da "Forza Milan!" nr. 10, ottobre 1990
DOPPIA BEFFA NEL 1976
Nereo Rocco ha la carica di Direttore Tecnico per "raggiunti limiti di etā" ma guida di fatto il Milan mandando in panchina - in sua vece - il secondo Giovanni Trapattoni. Vittorio Duina, costruttore di tubature, č da pochi giorni il nuovo presidente del Milan ed č costretto subito a gettare acqua sul fuoco di una polemica alimentata dal consigliere Renato Tammaro, il quale ha detto a Rocco: "A fine stagione lei se ne andrā". Ha raccolto in questo senso gli umori dello spogliatoio, pių propenso ad un allenatore giovane.
E' il 1976, i rossoneri sono "gli unici superstiti italiani" nella solita ecatombe calcistica in Europa", scrive il "Corriere della Sera". Si sono infatti qualificati ai quarti in Coppa UEFA e la sera del 3 marzo se la vedono in Belgio con l'emergente Bruges. Una condotta di gara troppo prudente costringe il Milan a essere schiacciato nella propria metacampo contro una squadra che macina ritmo, gioca palloni e...gambe. Il Bruges sarebbe diventato tristemente famoso anche a Juventus e Roma, in seguito.
Segna Le Fevre, poi al 45' Chiarugi batte un corner, Sabadini devia di testa in rete, ma proprio in quell'istante l'arbitro fischia la fine! "Le but n'est pas bon", il gol non č valido, sogghigna Vigliani, rientrando negli spogliatoi. Nel frattempo si č fatto male ad una tibia Romeo Benetti: il dottor Monti e Trapattoni vorrebbero sostituirlo, Rocco e lui (era soprannominato "il tigre") si oppongono. Benetti uscirā in barella all'80° e salterā la gara di ritorno. La ripresa č un assedio, Albertosi fa miracoli ma non riesce ad impedire il raddoppio.
Nella gara di ritorno, preceduta da un diverbio tra Rocco e Trapattoni relativo alla formazione da schierare, il Milan si porta sul 2-0, ma la riserva Hinderyckx (con una "spaccata" fortunosa e casuale in area) segna il gol che vale la qualificazione.
Nella doppia finale i belgi avrebbero poi incontrato gli inglesi del Liverpool, perdendo in trasferta 3-2 e pareggiando a Bruges 1-1. |