josè Mari, Bierhoff, Boban, Shevchenko
Meglio evitare voti, una prestazione del genere non può essere giudicata, non sono mai scesi in campo i rossoneri somno tutti senza voto. L’unico che si salva è Maldini.
ARBITRO
Cesari 6 - Non commette gravi errori e la gara è abbastanza corretta.
TIFO 5 – Fino al secondo gol parmigiano il tifo era sufficiente. Dopo il secondo gol si sono zittiti tutti per poi rispondere nel finale alle provocazioni dei tifosi del Parma. Il tifo ha retto fino a che c’era in campo qualcuno per cui tifare, quando non c’era nessuno in campo è finito il tifo.
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