Ritorno ai tabellini delle partite
< Partita precedente

   


8 aprile 2001, Napoli vs Milan 0-0




cliccare sull'immagine per ingrandire

Il biglietto della partita
(per gentile concessione di Andrea Leva)



cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire
Immagini del tifo rossonero in trasferta a Napoli
(dal sito www.fdl.it)



cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire
(by Vincenzo De Santi)




cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire
Immagini della trasferta di Napoli
(dal sito forum.tifonet.it - Amarcord Rossonero)
cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire




cliccare sull'immagine per ingrandire

(by Davide Milano)



cliccare sull'immagine per ingrandire

Un'immagine della tifoseria partenopea al San Paolo
(per gentile concessione di Attilio Rufolo)



cliccare sull'immagine per ingrandire

Cesare Maldini e Mauro Tassotti in panchina, con un giovane Umberto Gandini



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(da "La Stampa" del 9 aprile 2001) (da "L'Unità" del 9 aprile 2001)




dal sito www.ultrasmilan.it

TABELLINO DI EVA KANT
Espulso: 42' pt Fresi, per fallo su Shevchenko lanciato a rete
Ammoniti: Magoni, Giunti, Helveg e Matuzalem per scorrettezze; Saber per comportamento non regolamentare.
Spettatori: 40mila.

NAPOLI - In tempi non lontani Berlusconi aveva tuonato dall'alto della sua "conoscenza" del calcio: "Voglio più spettacolo in campo, voglio calcio-spettacolo!". Allora ecco chge arrivano i provvedimenti, via Zaccheroni e sulla panchina il promettente tandem Maldini-Tassotti. Ma è cambiata solo la guardia, lo spettacolo si aggira ancora ben lontano dai campi di Milanello.
Certo la "strana" coppia ha reso più compatta e coperta la squadra, lo testimoniano gli zero gol subiti in tre gare, ma tutto questo a discapito di una manovra veloce e profonda. Quando con la Lazio costringi Shevchenko a fare l'ala, e contro il Napoli, una squadra solo volonterosa e per di più costretta in dieci per gran parte dell'incontro, si gioca con il freno a mano tirato e si costringe Boban a galleggiare nella trequarti senza nessuno da servire (Milan a una punta) se non l'ucraino alquanto isolato, il risultato non può essere che questo: partita monotona, noiosa con il classico assalto finale che non risolve nulla.
E se contro i laziali una incornata di Boban aveva risolto ogni cosa e c'era stata una parvenza di spettacolo e di gioco, contro Mondonico la squadra ha balbettato calcio gettando al vento un intero tempo. Durante il primo tempo non un guizzo, non un cambio di velocità se non di Serginho, il quale sembra essere tornato all'antico: scatto sulla fascia, salta il primo uomo e sbatte sul secondo.
La superiorità numerica avrebbe dovuto facilitare i rossoneri, soprattutto contro una squadra priva di attacco. Così non è stato, il modulo tattico è rimasto invariato, la difesa a quattro e per circa un'ora, Maldini ha giocato con una sola punta: Shevchenko. L'eccessiva prudenza ha fatto sprecare due punti, oggi era fondamentale vincere e l'aver chiuso per la terza volta a rete inviolata non consola. Il difensivismo di oggi è stato disarmante, Flores e Moriero non sono due fenomeni e la difesa a quattro è esagerata; sin dai minuti iniziali chiunque, perfino il cane che si aggirava per la tribuna, avrebbe capito che il Napoli una squadra da aggredire, con molta voglia ma poca tecnica. Pur di ingabbiare il diciassettenne sudamericano, Maldini ha rinunciato al gioco sulle fasce e ad un attacco molto più pericoloso.
La svolta è arrivata troppo tardi, c'è voluta più di un'ora perché Cesarone gettasse nella mischia Leonardo e Bierhoff e lasciasse libero di scorrazzare sulla fascia Coco. A questo punto il Milan ha avuto le sue occasioni, ma Fontana si è messo in mezzo e ha negato il gol al diavolo per ben tre volte. Come spesso accade, il Napoli ha perfino rischiato di passare in vantaggio, ma fortunatamente Pecchia è arrivato troppo stanco al momento del tiro e non è riuscito a chiudere.
È arrivato un pareggio utile solo per i partenopei, in vista Champions League era fondamentale vincere, ma per conquistare i tre punti bisogna osare un po' di più. A inizio stagione sia Napoli che Milan avevano in panchina due allenatori votati a creare spettacolo. Zaccheroni e Zeman, pur avendo una miriade di difetti, come ad esempio il non saper cambiare il proprio modulo in modo adattandolo ai giocatori nella rosa, avevano certamente il pregio di cercare insistentemente la vittoria. Con loro due in panchina, uno zero a zero così noioso e a tratti irritante, non si sarebbe mai visto. Forse però nell'epoca degli ingaggi miliardari, della Champions League aperta alle prime quattro e dei presidenti che intervengono quando fa comodo a loro, contano di più i punti dello spettacolo e del divertimento…

LE PAGELLE
Kaladze il re del centrocampo. Edmundo una…bestia

NAPOLI
Fontana 7.5; Baldini 6, Fresi 3, Quiroga 6; Saber 6.5, Magoni 6, Pecchia 7, Bocchetti s.v., Matuzalem 5, Pineta 7; Edmundo 3, Moriero 6.5, Floro Flores 6, Baccin 6

MILAN
Rossi 6.5 - E' poco impegnato se non in due occasioni nella quali si fa trovare pronto.
Helveg 5.5 - Non è in giornata, non dà spunti sulla fascia e la corsia di destra è pressoché inutilizzata.
Costacurta 6 - Chiude in modo tempestivo tutte le azioni, poi si infortuna nuovamente, quando ferma Pecchia.
Sala 5 - Falloso più del necessario, non trova le coordinate giuste.
Maldini 6- Gioca prevalentemente in difesa, raramente supera la metà campo. Qualche errore.
Coco 5 - Passa il primo tempo completamente immobile, nella ripresa trova qualche spazio in più, ma da lui si chiedono prestazioni migliori.
José Mari 5 - Non lascia il segno, se non in negativo. In area di rigore non lo si vede mai.
Bierhoff 6- Non brilla ma almeno si impegna. Appena entra sfiora il gol poi ritorna il solito Bierhoff:tanto impegno ma nulla di più.
Giunti 5 - Pigro, lento e inconcludente… e pensare che è lui ad avere i piedi migliori di questo centrocampo.
Kaladze 7 - Dimostra una grande continuità e una grande adattabilità. Gioca in un ruolo non suo ma non lo dà a vedere. Il migliore.
Serginho 5.5 - Tanto impegno, corre tantissimo ma raccoglie poco.
Boban 5 - Tenuto sotto stretta sorveglianza dai partenopei, non lascia la sua Z.
Leonardo s.v. - Cerca l'invenzione ma non la trova.
Shevchenko 6 - E' il più pericoloso, uno dei suoi scatti porta Fresi al fallo da espulsione. Una splendida rovesciata che purtroppo non va a segno.

ARBITRO
Rosetti 6 - Direzione discreta, giusta l'espulsione a Fresi, risparmiati due cartellini ai rossoneri.

TIFO 6.5 - Nonostante gli inconvenienti della vigilia, che hanno costretto la curva a dividersi (Fossa in pullman, Brigate Commandos e Alternativa in treno) il tifo è stato tutto sommato discreto. Il sostegno alla squadra c'è sempre, quello alla società no, anche se qualcuno dopo le recenti vittorie se ne è dimenticato.



dal sito www.christianabbiati.it
di Daniele Rutigliano

SENZA INFAMIA E SENZA LODE
Il nostro portierone non è partito con i suoi compagni per Napoli a causa di una sindrome influenzale. Nella mattinata di sabato infatti Christian aveva accusato dei primi fastidi allo stomaco. I medici rossoneri hanno deciso quindi di farlo rimanere a casa per precauzione. In panchina andrà Fiori.
Il Milan inizia bene la partita e si rende pericoloso più volte soprattutto con Serginho. Il centrocampo gestisce bene il gioco ma manca il gol. Infatti allo scadere del primo tempo il risultato è ancora fermo sullo 0 a 0. Inoltre il Napoli è rimasto in dieci uomini per l'espulsione di Fresi al 42'.
Il secondo tempo si apre con un tiro innocuo di Pecchia al 48'. Le azioni si alternano per entrambe le squadre ma nessuna delle due riesce a concretizzare. La partita si conclude sullo 0 a 0.