Ritorno ai tabellini delle partite
< Partita precedente

   


11 febbraio 2001, Vicenza vs Milan 2-0




cliccare sull'immagine per ingrandire

Il biglietto della partita
(per gentile concessione di Andrea Leva)




Foto by Vincenzo De Santi
cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire
cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire
cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire




cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire
Il settore occupato dai tifosi del Milan
(dal sito www.fdl.it)




cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire
Immagini dei tifosi rossoneri allo stadio Romeo Menti
(dal sito forum.tifonet.it - Amarcord Rossonero)
cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire




cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire
La Curva dei tifosi del Vicenza
(dal sito forum.tifonet.it - Amarcord Rossonero)ì
cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire




cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire
Immagini della panchina rossonera e una fase dell'incontro
(dal sito forum.tifonet.it - Amarcord Rossonero)
cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire




Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(da "La Stampa" del 12 febbraio 2001)




dal sito www.ultrasmilan.it

TABELLINO DI EVA KANT
Ammoniti: Abbiati, Coco, Firmani, Kaladze per gioco falloso; Cardone per proteste.
Spettatori: 15.000

VICENZA - In perfetto stile tragedia greca, il Milan cade nel buio più totale. Non si può pensare ad una sconfitta inaspettata, effettivamente il Milan formato 2001 non ha mai giocato all'altezza (tranne con la Roma) delle sue possibilità. È inutile aggrapparsi al fatto che, per la prima volta da dieci anni a questa parte, non erano in campo Maldini, Albertini, Rossi, Costacurta e Boban; non c'è dubbio che le loro assenze si siano fatte sentire, soprattutto in difesa, ma questo non deve assolutamente diventare un alibi. Sicuramente la presenza in campo di queste giocatori infonde tranquillità e sicurezza, sia nei compagni di squadra che nei tifosi, ma prima o poi questi giocatori se ne andranno è quindi ora di abituarsi a giocare senza di loro. In questa surreale domenica, la fascia di capitano è stata data a Leonardo. La sua gara è stata encomiabile, se non sul piano del gioco, si è sicuramente comportato da capitano trascinatore dimostrando grinta e volontà. Cosa che non si può dire degli altri dieci in campo. Oltre a chiare carenze tecniche, che a questo punto non si possono più nascondere, sono mancati ancora una volta l'entusiasmo e la voglia di vincere. Anche Reja, alla vigiglia, ha dovuto fare i conti con infortuni e squalifiche, ma a differenza di Zaccheroni ha saputo trasmettere ai giocatori entusiasmo e orgoglio, qualità ormai lontane anni luce dai rossoneri.
Sono bastati solo 9' minuti al Vicenza per archiviare la pratica Milan. Nemmeno il tempo di entrare in partita, che i rossoneri si trovano a già a dover inseguire. Tutti a questo puntosi aspetterebbero quantomeno una reazione di orgoglio. Gli stessi biancorossi attendono impazienti e un po' spaventati, più per il blasone che per la reale consistenza della squadra, l'attacco del Milan; ma questo non avviene, le uniche due azioni quasi pericolose dell'ormai ex diavolo, arrivano da due calci piazzati di Leonardo che però manda alto. È siccome il Vicenza non ha in squadra Estragone e Vladimiro (protagonisti di "Aspettando Godot" di Beckett. N.d.R.), si stufa presto di aspettare e parte lei stessa all'attacco. Fortunatamente gli attacchi non sono efficienti, e la rimaneggiata difesa rossonera se la cava senza infamia e senza lode. Ma ormai la gara è compromessa, i biancorossi hanno capito che il Milan è un vecchio leone sdentato, in grado di far paura solo da lontano, quando cioè la sua inconsistenza è celata. Allora ecco venir fuori tutta la grinta vicentina, che agile come una gazzella, sfugge ai miseri attacchi del vecchio leone e s'invola sulle fasce alla ricerca del gol della tranquillità.
A volte capita che il vecchio leone ritrovi la forza di reagire. Questo è quanto avviene nel secondo tempo, quando il Milan ha dato l'illusione di essere entrato in partita e di avere la possibilità di pareggiare. Per cancellare questa esile speranza basta poco, rossoneri nella metà campo avversaria e vicentini che partono in contropiede tagliando a metà la retroguardia milanista. Toni si ritrova solo, come già era avvenuto nel derby con Sukur, non si lascia scappare l'occasione per raddoppiare. Anche quel pizzico di orgoglio presente nel diavolo svanisce, a uno a uno i rossoneri si spengono e non bastano Shevchenko e Bierhoff per risollevare le nefaste sorti.
La prima vera azione rossonera arriva allo scadere del secondo tempo, un po' troppo poco per un a squadra che pretende di proseguire il suo cammino in Europa. Galliani abbandona stizzito prima del fischio finale. Berlusconi manca dallo stadio da numerose giornate, segno evidente che la squadra è abbandonata al proprio destino. Sorte che si potrebbe ribaltare subito con una vittoria sul PSG ridotto al minimo dagli infortuni, ma ormai chi crede più che questa squadra possa fare dei miracoli?

LE PAGELLE
Leonardo grinta coraggio da capitano. Sterchele inattivo

VICENZA
Sterchele s.v., Cardone 6.5, Salisca s.v., Dal Canto 7, Tomas 6.5, Comotto 6, Firmani 6, Dabo 7, Bernardini s.v., Beghetto 7, Zauli 7, Toni 7, Kallon 6.5, Rossi s.v.

MILAN
Abbiati 5- Non dà sicurezza alla difesa, gioca come un dilettante e si meriterebbe il rosso per quell'uscita su Kallon.
Helveg 5 - Non punge mai. È chiamato da Zaccheroni a svolgere il lavoro di difensore ma non appare mai a suo agio.
Roque Junior 5- Lascia buchi ovunque, la zona difesa da lui è sempre soggetta agli attacchi vicentini. Non entra mai in partita
Kaladze 6.5 - l'unico in difesa a salvarsi. tappa come può i buchi lasciati da Roque Junior, ma da solo non può far tutto. Suo l'unico tiro in porta del primo tempo. Difficilmente lascerà il posto da titolare.
Coco 5.5 - Chiamato anche lui al lavoro difensivo, non riesce a spingere. Migliora nel secondo tempo quando Serginho va a fare l'ala e lui torna al suo ruolo naturale.
Garcia 5 - Inconcludente a centrocampo. Dovrebbe essere un muro insormontabile ma si rivela una siepe facilmente scavalcabile. Non è inoltre in grado di dare profondità alla manovra.
Giunti 5 - Ha il peso di dover sostituire Albertini, e riesce a farlo rimpiangere ogni volta che tocca palla. Dovrebbe essere il regista della squadra, servire i palloni buoni agli attaccanti, ma non riesce nel suo compito lasciando isolato Comandini.
Serginho 6- Partita senza infamia e senza lode. Svolge il suo compitino senza eccellere, arriva ogni tanto sul fondo e crossa ma i compagni non lo seguono rendendo inutile ogni suo sforzo.
Shevchenko 5- Tenuto in panchina in vista della gara di coppa, è gettato nella mischia quando ormai tutto è compromesso. Non riesce ad essere pericoloso non entrando mai in partita.
José Mari 5 - Brutta gara. Nemmeno lui entra mai in partita, non aiuta i suoi compagni di reparto rendendosi un peso per l'intera squadra.
Sala 6 - Sostituisce un inutile Josè Mari a inizio tempo. Con lui in campo si passa da un inutile e improducente 4-4-2 a un ben più noto 3-4-3. Almeno nei minuti iniziali la squadra sembra meglio assestata.
Leonardo 6.5 - Non brilla per il gioco, ma si distingue per l'impegno e la tenacia. Si comporta da vero capitano. Gli unici tiri in porta del Milan sono suoi.
Comandini 5.5 - Fa quello che può, ma è mal servito dal centrocampo e si ritrova spesso da solo in mezzo a tre avversari. Diventa un fantasma quando entra Sheva.
Bierhoff s.v. - Entra in campo poco prima del raddoppio vicentino che taglia le gambe ai rossoneri. Non in tempo ad entrare in partita.

ARBITRO
Trentalange 5.5 - Grave errore a inizio gara quando non espelle Abbiati per un fallo da ultimo uomo, si dimostra tentennante in alcuni episodi però di poco conto.

TIFO 5.5 - La presenza è stata discreta (circa 2000 persone), il tifo no. I cori realmente cantati tutti insieme sono stati pochi, anche se il primo tempo non è stato disastroso. Peggio è andata nel secondo tempo, quando, forse a causa della squadra che non girava, la gente ha in parte smesso di cantare, facendo solo qualche coro sporadico sotto minaccia dei microfonisti.
Ormai non è solo la squadra ad essere in crisi, inutile negare che anche la Sud sta vivendo un momento infelice. Il motivo di questa crisi va ricercato, a mio avviso, non nella mancanza di motivazioni o perché la squadra va male; piuttosto va detto che in molti vivono ancora nel passato non capendo che sono passati 20 anni da allora! Le situazioni vissute negli anni 80, che ci hanno condotto ad essere una delle curve più rispettate sia in Italia che all'estero, non sono più riproponibili. È inutile vivere nella gloria passato, urge una netta svolta prima che sia troppo tardi.



dal sito www.christianabbiati.it
di Daniele Rutigliano

UN BRUTTO MILAN PERDE A VICENZA
Squadra decimata dalle numerose assenze per infortuni, soprattutto nel reparto difensivo. Il Vicenza si fa subito sotto al 6' con un tiro di Zauli, che impegna Christian in una parata in due tempi. Ma sul successivo contropiede vicentino e sul mancato fuorigioco della difesa milanista, Christian è costretto ad intervenire duramente in scivolata su Kallon lanciatissimo. Trentalange grazia il nostro portiere con un cartellino giallo, ma il "sacrificio" di Abbiati viene subito annullato dalla punizione seguente di Dabò: tiro ad effetto sulla sinistra, dove Christian non può far nulla. Il Milan si affaccia timidamente nell'area vicentina con Leonardo, senza mai però impegnare seriamente il portiere Sterchele. Al 39' ci pensa, come al solito, il nostro portiere a "salvare" il risultato già in difetto: potente punizione di Dabò, respinta con un gran tuffo di Christian. Nel secondo tempo, la squadra di Zaccheroni cerca di pareggiare il conto ma è come al solito la squadra di casa a creare seri problemi: prima al 65' con tiro non preciso di Beghetto, poi al 72' su lancio perfetto di Zauli con un destro di Toni, che segna sull'uscita inevitabile di Abbiati. Ancora pericoli per la porta milanista con una punizione di Bernardini all'84' e con un tiro di Firmani all'88'. Il nostro portierone si fa trovare pronto in entrambe le occasioni. Il Vicenza porta a casa tre punti, battendo il Milan per 2 a 0.