Dal libro 'NELLA FOSSA DEI LEONI' 2 febbraio 1992 CAGLIARI MILAN 1-4
"Come sempre è una trasferta difficile da organizzare causa distanza e costi ma questa volta il numero di iscritti supera ogni più rosea previsione.
Un gruppo è in aereo mentre un altro prende treno più traghetto; questa seconda soluzione risulta vantaggiosa dal punto di vista economico(L. 100.000), non certo da quello della fatica . Il viaggio in nave trascorre senza problemi,soli senza scorta e decisi a divertirci per tutta la notte visto che l'arrivo è previsto non prima delle otto del mattino successivo. Giunti a Cagliari restiamo in attesa dell'aereo che porta il gruppo dei "lavoratori" e nel frattempo improvvisiamo una partitella a pallone. Arrivati al Sant'Elia lo troviamo ancora deserto , niente polizia, né ambulanti tantomeno tifosi avversari: sembra irreale. Attendiamo un poco ed ecco i primi poliziotti (tra l'altro qui sono i più vecchi del mondo), qualche cagliaritano passa a grande distanza da noi ma niente di più. La partita trascorre via liscia , si vince in scioltezza. Al termine i "FURIOSI" cercano di venire sotto il nostro settore, ma a parte lanciare qualche sasso , ricaduto ben lontano, non riescono a fare nient'altro. Passano allora al danneggiamento generico(da vili) e incendiano un'auto targata Milano. Insomma il clima si è fatto un po' teso . Tutto ad un tratto però ci accorgiamo che i "FURIOSI" , nella fretta di venirci a trovare, hanno dimenticato il loro striscione appeso in curva. Usciamo e ci fermiamo nell'antistadio, dove la polizia ci lascia in attesa dei pullman onde evitare contatti con i cagliaritani, in questo lasso di tempo però ci organizziamo e con a a abile mossa diversiva permettiamo ad un gruppetto di staccarsi e dirigersi verso la curva avversaria senza essere notati dalla polizia. La mossa riesce e il gruppetto torna con il bottino. Si riparte con i pullman, qualche sasso arriva sui vetri ma senza procurare danni, al porto, strade e piazzale sono piene di tifosi cagliaritani giunti li per"salutarci"ma facendoci scendere direttamente sulla nave, ogni problema è risolto. La nave salpa e noi non resistiamo alla tentazione di contraccambiare i "saluti" così stendiamo il loro striscione sulla poppa e intoniamo la canzone "NON CI SONO PIÙ,NON CI SONO PIÙ,I FURIOSI NON CI SONO PIÙ". Rabbia, delusione e disperazione sulle facce di quelli rimasti a terra!! Durante la traversata , euforia a mille in quanto la TV mostra le immagini della nave che salpa con lo striscione. All'arrivo a Civitavecchia grande è la nostra sorpresa nel vedere due "Furiosi", in carne ed ossa , che mesti mesti chiedono l'aiuto alla polizia per ritrovare il loro striscione;naturalmente quest'ultimo è stato imboscato e spedito a Milano con altro mezzo per cui la"perquisa" porta ad un nulla di fatto. Vi è da dire che con i cagliaritani non abbiamo mai avuto particolari tensioni per cui se loro non fossero venuti a romperci le palle mai ci saremmo sognati di portargli via lì striscione; chiaro che da questo momento i rapporti cambiano." (dal libro "Nella Fossa dei Leoni", by "Quando al ciel si alzeran le bandiere" - facebook)