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1° maggio 1988, Napoli vs Milan 2-3




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Prima della partita
(da "L'Unità" del 1° maggio 1988)



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Il treno speciale dei tifosi rossoneri arriva a Napoli per la supersfida del 1° maggio 1988, quando Maradona non avrebbe voluto vedere nessuna bandiera rossonera al San Paolo; e invece...eccolo servito! Storico incontro quello tra Napoli e Milan, che valse il sorpasso in classifica. La partita ebbe un'attesa spasmodica, condita anche da qualche polemica innescata da Diego Maradona, il quale dichiarò infatti di non voler vedere bandiere rossonere al San Paolo. Per tutta la notte precedente, poi, l'albergo del Milan fu fatto oggetto di cori ed urla per cercare di "intimorire" o deconcentrare la squadra, ma il risultato fu una partita stratosferica, tanto che, al termine, il pubblico applaudì lungamente i vincitori, cosa che fu immediatamente sottolineata da Arrigo Sacchi, intervistato a bordo campo da Giampiero Galeazzi




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Il treno dei tifosi rossoneri
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L’arrivo dei tifosi del Milan alla stazione Napoli Campi Flegrei
(da AC Milan - App Ufficiale)



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L'arrivo dei tifosi del Milan al San Paolo
(by Massimo Tullo - facebook)
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I tifosi rossoneri fuori dalla stazione di Campi Flegrei
diretti verso lo stadio




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(da "Quando al ciel s'alzeran le bandiere" - facebook)
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Biglietto ferroviario per Napoli vs Milan
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I tifosi rossoneri sbarcano a Napoli per la sfida scudetto
del 1° maggio 1988. Dedicato a Maradona ...
(da "Forza Milan!")



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La partita-evento dell'anno del 1° maggio 1988
(dalla "Gazzetta dello Sport")



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Il biglietto della partita
(sotto, dal sito www.1899.it)
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Il corteo dei tifosi del Milan dalla stazione di Mergellina allo stadio
(per gentile concessione di Alfonso Nolberti)
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Il tifo rossonero a Napoli



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(by Matteo Papini)
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I tifosi del Milan in attesa di entrare nel settore ospiti del San Paolo
(by Max Tommasini)



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(da "Quando al ciel si alzeran le bandiere")




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(by Vincenzo De Santi)
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Foto by Andrea Erby De Gregorio
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(by Mariano Guarnieri)
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(Archivio Magliarossonera.it)
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(by Marco Kaos)



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(by Stefano "Potsy" Pozzoni)



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(da "Forza Milan!")
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(Archivio Magliarossonera.it)



Tifosi rossoneri al San Paolo di Napoli
(dal sito forum.tifonet.it - Amarcord Rossonero)



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Il tifo rossonero
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Nel settore rossonero



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Il tifo del Napoli
(by Stefano Taffy - facebook)



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Il tifosi rossoneri nel settore ospite
(dal web)
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Franco Baresi prima della partita



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Arrigo Sacchi parla con i giocatori rossoneri in campo
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(per gentile concessione di Tiziano Falaschi)





Gullit e Maradona nei sottopassaggi prima del match


L'11 rossonero che scende in campo contro il Napoli



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Baresi e Maradona prima della partita





Marco Van Basten e Ciro Ferrara in azione


Il primo gol di Pietro Paolo Virdis




Il pareggio di Maradona



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La punizione-gol di Maradona, che vale l'1-1 partenopeo
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Il gol di Maradona su punizione
(da AC Milan - facebook)





Il gol del pareggio di Diego Armando Maradona


Gullit e Maradona



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Franco Baresi e Diego Maradona
(per gentile concessione di Gianni Morelli)
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Van Basten controllato da Bigliardi



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Marco Van Basten contrastato da Bigliardi
(da AC Milan - facebook)
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Tiro di Franco Baresi verso la porta difesa da Garella
(da AC Milan - facebook)



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Mauro Tassotti e Diego Maradona



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Marco Van Basten
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Gullit crossa per la testa di Virdis, che insaccherà il 2-1 rossonero
(da "L'Unità")



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Marco Van Basten e Bigliardi
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Ruud Gullit, tallonato da Renica, si appresta a crossare per il gol del 2-1 rossonero di Virdis



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Istantanea della partita: 0-1
(per gentile concessione di Ivano Michetti)
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Istantanea della partita: 1-2
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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Gullit corossa per l'accorrente Virdis
che insacca il gol del 2-1 rossonero
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Il gol dell'1-2 rossonero di Pietro Paolo Virdis





Il 2-1 rossonero di Pietro Paolo Virdis



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La sequenza del secondo gol rossonero segnato da Pietro Paolo Virdis
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Il gol dell'1-2 di Pietro Paolo Virdis, di testa su cross di Gullit


L'esultanza di Virdis dopo il nuovo vantaggio rossonero



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Pietro Paolo Virdis segna il secondo gol del Milan
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Pietro Paolo Virdis esulta dopo il suo secondo gol



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Altre immagini dell'esultanza di Pietro Paolo Virdis dopo il gol dell'1-2 al San Paolo.
Il suo sguardo è rivolto ai mille tifosi rossoneri che seguirono la squadra







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Questa è una foto che dice molto sulla mentalità del Milan di Sacchi. È stata ovviamente scattata a Napoli, nell’allora Stadio San Paolo, durante la celeberrima sfida scudetto tra rossoneri e partenopei del 1 maggio 1988. Una data che è un po’ uno spartiacque tra il Diavoletto spelacchiato degli ultimi anni, al quale pure avevamo voluto bene, e quello ruggente che sta per tornare a comandare, come e forse più del leggendario Milan della nostra infanzia. Il tecnico di Fusignano, raggiunto allo scadere della prima frazione dalla diabolica punizione del Pibe, decide di vincerla nella ripresa. Così butta dentro Van Basten, che fin qui ha lasciato solo “intuire” che razza di fenomeno sia, il quale giostra con Virdis e Gullit. Tre attaccanti. In casa della prima in classifica. Al cospetto del giocatore più forte al mondo. I fatti gli daranno ragione. Dietro I Tre Moschettieri si scorge Angelo Colombo, lo Schuster di Mezzago, al quale vanno oggi i nostri auguri per i suoi 63 anni. Nelle sue stagioni al Milan avrà macinato talmente tanti chilometri da circumnavigare due volte il globo terrestre. Instancabile. Di lui Arrigo Sacchi ebbe a dire: “ Sappiate che gli scudetti si vincono con undici Colombo, non con undici Maradona”. La sua chioma bionda era onnipresente sul campo, quel binario di destra veniva letteralmente “arato” da lui e Tassotti. Una delle tante, devastanti armi tattiche del Milan di fine anni ‘80. Ecco, in questa immagine, vecchia di quasi 36 anni, c’è tanto dell’essenza di quella squadra che il mondo intero deliziò. Soprattutto quella parte di mondo che ha il cuore rosso e nero, sia ben chiaro. (by Corrado Izzo)




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Istantanea della partita: 1-3
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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Il gol di Marco Van Basten
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Ruud Gullit e Bigliardi





Ruud Gullit, dopo una galoppata di quaranta metri,
porge la palla del 3-1 a Marco Van Basten...


...che non sbaglia e batte Garella



Altre due immagini della rete dell'1-3, messa a segno da Marco Van Basten su cross di Ruud Gullit



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Il gol di Marco Van Basten
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Van Basten ha appena segnato il terzo gol rossonero



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(da "Quando al ciel s'alzeran le bandiere" - facebook)



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Carlo Ancelotti corre verso il settore dei tifosi rossoneri dopo che Van Basten ha segnato la terza rete rossonera
(da AC Milan - facebook)



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Van basten e Gullit dopo il terzo gol rossonero
(da "L'Unità")
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Gullit osserva Maradona
(by Gabriele Castelli)



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L'esultanza dei giocatori rossoneri al termine della partita
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Gullit e Virdis felici a fine partita
(da AC Milan - facebook)





La partita è finita, il Milan ha battuto i partenopei: i giocatori vanno sotto il settore occupato dai tifosi rossoneri per festeggiare



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Ruud Gullit dopo aver lanciato la maglia ai tifosi rossoneri



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VIDEO
Diego Armando Maradona intervistato
qualche giorno prima di Napoli vs Milan 2-3
(da "80 Voglia di Calcio" - facebook)
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VIDEO
(da "Forza Milan!" - facebook)



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Ecco la classifica della Serie A dopo
Napoli vs Milan 2-3: dopo tanti patemi d'animo
il sorpasso è finalmente riuscito!
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La "Gazzetta dello Sport" del 3 maggio 1988



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(da "La Stampa" del 2 maggio 1988)



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(da "L'Unità" del 3 maggio 1988)



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Copertina del "Guerin Sportivo"


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(dal "Guerin Sportivo")



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Articoli de "La Repubblica" prima e dopo il big-match Napoli vs Milan




dal sito amarcordmilan.blog.lastampa.it

RICORDI DI UN POMERIGGIO STRAORDINARIO

Racconto di un pomeriggio di sofferenza e di grande gioia. Il nostro viaggio della memoria ci porta a domenica 1 maggio 1988. La festività dei lavoratori quell'anno coincise con la madre di tutte le partite: Napoli-Milan. Le due squadre erano divise da un solo punto, con i rossoneri in grande rimonta e i partenopei dilaniati da fratture e congiure interne. Sacchi, dopo aver digerito il panettone, fece trovare una bellissima sorpresa nell'uovo di Pasqua dei tifosi milanisti: la lotta per lo scudetto. Impensabile fino a poche settimane prima. Dalla sfida dell'Olimpico in poi, passando per un derby stradominato (risolto da Gullit e Virdis), il Milan era riuscito a fare sentire il fiato sul collo dei napoletani, campioni d'Italia in carica. Per la sfida del San Paolo fu designato l'arbitro Lo Bello e più di un milanista fece gli scongiuri pensando a qualche precedente negativo, in passato, con il padre del direttore di gara.
In settimana, Maradona cercò di galvanizzare lo spogliatoio partenopeo. A Milanello il profumo di sorpasso divenne di giorno in giorno sempre più nitido. Radio sintonizzata su "Tutto il calcio." (un'emittente locale siciliana, non si sa in che modo, riuscì a trasmettere porzioni di partita in diretta), l'inviato è Enrico Ameri, il titolare del "campo principale". Al minuto 36' giunse il primo sussulto: 0-1, gol di Virdis. Pietro Paolo "il sardo" si fiondò su un pallone vagante, anticipando Garella. Il Napoli non perse la calma. In campo c'era il "Pibe de oro", la "mano de dio", il fuoriclasse per antonomasia: Diego Maradona. Allo scadere del tempo, l'arbitro decretò una punizione dal limite, zona ideale per l'asso argentino. La traiettoria di Dieguito fu perfetta, con la palla indirizzata dove crescono le ragnatele, all'incrocio dei pali. Giovanni Galli si distese vanamente in tuffo: 1-1 e tutti negli spogliatoi.
Ameri parlò di una bella partita e di un Milan padrone del campo. Uno scatenato Gullit prese possesso della manovra offensiva rossonera. Il campione del Suriname fece spiovere un cross delizioso, dopo aver fatto ammattire di finte Francini. L'invito per Virdis fu quello giusto: colpo di testa e rete. Fece quasi tenerezza il difensore Bruscolotti, proteso in tuffo nel tentativo, disperato e inutile, di impedire lo stacco del centravanti milanista. All'annuncio del gol, scattai in aria come un ossesso. Poi mi misi a pregare. Ogni boato ascoltabile dalla radio fu un attentato alle coronarie di tanti tifosi rossoneri. Quando Ameri intervenne per annunciare il terzo gol del Milan, imitai il presidente Pertini della finale mondiale a Madrid: non ci riprendono più. La rete di Van Basten scaturì da uno spunto irresistibile di Gullit, il migliore in campo. I difensori del Napoli, davanti alla forza e alla velocità dell'ex giocatore del Psv, alzarono bandiera bianca.
Al gol di Careca, la fifa si fece sentire ma il risultato non cambiò più: Milan batte Napoli 3 a 2 !!! Quel pomeriggio piansi dalla gioia, lacrime ben diverse rispetto a quelle di un'altra domenica di maggio ma dell'anno 1982. E che godimento nel battere il Napoli, la squadra che ci aveva ricacciato in B qualche anno prima, a causa di uno sciagurato rinvio di Castellini. Ripensai a mio nonno, di fede juventina, che pochi giorni prima di morire, vedendomi triste per l'andamento del Milan, mi disse: vedrai che presto vincerete qualcosa di importante. E mi tornarono in mente le stagioni in B, le sconfitte contro Taranto e Cavese tra il 1980 e il 1982, l'assurdo campionato della seconda retrocessione, i tanti rospi ingoiati per gli sfottò di interisti e juventini, quel diavolo che al massimo poteva aspirare a qualche vittoria di tappa (un derby o la grande classica contro la Juve, quando ti andava bene) perché la lotta per il "giro scudetto" era fuori dalla sua portata.
Quel pomeriggio d'inizio maggio sfiorai anche il 13 al Totocalcio, mancato nei minuti finali a causa di un gol in "zona Cesarini" della Sambenedettese (il 12 fruttò poco più di 130 mila lire da dividere con altri quattro compagni di liceo). Da Novantesimo Minuto in avanti, rimasi incollato davanti alla tv, fino alla Domenica Sportiva. E la notte il sonno fu leggero e beato, in attesa di leggere, la mattina dopo, i resoconti dei giornali.
Lo scudetto arrivò, matematicamente, due settimane dopo. E fu grande festa in tutta Italia, da Gorizia a Capo Passero. Il Milan di Arrigo Sacchi imboccò, quel giorno, l'autostrada per il paradiso. Anche per questo, nei giorni che seguirono l'impresa del San Paolo, ascoltai più volte "Stairway to heaven" dei mitici Led Zeppelin. La parabola gloriosa del Milan di Sacchi era appena all'inizio.



dal sito www.ilveromilanista.it
di Carmine Longobardi

IL SORPASSO AL SAN PAOLO

Campionato di calcio 1987/'88, Berlusconi estrae, dal suo personale cilindro, un nome a tutti sconosciuto: "Arrigo Sacchi da Fusignano". Ecco il nuovo allenatore del Milan. Confesso che anch'io, sebbene milanista di provata fede, ebbi un tentennamento, mi venne da pensare che dopo i Buticchi ed i Colombo avevamo bisogno di un presidente "normale", basta con le estrosità e le bischerate. Anche la stampa commentò ironicamente quella scelta, uno sconosciuto alla guida di uno dei clubs più importanti al mondo. Il curriculum di Sacchi era certamente poco rilevante, allenatore del Fusignano, dell'Alfonsine, del Bellaria, allena le giovanili del Cesena, della Fiorentina e del Parma dove poi viene promosso allenatore della prima squadra in serie B. Berlusconi viene folgorato dal gioco espresso dal Parma che, in Coppa Italia, ridicolizzò il Milan di Liedholm. Fu in quella occasione che Sacchi guadagnò l'ammirazione di Berlusconi.
Insieme ad Arrigo, giunsero a Milano: Gullit, Van Basten, Ancelotti e Colombo, mentre faceva ritorno a casa un prodotto del vivaio milanista, un certo Alessandro Costacurta detto poi, in seguito, Billy. Non mangerà il panettone! Era questa l'affermazione di molti critici calcistici che mal digerivano la sicurezza ed il pragmatismo dell'omino di Fusignano, così poco avvezzo alle chiacchiere, ai ruffianismi di contorno. Era visto come un presuntuoso che non ossequiava i grandi saloni del giornalismo sportivo e veniva considerato un eretico con quelle sue concezioni sul gioco totale, sul pressing, sul fuorigioco, sugli schemi provati e ripetuti fino alla noia.
Il Milan uscì dalla Coppa Uefa, ma Arrigo non fu messo mai in discussione dal presidente, così il Milan ebbe il tempo per prendere coscienza della propria forza inanellando una serie di vittorie in campionato che lo portarono a competere, gomito a gomito, con il grande Napoli di Maradona.
Il 1° maggio 1988 il Milan si recava a Napoli per lo scontro scudetto. Il 'San Paolo' era stracolmo, migliaia di persone oltre la normale capienza dello stadio. Una fetta di quelle gradinate era stata assegnata a circa 700 tifosi del Milan arrivati in treno e scortati dalla polizia, ma tanti altri erano presenti schiacciati dalla folla napoletana, costretti al silenzio ed a nascondere in tasca la propria sciarpa rossonera, a bloccare in gola qualsiasi voglia di urlare, a frenare il corpo da ogni fremito sospetto. Avevo vissuto il pre-partita all'interno dell'area portuale napoletana, avevo dovuto subire tutti gli sfottò degli amici e colleghi di lavoro. Una settimana intera di vessazioni verbali anche se consumate con il sorrisetto sulle labbra, con la pacca sulle spalle, quasi come il conforto al condannato a morte mentre si incammina nel corridoio che lo porta alla camera a gas. Ero lì, presente nello stadio tra sventolii frenetici di bandiere azzurre, fra canottiere intrise di sudore e resti di colazioni consumate al volo. Avevo un peso allo stomaco, non sentivo le voci mentre guardavo con invidia ed ammirazione quel gruppo di fratelli rossoneri incastrati in quella marea azzurra. Quanto avrei voluto essere lì, in mezzo a loro per poter sfogare la tensione che mi stava consumando. Le squadre in campo ed il fischio d'inizio placarono lo stress per dare vita al sogno sperato ed agognato. Undici atleti in rossonero che diedero vita ad uno spettacolo calcistico eccezionale, il primo goal poi il pareggio del Napoli , il nuovo vantaggio del Milan seguito dal terzo gol. Un breve sussulto del Napoli di Maradona e fu il 3 a 2 per i diavoli rossoneri. Avevo tenuto a freno la bocca, il corpo, persino le mani, ma quando l'arbitro fischiò la fine della partita, tutto mi travolse ed urlai, con le braccia al cielo, tutta la mia gioia.
Fu un attimo, mi resi conto di essere circondato da tifosi napoletani, cercai i loro sguardi temendo anche qualche reazione, ma nulla avvenne, anzi incominciarono ad applaudire il Milan, il mio Milan al centro del campo ed i miei occhi di uomo già maturo, si riempirono di lacrime mentre centinaia di mani si complimentavano con me in un gesto di rara e genuina sportività. Quel Milan era riuscito a fare il miracolo, con il suo gioco, con i suoi campioni aveva ottenuto il rispetto del massimo avversario che sul campo, e con onore, gli cedeva lo scettro del comando, l'undicesimo scudetto. Maradona stringeva la mano di Sacchi e di tutti i giocatori rossoneri, il più grande giocatore del mondo si inchinava alla squadra più forte. Era il primo successo dell'era Berlusconi.





DAL DIARIO DI UN TIFOSO...IO C'ERO (Pier Ogliari)                                                                 

01.05.1988 - NAPOLI vs MILAN 2-3, Campionato di Serie A (28^ giornata)

Da pagina Facebook “Quando al ciel si alzeran le bandiere-Herbert Ultrà 1899”: Uno stralcio del racconto di Napoli vs Milan 2-3 del 1 maggio 1988... "I tifosi dei settori adiacenti al nostro ci tirano di tutto, una ragazza del nostro gruppo si frattura il setto nasale, e sarà costretta fermarsi a Napoli, in osservazione all'ospedale. I giornali parleranno a lungo dello "sportivissimo pubblico napoletano". Dal settore handicappati, alle nostre spalle, anche se è difficile crederci, uno di loro, mentre mangia, ci lancia ogni tanto qualche manciata di pastasciutta. Noi con le nostre bandiere formiamo un bel gruppo e ci diamo da fare; per l'occasione viene ideato un coro che sarà il leit-motiv della trasferta (e delle partite contro il Napoli negli anni a seguire): "GUARDA LE, GUARDA LE, GUARDA LE BANDIERE, MARADONA, SONO ROSSONERE". La partita è un trionfo, Virdis , Gullit, Van Basten 3-2 per noi e il sorpasso è cosa fatta." (Tifoso rossonero anonimo). “La ragazza la conosco, andò in ospedale perché gli tirarono una torcia da dentro il campo. Il disabile in carrozzina che lanciò la pastasciutta con le mani prendendola da una schiscetta fu memorabile. Gioia immensa. Comunque l’urlo sentito al gol di Maradona non l’ho più sentito da nessuna parte. Una città urlò in quel momento… Ma poi Pietro Paolo e Marco li misero a cuccia”. (Pier Ogliari)



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(da "Quando al ciel si alzeran le bandiere-Herbert Ultrà 1899")