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QUARTI DI FINALE - Andata
3 marzo 1976, Brugge vs Milan 2-0




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Prima della partita
(da "L'Unità" del 3 marzo 1976)



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Il programma ufficiale dell'incontro
(per gentile concessione di Andrea Leva di Bassignana - AL)
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Il biglietto della partita
(collezione Matteo Melodia, grazie a Stefano "Potsy" Pozzoni)



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Le Fèvre apre le marcature
(per gentile concessione di Francesco Di Salvo)



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Il gol di Tato Sabadini, ingiustamente e beffardamente annullato dall'arbitro in Bruges vs Milan, in quanto
avvenuto sul fischio di chiusura del primo tempo. Sullo sfondo si nota lo striscione del Milan Club "Piranha" di Saronno



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(da "La Stampa" del 4 marzo 1976)



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(da "L'Unità" del 4 marzo 1976)



da "Forza Milan!" nr. 10, ottobre 1990

DOPPIA BEFFA NEL 1976
Nereo Rocco ha la carica di Direttore Tecnico per "raggiunti limiti di età" ma guida di fatto il Milan mandando in panchina - in sua vece - il secondo Giovanni Trapattoni. Vittorio Duina, costruttore di tubature, è da pochi giorni il nuovo presidente del Milan ed è costretto subito a gettare acqua sul fuoco di una polemica alimentata dal consigliere Renato Tammaro, il quale ha detto a Rocco: "A fine stagione lei se ne andrà". Ha raccolto in questo senso gli umori dello spogliatoio, più propenso ad un allenatore giovane.
E' il 1976, i rossoneri sono "gli unici superstiti italiani" nella solita ecatombe calcistica in Europa", scrive il "Corriere della Sera". Si sono infatti qualificati ai quarti in Coppa UEFA e la sera del 3 marzo se la vedono in Belgio con l'emergente Bruges. Una condotta di gara troppo prudente costringe il Milan a essere schiacciato nella propria metacampo contro una squadra che macina ritmo, gioca palloni e...gambe. Il Bruges sarebbe diventato tristemente famoso anche a Juventus e Roma, in seguito.
Segna Le Fevre, poi al 45' Chiarugi batte un corner, Sabadini devia di testa in rete, ma proprio in quell'istante l'arbitro fischia la fine! "Le but n'est pas bon", il gol non è valido, sogghigna Vigliani, rientrando negli spogliatoi. Nel frattempo si è fatto male ad una tibia Romeo Benetti: il dottor Monti e Trapattoni vorrebbero sostituirlo, Rocco e lui (era soprannominato "il tigre") si oppongono. Benetti uscirà in barella all'80° e salterà la gara di ritorno. La ripresa è un assedio, Albertosi fa miracoli ma non riesce ad impedire il raddoppio.

Nella gara di ritorno, preceduta da un diverbio tra Rocco e Trapattoni relativo alla formazione da schierare, il Milan si porta sul 2-0, ma la riserva Hinderyckx (con una "spaccata" fortunosa e casuale in area) segna il gol che vale la qualificazione.
Nella doppia finale i belgi avrebbero poi incontrato gli inglesi del Liverpool, perdendo in trasferta 3-2 e pareggiando a Bruges 1-1.



dal sito www.sportmediaset.it
13 gennaio 2009 - di Mattia Fariselli

IO, PIU' SFORTUNATO DI MORIMOTO
Il racconto di Sabadini, ex del Milan
Sicuramente nell'ultima giornata di campionato i tifosi del Catania non avranno apprezzato la decisione dell'arbitro Celi, che a Napoli ha deciso di far concludere il primo tempo pochissimi secondi prima che Morimoto andasse in rete. Un'amarezza ben maggiore sarà però stata provata nel lontano 1976 dai supporters del Milan e in particolare da Giuseppe Sabadini, ex giocatore rossonero, vittima di una vera e propria beffa.
Siamo a Bruges, nell'andata dei quarti di finale di Coppa Uefa, e Sabadini ricorda ancora oggi benissimo quell'episodio: "Perdevamo per 1-0 e l'arbitrò ci assegnò un calcio d'angolo. Io andai in area a saltare, anticipai il portiere e mandai la palla in rete". A quel punto successe però qualcosa di davvero inspiegabile: "Proprio quando la sfera varcò la linea di porta, sentimmo un fischio dell'arbitro. Non pensammo alla fine del primo tempo perchè non si trattava del solito duplice fischio, ma mentre esultavamo il direttore di gara ci fece cenno che il tutto non era valido e che la prima frazione si era appena conclusa".
Fu ovvia la rabbia di giocatori e staff tecnico del Milan per questo episodio davvero incredibile: "Ricordo benissimo Rocco - racconta ancora Sabadini - che, fuori di sè, scagliava bottigliette di aranciata contro il muro". Nella memoria dell'ex giocatore rossonero è ancora ben impresso oggi il nome del direttore di gara: "Non posso scordarmelo, era un italo francese, si chiamava Vigliani". La sfortuna accompagnò poi il Milan nel corso di tutto il doppio confronto con il Bruges, perchè, persa per 2-0 la gara d'andata, i rossoneri conducevano nel ritorno con lo stesso punteggio a San Siro, prima di subire una rete su calcio di rigore che li estromise dalla competizione.
"Ancora oggi non mi spiego - conclude Sabadini - perchè l'arbitro abbia deciso in quel modo. Puoi non far battere il calcio d'angolo, ma se invece concedi ai giocatori di farlo, è impensabile fischiare mentre la palla sta andando in rete. Quando ho visto quello che era successo con Morimoto è subito tornato alla mente quanto accaduto a me nel 1976". Forse non basterà a far spegnere la giusta amarezza dei tifosi del Catania, ma nella storia del calcio qualcuno ha subito un torto certamente maggiore. Fa sorridere, ma anche riflettere, immaginare le reazioni che si avrebbero se un episodio così clamoroso si verificasse oggi...